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lunedì 18 giugno 2012

Prima edizione Summer Schhol, a OLE 2012 il campus della Legalità

OLE 2012
OTRANTO LEGALITY EXPERIENCE – Terza edizione
Lecce – Otranto  16-29 luglio 2012
 

Prima edizione della SUMMER SCHOOL Legality Experience:

aperte le iscrizioni per partecipare al campus estivo rivolto agli studenti universitari, provenienti da atenei italiani e del resto del mondo, per conoscere e approfondire le tematiche relative alla legalità e capire come opera a livello globale la criminalità organizzata 

Il peso delle economie illegali e finanziarie a livello internazionale, il contrasto al crimine organizzato, l'esame dei principali cartelli e organizzazioni criminali internazionali

sono alcuni dei temi che saranno affrontati nelle lezioni,
tenute da esperti qualificati provenienti delle Università italiane e del resto del mondo

    

Milano, giugno 2012 -  Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla prima edizione della SUMMER SCHOOL Legality Experience 2012, una delle iniziative di OLE 2012, evento di respiro internazionale in programma per il terzo anno consecutivo a Lecce e Otranto dal 16 al 29 luglio prossimi che si pone l'obiettivo di essere punto di riferimento a livello europeo per il ruolo delle società civili nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale.

              Organizzato da FLARE Network e LIBERA - con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche giovanili della Regione Puglia e la collaborazione delle Università di Bari Aldo Moro e Politecnico, di Foggia e del Salento, nonché con il patrocinio di Europe Direct Puglia -, OLE (acronimo di "Otranto Legality Experience") prevede una serie di incontri tenuti da esperti provenienti da tutto il mondo, eventi, seminari per approfondire le tematiche legate al rapporto tra criminalità organizzata e globalizzazione ed è dedicato alla memoria di Renata Fonte, assessore alla Pubblica Istruzione eletta nelle file del PRI, uccisa dalla mafia il 31 marzo 1984, e al giornalista Toni Fontana, scomparso nel 2010, che ha dedicato la sua vita professionale a questo tipo di tematiche.

   OLE 2012 prevede tre appuntamenti principali: la Summer School, il Summer Camp e il Forum, al quale partecipano referenti altamente qualificati provenienti da diverse regioni del mondo.

 

SUMMER SCHOOL Legality Experience
 

Che cos'è. Si svolge a Lecce dal 16 al 27 luglio e a Otranto dal 27 al 29 luglio, dove gli iscritti parteciperanno al Forum. È rivolta a 65 studenti universitari, italiani e stranieri, selezionati tra gli studenti delle lauree specialistiche, laureati del vecchio ordinamento, dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca, studenti di master di primo e secondo livello. Prevede corsi tenuti in lingua inglese da personalità  qualificate (docenti universitari, ricercatori ed esperti) provenienti da tutto il mondo. Tra i temi che saranno affrontati nelle lezioni: il peso delle economie illegali e finanziarie a livello internazionale, il contrasto al crimine organizzato, l'esame dei principali cartelli e organizzazioni criminali internazionali, gli eco-crimini. Promosso dalla Regione Puglia, la partecipazione a questo campus estivo avviene tramite iscrizione e dà l'opportunità di acquisire crediti universitari.


Come partecipare. Ciascun candidato dovrà compilare un modulo di iscrizione a cui dovrà accludere un proprio curriculum vitae et studiorum e un elenco di ogni altro documento o pubblicazione utile. Il tutto deve essere redatto in lingua inglese. Le domande di iscrizione vanno inviate entro e non oltre il 2 luglio 2012, via e-mail, al seguente indirizzo: summerschool@ole2012.org

La graduatoria di selezione sarà resa pubblica in data 6 luglio 2012.

Quote di iscrizione e di ammissione La quota di iscrizione, non rimborsabile, è di 100 euro e comprende registrazione alla Summer School, materiale didattico e attestato finale. Per gli studenti iscritti negli atenei pugliesi è possibile iscriversi gratuitamente.

 

Per ulteriori informazioni, si rimanda al bando di iscrizione disponibile online all'indirizzo:

http://www.flarenetwork.org/media/files/ole_2012_bando_summer_school_it.pdf

 

Il Direttore Culturale della Summer School è Vittorio Agnoletto.

 

SUMMER CAMP
 

Si terrà a Lecce dal 23 al 27 luglio e a Otranto dal 27 al 29 luglio, dove gli iscritti al Summer Camp parteciperanno al Forum. È aperto a circa 150 partecipanti e la quota di iscrizione è di 50 euro: gli interessati dovranno compilare un modulo disponibile sul sito www.ole2012.org. Gli incontri saranno tenuti da esperti e personalità provenienti da tutto il mondo. Al termine, verrà  rilasciato un attestato di frequenza. Appuntamento fisso di OLE, nell'edizione del 2011 hanno partecipato circa 200 persone provenienti da tutta Europa.  

 

FORUM

 

In programma a Otranto dal 27 al 29 luglio, prevede una serie di eventi culturali, incontri, dibattiti tenuti da relatori altamente qualificati provenienti da diverse regioni del mondo. La partecipazione è libera e gratuita. Le tre giornate di lavori si svolgono all'insegna del titolo "Economia Illegale, Mafie e Globalizzazione Finanziaria". Tra gli ospiti che interverranno al Forum, alcuni dei membri della Rete di familiari e vittime della criminalità organizzata internazionale di FLARE Network, come Ilya Politkovsky, figlio della giornalista, scrittrice e attivista per i diritti umani russa Anna Politkovskaja, assassinata in circostanze a tutt'oggi misteriose nell'ottobre 2006. Tra i materiali disponibili per la stampa, anche storie e testimonianze di riscatto sociale di Sengul Balikci, vedova di Hasan, ingegnere presso la compagnia elettrica pubblica turca Tedas ucciso nell'ottobre 2002 da due sicari dopo aver denunciato casi di corruzione; del giornalista bulgaro Ognyan Stefanov, più volte vittima di intimidazioni e aggressioni e del collega russo Mikhail Beketov, ricoverato dal novembre 2008 per le gravi conseguenze di un pestaggio e i cui responsabili non sono stati ancora identificati.

 

Per maggiori informazioni:

web: www.ole2012.org

mail: info@ole2012.org
vittorio.agnoletto@flarenetwork.org

 

www.flarenetwork.org
Programma online: http://www.flarenetwork.org/media/files/ole_2012_programme_en_may07.pdf

 

Ufficio stampa ALTRECONOMIA

Cinzia Morgante – cinzia@altreconomia.it

Tel. 02. 89919890 – 347.1967844 - www.altreconomia.it

 

APPROFONDIMENTI
 

In ricordo di RENATA FONTE

Assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del comune di Nardò (Lecce) ed eletta nel 1983 nelle file del PRI-Partito Repubblicano Italiano, Renata Fonte è stata uccisa il 31 marzo 1984 a 32 anni, davanti la sua abitazione, a colpi di pistola sparati da due sicari.

Dai tre livelli di giudizio sono stati individuati e condannati gli esecutori materiali Giuseppe Durante e Marcello My, gli intermediari Mario Cesari e Pantaleo Sequestro, e il mandante di primo livello, Antonio Spagnolo, collega di partito di Renata e primo dei non eletti alle elezioni amministrative. Accanto ad una avversione personale di Spagnolo, la sentenza di primo grado della Corte d'Assise di Lecce dichiara la presenza di ulteriori personaggi, non identificati.

Tra i moventi dell'omicidio, si ipotizza ci fosse la ferrea opposizione di Renata alla speculazione edilizia nel parco naturale di Porto Selvaggio, nel Salento. Alcune testimonianze rivelano che qualche giorno prima della morte, nelle aule comunali, la donna avrebbe ricevuto l'avvertimento di non opporsi alla delibera prevedente l'assembramento nel piano regolatore di 70 ettari di terreno agricolo attigui al cuore del parco. La sua fermezza nel rifiuto e nel perseguire i suoi ideali le sarebbe costata la vita.

In memoria di Renata Fonte è nata nel 1998 l'associazione "Donne insieme", con l'intento di promuovere la legalità e non violenza sul territorio. Da una intensa collaborazione con la Procura Nazionale Antimafia, la Questura e il pool antiviolenza del Tribunale, è nata la "Rete Antiviolenza Renata Fonte", primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministero dell'Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità. Renata Fonte è ricordata ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi. Nel comune di Nardò le sono state dedicate una piazza e la sala consiliare. Nel 2009, in occasione del 25esimo anniversario della morte, una stele in memoria del suo impegno civile e politico è stata inaugurata all'interno del Parco di Porto Selvaggio, lo stesso per cui Renata si impegnò attivamente per sua salvaguardia e tutela.

Sua figlia, Viviana Matrangola, sarà presente ad OLE2012 ed è disponibile per eventuali interviste.

 

La testimonianza: PIO LA TORRE
Sindacalista e deputato italiano del PCI, Pio La Torre ha dedicato dapprincipio la sua vita alla lotta dei braccianti siciliani contro lo sfruttamento da parte dei ricchissimi proprietari terrieri, in seguito la sua attività politica a contrastare la mafia. Per questa ragione fu assassinato a Palermo il 30 aprile 1982, insieme al suo autista, Rosario Di Salvo. L'omicidio fu rivendicato in un primo momento dai Gruppi proletari organizzati. Dopo nove anni di indagini, sono stati rinviati a giudizio nove boss di Cosa Nostra. Il 12 gennaio 2007 la Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha emesso l'ultima di una serie di sentenze che ha ricostruito il quadro dei mandanti dell'omicidio, identificati nei boss Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Antonino Geraci.

Nato nella borgata palermitana Altarello di Baida la vigilia di Natale del 1927 da una famiglia contadina molto povera, fin da giovanissimo ha maturato il suo interesse per la giustizia sociale. Responsabile giovanile della Cgil, il suo impegno politico ha avuto inizio con l'iscrizione al Partito Comunista nell'autunno del 1945. A cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta, ha partecipato attivamente alle proteste dei contadini che chiedevano la riforma agraria, maggiori diritti e più terre da coltivare. Nel luglio del 1949 è diventato membro del Consiglio Federale del PCI, dando inizio ufficialmente all'occupazione delle terre con lo slogan "La terra a tutti". La protesta prevedeva il censimento delle terre giudicate incolte o mal coltivate e l'assegnazione in parti uguali a tutti i braccianti che ne avessero bisogno.

Gli anni dell'impegno di La Torre sono anche quelli in cui, alla vigilia delle elezioni politiche, sono stati uccisi i segretari delle Camere del Lavoro, tra cui Placido Rizzotto a Corleone, nel 1948. Proteste e disordini sono finiti anche in tragedie, come quelle di Melissa, nel 1949, dove tre braccianti  vennero uccisi dalle forze dell'ordine, almeno una quindicina feriti, numerosi arrestati. Pio La Torre ha conosciuto anche il carcere, per circa un anno e mezzo: dall'11 marzo 1950 al 23 agosto 1951. Nel 1952 ha assunto la carica di dirigente alla Camera confederale del lavoro ed ha organizzato una massiccia raccolta di firme per la campagna universale a favore dell'appello di Stoccolma, lanciato dal movimento internazionale per la pace, che chiedeva la messa al bando delle armi atomiche.

Negli anni Sessanta ha ricoperto la carica di segretario regionale della Cgil e del PCI siciliano, nel 1972 è stato eletto in Parlamento, dove resterà per tre legislature, facendo parte delle Commissioni Bilancio e programmazione Agricoltura e Foreste, della commissione parlamentare per l'esercizio dei poteri di controllo sulla programmazione e sull'attuazione degli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno ma soprattutto della commissione Antimafia. In quegli anni, assieme al giudice Cesare Terranova, ha redatto e sottoscritto come primo firmatario, la relazione di minoranza che metteva in luce i legami tra la mafia e importanti uomini politici, in particolare della Democrazia Cristiana. Alla relazione ha aggiunto la proposta di legge "Disposizioni contro la mafia" tesa a integrare la legge 575/1965 e a introdurre un nuovo articolo nel codice penale: il 416 bis. Una proposta che segna una svolta radicale nella lotta contro la criminalità mafiosa. Fino ad allora infatti il fenomeno non era riconosciuto come passibile di condanna penale.

Pio La Torre aveva  grande conoscenza della mafia, del suo sistema di potere, delle sue trasformazioni: dalla mafia agricola e del latifondo, combattuta negli anni dell'adolescenza, alla mafia urbana e dell'edilizia che, grazie ad appalti pilotati, perpetrò, grazie alle connivenze con le dirigenze politiche locali, il cosiddetto "Sacco di Palermo", fino alla mafia imprenditrice dedita al traffico internazionale di droga con agganci nell'alta finanza. Dai suoi scritti: "[La] compenetrazione è avvenuta storicamente come risultato di un incontro che è stato ricercato e voluto da tutte e due le parti (mafia e potere politico). La mafia è quindi un fenomeno di classi dirigenti".

L'ultima battaglia di Pio La Torre è stata quella contro l'installazione dei missili Nato nella base militare di Comiso, nel Ragusano. Ha lanciato una petizione con l'obiettivo di fare del Mediterraneo "un mare di pace" e organizzato la manifestazione: centinaia di migliaia di persone presero parte alla marcia da Palermo a Comiso. 

FRANCO LA TORRE

Franco La Torre è nato a Palermo nel 1956 e risiede a Roma. E' esperto in Cooperazione internazionale allo sviluppo. Tra il 1991 e il 1992 ha coordinato da Gerusalemme le ong del Cocis. Dal 1995 al 2008 è stato responsabile delle attività europee e mediterranee di Ecomed, l'Agenzia per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo di Roma. Ha ricoperto l'incarico di organizzatore e coordinatore dei progetti del Comune di Roma per la pace a Gerusalemme, per il rilancio del processo di pace in Medio Oriente. Dal 2006 al 2008 ha lavorato presso l'Ufficio Relazioni Internazionali del Gabinetto del Sindaco di Roma, come responsabile per il Mediterraneo e il Medio Oriente e per le attività inerenti agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Da mese di marzo 2012 è presidente di FLARE - Freedom, Legality and Rights in Europe, organizzatore di OLE 2012.

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