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giovedì 30 novembre 2017

L’importanza della formazione e della crescita personale. Intervista al coach Marco Becchi

L’importanza della formazione e della crescita personale. Intervista al coach Marco Becchi

Marco Becchi, creatore del metodo Essere Straordinari

Si parla tanto di formazione e della sua importanza nella crescita della persona, nelle relazioni con gli altri, in ambito professionale, nei team di lavoro, nelle organizzazioni profit e non. Il concetto di formazione si caratterizza proprio per la finalità di sviluppo delle competenze e delle capacità personali. Non si tratta di un insieme di nozioni, ma è un processo di trasformazione che richiede tempo per essere assimilato e compreso.
Per approfondire questo argomento, incontriamo Marco Becchi, coach e creatore del metodo “Essere Straordinari”, formatosi con i migliori trainer a livello internazionale come Antony Robbins, Richard Bandler, John La Valle, Owen Fitzpatrick, Tony Buzan, Robert Cialdini e Brian Tracy, solo per citarne alcuni.
 Quanto è importante la formazione nella società attuale?
“Non c’è investimento migliore che le persone possano fare. Oggi se porti i tuoi soldi in banca ti danno tassi vicini al 2% mentre se investi in formazione e su te stesso potrai ottenere un ritorno molto più alto sul capitale in forma di nuove abilità e capacità che saranno tue per sempre e ti permetteranno di fare la differenza”.
Pensa che le aziende italiane investano abbastanza in questo ambito?
“Penso che le aziende abbiano migliorato la loro propensione, ma non è ancora sufficiente. Troppo spesso ci si concentra solo su fattori tecnici e poco sulla programmazione di una crescita del proprio staff costante e duratura nel tempo che permetta all'azienda di non farsi poi travolgere dai cambiamenti”.
L’offerta di formazione oggi è veramente ampia. Ci aiuta a fare chiarezza sulla differenza tra coach, counselor, psicoterapeuta?
“Non vorrei concentrarmi sulle differenze tra queste figure, quanto su un aspetto che abbiamo in comune. Tutte e tre sono figure al servizio dell’essere umano per aiutarlo a superare momenti di difficoltà e per permettergli di esprimere al meglio il proprio potenziale. Sono figure molto utili e oggi per fortuna è facile trovare professionisti davvero preparati e di esperienza”.
Cassius Clay
Lei si è formato con i più importanti trainer a livello nazionale e internazionale, poi a creato un proprio metodo. In cosa consiste “Essere Straordinari”?
“Qualche anno fa, prima di iniziare questo lavoro, mi rendevo conto che le cose non potevano andare avanti in quel modo. Dopo essermi separato e aver lasciato il lavoro che svolgevo da 10 anni ho ripreso in mano la mia vita e ho scelto di rimettermi in gioco. Non è stato facile ma ora sono grato di aver preso quelle decisioni e di aver fatto lezione di tutto ciò ce mi è accaduto.
Il metodo “Essere Straordinari” nasce dalle mie esperienze e nel corso degli anni l’ho evoluto e trasmesso a migliaia di persone, come strumento per vivere quella vita straordinaria che ognuno di noi merita. Si compone di 4 step: Dream, Power, Believe e Life”.
Quali sono e a chi sono rivolti i suoi corsi?
“I miei corsi sono rivolti alle persone che intendono migliorare le proprie abilità per vivere appieno la propria vita, in particolare nelle aree dedicate agli obiettivi, alla comunicazione e alle emozioni. Mi definisco un motivatore e un coach specializzato nell’area life, quella della quotidianità e delle relazioni”. Con "Dream" si impara a raggiungere i propri obiettivi, partendo dalla consapevolezza di sè stessi e del momento che si sta vivendo. A come scegliere cosa si desidera veramente in ogni area della propria vita, come affrontare con disciplina gli ostacoli e costruire un piano strategico che porti immediatamente all'azione. In "Power" si sviluppa il proprio potenziale, costruendo legami solidi e creando empatia con le persone, imparando a dare e ricevere feedback, a utilizzare la comunicazione verbale, non verbale e paraverbale con consapevolezza, e letecniche di ascolto attivo, ricalco e guida. Con "Believe" si imparano a superare i propri limiti e le paure, a sviluppare convinzioni potenzianti, creare àncore per entrare nel giusto stato emotivo, a riconoscere le emozioni e a trasformare la rabbia in determinazione. Nel corso "Life" invece si costruisce la vision del proprio futuro, definendo con chiarezza i propri valori personali, allineare identità e comportamenti, accedere a serenità e determinazione migliorando l'efficacia personale".
Come è suddivisa in percentuale la partecipazione ai corsi tra uomini e donne? E di quale fascia di età sono?
“I partecipanti ai corsi sono 60% donne e 40% uomini, nel passato gli uomini erano molti meno ma ora anche noi maschietti abbiamo finalmente capito la rilevanza di questi argomenti. La fascia d’età prevalente è quella dai 30 ai 50 anni, ma ho avuto la fortuna di lavorare anche con ragazzi di 18 anni e con persone di grande esperienza con più di 65 anni e tutti sono in grado di portare un punto di vista utile”.
Quanto sono importanti costanza e disciplina nella formazione?
“La disciplina, come dice Jim Rohn, è il ponte tra i nostri sogni e la loro realizzazione. Saper fare le cose con costanza, nonostante le difficoltà e gli ostacoli è una capacità che va coltivata con motivazione e grande determinazione. Spesso i sogni delle persone e delle aziende falliscono proprio per una mancanza continua di disciplina. Per trasformare in realtà i nostri desideri e realizzarci come persone nella vita dobbiamo fare ogni giorno ciò che va fatto, senza tirarci indietro”.

Quale è stata finora la sua più grande soddisfazione?
“La mia più grande soddisfazione è quella di essere stato di supporto a migliaia di persone che dopo aver frequentato i miei corsi, sono riuscite grazie a determinazione, decisione e disciplina, a realizzare i loro sogni. C’è chi ha finalmente trovato il lavoro che desiderava, chi si è trasferito a vivere nel luogo dei propri sogni e chi ha superato piccole e grandi difficoltà relazionali con le persone amate e con colleghi di lavoro. Io mi nutro della stima e del riconoscimento della gente e la mia mission è quella di aiutarli a fare il primo passo”.
In base alla sua esperienza come prevede si svilupperà il ruolo del coaching nei prossimi anni?
“Sarà in crescita, sicuramente. In ogni settore della vita, perché i fattori ambientali e di cambiamento sono sempre di più e le difficoltà alle quali siamo sottoposti sono davvero molte. Servono risposte rapide e servono persone capaci di ascoltarci, ispirarci e motivarci a vivere la vita che desideriamo e questo è il ruolo del coach”.
Ha un sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare?
“Ciò che voglio più di ogni altra cosa è vivere una vita straordinaria insieme alla mia famiglia e a mia figlia Matilde ed essere d’esempio e di ispirazione per chi ha passato momenti difficili come quelli che ho vissuto io”.
Francesca Caggiati

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