Secondo le previsioni Hays, le figure digital e
commerciali saranno
le più richieste dalle aziende che, dopo la crisi,
ritrovano ottimismo
Milano, 01 febbraio 2016 – Professionalità
dalla forte anima commerciale e con competenze digital. Queste le figure più
ricercate dalle aziende nel 2016, secondo le previsioni Hays, uno dei
gruppi leader nella selezione specializzata a livello globale.
Dopo lo stallo
degli ultimi anni, il mercato del
recruitment registra, infatti, segnali di ripresa con un incremento del 15% nel
volume di assunzioni. Una percentuale variabile che può raggiungere livelli più incoraggianti specialmente
in quei settori più dinamici come le nuove tecnologie e il digitale.
“Finalmente, il mercato del lavoro
torna a crescere – afferma Alessandro
Bossi, Hays Italia Director – grazie
anche all’entrata in vigore del Jobs Act che ha favorito nuove assunzioni e
investimenti nel Paese. Nonostante il crollo delle Borse asiatiche e del prezzo
del petrolio, le aziende italiane
mostrano ottimismo e voglia di ripartire.
Nei prossimi mesi, la richiesta
di personale si concentrerà soprattutto su professionisti con spiccate doti
commerciali per ampliare il business aziendale e figure con competenze digitali
per rispondere alle sfide della digital
disruption”.
E saranno proprio i profili commerciali
e digital, insieme agli ingegneri tecnici specialisti, ad assicurarsi per il
2016 le retribuzioni maggiori. Per
reclutare i professionisti migliori, molte aziende
sono disposte a offrire generosi pacchetti retributivi che comprendono anche
una parte variabile, così da motivare da un lato la risorsa nel raggiungere
importanti risultati aziendali e, dall’altro, per mantenere sotto controllo i
costi aziendali. Più contenuti, invece,
gli stipendi delle figure di supporto e staff che, a causa di una continua
centralizzazione della loro funzione negli headquarter aziendali, sono tra le
risorse che le imprese ricercano sempre meno.
E tra le competenze più richieste? Secondo gli esperti Hays, nel 2016 le
aziende si concentreranno su professionisti che vantano un brillante percorso accademico (meglio se con indirizzo Economico o
Ingegneristico), una conoscenza approfondita del settore, esperienze di lavoro
in realtà internazionali e padronanza di una terza lingua, oltre all’inglese.
Grande attenzione è riservata anche alle cosiddette “soft skills”: leadership e forte orientamento al risultato sono
infatti tratti imprescindibili per un professionista.
Nessun commento:
Posta un commento