Alternanza Scuola Lavoro in Italia
Junior Achievement Italia educa 18.000 studenti all'imprenditorialità
nell'anno scolastico 2016/2017: per il MIUR è un modello vincente Cresce del 38% la partecipazione al progetto di punta di Junior Achievement “Impresa in azione”: gli studenti passano da 13.000 nell'anno scolastico 2015/2016 ai 18.000 attuali e sono accompagnati da più di 1.000 professori in 900 classi in tutta Italia. Oggi, con il Ministero dell’Istruzione, JA ha presentato i dati relativi all’impatto dell’educazione imprenditoriale in Italia e in Europa.
“Educazione
all’imprenditorialità, Alternanza Scuola Lavoro e Apprendistato, sono
tre elementi centrali della nostra strategia per riavvicinare il mondo
dell’istruzione e quello del lavoro”, ha dichiarato Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“Il
modello di Junior Achievement Italia è un sistema vincente perché è
perfettamente scalabile e pronto a essere applicato in un più ampio
numero di scuole del Paese”, ha dichiarato Gabriele Toccafondi, Sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Milano, 16 gennaio 2017 – L'educazione all'imprenditorialità
trova sempre maggiore diffusione nella scuola italiana. Junior
Achievement Italia, nel corso dell'evento “Moving Entrepreneurship
Education Forward” tenutosi oggi presso il MIUR a cui hanno partecipato
anche esponenti delle Istituzioni europee, ha presentato i dati del suo
progetto “Impresa in azione” che porta le aziende a scuola per educare
all'imprenditorialità.
La
partecipazione degli studenti è cresciuta del 38% passando dai 13.000
studenti dall'anno scolastico 2015/2016 a 18.000 nell'anno 2016/2017,
mentre le classi che hanno aderito al progetto sono passate da 700 a
900, con un totale di 1.000 docenti disponibili ad accompagnare gli
studenti in questo percorso. L’incremento è avvenuto nel primo anno di
attuazione dell’obbligo di Alternanza fra Scuola e Lavoro previsto dalla
Legge 197 (la Buona Scuola) che ha trainato le adesioni.
Inoltre,
l’Italia si posiziona al primo posto in Europa per il numero di
studenti che hanno ottenuto la certificazione “Entrepreneurial Skills
Pass” (ESP): 840 studenti italiani hanno superato l’esame, su 3.438 in
17 Paesi, e il tasso di successo nostrano si attesta al 69%, sopra la
media europea del 65%. ESP è una certificazione internazionale che
attesta conoscenze teoriche e pratiche in ambito economico, finanziario e
imprenditoriale.
Gli studenti che l’hanno ottenuta potranno inserirla
nel proprio curriculum professionale, così da essere notati maggiormente
dalle aziende nella fase di ricerca di occupazione.
È in questo scenario che il progetto “Impresa in azione” di Junior Achievement Italia sta diventando uno dei modelli didattici d’eccellenza e più diffusi
di educazione all’autoimprenditorialità nelle scuole italiane.
Il MIUR è
partner di JA Italia, insieme ad altri Ministeri dell’Istruzione di
Belgio, Finlandia, Estonia e Lettonia, nella ricerca applicata
“Innovation Cluster for Entrepreneurship Education” (ICEE), i cui
risultati, che saranno pubblicati nell’autunno 2017, potranno dare degli
stimoli interessanti alle politiche pubbliche in supporto
dell’educazione imprenditoriale.
“Impresa in azione” si inserisce infatti nel contesto più ampio dell’Alternanza Scuola Lavoro, resa obbligatoria dal MIUR a partire dallo scorso anno.
“Educazione
all’imprenditorialità, Alternanza Scuola Lavoro e Apprendistato, sono
tre elementi centrali della nostra strategia per riavvicinare due mondi,
quello dell’istruzione e quello del lavoro, che in questi ultimi anni
si sono parlati poco. Con l'Alternanza quest'anno 1,15 milioni di
studentesse e di studenti faranno un'esperienza di lavoro come
didattica. Mentre nel contesto del Programma Operativo Nazionale (PON)
per la scuola ci saranno alcune misure dedicate al rafforzamento delle
competenze sull’imprenditorialità che, mettendo le scuole in rete,
permetteranno alle studentesse e agli studenti di sviluppare autonomia e
responsabilità, capacità di risolvere problemi, di lavorare in squadra e
di sviluppare pensiero critico. I miei complimenti a Junior Achievement
per l’iniziativa e l’impegno nel promuovere la cultura
dell’imprenditorialità nelle scuole”, dichiara la Ministra Valeria Fedeli.
“L'imprenditorialità
è una delle competenze chiave che la scuola italiana ha bisogno di
sviluppare, perché sta diventando sempre più un nuovo metodo
d'insegnamento. L'imprenditorialità ha una sua sintassi che può essere
applicata a qualsiasi cosa, e ne è un esempio il progetto
dell'Alternanza Scuola Lavoro”, aggiunge il Sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca Gabriele Toccafondi, che prosegue: “l'Alternanza
funziona, lo dicono i numeri del primo anno di obbligo introdotto dalla
Buona Scuola: il 96% delle scuole la fa rispetto al 40% prima della
riforma. 450.000 ragazzi hanno svolto attività di alternanza su 502.000
iscritti alle terze. Progetti come Junior Achievement dimostrano nella
realtà che l'Alternanza è scuola a tutti gli effetti ed è utile per i
ragazzi. È fondamentale che il dialogo tra scuola e mondo del lavoro sia
sempre più frequente ma soprattutto di qualità, dobbiamo dare ai
giovani quelle competenze adeguate per affrontare da subito il mondo del
lavoro”.
Per
tutti questi studenti che partecipano a un programma di educazione
imprenditoriale come “Impresa in azione” è importante poter entrare in
connessione diretta con il mondo delle imprese, attraverso i suoi
professionisti che accompagnano le classi con un ruolo di mentor o, nel
linguaggio di JA Italia, di “Dream Coach”. I “Dream Coach” entrano nelle
aule scolastiche come volontari, donando alcune ore del proprio tempo,
la propria esperienza professionale e alcune conoscenze economiche,
finanziarie e imprenditoriali cruciali per il successo del progetto.
“La
collaborazione concreta tra mondo delle imprese e scuole innescata con
l’Alternanza Scuola Lavoro porterà senz’altro a un grande cambiamento e
aprirà a nuove opportunità, ma solo nella logica in cui ciò si tradurrà
in partenariati di qualità. In questo contesto, l’educazione
imprenditoriale, ormai presente nelle agende del Governo e delle
aziende, rappresenta proprio una soluzione costruttiva per incidere
maggiormente sull’occupabilità dei giovani. Ecco perché aspiriamo a un
sistema scolastico dove l’educazione all’imprenditorialità diventi per
tutti. Ponendoci come i promotori dell’Entrepreneurship Education Hub
italiano (EE-Hub), che ha già coinvolto diverse aziende e istituzioni,
intendiamo non solo valutare e diffondere le più efficaci iniziative di
educazione imprenditoriale, ma anche sviluppare un curricolo verticale
che interessi tutte le fasce scolastiche, a partire dalla scuola
primaria.” Questo l’appello di Eliana Baruffi, presidente di Junior Achievement Italia,che invita le aziende italiane ad unirsi a questa rete.
L’EE-Hub rappresenta uno dei 3 tavoli di lavoro del Pact for Youth
italiano, iniziativa nella quale JA Italia può offrire la propria
leadership ed esperienza nella promozione ormai quindicinale
dell’approccio all’educazione imprenditoriale a scuola come veicolo di
sviluppo di competenze trasversali fondamentali non solo per facilitare
l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ma anche come leva di
cittadinanza.
Tra
alcune delle aziende partner che già sostengono la mission di Junior
Achievement Italia ci sono: ABB, Accenture, Assefi, Assolombarda, AXA,
Bata, Citi, Credit Suisse, ExxonMobil, Fondazione Cariplo, Fondazione
Varrone, GE, Hyundai Motor Company Italy, JP Morgan, LinkedIn, Manpower
Group, Mediobanca, MetLife, Mitsubishi UFJ Financial Group, Ricoh,
Siemens, Struttura Valle D’Aosta, The Walt Disney Company Italia, Tree,
UniCredit.
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