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giovedì 22 marzo 2018

Vodafone lancia il più vasto programma internazionale sulle professioni del futuro

Vodafone lancia il più vasto programma internazionale sulle professioni del futuro per aiutare 10 milioni di giovani a trovare lavoro

 

 

22 marzo 2018 – Vodafone annuncia oggi il lancio di"What will you be?", un programma internazionale senza precedenti sulle professioni del futuro per fornire supporto alla carriera e accesso a corsi di formazione nell'era della digital economy a 10 milioni di giovani in 18 paesi1.  L'iniziativa di Vodafone sulle competenze e i lavori digitali è la più vasta del suo genere nel mondo.

 

In parallelo, Vodafone annuncia i suoi obiettivi per incrementare in maniera significativa il numero di giovani che entrano in azienda per fare un'esperienza diretta in un ambiente di lavoro digitale. Vodafone espanderà i programmi esistenti dedicati a neolaureati, stagisti, apprendisti e altri percorsi formativi in tutto il mondo2 per raggiungere un totale di 100mila ragazzi e ragazze in 5 anni.

 

Le due iniziative sono state annunciate in occasione della pubblicazione dei risultati di una ricerca d'opinione internazionale che evidenzia come i giovani tra i 18 e i 24 anni non credano di avere le competenze per far parte della digital economy  nonostante siano una generazione di "nativi digitali".

 

L'Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO) stima che più di 200 milioni di giovani sono disoccupati oppure hanno un lavoro ma vivono in stato di povertà3. In molti paesi dove Vodafone opera, la disoccupazione giovanile è a livelli record, dal 38% in Italia e 39% in Spagna, al 47% della Grecia e il 53% del Sud Africa4. Studi precedenti dimostrano che un periodo prolungato senza lavoro subito dopo aver terminato gli studi può avere un effetto negativo duraturo sulla fiducia e sulla stima in sé stessi e sul benessere personale.


Paradossalmente, la disoccupazione giovanile sta crescendo mentre le aziende di tutti i tipi e dimensioni fanno fatica a trovare quelle professionalità digitali che sarebbero necessarie per la crescita futura. La Commissione europea stima che circa 500mila lavori digitali all'interno dell'Unione europea rimarranno scoperti entro il 20205.  

 

Avvicinare i giovani al contesto lavorativo attuale 

 

Nell'ultimo anno, Vodafone ha lavorato a stretto contatto con psicologi, consulenti del lavoro e professionisti della formazione per sviluppare una piattaforma web accessibile da desktop, tablet e smartphone, Future Jobs Finder  (https://futurejobsfinder.vodafone.com/) che offre ai giovani una porta d'accesso a nuove competenze e opportunità di lavoro nella digital economy.

La prima parte di Future Jobs Finder consiste in una serie di test psicometrici per identificare attitudini e interessi individuali e collegarli con le categorie di lavoro più appropriate nel mondo della digital economy. Successivamente, l'utente viene indirizzato a una serie di opportunità di lavoro nella località prescelta, incluse opportunità in Vodafone. L'utente può anche accedere a diverse opportunità di formazione in ambito digitale, con molti corsi gratuiti. Infine, gli utenti ricevono un riassunto delle proprie competenze e interessi che possono utilizzare nel proprio cv o per una candidatura di lavoro.

 

Avvicinare i giovani a Vodafone

 

Vodafone, tra le principali aziende tecnologiche, è ben riconosciuta dai giovani per le sue opportunità lavorative. Nei 26 paesi dove Vodafone opera, vengono promossi programmi dedicati a neolaureati, stagisti, apprendisti e altre opportunità di lavoro come lezioni di coding per le ragazze delle superiori.  

Nei prossimi 5 anni, Vodafone raddoppierà il numero di opportunità per far fare un'esperienza di lavoro agli under 25, per un totale di 100mila giovani coinvolti. Questo rappresenta il più vasto programma di formazione e sviluppo di giovani dai 14 ai 25 anni dalla nascita di Vodafone, 33 anni fa, ad oggi.

 

Poco supportati e incerti: i giovani e la digital economy

 

Vodafone ha commissionato a YouGov un sondaggio su 6.000 giovani dai 18 ai 24 anni in 15 paesi6 per conoscere il loro punto di vista sulle aspirazioni e preoccupazioni legate alla loro carriera futura. Tra i risultati della ricerca Vodafone-YouGovThe State of iGen7 si evidenzia:

 

·         più di due terzi (67%) dei giovani intervistati afferma di non aver ricevuto abbastanza o nessun consiglio sulla propria carriera durante il percorso di formazione o dopo aver finito gli studi (69% in Italia);

  • di coloro che hanno ricevuto consigli: solo il 15% pensa che i consigli fossero focalizzati sui lavori digitali del futuro (stessa percentuale in Italia), il 38% è convinto che i consigli fossero ancora legati ai lavori tradizionali (34% in Italia) e il 22% che i consigli fossero "vecchi" (21% in Italia);
  • più della metà (56%) crede che la più grande sfida della propria generazione sia trovare un lavoro stabile e ben pagato (69% in Italia), percentuale che sale a 64% tra le donne (80% in Italia);
  • più di un quinto (23%) sembra aver perso fiducia e teme di non avere le competenze, anche basiche, per qualsiasi lavoro (21% in Italia).

 

I risultati integrali di The State of iGen7 - con uno spaccato per ogni paese e altre statistiche - possono essere trovati su: https://yougov.co.uk/find-solutions/omnibus/international/vodafone-study-igen/

 

1 - Inghilterra, Irlanda, Italia, Spagna, Germania, Grecia, Portogallo, Turchia, Romania, Albania, Ungheria, Egitto, Repubblica Ceca, Kenya, Ghana, Sud Africa, India, Nuova Zelanda 

2 – Germania, Inghilterra, Italia, Spagna, Irlanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda, Ungheria, Portogallo, Romania, Grecia, Albania, Malta, India, Turchia, Sud Africa, Egitto, Nuova Zelanda, Qatar, Ghana, Gruppo Vodafone 

3 - http://www.ilo.org/global/research/global-reports/weso/2016/lang--en/index.htm

4 - https://data.oecd.org/unemp/youth-unemployment-rate.htm

5 – https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/policies/digital-skills

6 – Inghilterra, Irlanda, Italia, Spagna, Germania, Grecia, Portogallo, Turchia, Romania, Ungheria, Egitto, Sud Africa, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, India          

7 – Ricerca Vodafone / YouGov, settembre 2017: https://yougov.co.uk/find-solutions/omnibus/international/vodafone-study-igen/




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SAS: il machine learning per trovare il miglior posto al mondo dove vivere

SAS: il machine learning per trovare il miglior posto al mondo dove vivere

 

150.000 città, 5 milioni di record, un solo vincitore: SAS lascia che siano i dati a parlare e a individuare in modo analitico il miglior posto sulla terra attraverso machine learning e analytics.

 

Milano, (21 marzo 2018) - SAS ha individuato il posto migliore al mondo a partire da migliaia di fonti di dati, ribaltando completamente le ricerche di mercato tradizionali. E il vincitore è West Perth, in Australia.

Attraverso tecniche di machine learning, i data scientist coinvolti nel progetto Paradise Found hanno individuato i criteri più importanti dai dati stessi, in controtendenza rispetto alle classifiche tradizionali che usano criteri di valutazione predeterminati. Sulla base degli otto criteri chiave identificati (Istruzione e carriera, Famiglia, Cultura, Natura, Sicurezza e infrastrutture, Costo della vita, Ristoranti e shopping, Salute), West Perth ha ottenuto il primo posto tra le circa 150.000 città analizzate a livello mondiale.

Per Paradise Found, sono stati esaminati oltre 5 milioni di record provenienti da 1.124 fonti di dati uniche. Sono stati inclusi sia dati strutturati che testuali (ad esempio sotto forma di testi da agenzie statistiche) ottenuti da varie fonti open source e open data come studi sulle città, social media (come TripAdvisor e Twitter), servizi di dati internazionali forniti da organizzazioni quali la Banca mondiale, l'UNESCO, l'OMC, Numbeo e l'UE; e servizi di dati georeferenziati come Google Places e OpenStreetMap.

Tutte queste informazioni sono state combinate all'interno della SAS Platform e analizzate attraverso tecniche di machine learning e data mining, con l'utilizzo di differenti software tra cui SAS Visual Data Mining & Machine Learning e SAS Visual Analytics.

 

150.000 città, 5 milioni di record, 1.124 fonti di dati per trovare il paradiso in terra

Algoritmi intelligenti, attraverso tecniche di machine learning, hanno preso in considerazione nelle città analizzate numerosi elementi come: condizioni meteorologiche, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, indici dei prezzi, inquinamento ambientale, trasporti pubblici. Ma anche elementi più specifici, come il prezzo di un chilo di banane, la lunghezza dei percorsi pedonali, il numero di alberi, la larghezza dei marciapiedi e il numero di ore che un cittadino trascorre ogni anno negli ingorghi stradali e West Perth ha ottenuto punteggi alti nelle varie categorie considerate.

"Paradise Found non è la solita classifica sulle città. È una survey analitica. L'abbiamo implementata per dimostrare come le tecniche di machine learning possano supportare il processo decisionale. I metodi tradizionali utilizzano una serie di criteri per la creazione di sondaggi che servono a determinare quali dati devono essere raccolti e statisticamente valutati per lo scopo. Per Paradise Found, invece, abbiamo elaborato tutti i dati disponibili, permettendo al machine learning di stabilire quali criteri fossero davvero importanti. In questo modo, nessun aspetto può essere ignorato semplicemente perché nessuno l'ha cercato. "Sono i dati a parlare, non un'ipotesi di modello", ha commentato Michela Guerra, Regional Marketing Communication Manager SAS. "Ecco perché questo progetto è un ottimo esempio di ciò che analytics e machine learning sono in grado di fare, ovvero individuare pattern nei dati a partire da una prospettiva del tutto oggettiva. Può essere divertente sapere dove si trova il posto migliore del mondo. Ma nel mondo del business, questo approccio analitico è uno strumento fondamentale per la sua capacità di scoprire opportunità e modelli di business completamente nuovi".

 

Alla scoperta del machine learning: Paradise Configurator

Dov'è il mio paradiso in terra? Ora tutti possono scoprire in un batter d'occhio il proprio angolo di paradiso attraverso il Paradise Configurator. Con questo tool SAS vuole dimostrare a chiunque le potenzialità del machine learning: a differenza delle tradizionali classifiche, Paradise Configurator determina qual è la località migliore in base alle esigenze di ognuno.



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Engel & Völkers Roma apre all’Eur e recluta 250 agenti sul territorio entro il 2018

Engel & Völkers Roma apre all'Eur e recluta 250 agenti sul territorio entro il 2018

·           Il Metropolitan Market Center di Roma di Engel & Völkers apre una nuova filiale, la "Property Lounge" in Viale Europa 296: 200 mq di ufficio e 4 vetrine su strada

·           All'Eur i prezzi oscillano tra 3.500 e 5.500 euro al mq, come in zone centrali quali Parioli e Prati

·           Rognini: "Mercato in crescita, Roma prima per numero di compravendite"

Roma, 22 marzo 2018. Il Metropolitan Market Center di Roma di Engel & Völkers, Gruppo internazionale leader nell'intermediazione di immobili di pregio presente in oltre 30 Paesi e 4 continenti, apre un'esclusiva Property Lounge all'Eur, in Viale Europa 296, e rafforza il proprio team selezionando 250 agenti sul territorio entro la fine del 2018.

Dopo Palazzo Sforza Cesarini, prestigiosa sede del Metropolitan Market Center di Roma in pieno centro storico, la società sceglie un negozio di 200 mq con quattro eleganti vetrine su strada in una delle vie più prestigiose e commerciali dell'Eur per essere più vicina agli interessi di agenti e clienti, a partire dalla selezione di nuovi collaboratori che permetteranno all'azienda di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. Questo, grazie al supporto dell'Academy della casa madre tedesca del Gruppo che offre percorsi formativi anche online agli agenti della società.

"Il mercato immobiliare, finalmente, respira un'aria nuova, registrando, già negli ultimi due anni, una crescita costante delle transazioni anche a Roma", ha dichiarato Marco Rognini, General Manager del Metropolitan Market Center di Roma di Engel & Völkers.  "A soli tre anni dalla nascita della nostra sede di Palazzo Sforza Cesarini, possiamo dire di aver raggiunto traguardi significativi: oggi contiamo circa 200 operatori che lavorano per noi nella Capitale e per penetrare quote di mercato sempre più importanti crediamo sia indispensabile uno sviluppo costante delle risorse".

"In questo contesto -ha proseguito Rognini- si colloca il progetto della nuova Property Lounge all'EUR, una delle aree di Roma più interessanti a livello residenziale, che nasce con l'obiettivo di avvicinare l'azienda a quella parte di clientela che non risiede nel centro storico, attraverso il reclutamento e la formazione di nuovi collaboratori. L'obiettivo del nostro team, infatti, è rafforzare la qualità dei servizi che offriamo ai clienti sulla base di una strategia studiata ad hoc a seconda degli interessi e dei target di riferimento".

Secondo l'ultimo Market Report sui principali trend del settore immobiliare a Roma e Milano, pubblicato da Engel & Völkers con il supporto scientifico della società di studi economici Nomisma, Roma si conferma il primo mercato italiano per numero di compravendite, con un recupero del numero di transazioni che lo scorso hanno fatto registrare un totale di circa 32 mila compravendite residenziali.

Secondo i dati di Engel & Völkers e Nomisma, l'Eur è un quartiere particolarmente dinamico e in crescita, fuori dall'area del centro storico. Qui, la domanda è quasi esclusivamente diretta all'acquisto della prima casa di dimensioni medie di 80/120 mq e medio grandi di 150/200 mq. A causa delle grandi metrature presenti si sta diffondendo la tendenza al frazionamento delle unità immobiliari, come unica ed ottimale soluzione per arrivare alla vendita dell'immobile. Gli immobili in questa zona presentano quotazioni importanti comparabili a quelle di zone più centrali quali Parioli e Prati, con range di prezzi tra 3.500-5.500 per le abitazioni ristrutturate. Nel 95% dei casi l'operazione riguarda l'acquisto della prima casa.


Engel & Völkers: Engel & Völkers è una società leader a livello mondiale nell'intermediazione di immobili residenziali e commerciali di altissima qualità e yacht e aeroplani nel segmento premium. Con un totale di più di 700 sedi, Engel & Völkers offre ai suoi clienti privati ed istituzionali una vasta gamma di servizi professionali su misura. Locazioni, vendite, consulenza e valutazioni formano le competenze di base del personale composto da circa 8.500 dipendenti. Attualmente l'azienda opera oltre 30 paesi e in quattro continenti. I programmi di formazione intensiva nella propria accademia immobiliare interna e l'alto livello di garanzia della qualità che ne disciplinano la prestazione di servizi sistematicamente strutturata sono i fattori chiave alla base del successo dell'azienda. 


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martedì 20 marzo 2018

Il lavoro efficiente? Si misura sul risultato, non sui tempi. A Nobìlita, Festival del lavoro di Bologna, i risultati della ricerca della Fondazione Marzo Biagi e FiordiRisorse

Nobìlita, Festival della cultura del Lavoro (Bologna, 23-24 marzo)

Valutazione delle performance: prima il risultato, poi le competenze

L'indagine della Fondazione Marco Biagi e FiordiRisorse indaga la percezione dei Sistemi di Performance Management mettendo a confronto lavoratori e aziende. Il 62% delle imprese valuta i lavoratori in base al risultato, seguono le competenze e infine il tempo impiegato.
 
 
È finita l'era in cui il lavoro poteva essere valutato sul parametro del tempo: a pensarlo sono in maniera convergente sia le aziende sia i lavoratori, che nella valutazione delle performance pongono – entrambi – al primo posto il risultato, seguito dalle competenze.
 
È ciò che emerge dall'Indagine sui Sistemi di Performance Management realizzata su un campione di 1250 lavoratori e 143 aziende dalla Fondazione Marco Biagi e FiordiRisorse, ricerca che sarà al centro del dibattito di Nobìlita, il Festival del lavoro in programma a Bologna il 23 e 34 marzo.
 
Il 62% delle imprese dichiara infatti che il criterio più utilizzato per valutare la prestazione dei propri lavoratori è il risultato, seguito dalle competenze (indicato da circa il 40% delle imprese), mentre il 70% delle imprese dichiara di dare assai poco peso al fattore tempo. Affermazioni che trovano conferma nelle dichiarazioni dei lavoratori: il 70% si sente valutato per il risultato conseguito rispetto agli obiettivi individuali stabiliti e formalizzati, per le competenze e capacità che ha dimostrato di possedere (circa 45% dei rispondenti) e infine per i risultati raggiunti dall'azienda (circa 40%). Il "lavoro ben fatto" è quindi frutto non del tempo impiegato, ma delle competenze adeguate.
 
Da un lato, dunque, i lavoratori mirano al self-management, con una forte critica alla gerarchia e una spinta all'innovazione, dall'altro le aziende puntano al controllo e alla 'standardizzazione dei processi': sono le due facce della medaglia alle prese con la trasformazione digitale del lavoro e dell'organizzazione.
 
Il feedback sulla prestazione è particolarmente importante quando la valutazione si pone (anche) finalità di sviluppo delle risorse. Il 95% delle imprese intervistate dichiara di prevedere una restituzione formale dei risultati della valutazione e, specularmente, circa il 90% dei lavoratori sentiti afferma che i risultati gli sono comunicati, nella maggior parte dei casi (quasi il 60%) in maniera formale. Ma qual è il fine ultimo di queste analisi? Circa il 70% delle imprese collega la valutazione ad un sistema di incentivazione, monetaria o non monetaria, in un mix che tiene conto di performance individuale del singolo lavoratore (50.5%), performance dell'azienda nel suo complesso (13.3%) e del gruppo di lavoro o del reparto (7.6%).
Specularmente, oltre il 60% dei lavoratori dichiara che la valutazione (positiva) della propria prestazione comporta incentivi variabili legati al raggiungimento di obiettivi individuali (circa il 30%), obiettivi aziendali (11%) o all'incremento della retribuzione fissa (circa 11%).
 
Diversamente da quanto si potrebbe pensare, i lavoratori apprezzano i sistemi di performance management: circa l'80% dichiara che la valutazione impatta positivamente sulla prestazione lavorativa, individuale e aziendale, e circa il 60% la considera uno stimolo al consolidamento e allo sviluppo delle proprie competenze. Mentre non credono affatto (al contrario delle aziende) che la misurazione contribuisca alla qualità delle relazioni capo-collaboratori e/o tra colleghi (lo pensa il 76% delle aziende). E quasi il 70% degli intervistati si rispecchia nella valutazione della propria prestazione, seppur resta comunque una fetta di lavoratori che sottolinea delle criticità: il 45% dichiara che meritocrazia, trasparenza e chiarezza siano solo sulla carta, quasi il 40% lamenta la mancanza di un piano di miglioramento che segua la valutazione e oltre il 30% accusa che gli obiettivi non siano chiaramente e oggettivamente definiti.
 
Il 60% delle imprese segnala l'intenzione di apportare cambiamenti al proprio sistema di valutazione nei prossimi 12 mesi ma in direzioni che non sembrano rispondenti alle criticità rilevate dai lavoratori. I cambiamenti più citati riguardano la "formazione dei valutatori e migliore gestione del feedback" (oltre il 60%), "l'aggiunta/modifica di KPI" (circa 60%), oltre il 30% desidera "rendere più stringente il collegamento tra valutazione e sistema di incentivazione", "informatizzare il processo" e aumentare la frequenza di valutazione.
 
 
Nobìlita è il festival sulla cultura del lavoro organizzato da FiordiRisorse e SenzaFiltro. Il tema della prima edizione, in programma il 23 e 24 marzo all'Opificio Golinelli, è "Restituire il lavoro alle persone". Sessanta ospiti di prestigio nazionali e internazionali, speech dedicati al mondo del lavoro e spazio agli studenti che 'interrogano' i manager. Apre Boeri, tra i protagonisti Farinetti, Testa, Floridi. Il Festival, oltre al patrocino del Comune di Bologna, della Città Metropolitana e della Regione Emilia-Romagna, ha il supporto della Fondazione dell'Ordine dei Giornalisti e della Fondazione Aldini Valeriani.
 
FiordiRisorse – Persone Maiuscole è una business community nata nel 2008 come Gruppo sulla piattaforma LinkedIn con l'intento di promuovere relazioni aggregando Persone e Imprese che operano nel Centro/Nord Italia. Riconosciuta come Best Practice italiana da LinkedIn, conta oggi più di 6.000 associati: una vera e propria Community, dove le aziende si aprono al pubblico condividendo progetti e processi in modo trasparente e costruttivo.
 
SenzaFiltro è la testata giornalistica che tratta i temi del lavoro, cultura manageriale e libere professioni e che fa capo alla Business Community FiordiRisorse.


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mercoledì 7 marzo 2018

Great Place to Work: Edenred Italia tra le aziende Best Workplace 2018

Edenred Italia nella classifica 2018 di Great Place to Work® Italia

 

La società che ha inventato il Ticket Restaurant® entra nel ranking Best Workplace Italia 2018 per la categoria aziende di medie dimensioni

 

Edenred, leader mondiale nelle soluzioni transazionali destinate a imprese, dipendenti e merchant, ha ottenuto il riconoscimento di azienda Best Workplace 2018 attribuito da Great Place to Work® Italia per la categoria aziende di medie dimensioni. La società è tra le 30 imprese italiane appartenenti a questa sezione premiate per la qualità dei processi HR e per le politiche di gestione aziendale volte al miglioramento del clima organizzativo.

 

"Tutto il Gruppo Edenred è impegnato da diverso tempo nella ricerca dell'eccellenza in termini di benessere organizzativo, – dichiara Michele Riccardi, Direttore Risorse Umane di Edenred Italiacon l'obiettivo di creare un luogo di lavoro dove tutti possano dare il meglio di sé. Questo committment viene promosso dal 2015 con un progetto denominato EdenredPeople, un approccio che guida le nostre azioni con l'obiettivo di mettere al centro le persone, principale patrimonio della nostra azienda. Per accompagnarci in questo percorso abbiamo scelto un partner che confrontasse le nostre performance con le pratiche delle migliori aziende italiane. Great Place To Work® Institute Italia ci ha permesso di misurare gli effetti delle azioni intraprese e di quelle che avvieremo, restituendoci un riscontro oggettivo del percorso fatto ed eventuali nuove aree di miglioramento o di perfezionamento su cui continuare a lavorare".

 

Ogni anno dal 2002, Great Place to Work® Italia, filiale italiana di Great Place to Work® Institute, società internazionale di consulenza manageriale che analizza da più di vent'anni la qualità degli ambienti lavorativi, pubblica una classifica delle migliori aziende in cui lavorare. Il ranking viene redatto sommando due punteggi: il primo assegnato dai lavoratori attraverso un questionario, il Trust Index, che vale 2/3 del risultato finale e valuta il rapporto di fiducia tra dipendenti e management e il sentimento di orgoglio per il proprio lavoro; il secondo, invece, è attribuito dagli esperti dell'Istituto sulla base di una valutazione dell'ambiente di lavoro.

 

"L'ingresso nella classifica dei Best Workplace 2018 è per noi tutti motivo di orgoglio e di stimolo a continuare nel cammino che stiamo percorrendo. Poco importa come un'organizzazione sia stata disegnata, la sua qualità è dettata dalle persone che la vivono e la fanno crescere quotidianamente. Senza la passione e la competenza delle nostre persone, Edenred non sarebbe infatti la realtà che oggi è diventata: una società leader di mercato nel cuore dell'innovazione del paese. La nostra sfida è quella di elevare e mantenere la qualità di un luogo dove le persone hanno fiducia reciproca nell'impegno e nell'onestà degli altri, dove ciascuno lavora con lealtà e spirito di innovazione, e dove tutti sentono che la propria opinione ha un valore" – conclude Riccardi.

 

Grazie al riconoscimento di una filosofia aziendale basata su innovazione e qualità del management, Edenred Italia rientra così per la prima volta nella classifica di Great Place to Work®  Italia 2018.



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GE Healthcare Italia tra i Great Place to Work 2018

GENERAL ELECTRIC HEALTHCARE ITALIA È PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO TRA I "GREAT PLACE TO WORK®"

 

Milano, 7 Marzo 2018 – Anche quest'anno General Electric Healthcare Italia è tra i "Great Place to Work®", le migliori aziende in cui lavorare in Italia. Per la seconda edizione consecutiva, la divisione medicale di General Electric rientra tra le "large companies" (500 o più collaboratori) della classifica annuale di "Great Place to Work®", la società internazionale di consulenza che tutti gli anni pubblica le classifiche dei migliori ambienti di lavoro in Italia e nel mondo*.

Con oltre 600 dipendenti coordinati dalla sede centrale di Milano, GE Healthcare è leader in Italia nella fornitura di soluzioni per la tutela della salute: dai più avanzati sistemi di diagnostica per immagini e di gestione dei dati del paziente, a soluzioni per ricerca e produzione farmacologica.

Secondo le motivazioni di Great Place to Work®, i dipendenti di GE Healthcare Italia sono orgogliosi di far parte di un'azienda impegnata nel settore sanitario con prodotti all'avanguardia in grado di migliorare la vita delle persone, caratterizzata da un ambiente stimolante e da un alto livello di responsabilizzazione nel lavoro. I dipendenti apprezzano inoltre l'elevata eticità e correttezza del management, la valorizzazione della diversità nonché i benefit e servizi messi a loro disposizione.

Il risultato raggiunto lo scorso anno non è stato vissuto come un traguardo ma come un nuovo punto di partenza, che ha spronato l'azienda a migliorarsi ancora di più lavorando sui propri punti critici grazie al nuovo progetto "We want you!". Un lavoro svolto da quattro team di dipendenti volontari per migliorare la percezione dei benefit aziendali, la capacità di collaborazione trasversale tra funzioni e P&L, l'utilizzo degli spazi di lavoro e la velocità di risposta alle domande dei clienti interni ed esterni, il tutto con il fine di creare progetti concreti che aiutino i dipendenti stessi e l'azienda.

Per continuare a stimolare la crescita e il coinvolgimento dei propri collaboratori, inoltre, GE Healthcare ha lanciato nuovi progetti come "One day in a hospital", mirato ad avvicinare i dipendenti dediti ad attività di back-office al mondo clinico, con una serie di visite presso il Policlinico di Monza, in cui i lavoratori GE hanno potuto scoprire con i loro occhi il contributo che le soluzioni dell'azienda offrono a medici e pazienti.  Con "People growth", invece, i dipendenti hanno potuto beneficiare di un programma ad-hoc per sviluppare il proprio percorso professionale grazie a un'attività di coaching tenuta dai manager GE.

Novità che si aggiungono ai progetti già consolidati nel corso degli anni in diverse aree importanti per la soddisfazione dei dipendenti: dal benessere fisico e psicologico a una miglior conciliazione famiglia-lavoro, passando per innovative politiche per armonizzare le diversità a diversi livelli.

  • "Benessere psico-fisico dei dipendenti": GE ha confermato "HealthAhead", il programma internazionale dedicato al benessere psico-fisico dei dipendenti per promuovere abitudini salutari in diversi ambiti, dalla nutrizione alla lotta contro la dipendenza dal fumo. Novità del 2017: frutta fresca tutti i giorni e biciclette a disposizione dei dipendenti. Attenzione particolare per le donne con ecografie periodiche e visite senologiche gratuite.
  • Smart working: porta a una miglior conciliazione tra lavoro e vita privata, e a una maggior efficienza del lavoratore. GE Healthcare Italia ha diffuso il programma di smart working per tutti i dipendenti.
  • Valorizzazione delle diversità: da quella anagrafica – con un progetto per integrare dipendenti di tre diverse generazioni – alle pari opportunità. Nel 2016 l'azienda ha introdotto un programma per estendere i diritti dei propri dipendenti senza distinzione di orientamento sessuale: congedo matrimoniale e permesso per gravi motivi di assistenza e cura del coniuge sono riconosciuti a tutte le coppie, anche dello stesso sesso. Particolare attenzione è riservata alla parità di genere, con la valorizzazione dei talenti al femminile.
  • Politiche per la famiglia: con la "Fondazione educazionale GE Healthcare Italia Onlus", l'azienda si impegna per garantire il diritto allo studio per i figli di ex dipendenti deceduti. Con il progetto "Orientation at GE", inoltre, GE Healthcare offre servizi di orientamento per i figli dei dipendenti dai 15 ai 26 anni, organizzando incontri con manager e referenti universitari.
  • Sicurezza sul lavoro: dai corsi di guida sicura a formazione continua per i tecnici impegnati nella manutenzione dei dispositivi medici, l'azienda punta sulla componente culturale per migliorare la sicurezza dei propri dipendenti sul luogo di lavoro, ovunque esso sia.

"Essere presenti anche quest'anno nella classifica italiana di Great Place to Work® Italia ci rende immensamente orgogliosi. Le attività messe in atto con la partecipazione dei dipendenti ci ha permesso di migliorare sempre di più rendendo la nostra azienda uno dei luoghi migliori in cui lavorare" ha commentato Alessia La Croce, Responsabile HR di GE Healthcare Italia. "Questo è per noi un importante riconoscimento a testimonianza delle tante politiche di welfare aziendale messe in campo da GE Italia in questi anni".

*Le classifiche di Great Place to Work® sono originate in gran parte dal giudizio delle persone che, compilando il questionario, assegnano alla loro azienda il titolo di Best WorkplaceTM. I risultati del questionario Trust Index© pesano, infatti, per i 2/3 del punteggio finale, mentre, per la restante, parte vengono analizzate le pratiche di gestione delle risorse umane, descritte dalle aziende nel questionario Culture Audit©.

 

 

GE Healthcare

GE Healthcare è la divisione medicale di General Electric (NYSE: GE) con un fatturato di 19 miliardi di dollari, che sfrutta le potenzialità di dati e analytics per migliorare l'efficienza di hardware, software e biotecnologie. In qualità di società leader nella fornitura di apparecchiature di imaging medicale, con più di 100 anni di esperienza nel settore e oltre 50.000 dipendenti in 100 Paesi, GE Healthcare sta trasformando l'assistenza sanitaria offrendo risultati migliori per gli operatori del settore e i pazienti.  



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American Express è il Great Place To Work 2018 in Italia tra le grandi aziende

Milano, 7 marzo 2018 – American Express sale al primo posto della classifica che raggruppa le eccellenze in materia di welfare aziendaleattestandosi come la migliore tra le grandi aziende in cui lavorare in Italia.

Lo scorso 2 marzo American Express ha ricevuto l'ambito riconoscimento dal Great Place to Work Institutesocietà globale di ricerca, consulenza e formazione che per il 17esimo anno ha premiato le aziende che rappresentano i best workplace nel nostro Paese sulla base della loro dimensione: Large, Medium e Small.

 

Innovazione, meritocrazia, flessibilità, continua formazione, attenzione alle persone e alla crescita del potenziale sono i valori alla base di una filosofia che in American Express si traduce in un piano di welfare aziendale che favorisce un clima di collaborazione e valorizzazione del capitale umano.

 

Pioniere nell'innovazione del welfare aziendale a livello globale, American Express Italia è stata tra le prime sedi in Europa ad aver implementato le politiche di Smart Working già dal 2014.

L'Italia è stata infatti il primo Paese europeo, dopo la Gran Bretagna, ad adottare un modello di lavoro fortemente innovativo, facilitato dalla tecnologia e improntato su flessibilità, autonomia e collaborazione: gli spazi sono ripensati in base alle esigenze lavorative delle persone e all'effettiva necessità di essere fisicamente in azienda, in una logica che premia il raggiungimento degli obiettivi e non le ore di presenza in ufficio.

Inoltre, tutte le risorse possono lavorare da casa fino a due giorni alla settimana, e ai dipendenti con i turni serali è concesso svolgere le proprie mansioni da casa.

 

Quest'anno è stato anche introdotto l'Agile Time Management, con l'abolizione delle timbrature giornaliere e la possibilità di segnalare la presenza una sola volta al giorno per tutti i ruoli aziendali. Una vera rivoluzione, che è stata possibile grazie alla responsabilizzazione di ciascun collaboratore per una gestione ottimale della propria settimana lavorativa.

 

Quella di American Express è una strategia improntata alla realizzazione del potenziale delle persone, che non tralascia salute e benessere. Uno dei programmi più apprezzati dai dipendenti di American Express è Healthy living, compostodelle iniziative eat well, stress lessmove more, è volto alla promozione di uno stile di vita sano e comprende visite mediche gratuite annuali e la palestra aziendale.

 

Inoltre, la nuova Ludoteca aziendale nella sede di Roma, e altri innumerevoli benefit e programmi di welfare, arricchiscono una politica incentrata sullo sviluppo personale e professionale delle risorse.

 

All'interno del programma di welfare, l'ultima iniziativa introdotta dalla società è il Flexible Benefit, un nuovo modo di gestire il proprio premio di produttività e/o qualità convertendone il valore in servizi di vario genere a disposizione dei dipendenti.

 

 

 

A sostegno invece di una politica di sviluppo delle risorse meritocratica, American Express ha implementato programmi di misurazione e miglioramento delle performance, assieme a programmi di incentivazione annuali sulla base dei risultati raggiunti.

Inoltre, ogni dipendente può usare uno strumento attraverso il quale riconoscere i risultati straordinari dei propri colleghi e premiarne l'eccellenza attraverso l'invio di e-Thanks e di "Blue Rewards" che hanno un valore economico oltre che simbolico.

A questo si affiancano percorsi di formazione speciale che coinvolgono ogni anno i dipendenti che hanno la possibilità di incrementare le proprie competenze professionali e di leadership.

Molta cura è rivolta anche al 'talent management'. Il 50% delle posizioni aperte vengono ricoperte dall'interno perché a tutti si dà la possibilità di cambiare e crescere in azienda.

 

L'azienda è anche pioniera nella valorizzazione della leadership femminile, avendo implementato sin dal 2012 diversi programmi incentrati sulla formazione delle manager che hanno permesso una crescita professionale delle donne. American Express Italia è infatti una delle poche realtà italiane che ha una percentuale del 50% di top manager donne e rappresenta un esempio concreto di come sia possibile premiare il talento, indipendentemente dal genere.

 

Melissa Peretti, Country Manager di American Express Italia, ha dichiarato: "Continuiamo a lavorare per rendere American Express sempre più inclusiva e premiante, accrescendo il potenziale di tutta la popolazione aziendale. Il riconoscimento di Great Place to Work Instituteconferma che le politiche e i programmi implementati stanno creando valore per i dipendenti e per il business. Rappresenta, inoltre un ringraziamento per l'impegno di tutti coloro che quotidianamente concorrono a creare un luogo di lavoro gratificante e alla portata di tutti". 

 

Inoltre, "In American Express crediamo fermamente nella ricchezza della diversità e ci impegniamo per avere un ambiente professionale aperto dove ognuno possa esprimere il proprio potenziale" ha aggiunto Rosa Santamaria, Head of Market Human ResourcesItalySpainNordics, Netherlands, CEE and Turkey, American Express.

 

A fine 2016, nell'ottica delle iniziative improntate a promuovere la cultura della diversità, è stato lanciato PRIDE +il network interno aperto a tutti e volto a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo per i colleghi LGBT.

Infatti American Express è stata una delle prime aziende in Italia ad estendere i benefit aziendali anche alle coppie dello stesso sesso.

PRIDE + si aggiunge alle numerose reti di collaboratori già presenti in azienda in molti paesi del mondo, uniti da una filosofia comune basata sull'accettazione della diversità e sull'abbattimento dei pregiudizi. 


American Express

American Express è una società di servizi globale che permette ai clienti di accedere a prodotti ed esperienze che arricchiscono la propria vita e aiutano a costruire il successo aziendale. 



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