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venerdì 28 aprile 2017

Lavori del passato? Il futuro grazie alle opportunità della rete

“Mamma, da grande voglio fare il carpentiere!”: una richiesta che forse risuona un po’ strana ma che lancia lo spunto per una riflessione più allargata su tutti quei lavori manuali che viaggiano, per tradizione, in una dimensione offline dove le relazioni e le abilità artigianali rappresentano un valore concreto.

Imbianchino, idraulico, falegname, piastrellista, elettricista, pensiamo a quante energie muovono queste professioni. 

A livello fisico necessitano di impegno, dedizione, ‘sudore’, per portare a compimento il lavoro per cui i diversi profili vengono ingaggiati. 

A tutto ciò si aggiunge poi un coinvolgimento anche di carattere emotivo che richiede, accanto a competenze tecniche specifiche, soft skill di vario genere come savoir-faire, problem solving, leadership, necessariamente da affinare e da utilizzare con il cliente o con il proprio team.

Lavori ‘nobili’, una volta si utilizzava quest’espressione, che oggi più che mai rimangono tali (sono oltre il 79%, ad esempio, gli italiani che decidono di affidare i lavori di casa a figure specializzate, secondo i dati del Barometro dei servizi per la casa di Instapro) ma che vengono riscoperti all’interno di un gioco di ‘offline-online’ che tiene conto delle dinamiche digitali attuali. 

Per cui per essere imbianchino, o per aspirare ad altre professioni artigianali, ad esempio, è importante considerare anche la dimensione della rete, quale canale di personal branding e quale luogo virtuale dove poter incontrare l’utente.

Uno scenario ‘della tradizione’, spesso legato ad un modello di lavoro che si tramanda di generazione in generazione, che oggi si avvale anche del passaparola online: perché il mondo delle professioni ha subito un’importante evoluzione verso nuove opportunità, da ricercare sempre più anche nell’universo online.


Commenta Gianmarco Sessa, Country Manager Italia di Instapro - "Lavori come quelli dell’idraulico, dell’installatore o dell’imbianchino sono sempre stati mestieri ‘offline per antonomasia’. Di fronte alla necessità di rintracciare un professionista qualificato è sempre stata consuetudine diffusa chiedere un consiglio ‘a voce’ ad amici o parenti. Ma oggi la rete offre innumerevoli possibilità, il consumatore è online ed utilizza internet per le sue ricerche, una tendenza che il mondo dei professionisti della casa deve cogliere e saper sfruttare al meglio. Sulla piattaforma Instapro, per esempio, in un solo anno è quasi triplicato il numero dei professionisti iscritti, da 2.950 di marzo 2016 a 8.778 di marzo 2017: tutti professionisti della casa offline ‘evoluti’, per cui la dimensione online è già realtà. Abbiamo anche una presenza di professioniste donne, segno che questo trend abbraccia anche un pubblico femminile. Forse un’ispirazione per le nuove generazioni?”.

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