Alla cerimonia del 5 marzo è stato proclamato il vincitore del Premio Neolaureati indetto dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Un vincitore, tre menzioni speciali e, infine, 7 segnalazioni. Progetti segnalati:
Andrea Terzi e Luca Trombin con Destressor focalizzano, con buona dose provocatoria, due elementi importanti della nostra epoca: il riciclo e lo stress. Il loro progetto, Destressor, è una simil-edicola che, bersaglio di sfogo da stress dei cittadini, diviene contenitore di ceramica da riciclo.
Andrea Corbetta e Stefano De Crescenzo con Struttura e forma propongono una ibridazione tra storia, ingegneria e architettura: un mix fertile e funzionale che, nell'analisi fatta dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta, mostra lo sviluppo dei sistemi strutturali a guscio e le strutture forma-resistenti.
Michele Floris, con Avvicinamenti allo spazio, inquadra il proprio intervento progettuale sul quartiere della Mouraria a Lisbona, dalla scala del territorio sino a quella più intima del quartiere. Il progetto prevede l'inserimento di nuove dotazioni e contestuale riqualificazione e consolidamento delle aree, con uno sguardo attento ai fenomeni di socializzazione.
Alessio Comai, con Urbanising the region, compie un'analisi del rapporto tra infrastrutture, densificazione e strategie di crescita della regione urbana focalizzandosi sulle città di Londra e Tokio, dove intere parti di città possono apprezzare un più che sensibile sviluppo di investimenti del terziario e del residenziale (e di qualità della vita) a seguito di interventi infrastrutturali ragionati.
Tracce del suolo di Fassi-Figuccio-Pomodoro-Pornaro si focalizza sull'Alto Mantovano dove tra la l'Alta Pianura Lombarda e le colline si trovano le tracce degli antichi paleoalvei, con relativi sedimenti. Il focus del progetto si rivolge ai due paleoalvei di Castiglione delle Stiviere, con l'intento di connetterli con un circuito ciclopedonale che supera le barriere infrastrutturali sfruttando le variazioni di quota.
Giacopelli-La Marca hanno compiuto un lavoro di ricerca e proposta progettuale concentrandosi sull'architettura non lineare, l'Architettura Responsiva. In Responsive morphologies, gli autori hanno progettato un componente semplice che fosse in grado di reagire agli stimoli esterni attraverso l'uso del modello IPO: ne è nato un origami, un elemento tridimensionale per le facciate in grado di reagire all'intensità della luce, modulandone la portata attraverso un sistema di apertura e chiusura.
Francesco Degli Esposti e Michele Piolini, con Hybrid 128, affrontano il tema della riqualificazione del Brooklyn Navy Yard, area portuale sita in New York, oggi in disuso, isolamento, immobilismo e abbandono. Partendo dalla trasformazione dell'edificio 128, gli autori si sono posti l'obiettivo di una progettazione strategica inclusiva in cui il progetto potesse legare tutti gli elementi in un unico, complessivo discorso formale.
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