STRATEGIE PER STRUTTURARE IL DISCORSO E IL TESTO: WORKSHOP INTERNAZIONALE ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA
Il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell'Università degli Studi dell'Insubria di Como organizza, giovedì 16 e venerdì 17 ottobre presso il Chiostro di Sant'Abbondio, il workshop internazionale "Pragmatic Markers, Discourse Markers, and Modal Particles: What do we know and where do we go from here?".
Durante il workshop interverranno la professoressa Kate Beeching dell'Università di Bristol (Inghilterra), il professor Mario Squartini dell'Università di Torino, la professoressa Yael Maschler dell'Università di Haifa (Israele) e trenta studiosi di linguistica da tutto il mondo: Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Germania, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Svezia, Israele, Giappone, Svizzera, Polonia, India.
Il workshop internazionale intende promuovere un momento di incontro e di scambio di idee tra studiosi delle strategie che le lingue del mondo utilizzano per "strutturare" il discorso e il testo. Queste strategie vengono comunemente classificate con le etichette di pragmatic markers - marche pragmatiche, che servono a segnalare i rapporti di forza tra parlante e ascoltatore (please, danke, se posso permettermi, ecc.), discourse markers - marche discorsive, che hanno la funzione di assicurare la coesione discorsiva e testuale (but, anyway, dunque, ecc.) e modal particles-particelle modali, che segnalano il punto di vista del parlante (ad es. tedesco eben, doch, ecc.).
I partecipanti discuteranno i dati nuovi emersi dall'analisi di lingue poco studiate da questo punto di vista, come l'ebraico, il georgiano e il bengalese, e rifletteranno sulla validità delle classificazioni tradizionali di queste strategie, con particolare attenzione allo sviluppo storico delle lingue e alla dimensione sociolinguistica.
Il workshop è organizzato con il contributo finanziario del programma di ricerca PRIN "Linguistic Representations of Identity. Sociolinguistic Models and Historical Linguistics", coordinato dalla professoressa Piera Molinelli dell'Università di Bergamo.
Per informazioni:
Prof. Andrea Sansò
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