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giovedì 13 luglio 2017

La somministrazione di lavoro: un bilancio a vent'anni dal "Pacchetto Treu" - Lunedì 17 luglio in Statale

Introduce i lavori Massimo Pallini (Università degli Studi di Milano), intervengono Tiziano Treu e Pietro Antonio Varesi(entrambi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore).

Le conclusioni della tavola rotonda sono invece affidate ad Armando Tursi (Università degli Studi di Milano).

Il convegno si chiude con la consegna dei diplomi agli studenti che hanno conseguito il Master in Diritto del Lavoro e Relazioni Industriali dell’Università Statale per l’edizione 2015/16.

Negli ultimi 20 anni, il diritto del lavoro italiano ha subito un’accelerazione potente - spiega il professor Armando Tursi - passata attraverso quattro riforme di sistema, che ne hanno profondamente ridisegnato il profilo, oggi caratterizzato da significative dosi di flessibilità sia in ingresso che in uscita. Tutto iniziò 20 anni fa, col cd. “Pacchetto Treu” del 1997, che aveva al centro il nuovo istituto della “fornitura di lavoro temporaneo”. Ribattezzato come “somministrazione di lavoro”, questo istituto è oggi parte integrante del sistema giuslavoristico, essendosi rivelato pienamente capace di coniugare flessibilità e protezione secondo standard qualitativi che, una volta tanto, si pongono come best standard europei. Intorno a questo assunto si svilupperà il convegno del 17 luglio organizzato dal Master di diritto del lavoro e Relazioni Industriali dell’Università di Milano, nell’ambito del quale verrà presentata la ricerca che sullo stesso argomento, e su incarico di Assosomm, hanno prodotto il Prof. Tiziano Treu, attualmente presidente del CNEL, e il prof. Stefano Sacchi, presidente dell’INAPP”.

"La somministrazione compie quest’anno 20 anni: siamo ormai di fronte a un giovane adulto - commenta invece Francesco Salvaggio, Segretario Generale di Assosomm - Un adulto che ha ormai, e pienamente, raggiunto la sua maturità. Con quello che era chiamato una volta lavoro temporaneo e oggi somministrazione, le Agenzie per il Lavoro sono diventate lo strumento attraverso il quale è possibile impiegare per le necessità di flessibilità delle aziende migliaia di lavoratori. Dopo le varie esperienze in somministrazione, questi lavoratori acquisiscono le competenze necessarie ed adeguate per l’inserimento definitivo nel mercato del lavoro. Una flessibilità che si accompagna a sicurezza, governata da norme contrattuali che tutelano in maniera forte il lavoratore in somministrazione. Ciò si è verificato grazie ad una partecipata, costante e strategica relazione con i sindacati.
La chiave vincente per lo sviluppo del settore è stata la formazione. Gli interventi formativi sono ormai numerosissimi (circa 43.000 nel corso del 2017) e consentono l’acquisizione di competenze idonee per adattare il lavoratore alle specifiche esigenze dell’azienda utilizzatrice. Questi corsi, soprattutto quelli di natura professionale, hanno una durata media di circa 85 ore e riguardano un numero di circa 7 allievi per corso; e con un costo medio per corso di circa 16.500 euro.
Il ricorso alla somministrazione da parte delle imprese – conclude Salvaggio – è crescente. Nel primo periodo dell’anno il settore ha risentito molto positivamente dell’abrogazione dei voucher e la nuova normativa non dovrebbe creare particolari problemi.
Nel 2017, si stima che il mercato raggiungerà il picco massimo, in termini di fatturato, di 10 miliardi di euro. Ad oggi, come Assosomm, stiamo proponendo una serie di proposte da tradurre in interventi legislativi che hanno come obiettivo il miglioramento del sistema somministrazione di lavoro, per esempio attraverso l’istituzione di un fondo di solidarietà con proposte di modifica legislativa che vanno incontro a una maggiore tutela dei lavoratori" 
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