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venerdì 19 ottobre 2018

Giornata italiana della Statistica (20 ottobre): laurearsi in Statistica, i conti tornano


GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
LAUREARSI IN STATISTICA, I CONTI TORNANO


In occasione della Giornata italiana della statistica (20 ottobre), AlmaLaurea analizza il percorso formativo e lavorativo dei laureati in Statistica, dalla triennale
alla magistrale biennale, fino al mercato del lavoro. A cinque anni dal titolo l'occupazione è superiore al 90% per i laureati magistrali biennali in Scienze statistiche e Scienze statistiche attuariali e finanziarie.  

Il 20 ottobre, in occasione della Giornata italiana della statistica, promossa dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e dalla Società italiana di statistica (SIS), AlmaLaurea attraverso le sue Indagini analizza le caratteristiche e gli esiti occupazionali dei laureati dei corsi di studio che appartengono alla classe di Statistica.   

Dall'Indagine emerge che nel corso della triennale in Statistica, gli iscritti studiano prevalentemente Statistica, Matematica e Scienze Economiche. Si tratta in particolare di maschi (52,0% contro il 48,0% delle femmine) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado in un Liceo scientifico (56,1%) o in Istituto tecnico (27,6%). Frequentano nel 78,2% dei casi la maggioranza delle lezioni e l'81,6% termina gli studi entro un anno fuori corso; conseguono il titolo di laurea in media a 23,7 anni, impiegando 3,8 anni, con un voto medio di laurea pari a 99,4 su 110. Durante gli studi universitari il 7,8% dei laureati ha inoltre svolto esperienze di studio all'estero riconosciute dal corso di laurea; il 37,4% ha intrapreso un tirocinio formativo curriculare il 62,8% ha svolto esperienze di lavoro nel corso degli studi


LE PERFORMANCE OCCUPAZIONALI A CINQUE ANNI DAL TITOLO

Una volta conseguito il titolo di primo livello, il 69,5% dei laureati in Statistica decide di proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso di laurea di secondo livello. Le motivazioni principali alla base di tale scelta sono legate alla volontà di migliorare la possibilità di trovare lavoro (41,0%) o migliorare la propria formazione culturale (29,1%); seguono quanti decidono di proseguire gli studi per migliorare il proprio lavoro (17,3%). Il percorso magistrale biennale più seguito è Scienze statistiche (63,9%); mentre un 27,7% opta per Scienze statistiche attuariali e finanziarie.

Dopo cinque anni dalla laurea magistrale biennale, tra i laureati in Scienze statistiche il tasso di occupazione è pari al 95,9% e le retribuzioni sono, in media, pari a 1.703 euro netti al mese. Il 69,1% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 16,8% può contare su un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).
I laureati in Scienze statistiche al termine del percorso di studio magistrale si inseriscono nel mondo del lavoro come statistici (18,4%) e analisti e progettisti di software (11,4%), ma anche come specialisti nei rapporti con il mercato (7,0%, in particolare come analisti di mercato) e progettisti e amministratori di sistemi (5,9%, in particolare come analisti e progettisti di basi dati).
Il 78,6% dei laureati in Scienze statistiche si inserisce nel settore privato, mentre il 17,6% nel pubblico; residuale la quota di chi lavora nel settore non profit. La maggior parte lavora nel ramo dei servizi (83,9%), in particolare nel Credito e assicurazioni (15,6%), Informatica (14,8%) e Istruzione e ricerca (14,1%).
A cinque anni dalla laurea, il 49,6% degli occupati ritiene che la laurea conseguita sia "molto efficace" o "efficace" per lo svolgimento del proprio lavoro; un ulteriore 40,2% la ritiene "abbastanza efficace" mentre solo il 10,2% dichiara di svolgere un lavoro per il quale la laurea conseguita non è "per nulla efficace".

L'occupazione risulta elevata anche per quanti hanno optato per il percorso in Scienze statistiche attuariali e finanziarie: a cinque anni dal conseguimento titolo il tasso di occupazione è infatti pari al 92,9%. e la retribuzione è pari a 1.651 euro netti al mese. Il 75,2% dei laureati è assunto inoltre con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 18,6% ha un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).
I laureati in Scienze statistiche attuariali e finanziarie al termine del percorso di studio magistrale si inseriscono nel mondo del lavoro come statistici (18,3%), ma anche come  specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie (15,8%, in particolare analisti di mercato e specialisti della gestione e del controllo in imprese private e nella pubblica amministrazione).
L'84% dei laureati in Scienze statistiche attuariali e finanziarie si inserisce nel settore privato (84,0%), mentre il 14,5% nel pubblico; residuale la quota di chi lavora nel settore non profit. La quasi totalità lavora nel ramo dei servizi (89,9%), in particolare nel Credito e assicurazioni (39,1%); seguono Istruzione e ricerca (13,9%) e Commercio (7,2%).
A cinque anni dalla laurea, il 48,5% degli occupati ritiene che la laurea conseguita sia "molto efficace" o "efficace" per lo svolgimento del proprio lavoro; un ulteriore 33,4% la ritiene "abbastanza efficace" mentre il 18,1% dichiara di svolgere un lavoro per il quale laurea conseguita non è "per nulla efficace". 



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