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domenica 28 aprile 2019

Formazione Fondimpresa, il Fondo Interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, è il più grande in Italia ed è aperto alle imprese di ogni settore e dimensione con oltre 196 mila aziende aderenti e 4 milioni e 600 mila lavoratori.

FONDIMPRESA: PER IL LEGNO ARREDO OLTRE 9MILA LAVORATORI FORMATI NEL 2018. PIU' DI 49 MILA ORE DI FORMAZIONE EROGATE
 
"Solo nel 2018 Fondimpresa ha coinvolto in attività formative oltre 600 aziende del Legno e dell'Arredo, formando oltre 9.300 lavoratori. Nel corso del 2018 sono state erogate 49.036 ore di formazione, di cui 17.056 attraverso avvisi del Conto di Sistema, 9.302 attraverso avvisi con Contributo aggiuntivo e 22.678 attraverso Piani ordinari.
A dichiararlo è il Presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto. Fondimpresa è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. È il più importante in Italia con quasi 197mila imprese aderenti e 4 milioni e 600 mila lavoratori.
"Le regioni– continua Scuotto -  più performanti sono state il Veneto, la Lombardia, le Marche, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte.  Risulta evidente una prevalenza degli uomini coinvolti (oltre 7.000, per una percentuale del 75,52%), in larga parte nella fascia d'età 35-54 anni.
Le tematiche di maggiore interesse sono salute e sicurezza sul luogo di lavoro, gestione aziendale ed amministrazione, lingue ed abilità personali, informatica e marketing e vendite. Sono numeri importanti per aziende e lavoratori,  basti pensare  a come la Digital Trasformation sta cambiando le regole del gioco, introducendo nuovi modelli organizzativi e formativi fondamentali per sostenere la domanda di competenze e di nuove professionalità. 
Il nostro fondo intende sostenere le aziende in questa sfida complessa, perché per eliminare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è necessario rimettere al centro le imprese, quelle che creano ricchezza e valore per tutti. 
Questo per noi di Fondimpresa significa puntare ad una formazione basata sulle competenze digitali".


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giovedì 25 aprile 2019

LAVORO: LE 7 REGOLE PER TROVARLO CON IL PERSONAL BRANDING

All'approssimarsi del 1° Maggio, Festa del Lavoro, si accendono i riflettori anche su quella larga fetta della popolazione italiana che si spende giorno dopo giorno per trovare un impiego. 

Un aiuto inaspettato può arrivare dal personal branding, cioè da quell'insieme di tecniche e strumenti con cui i singoli professionisti prendono le vesti di veri e propri brand. Gianluca Lo Stimolo - fondatore e CEO di Stand Out, la prima agenzia italiana di personal branding - ha elaborato un vero e proprio protocollo in 7 punti dedicato a chi vuole trovare o cambiare lavoro. 

LAVORO: LE 7 REGOLE PER TROVARLO CON IL PERSONAL BRANDING

Il personal branding è un valido alleato di chi cerca lavoro, ma bisogna seguire una strategia precisa: ecco quali, dalla promessa al mercato alla frequentazione delle community giuste

 

Milano, 24 Aprile 2018 – Si avvicina il 1° Maggio, Festa del Lavoro, una data che è sempre più un'occasione per accendere i riflettori anche su quella larga fetta della popolazione che un lavoro non ce l'ha, e si spende giorno dopo giorno per trovarlo. Gli ultimi dati ISTAT diffusi ad Aprile, che si riferiscono al mese di Febbraio 2019, dipingono un mercato del lavoro stagnante: nel nostro Paese il tasso di disoccupazione generale si attesta sul 10,7% e vola verso l'alto nella fascia 15-29 anni, raggiungendo il 32,8%. Percentuali che, negli ultimi mesi, hanno subito oscillazioni minime.  

Sono 2 milioni e 771 mila, afferma l'ISTAT, i nostri connazionali che sono attivamente alla ricerca di un impiego. Una condizione che – come sa bene chiunque ci sia passato – può diventare molto pesante non solo a livello economico, ma anche a livello psicologico. Dopo settimane passate a consultare annunci e inviare CV a pioggia senza risultato, il rischio è quello di farsi prendere dallo sconforto e sentirsi bloccati in un vicolo cieco.

Un aiuto tanto valido quanto inaspettato, però, può arrivare dal personal branding. Si sente sempre più parlare di questa disciplina, che presenta il singolo professionista come un vero e proprio brand, identificando un posizionamento distintivo e mettendo in campo una strategia di marketing e di comunicazione. L'obiettivo? Fare in modo che non sia più "uno dei tanti", ma il punto di riferimento del suo settore. "Quando si parla di personal branding, gli esempi di scuola sono personaggi del calibro di Marco Montemagno o Chiara Ferragni, che sono rispettivamente l'imprenditore digitale e la fashion influencer per antonomasia", spiega Gianluca Lo Stimolo, fondatore e CEO di Stand Out, la prima società europea specializzata in servizi integrati di personal branding. "Si tende a pensare che il personal branding sia una materia da imprenditori o celebrities, ma in realtà può essere messo al servizio anche di chi vuole trovare lavoro o fare carriera. In questi casi però bisogna adottare un approccio ad hoc, fatto di strumenti e metodi specifici".

Ecco quindi il protocollo di personal branding messo a punto da Lo Stimolo per chi vuole trovare (o cambiare) lavoro:

1.       Trova il tuo posizionamento distintivo: fin dal primo sguardo alla tua candidatura, dev'essere chiaro il valore aggiunto che tu puoi apportare a quella specifica azienda.

2.       Metti nero su bianco la tua promessa al mercato: in cosa sei davvero bravo? Qual è la dote che gli altri ti riconoscono? In che settore opera la tua azienda ideale? Quali risultati garantisci a chi si affida a te?

3.       Scrivi un curriculum sintetico ma efficace, che metta in luce non solo i ruoli che hai ricoperto in passato ma anche le competenze che hai acquisito. Una volta predisposta la versione-base, provvedi a personalizzarla per ogni singola candidatura.

4.       Oltre al CV, prepara una breve presentazione che sintetizzi in un minuto il tuo profilo e le tue skills più importanti.

5.       Non trascurare l'abbigliamento: scegli uno stile personale che sia in linea con la professione a cui ambisci, e assicurati che ci sia una coerenza tra le foto del tuo CV e dei tuoi profili social. Meglio ancora se riesci a trovare un tratto distintivo (un colore, un accessorio…) che ti renda riconoscibile. 

6.       Gestisci con cura e attenzione i social media, ricordando che ciascuno di essi ha un ruolo preciso. Se Linkedin è il social professionale per eccellenza, su Facebook o Instagram ti puoi esprimere con più libertà, prestando sempre attenzione però a evitare eccessi; qualsiasi tua esternazione può essere pur sempre intercettata da un potenziale datore di lavoro! 

7.       Dedica una certa quota del tuo tempo alla partecipazione a eventi e community del tuo settore, sia di persona sia online. Non ti limitare a fare uno spot di te stesso, ma sforzati sempre di ascoltare le esperienze degli altri e offrire contributi di valore. Così facendo, riuscirai a costruire relazioni professionali solide e fruttuose.



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giovedì 11 aprile 2019

Risorse umane, nasce Inaz Academy: formazione e master per gli specialisti del personale (e per chi vuole diventarlo)

Risorse umane, nasce Inaz Academy: formazione e master per gli specialisti del personale (e per chi vuole diventarlo)

Formazione che supporta il lifelong learning su tutti i temi caldi del mondo HR. Formule immersion, seminar, a progetto e percorsi professionalizzanti Master Paghe e Master HR Professional. Un approccio che unisce teoria e pratica, sempre in evoluzione, basato sugli oltre 70 anni di esperienza di Inaz

 

 

Il lavoro degli specialisti delle risorse umane si evolve in modo rapido e continuo. Cambiano i ruoli, aumentano le competenze richieste e la complessità delle norme relative a lavoro, fisco e previdenza richiede aggiornamento continuo. Una cosa non cambia mai: la necessità di una formazione al passo con i tempi. Per questo Inaz, forte di oltre 70 anni di storia nel settore software e servizi per il mondo HR e di più di 20 nell'ambito della formazione specialistica, rinnova la sua offerta e lancia Inaz Academy, la nuova proposta per tutti coloro che vogliono aggiornarsi professionalmente, arricchire le proprie competenze o addirittura costruirsele da zero, per fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro.

«Inaz Academy – dichiara Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz – nasce per supportare il processo di lifelong learning che coinvolge oggi qualsiasi lavoratore, e in particolare chi si occupa di HR. Un settore dove, alla complessità intrinseca nel gestire le persone e l'organizzazione del lavoro, si aggiungono le novità assolutamente "disruptive" portate dalla trasformazione digitale».

 

Offrire formazione in ambito HR vuol dire essere sempre al passo (e talvolta anticipare) con l'evolversi delle esigenze pratiche delle aziende, degli sviluppi tecnologici e del quadro giuslavoristico. La flessibilità è fondamentale. Per questo Inaz Academy ha sviluppato quattro format che soddisfano bisogni e destinatari diversi: i corsi Immersion sono giornate di formazione in aula per acquisire una preparazione completa su un argomento specifico; i Seminar condensano in meno di tre ore approfondimenti veloci e mirati, anche con classe virtuale via web; la formula Project permette la massima personalizzazione, con corsi realizzabili anche direttamente in azienda. Infine, i percorsi Professional prevedono più sessioni in aula e sono dedicati a chi vuole diventare professionista nel proprio ruolo: si tratta del Master Paghe, per imparare a elaborare le buste paga, e del Master HR Professional, per acquisire tutte le competenze richieste nei ruoli di gestione del personale.

Tutte le formule sono accomunate dal metodo Inaz Academy, spiega sempre Linda Gilli: «Una condivisione di saperi che derivano dagli oltre 70 anni esperienza di Inaz nella conoscenza e interpretazione della normativa. A questo si uniscono il confronto diretto e l'interazione con docenti che sono professionisti di settore e un'impostazione che alla teoria unisce la pratica nel nostro Inaz Lab, dove ci si esercita sui software Inaz in uso in migliaia di aziende italiane».

Il catalogo Inaz Academy tocca tutti i temi più importanti per chi lavora nelle risorse umane e spaziano dai fondamentali della disciplina alle ultime novità relative a previdenza, welfare aziendale, privacy e uso dei social network in azienda. Ampio spazio è dedicato alla trattazione di casi pratici, per dare risposta a problemi concreti.

 

La formazione Inaz Academy è certificata ISO9001:2015 ed è finanziabile grazie ai Fondi interprofessionali per le imprese. I corsi in aula si svolgono sia nelle sedi Inaz a Milano e Roma, sia nelle maggiori città italiane, secondo un calendario sempre in aggiornamento sul sito academy .inaz .it Le aziende possono richiedere corsi ad hoc personalizzati nei contenuti, da tenere anche nella propria sede.

 

INAZ Srl - È una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l'amministrazione e la gestione delle risorse umane. Con una rete commerciale presente in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di diecimila clienti fra aziende, pubblica amministrazione, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione. 



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martedì 9 aprile 2019

Verso una scuola italiana davvero bilingue. A Cosenza VI Conferenza Rete Scuole Cambridge International

 Verso una scuola italiana davvero bilingue

Oltre 200 docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutte le regioni italiane sono riuniti a Cosenza presso il Liceo Classico "B. Telesio" dall'8 al 10 aprile per la VI Conferenza Annuale della Rete nazionale Scuole Cambridge International per parlare di Cambridge Global Perspectives.

Cambridge Global Perspectives è una materia che aiuta gli studenti in ogni fase dell'istruzione scolastica a sviluppare competenze quali il lavoro in gruppo, la capacità di ricerca e di costruzione di un pensiero critico. Riflettendo su tematiche di interesse globale, lo studente è stimolato a cercare e comprendere sempre un altro punto di vista e offre agli studenti dai 5 ai 19 anni l'opportunità di sviluppare le competenze di cui hanno bisogno per avere successo a scuola, all'università e nella loro carriera futura.

Nei tre giorni di incontri si alterneranno esperti da Cambridge International di Global Perspectives come Ashley Small (Product manager Global Perspectives) e docenti della scuola Italiana.
Una conferma che l'Italia guarda con forte interesse all'assessment delle competenze globali dei nostri studenti arriva anche dalla presenza alla Conferenza del MIUR della dott.ssa Carmela Palumbo (Capo Dipartimento Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione). Si parlerà anche di Global Skills e Pluriliteracies con la dott.ssa Gisella Langé (MIUR) e la dott.ssa Letizia Cinganotto (INDIRE).

Cambridge International darà quest'anno la possibilità a 14.000 studenti italiani di ottenere una qualifica Primary e Lower Checkpoint, Cambridge IGCSE o Cambridge International AS e A Level per un totale di circa 20.000 singoli esami. Il curriculum scolastico italiano viene così arricchito da un approccio metodologico distintivo, che permette di insegnare materie come Matematica, Scienze e Arte in inglese, secondo il syllabus Cambridge International

Sono oltre 300 le Scuole Cambridge International in Italia e di queste più di 100 sono rappresentate nel network della Rete e sono presenti in tutto il territorio nazionale.

La Rete mette in comunicazione gli istituti delle scuole Cambridge Assessment International Education in Italia per condividere buone pratiche, iniziative, idee e materiale formativo.
Gli istituti capofila sono il Liceo Ginnasio Luigi Galvani di Bologna e l'Istituto Salvini di Roma. La Rete è organizzata in tre macroaree (Nord-Centro-Sud) coordinate rispettivamente da una scuola polo.
Per la macroarea del Sud la scuola polo è il L.S. Rummo di Benevento.
La Rete è coordinata da un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) a cui partecipano sia Dirigenti Scolastici sia docenti di alcune scuole della Rete e di cui fa parte anche il dott. Antonio Iaconianni come Dirigente scolastico del Liceo Classico B.Telesio di Cosenza che ospita la Conferenza.
Il CTS si riunisce periodicamente per trattare le diverse questioni tra cui anche l'organizzazione e la gestione di un interessante piano di formazione ed aggiornamento per tutti i docenti della Rete coinvolti nell'insegnamento dei programmi Cambridge International.

Secondo i più recenti dati Eurostat sullo studio delle lingue nell'Unione Europea, la quasi totalità degli alunni italiani della scuola di primo grado apprende la lingua inglese in ambito scolastico, mentre la percentuale scende di poco attestandosi al 98,5% nella scuola secondaria di secondo grado, (+0,9% dal 2011 al 2016). Sono numeri destinati a crescere ulteriormente in vista dei recenti obblighi normativi: la Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado avviata a partire dal 2010 dal Ministero dell'Istruzione, infatti, ha introdotto l'obbligo di insegnamento di una materia scolastica in lingua inglese, dal 5° anno in tutti i percorsi di studio e a partire dal 3° anno per i Licei Linguistici. Un obbligo a cui presto tutti gli istituti non potranno più sottrarsi.  
È da sottolineare che con Cambridge International si tratta di apprendimento in contesto bilingue e che le competenze linguistiche migliorano se si studiano materie del curriculum studiorum in lingua inglese.

Alessandra Varriale, Senior Manager Italy and Southeastern Europe, Cambridge Assessment International Education, ha dichiarato: "Il programma Cambridge si pone l'obiettivo di formare studenti per la vita, aiutandoli a sviluppare una vera e propria passione duratura per l'apprendimento. Gli studenti Italiani dimostrano una preparazione eccellente e in media con le migliori realtà scolastiche europee, a conferma della qualità del lavoro svolto dalle scuole Italiane che arricchiscono i loro curriculum con i programmi Cambridge International. Siamo molto lieti di questi risultati e lavoriamo costantemente per aumentare il numero di scuole Cambridge in Italia, al fine di offrire questa ulteriore opportunità a quanti più studenti italiani possibile."
 

Cambridge Assessment International Education
Cambridge Assessment International Education forma studenti per la vita, aiutandoli a sviluppare una curiosità informata e una passione per l'apprendimento che duri per sempre. Facciamo parte di Cambridge Assessment, un dipartimento dell'Università di Cambridge.

Le nostre certificazioni internazionali sono riconosciute dalle più prestigiose università al mondo e dai principali datori di lavoro, dando agli studenti migliori opportunità in ambito educativo e professionale. In qualità di associazione senza scopo di lucro, dedichiamo le nostre risorse a programmi educativi di alto livello che sono in grado di far emergere il potenziale degli studenti. Ogni anno, quasi un milione di studenti Cambridge di 10.000 scuole in 160 paesi preparano il loro futuro con un'educazione internazionale Cambridge.

sabato 6 aprile 2019

Lavorare: AMAZON avvia la ricerca del personale per il nuovo centro di distribuzione di Torrazza Piemonte

Amazon rende noto di avere avviato il processo di assunzione del personale del nuovo centro di distribuzione di Torrazza Piemonte, in provincia di Torino.

A partire da oggi, infatti, è possibile candidarsi sul sito  lavora-con-Amazon .it alle posizioni di operatore di magazzino presso lo stabilimento. Amazon ha inoltre organizzato un evento aperto a tutti coloro che sono interessati a una carriera presso il nuovo centro di distribuzione che si terrà il giorno 15 aprile nel Salone Polivalente del Comune, in Piazza I Maggio a Torrazza Piemonte.

 

Nel nuovo sito, dalla superficie di 60.000 metri quadrati, è prevista la creazione di 1.200 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall'avvio dell'attività.

 

L'azienda presenterà lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo centro di distribuzione il giorno 11 aprile 2019. In tale occasione saranno presenti Roy Perticucci, Vice Presidente Operations Europe di Amazon e Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon Italia e Spagna.



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De Agostini Scuola: nuovi strumenti Google for Education per una didattica arricchita

De Agostini Scuola per un'esperienza didattica arricchita, dai contenuti alla formazione: nuove Google Esplorazioni e un tour in oltre 10 città per promuovere la collaborazione in classe con gli strumenti Google for Education.

 

Milano, aprile 2019 De Agostini Scuola lancia nuove Google Esplorazioni per vivere la geografia in modo nuovo grazie ad esperienze immersive in realtà virtuale e un tour per scoprire gli strumenti collaborativi di Google for Education.

 

Grazie all'impiego di una piattaforma didattica già sperimentata con successo da milioni di studenti in tutto il mondo, saranno fruibili nuove esperienze di realtà virtuale e di realtà aumentata, da vivere sul proprio smartphone, sul tablet o sulla lavagna interattiva con l'app gratuita Google Esplorazioni e con la webapp Google Poly.

 

Per l'anno scolastico 2019-2020 De Agostini Scuola inizierà con la geografia, proponendo nuove Esplorazioni, con contenuti originali e immagini sferiche di alta qualità attraverso la piattaforma di Google. Gli studenti potranno scoprire più da vicino la struttura e i diversi componenti di elementi descritti,fino a oggi rappresentati sui libri da immagini statiche: è come se i concetti, i luoghi e i fenomeni 'prendessero vita' per favorire un accesso alla conoscenza non solo diretto e immediato, ma anche stimolante e divertente. Gli insegnanti avranno la possibilità di 'portare il mondo in classe', conducendo gli studenti in tour immersivi per vivere esperienze significative: camminare ai piedi delle Alpi, esplorare le rovine di antiche civiltà in Italia e nel mondo, passeggiare sulla maestosa Muraglia Cinese o visitare le grandi metropoli del mondo senza abbandonare la propria classe.

 

La fruizione delle esplorazioni è coordinata con la pubblicazione del nuovo corso di Geografia turistica Destinazione Italia-Europa-Mondo e con l'uscita del corso di Geografia Namaskar per la scuolasecondaria di primo gradopubblicati da De Agostini Scuola. All'interno dei nuovi testi si trovano indicazioni e suggerimenti per la fruizione delle esperienze immersive. Gli insegnanti che adotteranno i nuovi corsi di Geografia De Agostini riceveranno Il mondo entra in classe, una guida per utilizzare gli strumenti digitali Google.

 

Per supportare gli insegnanti e sperimentare con loro come la tecnologia può contribuire all'innovazione della didattica De Agostini Scuola e Google for Education organizzano eventi formativi in presenza, webinar gratuiti e hackaton.

 

Nel ciclo di convegni formativi, realizzati e promossi su scala nazionale da De Agostini Scuola, si parlerà della certificazione delle competenze digitali a scuola, con l'obiettivo di promuovere l'alfabetizzazione digitale e l'uso consapevole delle tecnologie. Durante gli incontri e i laboratori, i formatori Google for Education propongono attività didattiche collaborative per la condivisione delle risorse e per l'acquisizione di strumenti utili a facilitare la comunicazione con e tra gli studenti, attraverso l'uso della piattaforma Google Suite for Education. 

 

"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto con Googlefor Education, perché aggiunge un tassello importante al percorso di innovazione che stiamo disegnando in De Agostini Scuola. La ricerca e la sperimentazione delle migliori soluzioni didattiche digitali sono una parte rilevante dell'evoluzione del sistema educativo che proponiamo ai docenti con i nostri corsi scolastici",afferma Gian Luca Pulvirenti, Amministratore Delegato di De Agostini Scuola.

 

"Siamo felici di portare il nostro contributo a quest'iniziativa, fornendo tecnologia e soluzioni, all'insegna dell'innovazione e della collaborazione, che speriamo siano utili per soddisfare le esigenze di una scuola in continua evoluzione", afferma Marco Berardinelli, Responsabile Google for Education Italia.

 

 

 

DE AGOSTINI SCUOLA

De Agostini Scuola è uno dei principali operatori di editoria scolastica in Italia, con una produzione rivolta a scuole di ogni ordine e grado. I marchi di De Agostini Scuola sono: De AgostiniPetriniGarzanti Scuola,Garzanti LinguisticaMarietti ScuolaValmartinaTheorema LibriLivianaGhisetti&CorviCedam ScuolaCideb e Black Cat. L'offerta universitaria è affidata a UTET UniversitàCittàStudi e ISEDI.


Ente Formatore accreditato dal MIUR dal 2013, De Agostini Scuola organizza corsi di formazione per il personale docente delle scuole. Nell'anno scolastico 2017-2018 sono stati organizzati oltre 300 incontri formativi sul territorio nazionale e cicli di webinar che hanno coinvolto più di 35.000 docenti. L'ampia proposta di convegni e corsi a partecipazione gratuita offerta dDe Agostini Scuola in collaborazione con esperti di didattica, neuroscienziati di fama internazionale, affermati divulgatori scientifici e autori di richiamo, rappresenta un'opportunità per avvicinare e conoscere più da vicino il variegato sistema diprogetti formativi che comprende percorsi su misura per scuole e docenti sui temi più attuali della didattica in linea con le priorità formative evidenziate dal MIUR nel Piano Nazionale della Formazione 



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Erasmus: domande aumentate del 50 per cento

INSUBRIA SEMPRE PIÙ PRESENTE IN EUROPA: CRESCIUTE DEL 50 PER CENTO LE DOMANDE ERASMUS 

Sono 447 gli studenti pronti a partire per un'esperienza all'estero; 
i corsi di laurea più richiesti sono Ingegneria e Chimica

Varese e Como, 5 aprile 2019 – C'è grande soddisfazione all'Università dell'Insubria per gli ottimi risultati delle iscrizioni al programma Erasmuschiuso il bando, i numeri mostrano un balzo in avanti che sfiora il 50 per cento. Sono ben 447 gli studenti, rispetto ai 301 del 2018, che hanno chiesto di trascorrere un periodo di studio o tirocinio Erasmus in una delle molte università europee consorziate con l'Insubria, che mette a disposizione borse che arrivano fino a 700 euro al mese, decisamente al di sopra rispetto ad altri atenei.

D'altro canto lo sviluppo dell'internazionalizzazione è un punto prioritario del programma del rettore Angelo Tagliabue e del prorettore Stefano Serra Capizzano, che hanno affidato questa importante delega a Giorgio Zamperetti, ordinario a Giurisprudenza e promotore di iniziative internazionali di successo, nonché di viaggi studio per gli studenti migliori (dopo il Giappone, gli Stati Uniti e la Cina, quest'anno la meta è la Russia).

I corsi di laurea che hanno avuto il maggiore incremento di iscrizioni Erasmus sono: per primi Ingegneria e Chimica (+ 140%), poi Giurisprudenza (+ 73%), Informatica (+ 71%) e Scienze della comunicazione (+ 70%). Anche Medicina ed Economia, che già partivano già da livelli significativi, registrano un discreto incremento (+ 25% circa).

Da segnalare il quasi raddoppio dell'Erasmus Traineeship (da 32 a 59 domande, + 85%), destinato a chi vuole non studiare ma svolgere un tirocinio professionale all'estero: quest'anno tra le mete è stata aggiunta anche la Svizzera, paese non coperto dai finanziamenti dell'Unione Europea e del cui costo si è fatto interamente carico l'Ateneo, interessato a gettare ponti nella vicina Confederazione. 

Commenta Giorgio Zamperetti, supportato nella campagna motivazionale dall'Ufficio Internazionale e dalla Comunicazione: «Aver sfiorato un +50 per cento ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta, con iniziative mirate come gli affollatissimi Erasmus Dayso il sostegno alla neonata associazione studentesca degli Insubria Erasmus Angels. Ma questi risultati devono essere per noi un punto di partenza per numeri ancora più importanti. Sono lieto che i ragazzi abbianocompreso il mio messaggio: la cosa peggiore è restare immobili». 

E conclude Zamperetti: «Nella sana competizione tra tutti gli atenei in vista delle iscrizioni per il prossimo anno accademico abbiamo oggi un dato in più da offrire ai maturandi: scegliere l'Insubria vuol dire entrare in un ateneo che offre a tutti la reale possibilità di svolgere una parte degli studi all'estero con il nostro pieno sostegno finanziario. Partire, si badi, per poi tornare, perché le 7,3 imprese per km/q presenti nel territorio hanno bisogno dei nostri laureati, capitale umano imprescindibile per un duraturo successo imprenditoriale».



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Formazione Aipem: un master dedicato a Instagram e GDPR

UN MASTER SULL'EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE, 
FRA SOCIAL MEDIA E GDPR

 

 

L'agenzia Aipem continua a fare cultura della comunicazione e del marketing, con un nuovo evento dedicato alla relazione fraInstagram ed il GDPR.

È stato proprio l'inedito e innovativo mix di contenuti a decretare il successo dell'evento e a riempire la platea con circa 80 fra marketing manager e imprenditori del Veneto. Sono stati quindi due i temi trattati durante i lavori, il boom di Instagram e le implicazioni che il nuovo regolamento europeo per la privacy ha sulla gestione dei canali digitali.

 

Instagram, con le sue novità per la comunicazione B2B e B2C, è stato il grande protagonista della giornata. Creatività, storytelling, copywriting, strategia e advertising combinati efficacemente per la creazione di contenuti distintivi e ingaggianti. La ricetta esposta al pubblico è stata quella del "know-wow" di agenzia: un mix di competenze tecniche e creatività capace di coinvolgere il pubblico creando valore. 

 

Il GDPR è un tema molto caldo in questo periodo, una piccola rivoluzione di cui si è tanto parlato e scritto, ma le cui dinamiche sono ancora poco chiare al tessuto imprenditoriale del territorio. Da qui l'idea di coinvolgere nell'evento formativo un professionista del network di Aipem specializzato sul tema.

"Siamo fieri di pote vantare una rete di collaboratori specializzati su diversi temi – afferma il Presidente di Aipem Paolo Molinaro – a cui all'occorrenza facciamo affidamento per venire in contro ad alcune specifiche necessità dei nostri clienti". 

 

Molto utile e interessante il dibattito scaturito a margine degli interventi con gli ospiti, che hanno apprezzato l'apporto e l'esperienza di Aipem sia sulle tematiche di Instagram e della comunicazione digitale, che nelle norme di legge.

 

L'esito positivo della 31ma edizione del Master Aipem segna un nuovo alto, e riafferma l'importanza della rete, intesa non solo come digitale, ma anche come capacità di collaborare con altri professionisti per offrire un servizio sempre più puntale e comprensivo.

 



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