Assegnate le ore richieste, a volte, solo in presenza di casi gravi. Dal dossier statistico sull'integrazione del Miur risulta che in Veneto, il rapporto alunni - docenti è 2.1 contro una media nazionale di 1.85, ovvero mille insegnanti in meno. Mancano anche due docenti specializzati per scuola in Liguria e Lombardia. Problemi pure in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio e Piemonte. Per Anief, è evidente che questi UU.SS.RR. seguono illegittimi parametri di assegnazione degli organici, spesso sconfessati dai tribunali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): nonostante
segnaliamo continuamente casi paradossali di violazione di diritto allo studio
e chiediamo attivazione di posti in deroga, purtroppo, la via giudiziaria rimane
per le famiglie l’unica perseguibile per rivendicare le ore di sostegno negate.
Ecco perché patrociniamo i ricorsi gratuitamente.
Fanno
riflettere i dati forniti in questi giorni dal Miur sul numero limitato di
docenti di sostegno in forza nelle nostre scuole, a fronte di una sempre
maggiore presenza di alunni disabili: in alcune regioni, come il Veneto,
mancano all’appello almeno mille docenti.
Dai dati ripresi
dalla stampa specializzata, emerge che
“il Veneto risulta essere la regione con il minor numero, sia di insegnanti di
sostegno che di posti di sostegno in rapporto agli alunni con disabilità”. E
tutto questo avviene perché, in generale, gli Uffici scolastici regionali
assegnano le ore di sostegno con il “bilancino”, dando il massimo di supporto
orario, a volte, solo in presenza di casi estremamente gravi, ignorando quanto
indicato dalle commissioni mediche collegiali. “Il dossier statistico sull'integrazione degli alunni disabili,
pubblicato dal Miur, parla chiaro: in Veneto, mancano quasi due insegnanti per
ognuna delle 611 scuole della regione. Certo, se i Dirigenti Scolastici
potessero contare su due insegnanti in più, molti problemi potrebbero essere
risolti”. Anche in Liguria e Lombardia mancano quasi 2 docenti a scuola (grafico 11, pagina 30 del dossier ministeriale), così come in Abruzzo, Marche e Emilia Romagna. Sopra la
media nazionale, di 1.85, si posizionano poi Toscana, Friuli Venezia Giulia,
Umbria, Lazio e Piemonte. La situazione sembra essere determinata dai criteri
molto rigidi utilizzati per l'assegnazione delle ore di sostegno: spesso, la
media è di 5 ore e mezza per alunno alla primaria e 4 ore e mezza nella
secondaria”.
Per Anief, è
evidente che questi UU.SS.RR. seguono illegittimi parametri di assegnazione
degli organici, più volte sconfessati dai tribunali. Gli stessi dati ufficiali,
recentemente pubblicati dall’Istat,
parlano chiaro: in Italia, ancora oggi quasi il dieci per cento delle famiglie
italiane con alunni disabili è costretta a presentare ricorso al Tribunale per
ottenere l’aumento delle ore di sostegno; siamo di fatto ancora lontani dal recepimento e dall’applicazione delle norme vigenti in materia
di inclusione, mentre il diritto allo studio degli alunni con disabilità non potrà
esser garantito né dal ruolo specifico del sostegno, né dal vincolo di
permanenza prolungato, imposto ai docenti specializzati.
Di contro, basterebbe
applicare la sentenza della Consulta n. 80/2010 che, annullando i commi 413 e 414 dell’art. 2 della Legge
244/2007, ha chiesto all’Amministrazione di assegnare il personale
specializzato in base alle certificazioni in possesso degli alunni in deroga a
eventuali vincoli di bilancio. Per questa ragione, la stessa previsione
legislativa che cristallizza l’attuale organico di sostegno a quello
complessivamente attivato dieci anni fa, quando gli alunni con handicap
iscritti risultavano quasi la metà di quelli attuali, come prevista dalla Legge
128/2013, appare illegittima. Ad oggi, rimangono in deroga ancora 33mila posti rimasti vacanti, che
continuano ad essere assegnati sempre in supplenza fino al termine delle
attività didattiche e una legge-delega ancora in alto mare. Anief,
pertanto, ha deciso di prorogare al 15 febbraio 2016 i termini dell’adesione
all’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”,
avviata in autunno per ottenere dal
tribunale gratuitamente l’erogazione delle ore di sostegno secondo le “effettive
esigenze” di tutti gli alunni che attendono invano da settembre il rispetto
delle norme.
L’organico
potenziato appena introdotto è stata un’occasione persa perché soltanto 6.446 nuovi docenti assunti sono
specializzati sul sostegno. Né il concorso a cattedra sembra dare la soluzione
adeguata visto che si è assistito pure al dimezzamento dei posti sostegno messi a bando . L’unica strada è il ricorso. È pertanto possibile richiedere le istruzioni operative e l’elenco dei
documenti utili a far valere i propri diritti in tribunale scrivendo
all’indirizzo e-mail sostegno@anief.net, sino al prossimo 15
febbraio, sia per le famiglie direttamente
interessate, sia per i docenti e/o
i dirigenti scolastici che intendano segnalare casi di mancata attribuzione
delle ore di sostegno.
Per approfondimenti:
Bussetti: “Mancano gli insegnanti per centinaia di disabili” (La Repubblica, ed. Milano, del 28 agosto 2015)
Il "sostegno" per una nuova vita. Valanga di posti, ma pochi
docenti (La Nazione del 28 agosto 2015)
Deleghe. Oggi il tavolo sull'inclusione degli alunni disabili (Tuttoscuola del 7 ottobre 2015)
Docenti calabresi, gli alunni disabili non avranno più il docente di
sostegno (Orizzonte Scuola del 14 ottobre 2015)
La chimera della continuità didattica per i disabili (Tuttoscuola del 17 novembre 2015)
Focus ‘L’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità a.s.2014/2015’ (Ministero dell’Istruzione, 3 dicembre 2015)
CONCORSO SCUOLA 2015/16: SARANNO ESAURITE ANCHE LE GRADUATORIE D'ISTITUTO? (Blasting News del 13 dicembre 2015)
Vibo, cercasi docente specializzato Braille, nessuno in graduatoria (Askanews del 16 dicembre 2015)
L’integrazione
degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (Istat del 21 dicembre 2015)
Scuola, insediato Osservatorio per integrazione dei disabili. Faraone:
"Luogo importante di raccolta proposte e confronto" (Miur del 22 dicembre 2015)
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