Assistere gli autori, redigere comunicati stampa, fare interviste, reportage. O, semplicemente, trasportare i protagonisti del Taobuk a bordo di un'Ape Calessino. Sono alcune delle figure ricercate dagli organizzatori del Taormina book festival, in sinergia con il Messina Tourism Bureau e l'Università di Messina, in vista della rassegna, giunta alla quarta edizione, in programma dal 20 al 26 settembre prossimi.
Un'opportunità unica che verrà concessa agli studenti dell'Ateneo i quali, grazie a una settimana di stage che varrà anche la maturazione di crediti formativi, potranno confrontarsi con scrittori, registi e attori di fama internazionale. Oltre che con una nuova esperienza, decisamente al di fuori della norma.
A presentare l'iniziativa, ieri, nell'aula magna dell'ex facoltà di Economia, sono stati la vice presidente del Messina Tourism Bureau, la professoressa Mariaenza La Torre, titolare della cattedra di Diritto privato dell'Ateneo peloritano, il direttore del Messina Tourism Bureau, Valeria Leone, e la presidente di Taobuk (evento promosso dal Comune di Taormina), Antonella Ferrara. Preliminarmente, il saluto alla platea, composta dagli stessi discenti e dagli esponenti della stampa, da parte del professor Giovanni Moschella, direttore del dipartimento Disgesi.
«È fondamentale che l'attività teorica da noi condotta si concili con il mondo del lavoro – afferma Moschella – più che mai se questa attività è collegata ai libri. Perché noi abbiamo bisogno di cultura».
A rendere possibile la realizzazione del campus è la mediazione del Messina Tourism Bureau, consorzio partecipato dall'Università e socio di Taormina Arte. «Abbiamo intitolato questa iniziativa Fare Cultura – spiega la professoressa La Torre ai ragazzi - perché vogliamo esaltare la cultura del fare. È un occasione per mettersi alla prova e scoprire i propri talenti, affinché possano sfociare nel lavoro che vi piacerà fare. L'Università vi appoggia e sostiene i vostri progetti di vita».
«Crediamo molto nel contributo che possiamo ricevere dai giovani – confessa Leone – e nell'opportunità che questo campus può costituire per loro, rendendoli protagonisti di una macchina complessa come un festival».
Per candidarsi agli stage, è sufficiente andare sul sito www.taobuk.it. Qui sono indicati circa dieci profili differenti, da selezionare secondo le personali inclinazioni. Nel sito c'è anche un modulo da compilare, rispondendo a dei semplici quesiti. Le domande dovranno pervenire preferibilmente entro la fine di luglio. Coloro che per primi risponderanno potranno partecipare pure alle attività preliminari di Taormina book festival. «Questa edizione – anticipa Ferrara – sarà dedicata alla letteratura ispano-americana. Con la Spagna nel cuore, come diceva Leonardo Sciascia. Il Taobuk, ospitato dai luoghi eletti a meta dell'anima da Truman Capote, Tennessee Williams, è per noi quel contraltare nel cuore del Mediterraneo alle grandi rassegne del Nord. E i protagonisti - conclude parlando agli studenti – siete voi».
Insieme a personaggi del calibro di Walter Siti, Gianrico Carofiglio, Nicola Gratteri e Maria Pia Ammirati. Tanto per citarne alcuni. Franco Di Mare è il presidente del comitato scientifico.
Un'opportunità unica che verrà concessa agli studenti dell'Ateneo i quali, grazie a una settimana di stage che varrà anche la maturazione di crediti formativi, potranno confrontarsi con scrittori, registi e attori di fama internazionale. Oltre che con una nuova esperienza, decisamente al di fuori della norma.
A presentare l'iniziativa, ieri, nell'aula magna dell'ex facoltà di Economia, sono stati la vice presidente del Messina Tourism Bureau, la professoressa Mariaenza La Torre, titolare della cattedra di Diritto privato dell'Ateneo peloritano, il direttore del Messina Tourism Bureau, Valeria Leone, e la presidente di Taobuk (evento promosso dal Comune di Taormina), Antonella Ferrara. Preliminarmente, il saluto alla platea, composta dagli stessi discenti e dagli esponenti della stampa, da parte del professor Giovanni Moschella, direttore del dipartimento Disgesi.
«È fondamentale che l'attività teorica da noi condotta si concili con il mondo del lavoro – afferma Moschella – più che mai se questa attività è collegata ai libri. Perché noi abbiamo bisogno di cultura».
A rendere possibile la realizzazione del campus è la mediazione del Messina Tourism Bureau, consorzio partecipato dall'Università e socio di Taormina Arte. «Abbiamo intitolato questa iniziativa Fare Cultura – spiega la professoressa La Torre ai ragazzi - perché vogliamo esaltare la cultura del fare. È un occasione per mettersi alla prova e scoprire i propri talenti, affinché possano sfociare nel lavoro che vi piacerà fare. L'Università vi appoggia e sostiene i vostri progetti di vita».
«Crediamo molto nel contributo che possiamo ricevere dai giovani – confessa Leone – e nell'opportunità che questo campus può costituire per loro, rendendoli protagonisti di una macchina complessa come un festival».
Per candidarsi agli stage, è sufficiente andare sul sito www.taobuk.it. Qui sono indicati circa dieci profili differenti, da selezionare secondo le personali inclinazioni. Nel sito c'è anche un modulo da compilare, rispondendo a dei semplici quesiti. Le domande dovranno pervenire preferibilmente entro la fine di luglio. Coloro che per primi risponderanno potranno partecipare pure alle attività preliminari di Taormina book festival. «Questa edizione – anticipa Ferrara – sarà dedicata alla letteratura ispano-americana. Con la Spagna nel cuore, come diceva Leonardo Sciascia. Il Taobuk, ospitato dai luoghi eletti a meta dell'anima da Truman Capote, Tennessee Williams, è per noi quel contraltare nel cuore del Mediterraneo alle grandi rassegne del Nord. E i protagonisti - conclude parlando agli studenti – siete voi».
Insieme a personaggi del calibro di Walter Siti, Gianrico Carofiglio, Nicola Gratteri e Maria Pia Ammirati. Tanto per citarne alcuni. Franco Di Mare è il presidente del comitato scientifico.
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