La richiesta giunge alla luce del quadro normativo scolastico italiano, che anche dopo l’approvazione della riforma rimane inadeguato rispetto a quello europeo, in base al quale è prevista la stabilizzazione automatica del personale dopo 36 mesi di servizio svolto. Anief, pertanto, chiede la modifica immediata alla Legge 107, nella parte che prevede l’abolizione delle graduatorie di istituto. Anche perché senza questi supplenti, tutti qualificati e pronti a subentrare, nelle nostre scuole non potrebbero svolgersi regolari lezioni. E se proprio dovranno partecipare al concorso a cattedra, si preveda per loro la destinazione del 40% dei posti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è una necessità
impellente, ancor di più perché non è nemmeno una novità assoluta visto che con
il prossimo anno scolastico tale passaggio è stato già previsto dalla Provincia
autonoma di Bolzano.
Inserire nel decreto
Milleproroghe un emendamento che permetta a tutto il personale docente
abilitato all’insegnamento, oggi collocato nella seconda fascia d’Istituto, di
poter accedere alle graduatoria ad esaurimento: a chiederlo è il sindacato
Anief, alla luce del quadro normativo scolastico italiano, del tutto inadeguato
rispetto a quello europeo che prevede la stabilizzazione automatica del
personale dopo 36 mesi di servizio svolto su posti vacanti e con i titoli di
studio adeguati.
“Quelle di unificare le
graduatorie, d’Istituto e Gae, è una necessità sempre più impellente – spiega
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal –, ancor di
più perché già oggi vi sono diverse classi di concorso delle GaE esaurite. Tra
l’altro, non si tratterebbe nemmeno di una novità assoluta perché con il
prossimo anno scolastico tale passaggio è stato già previsto dalla Provincia
autonoma di Bolzano”.
“Quanto è accaduto con
il piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola – continua Pacifico - deve
essere da insegnamento: sono
stati persi oltre 16mila posti, già destinati al ruolo, pur di non aprire
ai docenti delle graduatorie d’Istituto. E ora quei posti andranno a supplenza,
malgrado il Governo avesse detto a più riprese di voler eliminare la
‘supplentite’. Così, siamo rimasti con più di 200mila docenti precari
qualificati esclusi da tutto, compreso quell’organico potenziato su cui, tra
l’altro, sono stati immessi in ruolo dei docenti su discipline diverse da
quelle di loro competenza”.
“È stata chiaramente una
decisione sbagliata. Come quella di inserire, al comma
131 della Legge 107/15, la norma della che dal 1° settembre 2016 vieta
di assumere personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario
con oltre trentasei mesi di supplenze svolte. Ora il Governo che fa? Siccome non può di
certo cancellare 200mila precari, ma nello stesso tempo non intende investire
su di loro e stabilizzarli, si inventa, solo per loro, l’ennesimo umiliante
concorso a cattedra. Eppure – conclude Pacifico – anche l'art. 97 della
Costituzione prevede un’eccezione sulle assunzioni pubbliche laddove recita ‘fatti
salvi i casi previsti dalla legge’. E se non sono questi casi del genere, quali
possono essere le eccezioni da applicare?”.
Anief, pertanto, chiede
la modifica immediata alla Legge 107, nella parte che prevede l’abolizione
delle graduatorie di istituto. Anche perché senza questi supplenti, tutti
qualificati e pronti a subentrare per le sostituzioni, anche di pochi giorni,
nelle nostre scuole non potrebbero svolgersi regolari lezioni. E se proprio
dovranno partecipare al concorso a cattedra, si preveda nel bando la
destinazione del 40% dei posti per tutti coloro che hanno svolto 36 mesi di
servizio nello Stato. Come previsto dal decreto
legislativo 165/2001 e ribadito dalla Funzione pubblica, con la Circolare
5/2013, che ha disegnato il quadro normativo entro il quale le PA si devono
muovere dal 2014 per l'assunzione di personale, alla luce delle novità
introdotte dal Dl 101/2013.
La
posizione dell’Anief sugli abilitati delle graduatorie d’Istituto è stata
espressa anche attraverso i seguenti canali:
Pacifico
(ANIEF), concorso docenti aperto a non abilitati e docenti di ruolo. Riaprire
iscrizioni GaE. Per sostegno mancano 30mila insegnanti di ruolo (Orizzonte
Scuola del 7 dicembre 2015)
Anief, infine, ricorda
che il personale docente, anche non inserito nelle GaE, che vuole aderire al
ricorso per estendere i contratti stipulati erroneamente sino al 30 giugno
2016, anziché al 31 agosto 2016, ma anche per chiedere l’immissione in ruolo e
l’applicazione degli scatti di anzianità, può chiedere informazioni a questo
link.
Per approfondimenti:
Riforma
scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’ (Il Fatto
Quotidiano del 29 giugno 2015)
Organico
di fatto, le tabelle per Regioni. Tagliati 2.145 posti (Orizzonte Scuola
dell’8 luglio 2015)
Scuola,
l'ultimo fronte: se i bidelli si ammalano si rischia la chiusura (La
Repubblica del 16 settembre 2015)
Pacifico
(ANIEF), concorso docenti aperto a non abilitati e docenti di ruolo. Riaprire
iscrizioni GaE. Per sostegno mancano 30mila insegnanti di ruolo (Orizzonte
Scuola del 7 dicembre 2015)
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