DAL 4 AL 6 SETTEMBRE  OLTRE VENTI WORKSHOP GRATUITI CON MAESTRI DELL'INCHIESTA E DEL REPORTAGE
"I WANNA BE YOUR (WATCH) DOG"
A  RICCIONE L'ALTA FORMAZIONE SUL GIORNALISMO D'INCHIESTA
Matteo Scanni: "Il  giornalismo investigativo e l'inchiesta televisiva in particolare sono saperi  di bottega: non esistono libri di testo, conta solo l'esperienza".
Milano, 27 agosto 2015 – Si chiama I WANNA BE YOUR (WATCH) DOG ed è la novità dell'anno per i  giornalisti appassionati di informazione investigativa. Le Giornate del giornalismo di Riccione, in programma dal 4 al 6 settembre, insieme a un  nutrito calendario di incontri, proiezioni e spettacoli propongono tre giorni  di workshop gratuiti, pensati  appositamente per chi si occupa di informazione: più di venti incontri con professionisti, consulenti,  documentaristi e reporter di fama  internazionale.
Ideati  per favorire l'aggiornamento di professionisti e pubblicisti iscritti  all'Ordine, i workshop affrontano aspetti tradizionali e nuove frontiere del  mestiere con un taglio pratico e  divulgativo. Si analizzano le tecniche dell'intervista e il data  journalism, il mestiere del fotoreporter e quello dell'autore di webdoc. Si  danno suggerimenti concreti su come raccogliere informazioni online, analizzare  dati complessi e costruire narrazioni accattivanti, rispettando l'etica  professionale e tutelandosi da qualsiasi rischio legale. E non solo:  giornalisti e professionisti di lungo corso insegnano come produrre inchieste  in linea con i più alti standard internazionalie come vendere i propri lavori  ai grandi broadcaster europei.
Tra i  docenti, solo per citare i professionisti di gruppi e testate straniere, Juliana  Ruhfus (Al Jazeera), Elena Cosentino e Paul Kenyon  (BBC), Juliet Ferguson e Gavin Mac Fadyen (Centre for Investigative  Journalism), Margo Smit (International  Consortium of Investigative Journalists), Alexandre  Brachet (Upian). E ancora, autori e dirigenti di emittenti e testate  italiane, avvocati, sceneggiatori, blogger e un grande maestro di  fotogiornalismo come Livio Senigalliesi.
L'unico  modo per imparare il giornalismo investigativo è praticarlo con competenza. È  questo il punto di partenza che ha seguito l'associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi nel costruire il programma.  Matteo Scanni, presidente  dell'associazione: "Il giornalismo investigativo e l'inchiesta televisiva in  particolare sono saperi di bottega: non esistono libri di testo, conta solo  l'esperienza. Così abbiamo deciso di organizzare dei workshop molto operativi,  affidandoli ad alcuni dei migliori reporter in circolazione. Verrà trattato  ogni aspetto dell'inchiesta, anche quelli molto tecnici, come l'uso della  camera nascosta e il doorstepping. È un pacchetto pensato soprattutto per i  freelance e i giornalisti indipendenti, abituati ad autoprodursi, è il loro  lavoro che DIG vuole sostenere".
Inseriti nel programma delle  Giornate del Giornalismo di Riccione, i workshop (tutti gratuiti e della durata  di tre ore) sono tenuti in italiano o inglese. Per  iscriversi è necessario compilare i form disponibili sul sito www.associazionedig.org e  poi completare la registrazione sulla piattaforma SIGeF. 
Per  ogni workshop sono assegnati tre crediti  OdG, validi ai fini della formazione continua. L'Ordine di riferimento è  quello della regione Emilia-Romagna.

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