FUORI CORSO: ECCO I METODI PER ARGINARE IL FENOMENO
La ricetta? Lavorare su motivazioni e capacità per ottenere buoni livelli di performance
CATANIA - Un metodo di studio efficace è la chiave per ottenere il massimo dal percorso universitario e per laurearsi nei tempi previsti. L'elevato numero degli studenti fuori corso è una questione che affligge gli Atenei impegnati sul campo con iniziative mirate ad arginare il fenomeno: come nel caso del ciclo di seminari professionalizzanti "Lo studente strategico", che si è svolto venerdì 20 novembre nell'Aula Magna di Palazzo delle Scienze. Gli incontri sono stati promossi su iniziativa del presidente del corso laurea in Economia aziendale Rosario Faraci per i corsi triennali del dipartimento di Economia e Impresa dell'Università degli Studi di Catania. «Con questi percorsi extracurriculari – ha affermato la coordinatrice didattica dei seminari Veronica Benzo – mettiamo a disposizione dei ragazzi gli strumenti utili per ottimizzare le risorse intellettuali al fine di stare al passo con il piano di studi. Anche le aziende richiedono queste competenze trasversali – ha concluso – lo studente di oggi sarà il lavoratore strategico di domani».
Le mappe mentali costituiscono il punto di partenza per organizzare l'apprendimento strutturato, poiché consentono di riassumere graficamente centinaia di pagine e mantenere la visione d'insieme della disciplina che si sta studiando.
Argomento che è stato affrontato dal docente di Marketing Marco Galvagno e da Mauro Cantoia, responsabile per la Sicilia di Your Trainers Group, realtà che si occupa a livello internazionale di formazione specializzata nel coaching e training professionale, grazie all'ideazione di un metodo innovativo sulle strategie d'apprendimento: «Il nostro contributo ha fornito ai ragazzi la cornice per inquadrare il proprio metodo di studio – ha commentato - poiché ogni studente ha una propria storia, proprie caratteristiche e capacità. È necessario dunque individuare le fasi principali dell'apprendimento: l'approccio mentale, e quindi la concentrazione e la motivazione personale; la lettura, con la comprensione e l'organizzazione delle informazioni; e infine la memoria e la fase dell'esposizione. Nel mondo di oggi è fondamentale integrare gli studi universitari con queste competenze trasversali che saranno utili anche per il futuro lavorativo dei giovani laureati».
«Siamo molto soddisfatti – ha concluso Faraci - perché iniziamo a raccogliere i primi risultati di un lavoro sperimentale avviato tre anni fa. Gli studenti sono sempre più consapevoli del fatto che per ottenere buoni livelli di performance, bisogna contemporaneamente lavorare su motivazioni e capacità. Lo sviluppo di queste ultime non è solo legato ai saperi teorici e alle loro applicazioni tecniche, ma alla maturazione di competenze trasversali spendibili in più contesti lavorativi. Per tali motivi, investire su stessi è fondamentale e avere un "metodo" per affrontare i problemi della vita lo è ancor di più».
"Lo studente strategico" è anche il titolo del libro dello psicologo romano Alessandro Bartoletti che è stato tra i relatori al seminario. Gli altri testi specialistici a cui ha fatto riferimento Mauro Cantoia nel corso della sua relazione sono stati: "Genio in 21 giorni", "Fenomeno in 21 giorni" e "Inglese in 21 giorni", scritti tutti e tre da Luca Lorenzoni, Massimo De Donno e Giacomo Navone. Durante l'incontro di chiusura del ciclo – che ha visto inoltre la relazione del consigliere Eures Massimo Floridia sul tema delle competenze trasversali in chiave europea - i numerosi studenti presenti hanno assistito a dimostrazioni pratiche di tecnica di lettura e memorizzazione veloce, capacità che tutti sono in grado di sviluppare grazie a una formazione specifica.
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