Dopodomani, 21 gennaio, ultimo giorno utile per il sì agli emendamenti Anief: il giovane sindacato ha deciso di attuare una serie di iniziative, coinvolgendo numerosi precari, per convincere le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera ad approvare le richieste di modifica, presentate attraverso una serie di cambiamenti da attuare. Sono direttamente interessate decine di migliaia di insegnanti rimasti fuori dal piano di stabilizzazioni della Buona Scuola, ad iniziare da coloro che hanno svolto 36 mesi su posti vacanti e coloro che sono inseriti nella seconda fascia d’Istituto, condannati a svolgere il ruolo di supplenti a vita pur essendo stati abilitati con le stesse modalità di chi è stato immesso in ruolo sino a poco tempo fa.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale
Anief, è indispensabile che tutti i docenti precari facciano sentire ancora la
loro voce, partecipando alle iniziative programmate per domani, ad iniziare dalla
protesta, via web e e-mail. Il tutto, affinché le commissioni parlamentari comprendano
la correttezza e l’utilità delle richieste della seconda fascia delle
Graduatorie di Istituto. Questo personale è già in servizio da più anni nelle
scuole ed è adeguatamente formato e preparato; si tratta di docenti pluri-laureati,
pluriabilitati tramite corsi universitari che hanno maturato competenze e
abilità specifiche. Questi ultimi, rappresentano una risorsa importante perché utili
al buon funzionamento delle Istituzioni scolastiche.
Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della
Camera dei Deputati dispongono di sole quarantott’ore per approvare gli
emendamenti al decreto Milleproroghe 2016, presentati direttamente dal
sindacato Anief: in ballo ci sono importanti e rilevanti modifiche ad alcune
norme scolastiche, introdotte anche con la Legge 107/2015 che, se adottate, già
nei prossimi mesi rischieranno seriamente di compromettere il buon andamento
didattico e organizzativo dell’istruzione pubblica in Italia. Il giovane
sindacato si appella, quindi, ai deputati incaricati di esaminare gli
emendamenti, contenuti nel documento
A.C. 3295, che riguardano principalmente le nuove disposizioni sul
precariato.
“Per far giungere la richiesta ai parlamentari – ha
spiegato Marcello Pacifico, presidente Anief - è bene che tutti i docenti
precari interessati si facciano sentire, anche i non abilitati, per i quali
deve essere bandito il prima possibile un nuovo Tfa. Ecco perché domani Anief organizza
una protesta, via web e e-mail,
affinché le commissioni parlamentari comprendano la correttezza e l’utilità
delle richieste della seconda fascia delle Graduatorie di Istituto, finalizzate
proprio a convincere i componenti delle commissioni parlamentari coinvolti nell’esame
degli emendamenti, della centralità delle nostre richieste”.
“Riteniamo questa iniziativa utile, non solo per i
lavoratori coinvolti ma anche per la formazione di milioni di studenti: se votati
positivamente, all’interno di quel decreto Milleproroghe 2016, verranno portati
infatti nell’Aula di Montecitorio, dove la Camera sarà presto chiamata ad
esprimersi. Per questo motivo, è indispensabile che tutti i docenti precari
facciano sentire ancora la loro voce, partecipando alle iniziative programmate
per domani. In Parlamento devono sapere che esiste una bella fetta di
personale, già in servizio da più anni nelle scuole, adeguatamente formato e
preparato: sono pluri-laureati, pluriabilitati, attraverso corsi universitari, che
hanno maturato competenze e abilità specifiche e che rappresentano una risorsa
importante. Perché, a tutt’oggi, fanno funzionare bene le scuole”.
Anief ricorda che davvero troppi docenti sono rimasti
fuori dal piano straordinario di assunzioni della Legge
107/2015, ad iniziare da quelli abilitati ma per vari motivi collocati solo
nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto. Come già accaduto nel 2008 e
nel 2012, è bene che con coerenza il legislatore faccia in modo di procedere all’inserimento
nelle GaE, con l’obiettivo di permettere anche a loro di essere stabilizzati.
Visto e considerato che le selezioni e il lungo periodo di formazione cui sono
stati sottoposto sono gli stessi che hanno affrontato i loro colleghi prima del
2011. O che, in possesso de diploma magistrale, sono stati costretti a
rivolgersi al giudice.
Tra i vari emendamenti indicati dal sindacato, figurano
la proroga delle disposizioni sull’inserimento dei precari nelle Graduatorie ad
esaurimento, l’attribuzione dei contratti al termine fino al 2018 su posti
vacanti e disponibili per chi ha svolto più di
tre anni di servizio (i 36 mesi anche non continuativi indicati pure dalla
Corte di Giustizia di Lussemburgo per dire stop al precariato e passare
automaticamente al contratto a tempo indeterminato). L’abbattimento del vincolo
che blocca l’assegnazione di supplenze brevi al personale docente ed Ata,
per il quale non è stata attuata nemmeno un’assunzione, introdotta in modo
davvero incauto con la Legge
190/2014, la norma di bilancio dello Stato di fine 2014.
Tutti coloro che
sono interessati a partecipare alla protesta via web, al fine di convincere le
commissioni competenti della Camera ad approvare gli emendamenti Anief, possono
inviare le loro rimostranze ai parlamentari connettendosi a questo
sito internet e cliccando sul
nominativo dell'onorevole a cui si vuole scrivere: compariranno dei campi da
riempire, e lo spazio dove "incollare" la
lettera fornita dall'ANIEF.
Per
approfondimenti:
Riforma
scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’ (Il Fatto
Quotidiano del 29 giugno 2015)
Scuola,
l'ultimo fronte: se i bidelli si ammalano si rischia la chiusura (La
Repubblica del 16 settembre 2015)
Pacifico
(ANIEF), concorso docenti aperto a non abilitati e docenti di ruolo. Riaprire
iscrizioni GaE. Per sostegno mancano 30mila insegnanti di ruolo (Orizzonte
Scuola del 7 dicembre 2015)
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