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giovedì 2 agosto 2012

GEOMETRI, CANTIERI E SICUREZZA: RUOLI, RESPONSABILITÀ e RISCHI

Grande partecipazione, lo scorso giovedì 26 luglio 2012, al Seminario tecnico-scientifico "GEOMETRI, CANTIERI E SICUREZZA, RUOLI - RESPONSABILITÀ - RISCHI", organizzato, presso la sala congressi del Centro servizi Losa ad Abbasanta (Oristano), sede del Gal Terre Shardana, da Geosicur - Associazione Nazionale Geometri per la Sicurezza e dalla Fondazione Geometri Oristano, col patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e grazie anche alla collaborazione della casa editrice veneziana Hyper. Una giornata dedicata alla sicurezza nei cantieri, coordinata dal presidente Giovanni Pinna e dal consigliere Luigi Oppo del Collegio di Oristano.

 

È questa una delle azioni concrete che la Geosicur ha voluto per il 2012 a favore dei propri associati e della categoria dei geometri tutta, che si stanno organizzando sul territorio nazionale grazie alla collaborazione dei collegi provinciali dei geometri, come è stato in questo caso con Oristano, maggiormente sensibili al tema della sicurezza sul lavoro, e che stanno registrando anche la partecipazione di soggetti interessati appartenenti a tutte le categorie professionali.

Spiega il geom. Carlo Papi presidente di Geosicur "[...] in edilizia le conoscenze e le competenze che tutti i professionisti, autonomi o dipendenti, pubblici o privati, iscritti o meno ad ordini o collegi, dovranno possedere in materia di salute e sicurezza dovranno risultare, necessariamente, trasversali, generali e particolari, dovendo abbracciare, praticamente, l'intero spettro della normativa antinfortunistica attualmente in vigore.

C'è l'esigenza di dare risposte alla categoria. L'approccio è cambiato, prima era molto più formale; chi opera nei cantieri deve avere una specifica professionalità.

Credo sia inutile ricordare che il coordinatore della sicurezza, in particolare nella fase esecutiva,  deve garantire il rispetto di molteplici disposizioni, specifiche normative e del piano sicurezza e ciò  al fine garantire  l'incolumità dei lavoratori.

C'è quindi necessità di un elevata preparazione e specializzazione, alle quali si arriva solo seguendo corsi di formazione  di qualità ed a costi accessibili []; questo è il nostro obiettivo!".

 

L'evento, coordinato dal Presidente Pinna e dal Consigliere Luigi Oppo, è stato un'occasione di grande formazione grazie alla partecipazione di relatori ospiti di altissimo livello.

 

Ad affrontare il delicato tema della sicurezza nei cantieri edili sono infatti stati nomi di spicco nella scena italiana ad iniziare da Raffaele Guariniello, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino che ha trattato del ruolo del coordinatore per la sicurezza e delle responsabilità e fatto un'analisi delle sentenze di Cassazione in merito. Accanto al Pubblico Ministero protagonista delle inchieste più importanti in materia di prevenzione e contrasto degli incidenti sul lavoro (Thyssenkrupp, Eternit, ad esempio) il ricercatore universitario e professore incaricato di Diritto del Lavoro e di Diritto del Lavoro avanzato presso la Facoltà di Economia dell'Università di Milano-Bicocca Francesco Bacchini. Con lui i partecipanti al seminario hanno avuto modo di approfondire gli aspetti peculiari delle misure di salute e sicurezza in edilizia con riflessioni e proposte sui principali scenari giuridici aperti dal Testo Unico e dalla recente normativa collegata. Un prezioso contributo ai lavori è stato dato anche da Michele Montrano, addetto al Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro dell' A.S.L. T03 Piemonte che si è soffermato sull'importanza del fascicolo dell'Opera. A Daniela Petrucci, direttore regionale dell'Inail, il compito nel pomeriggio di trattare del ruolo dell'Inail, delle attività di supporto e di finanziamento alle imprese nel settore edile, dei progetti finanziati e da finanziare. Tra gli esempi di progetti finanziati dal sistema Inail è stato dato spazio all'innovativo progetto SI.S.CA., teso a migliorare la sicurezza dei lavoratori nei cantieri.

Per l'intera durata del seminario, è stata apprezzata la partecipazione dell'assessore regionale della Sardegna ai Lavori pubblici Dott.ssa Angela Nonnis, che è intervenuta nel dibattito con argomenti specifici e puntuali.

 

 

 

Di sicurezza, normativa e cantieri si è discusso anche ai margini del seminario. Raffaele Guariniello si è soffermato su come è cambiata la sensibilità dell'opinione pubblica nei confronti della sicurezza sui luoghi di lavoro rispetto al passato dopo i casi Thyssen, Eternit. "Rispetto agli anni Settanta molto si è fatto, ma siamo ancora un po' indietro" – afferma il Pubblico ministero – "Ci dobbiamo interrogare del perché certi casi arrivano a sentenza in certe zone e in altre no. In certe zone i processi sul lavoro non si fanno oppure dove si fanno subentra un altro problema: si fanno con troppa lentezza, si arriva in Cassazione e il reato è in prescrizione. Le regole ci sono, il punto è che si possono violare e poi si resta impuniti. Occorre passare a fatti concreti, non limitarsi a parole di circostanza quanto accadono certi fatti. Esistono gravi carenze a livello di organi di vigilanza ma anche della magistratura perché non fa quello che bisognerebbe fare. E' un problema di organizzazione. I processi si fanno se il magistrato ha un'organizzazione specializzata. Ci sono state alcune tragedie che attendono di arrivare a dibattimento. Bisogna pensare a creare un'organizzazione di tipo diverso". Il riferimento è alla proposta messa in campo da Guariniello per una nuova Procura nazionale che si occupi di infortuni e sicurezza sul lavoro, coordinando l'azione dei diversi soggetti e enti coinvolti. "Ci sono dei problemi, ci sono voci favorevoli ed altre che non lo sono", spiega il Procuratore e si concede una battuta: "Ci può essere il timore che funzioni". E aggiunge: "Il crimine viaggia a velocità della luce, noi invece con la diligenza. Bisogna cambiare: sta alle forze politiche, sociali. Speriamo che questo Governo tecnico batta un colpo sulla sicurezza sul lavoro" .

 

Francesco Bacchini individua nelle malattie professionali le priorità a cui ci si dovrebbe dedicare per garantire a tutti lavoratori e le lavoratrici condizioni di lavoro sane e sicure. "C'è molto da lavorare in questo senso" – afferma il docente universitario – "Sinora si è lavorato tanto sugli infortuni,  quest'anno sono scesi sotto quota 1.000.  Per quel riguarda le malattie professionali ci sono tanti temi legati alla cattiva organizzazione ergonomica. Molto è legato ai nuovi strumenti di comunicazione: tablet, blackberry. Il rischio è quello dello stress lavorativo. Ci sono poi quelle malattie legate a certe lavorazioni che prima non si conoscevano: esposizione a sostanze cancerogene, tossiche. Oggi stanno iniziando a presentarci il conto. Sul controllo preventivo bisogna fare molto e anche sul risarcimento delle malattie professionali c'è tanta strada da fare". Ma nelle nuove generazioni Bacchini vede dei lavoratori futuri molto più attenti. Precisa però che la "cultura della sicurezza va testimoniata già nella quotidianità".

 

Da parte sua, Michele Montrano esprime preoccupazione per la ricaduta che le recenti manovre del Governo potrebbero avere sull'attività di ispezione nei cantieri. "Siamo abbastanza preoccupati: i tagli generati dalle diverse manovre possono comportare la riduzione dell'attività ispettiva. Ai tecnici della prevenzione si chiede già molto, di operare in condizioni già critiche", afferma. Sottolinea poi la mancanza, a livello nazionale, di un quadro generale sui dati delle attività di ispezione nei cantieri. Aspetto per il quale la Asl in Piemonte si è attrezzata.

 

Il presidente del Consiglio nazionale Geometri Fausto Savoldi, precisa: "Da quanto sono uscite le leggi sulla sicurezza abbiamo iniziato a fare corsi di formazione e, in molte Regioni, siamo stati i primi ad abilitare professionisti per fare i coordinatori per la sicurezza in fase progettuale ed esecutiva. Questo ci ha consentito di appropriarci di un mercato che era sconosciuto. Per questo abbiamo dato continuità con la costituzione di un'associazione, la Geosicur. Ha il compito di fare formazione, ma, soprattutto, ricerca e studi per consentire di adeguare continuamente le norme in funzione delle nuove esigenze che nascono dalla tecnologia. Oggi abbiamo circa 30 mila geometri abilitati ed esperti in sicurezza. Le regioni del Nord sono state le prime. Ora la sensibilità dei tecnici si sta diffondendo in tutte le zone d'Italia.

Non facciamo solo formazione di base, che è quella che riguarda la conoscenza delle norme. Facciamo formazione permanente. Indichiamo ai nostri colleghi l'obbligo di un costante aggiornamento. E' necessario creare spiritualmente una tensione morale ed etica sul problema incidenti, morti sul lavoro. E' quello che stiamo facendo con convegni, incontri e contatti con la Pubblica amministrazione. Quest'ultima ha l'obbligo di controllare. Gli organismi pubblici devono fare controlli seriamente e punire chi viola le norme. C'è bisogno di attenzione, controllo, sanzioni. In questo modo rimane in tensione il problema".

 

 

Daniela Petrucci, direttore regionale Sardegna dell'Inail, si è soffermata ad illustrare l'innovativo progetto SI.S.CA., nato da un'intesa tra il Cpt della provincia di Napoli, la direzione campana dell'Inail e l'Università Federico II.

Il sistema ideato utilizza, in sostanza, un dispositivo elettronico per monitorare le condizioni di lavoro degli operai del settore edile e per potenziarne il livello qualitativo in termini di prevenzione, sicurezza e salute.

Sfruttando una tecnologia all'avanguardia, verranno installati dei varchi elettronici costituiti da sensori e centraline riceventi, con cui identificare i lavoratori in entrata e in uscita. Sarà in questo modo possibile verificare che la loro posizione non interferisca incautamente con l'operato delle strumentazioni adottate e che essi utilizzino correttamente i dispositivi di protezione. Le informazioni raccolte verranno poi inviate ad un portale principale in grado di creare dei report giornalieri che indichino statisticamente la correttezza o meno delle procedure adottate nelle varie aree di cantiere.

Dei sensori presenti sui caschi degli operai, avvertiranno loro dell'eventuale presenza di pericoli imprevisti. Un segnalatore rileverà, inoltre, i valori relativi a determinati parametri ambientali, verificandone il pieno rispetto. Ciò che ne uscirà sarà, allora, una vera e propria fotografia dell'attività svolta quotidianamente all'interno dei cantieri edili, fotografia che, in caso di sbavature o infrazioni, dovrebbe subire un sapiente processo di correzione.

A finanziare l'installazione della nuova tecnologia è l'Inail che ha investito nel progetto circa 170mila euro.

Terminata la fase di collaudo, l'Inail lo offrirà gratuitamente alle aziende, che dovranno dotarsi solo dei sensori. Si stima che per un'impresa di piccole e medie dimensioni l'investimento previsto per l'installazione sia di circa 6mila euro.

Un Sud-Italia, dunque, all'avanguardia nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro, quello illustrato dai promotori dell'iniziativa.

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