Anief conferma che, non appena saranno ufficializzate le esclusioni, renderà pubbliche le modalità per partecipare comunque al concorso: tutti i candidati esclusi, in possesso dei titoli di studio, anche se non abilitati o già di ruolo, verranno informati su come impugnare il bando che li vede ingiustamente esclusi dalla competizione che porta dritti all’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): consigliamo i
laureati interessati al concorso, come i docenti di ruolo esclusi, a presentare
la domanda di partecipazione al concorso a cattedra. E, contestualmente, di
ricorrere al Tar. Indicazioni dettagliate verranno fornite non appena verranno
resi pubblici i bandi: l’obiettivo rimane quello, come già accaduto in
occasione di altre esclusioni illegittime, di partecipare con riserva alle
selezioni.
Dopo 80 giorni di
attesa, vede finalmente la luce il concorso per 63.712 insegnanti: le ultime
limature apportate ai tre bandi, sono state comunicate oggi pomeriggio al Miur,
nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali. Entro martedì
prossimo, i bandi approderanno in Gazzetta Ufficiale, contestualmente al
decreto contenente le nuove classi concorsuali, ridotte di un terzo e collocate in 8 ambiti disciplinari. Per la fine del
mese, probabilmente da lunedì 29 febbraio, come confermato dalla stampa specialistica, dovrebbe anche essere aperta la piattaforma on line da mettere a disposizione degli oltre 200mila candidati
attesi. “Sono confermati i 63.712 posti totali, di cui 57.611 comuni (relativi,
cioè, alle varie discipline) e 6.101 di sostegno”, ha fatto sapere
l’amministrazione.
In base a quanto
si apprende, nulla sarebbe cambiato per quanto concerne i requisiti di accesso al
concorso: rimangono esclusi, in modo illegittimo, i giovani laureati, i
precari non abilitati con 36 mesi di servizio, i docenti di ruolo, oltre che degli specializzandi nel sostegno e abilitandi nelle discipline.
Anief conferma
che, non appena saranno ufficializzate le esclusioni, renderà pubbliche le
modalità per partecipare comunque al concorso: tutti i candidati esclusi, in
possesso dei titoli di studio, anche se non abilitati o già di ruolo, verranno
informati su come impugnare il bando che li vede ingiustamente esclusi dalla
competizione che porta dritti all’immissione in ruolo.
Il giovane sindacato
ricorda che la presa di posizione del Miur è giunta nonostante le sentenze definitive di Tar e Consiglio di Stato, emesse su impugnazione
dell’Anief, sostenessero il contrario. Prima di tutto perché l’articolo 35, comma 3-bis,
lettera a) del decreto legislativo 165/2001, introdotto con la Legge di stabilità 147/2013, riconosce la possibilità di indire un concorso pubblico con riserva, nel
limite del 40% dei posti banditi, ai dipendenti a tempo determinato che, alla
data di pubblicazione del bando, abbiano maturato almeno tre anni di servizio
presso la stessa amministrazione pubblica che emana il bando di concorso. Una
norma, tra l’altro, ribadita dalla Funzione pubblica, con la Circolare 5/2013, che ha disegnato il quadro normativo entro il quale le
PA si devono muovere dal 2014 per l'assunzione di personale, alla luce delle
novità introdotte dal Dl 101/2013.
Se è
vero, infatti, che il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, a partire dall’articolo 399, limita l’accesso agli
abilitati, è altrettanto vero che tale disposizione è stata superata già nel
“concorsone” del 1999: una sentenza del Consiglio di Stato, infatti, stabilì
che potevano partecipare anche tutti i
laureati sino all’emanazione del bando di concorso. E tale pronunciamento,
favorevole al libero accesso di coloro che sono in possesso del regolare titolo
accademico richiesto per l’accesso al concorso, è stato di recente ribadito,
sempre dal Consiglio di Stato attraverso la sentenza
15/2015, in occasione dell’ultimo concorso a
cattedre con D.D.G. per il Personale Scolastico n. 82 del 24 settembre
2012. Che, non a caso, è stato aperto a tutti i laureati.
Spiega Marcello
Pacifico, presidente Anief: “consigliamo ai laureati interessati al concorso,
come ai docenti di ruolo esclusi, a presentare la domanda di partecipazione al
concorso a cattedra. E, contestualmente, di ricorrere al Tar. Indicazioni
dettagliate verranno fornite non appena verranno resi pubblici i bandi:
l’obiettivo rimane quello, come già accaduto in occasione di altre esclusioni
illegittime, di partecipare con riserva alle prove selettive”.
Per approfondimenti:
Scuola, concorsone da 63.700 posti. Bando atteso entro novembre (Il Sole 24 Ore del 4 novembre 2015)
Concorso professori, via libera del governo: posti per 63 mila docenti (Corriere della Sera del 29 dicembre 2015)
La novità del concorso: gli ambiti che aggregano le vecchie classi di
concorso (Tuttoscuola del 17 gennaio 2016)
Concorsone scuola, gli scritti ad aprile. Ma il numero dei posti è ancora
incerto (Giornale di Sicilia del 17 febbraio 2016)
Concorso scuola docenti 2016: dal 29 febbraio domande on line. Anticipiamo
modifiche rispetto alle bozze: lingua straniera a test (Orizzonte Scuola del 18
febbraio 2016)
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