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mercoledì 7 ottobre 2015

SCUOLA – Alunni disabili, i conti non tornano: per non assumere docenti il Miur li sottostima a 217mila, ma sono 240mila

Il Miur ha fornito oggi il dato sottostimato nel corso di un incontro, presieduto dal sottosegretario Davide Faraone, relativo all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, ad associazioni rappresentative degli alunni disabili e di tutte le parti in causa. A smentire queste cifre è stato lo stesso ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che a dicembre 2014 ha parlato di 130mila alunni disabili e di trend in crescita. Una stima confermata dal surplus di posti in deroga di docenti che l’amministrazione ha dovuto concedere per coprire il servizio dell’anno scolastico in corso.

Intanto, il giovane sindacato continua a farsi carico dei tanti casi di ore di sostegno negate (chi vuole ricorrere può scrivere a sostegno@anief.net) e a chiedere il rispetto delle quote di assunzioni di persone disabili per via della mancata considerazione della Legge 68 del 1999 all’interno della riforma 107/15.

Marcello Pacifico (presidente Anief): abbiamo perso la voce a forza di dire che la continuità didattica per gli alunni disabili trarrebbe giovamento dal superamento del vincolo del 70% dell’organico di diritto e immettendo in ruolo tutti i precari specializzati oggi impegnati come precari su posti vacanti. Tra l’altro, occorre ricordate che in futuro dovrebbe venire meno l’attuale collocazione dei docenti nelle particolari graduatorie Dos per fare spazio a delle vere e proprie dotazioni di rete.

Parte da un presupposto errato il secondo tavolo di confronto sulle deleghe al Governo previste dalla legge Buona Scuola, svolto oggi pomeriggio al Miur, presieduto dal sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, relativo all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità: il Miur ha fornito ad associazioni rappresentative degli alunni disabili e dei tutte le parti in causa, docenti, genitori, Università, dirigenti scolastici e le associazioni dei genitori, dei dati numerici fortemente sottostimati sugli alunni con disabilità presenti nelle scuole statali: per l’amministrazione, come riporta la rivista Tuttoscuola, “in questo anno scolastico sono 217.563”, così suddivisi: 15.436 nelle scuole dell’infanzia, 78.021 nella scuola primaria, 64.369 nella secondaria di I grado e 59.737 in quella di II grado.

Secondo il sindacato, invece, mancano all’appello oltre 20mila alunni disabili certificati. Ma a smentire i numeri forniti dal dicastero di Viale Trastevere è stato lo stesso ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: solo qualche mese fa il titolare del Miur ha affermato pubblicamente, a Palazzo Chigi in occasione della 'Giornata internazionale delle persone con disabilità’, che nelle nostre scuole “attualmente ci sono 230 mila bimbi disabili a fronte di 117 mila insegnanti di sostegno, è una proporzione che inizia ad essere virtuosa ma non basta”. A contraddirsi, inoltre, è lo stesso Ministero dell’Istruzione che qualche giorno fa, con l’avvio del nuovo anno scolastico, ha fornito i numeri aggiornati sul sostegno, confermando che ammontano a “90.034 i posti sul sostegno per l’anno scolastico 2015/2016” e che sono “poi già 25.000, ad oggi, i posti in deroga assegnati dal Miur per rispondere ulteriormente alle esigenze degli alunni diversamente abili e delle loro famiglie. Numero destinato ad aumentare per le nuove certificazioni di disabilità o aggravamento che abitualmente arrivano subito dopo l’inizio delle lezioni”. Tanto che “l’organico potenziato istituito dalla legge Buona Scuola prevede ulteriori 6.446 posti per il potenziamento delle attività di sostegno”.

Ora, visto che i numeri sono questi, che motivo c’era di concedere 25mila posti in deroga, oltre gli oltre 90mila dell’organico di diritto, se gli alunni disabili sono “appena” 217mila? Per mantenere il rapporto 1 docente ogni 2 studenti, come ribadito dalla sentenza della Consulta n. 80/2010, che annullando i commi 413 e 414 dell’art. 2 della Legge 244/2007, sarebbero infatti bastati 108mila docenti. E non 115mila, peraltro già consci che non basteranno.

Ancora una volta, tutto ciò conferma che la riforma della Buona Scuola non ha sanato il problema della mancanza di insegnanti di sostegno nelle scuole italiane. Anche quest’anno quasi 30mila posti saranno coperti da supplenti, pur in presenza di oltre 12mila docenti specializzati con i corsi Tfa e di scienze della formazione primaria, lasciati a stagnare nelle graduatorie d’Istituto. Prestando ancora una volta il fianco alle denunce delle famiglie e delle scuole per mancanza di docenti, che tardano ad essere nominati pur in presenza di precise richieste di sostegno avanzate dalle commissioni mediche delle Asl.

“Con la Legge n.107/2015, – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – l’Esecutivo in carica ha perso un’occasione d’oro: superare i limiti imposti dalla Legge 128/2013, approvata durante il Governo Letta. Quella norma, infatti ha previsto un massimo di assunzioni pari a 90mila docenti, ma si rifà ad un contingente di iscritti disabili risalente al 2006. Nel frattempo, però, gli alunni che necessitano del docente a supporto sono passati da 180mila a 240mila. Inoltre, i 6.446 posti assegnati con la prossima fase C del piano assunzioni andranno a far parte dell’organico del prossimo anno, perché nel 2015/16 per legge i docenti assunti con il ‘potenziamento’ otterranno solo una nomina giuridica. Sempre che riusciranno tutti ad ottenere la nomina in ruolo, visto che nella fase B sono andate perse già oltre 3.600 assunzioni per mancanza di candidati nelle GaE, pur in presenza di 12mila abilitati nelle graduatorie d’Istituto”.

Il risultato di questa situazione è che anche l’anno prossimo, dopo la Buona Scuola, ci ritroveremo ancora oltre 25mila posti vacanti, che in prospettiva rimarranno tali. A meno che se si dia finalmente seguito alla direttiva europea 70/1999, oltre che alla sentenza della Corte di Giustizia europea, che prevede l’assunzione su posto vacante di tutto il personale che ha svolto oltre 36 mesi di servizio.

“L’Anief – continua Pacifico – ribadisce che anche la continuità didattica degli alunni disabili trarrebbe giovamento dal superamento del vincolo del 70% dell’organico di diritto e immettendo in ruolo tutti i precari specializzati oggi impegnati come precari su posti vacanti. Tra l’altro, occorre ricordate che in futuro dovrebbe venire meno l’attuale collocazione dei docenti nelle particolari graduatorie Dos, per fare spazio a delle vere e proprie dotazioni di rete”.

“Nel frattempo, torniamo a dire no al profilo sanitarizzato della professione, all’utilizzo del personale in organico funzionale, al blocco della mobilità decennale o curricolare. Il nostro sindacato chiede, invece, una formazione specialistica sul modello dei corsi ABA, organizzati da Anief per docenti, educatori, genitori, oltre che un intervento collegiale del consiglio di classe sul progetto educativo dell’alunno disabile”.

Il presidente del giovane sindacato, infine, replica al sottosegretario Faraone, quando dice che “stiamo rispettando la legge 68/99 (sulle quote di assunzioni di disabili) e garantisco che continueremo a farlo anche nella fase C del piano straordinario di immissione in ruolo di docenti previsto dalla Buona Scuola”. Secondo Marcello Pacifico, invece, le cose non stanno così: “le quote non sono state rispettate nemmeno nella Fase B. Siamo convinti di ciò e per questo abbiamo avviato un ricorso specifico, proprio per la mancata considerazione della Legge 68 del 1999 all’interno della riforma 107/15”.

Anief ricorda che – dopo i tanti ricorsi andati a buon fine. Anche al termine dell’a.s. 2014/15 - sino al prossimo mese di dicembre, sarà possibile aderire all'iniziativa Anief “Sostegno: non un’ora di meno” chiedendo le istruzioni operative per la corretta attribuzione delle ore di sostegno. Per ricorrere basta scrivere a sostegno@anief.net. Potranno scrivere a questo indirizzo e-mail, sia le famiglie direttamente interessate, sia i docenti e/o i dirigenti scolastici che intendono segnalare i casi di alunni disabili ai quali è stata negata.


Per approfondimenti:



Tra cattedre vuote e turnover. La carica dei supplenti (Corriere della Sera del 21 agosto 2015)

15 mila domande per l'infanzia irricevibili (Tuttoscuola del 28 agosto 2015)

Bussetti: “Mancano gli insegnanti per centinaia di disabili” (La Repubblica, ed. Milano, del 28 agosto 2015)








7 ottobre 2015                                                                                       

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