La conferma odierna della copertura finanziaria delle immissioni in ruolo dei precari fa venire meno il CCNL del 4 agosto 2011, attraverso cui si è eliminato il primo gradone in busta paga e condannato gli insegnanti alla stessa busta paga per i primi 9 anni di carriera.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il Governo faccia venire meno quel contratto, altrimenti siamo pronti a dare battaglia legale in tribunale per violazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE che previene queste discriminazioni.
Anief accoglie con grande soddisfazione le dichiarazioni rilasciate oggi dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, sull'inserimento in pianta stabile di 150mila precari della scuola: anche il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha assicurato Giannini, "si è detto d'accordo", nel realizzare l'operazione che costerebbe 3 miliardi di euro, di cui 1 da spendere entro il 2015. Se il progetto del Governo andrà in porto, sarà un'importante vittoria per l'Anief, che prima di tutti ha denunciato, ad inizio 2010, la violazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE sull'abuso dei contratti a tempo determinato anche nei confronti del personale che ha svolto più di 36 mesi di servizio complessivo.
Il sindacato, però, fa notare al Governo che subentrando finalmente il finanziamento pubblico per coprire l'assunzione dei nuovi docenti, viene automaticamente meno il CCNL del 4 agosto 2011, che ha permesso le assunzioni a patto che si fosse rispettata l'invarianza finanziaria. Scippando in tal mondo il primo gradone stipendiale dei neo-assunti, costringendoli a rimanere con la stessa busta paga per 9 anni consecutivi a partire dall'immissione in ruolo. Una procedura ritenuta illegittima anche oltre i confini nazionali, come di recente confermato attraverso la sentenza Huet.
"Qualora l'assunzione dei docenti devesse invece svolgersi mantenendo l'attuale cancellazione del primo scatto stipendiale – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir –, allora il nostro sindacato si dichiara sin d'ora pronto a dare battaglia legale in tribunale per violazione della direttiva comunitaria che tutela i diritti del personale, che non può essere discriminato. Che sia precario, appena assunto e di ruolo da diverso tempo. Come del resto, l'Anief ha già fatto nell'ultimo triennio, offrendo questa possibilità ai 100mila immessi in ruolo nella scuola ma rimasti incredibilmente con lo stipendio congelato per nove anni".
Contro l'illegittima cancellazione del primo gradone stipendiale, ma anche per la ricostruzione di carriera e la restituzione degli scatti stipendiali relativi al periodo di precariato e al riconoscimento per intero di tutto il pre-ruolo, l'Anief ha avviato appositi ricorsi al giudice del lavoro. Per aderire all'iniziativa legale basta attivare una delega sindacale entro il 15 ottobre, registrandosi al portale Anief, e promuovere il ricorso per il recupero dei gradoni stipendiali oppure il ricorso per la ricostruzione di carriera.
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