IL TRUST NEL DIRITTO ITALIANO E
SVIZZERO
SE NE DISCUTE ALL’UNIVERSITÀ
INSUBRIA
Venerdì 30 ottobre, ore
14.30
Chiostro Sant’Abbondio, Como
Si svolgerà venerdì 30 ottobre alle 14.30 presso
il chiostro di Sant’Abbondio a
Como il convegno “Il trust nel diritto italiano e svizzero:
orientamenti, applicazioni pratiche e valutazioni comparatistiche”
organizzato dal Centro di diritto
svizzero del Dipartimento di Diritto, Economia e
Culture dell’Università degli Studi
dell’Insubria di Como. Scopo dell’incontro è offrire, a studiosi e
professionisti, una prospettiva ad ampio raggio sui possibili impieghi del trust
nell’ordinamento italiano e in quello svizzero.
Il trust è uno strumento
giuridico di origine anglosassone che, nell'interesse di uno o più beneficiari o
per uno specifico scopo, permette di strutturare in vario modo “posizioni
giuridiche” basate su legami fiduciari.
Con la legge 364 del
1989, l’Italia è stato il primo paese di civil law a ratificare la Convenzione
dell’Aia sui Trusts (1 luglio 1985) e da allora questo strumento è stato
ampiamente utilizzato: dalla trasmissione intergenerazionale dei patrimoni
familiari, alla tutela dei soggetti deboli, al pagamento dei creditori, fino a
finalità meno lodevoli come, ad esempio, la frode ai creditori
stessi.
In Svizzera, invece, la
ratifica della Convenzione è avvenuta solo nel 2007 ma già molti decenni prima
gli istituti di credito elvetici si erano trovati a dover gestire patrimoni
mobiliari intestati a trustees
(fiduciari) di matrice anglosassone nell’interesse di beneficiari
terzi.
Partendo da questi
presupposti, durante il convegno si cercherà di analizzare lo stato
dell’evoluzione della prassi in materia, sia nell’ordinamento italiano sia in
quello svizzero, tenendo conto delle diverse criticità che può creare uno
strumento di common law all’interno
dei sistemi giuridici di civil law.
Inoltre, si discuterà dei problemi operativi più rilevanti legati all’uso
quotidiano del Trust, in particolare della trasmissione – inter vivos e mortis
causa – dei patrimoni familiari (costituiti da beni immobili, valori mobiliari o
partecipazioni societarie) nazionali e internazionali, del pagamento dei
creditori prima della (e durante la) procedura fallimentare e, infine, della
frode ai creditori.
Partendo da un confronto
tra l’ordinamento italiano e quello svizzero, quindi, verranno forniti gli
elementi idonei a distinguere gli usi leciti (e meritevoli di tutela) dagli usi
illeciti del trust e si approfondiranno, nel primo caso, le tecniche di
strutturazione del patrimonio destinato de quo e, nel secondo caso, la disamina
dei rimedi di volta in volta esperibili contro i trusts fraudolenti.
Durante l’incontro
interverranno Barbara Pozzo,
ordinario di Diritto Privato Comparato all’Università degli Studi dell’Insubria,
Antonio Gambaro, ordinario di
Diritto Civile all’Università degli Studi di Milano, Michele Graziadei, ordinario di Diritto
Privato Comparato all’università di Torino, Filippo Noseda, avvocato presso lo
studio legale Withers, Enrico
Mazzoletti, notaio a Crema e Cremona, Alessio Reali, avvocato e professore di
Istituzioni di Diritto Privato all’Università Carlo Cattaneo – Liuc, e Marco Antonio Angotti, direttore
generale Aeon Trust Società Italiana Trust S.r.l. Gruppo BSI SA.
Ingresso libero
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