I contenuti del lavoro verranno presentati domani dal Laboratorio dell'Ateneo bresciano "Research  & Innovation for Smart Enterprises" al convegno "Digital Manufacturing 2.0"  del CSMT
Qual  è il grado di adozione delle tecnologie di ultima generazione nelle aziende  manifatturiere italiane? Dell'argomento si è occupata una ricerca avviata nel  2014 dall'Università degli Studi di Brescia e recentemente conclusa dal  Laboratorio RISE - Research & Innovation for Smart Enterprises  dell'Università degli Studi di Brescia, che verrà presentata domani all'interno  della giornata di approfondimento organizzata dal CSMT, a partire dalle ore  15:00.
La  ricerca "The Digital Manufacturing Revolution" condotta da Andrea  Bacchetti e Massimo Zanardini, giovani ricercatori che collaborano con il RISE  sotto il coordinamento di Marco Perona – professore ordinario afferente al  Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell'Ateneo – evidenzia uno  scenario preoccupante rispetto all'adozione da parte delle aziende  manifatturiere italiane, di tecnologie disruptive,  quelle cioè  potenzialmente in grado di  generare trasformazioni, ridefinizioni di prodotti, processi e modelli di  business e che possono spingere le aziende verso nuovi mercati globali.
Qualche  numero? Il 75 per cento delle aziende intervistate non conosce il significato  di "sistemi esperti", è all'oscuro delle possibilità offerte dalla robotica; l'87  per cento non è a conoscenza di  alcun tipo di nanotecnologia. L'unica tecnologia recente conosciuta è la  stampa 3D.
La  ricerca del RISE evidenzia, tra le cause di questo ritardo, l'assenza di specifiche competenze professionali, mentre spesso gli eventuali problemi economici  legati agli investimenti iniziale in innovazione non appaiono di grande ostacolo  giacché si tratta, in molti casi, di tecnologie già sufficientemente mature.
Ulteriori informazioni in merito alla presentazione dei risultati della ricerca sono disponibili a questo link

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