In rete e sui muri di Reggio Calabria misteriosi slogan ci invitano a ripensare più concretamente la nostra vocazione turistica.
“Si può vivere di turismo?”. È questa la domanda principe che, assieme ad altre più specifiche quali “Come posso aprire un bed & breakfast?”, “Come si diventa guida turistica?”, “Conviene realizzare una app per turisti?”, ecc. appare in questi giorni sui muri di Reggio Calabria, nei locali pubblici e in rete.
Sebbene non sia ancora dato sapere quale sia il fine ultimo di questa campagna, chi siano i promotori, che forma assumerà questa iniziativa ed a quale evento sia probabilmente associata, le domande poste sono quelle che meritano una riflessione attenta e risposte non banali.
Sui social, poi, rilanciato dal team di Calabria Formazione, sta prendendo forma un questionario online e chiunque lo voglia può inviare le proprie domande da porre ad esperti e professionisti del turismo semplicemente scrivendo alla mail leprofessionidelturismo@gmail.com e, prossimamente, pare anche con un modulo sul web. Ci si rivolge, evidentemente, a soggetti (individui o gruppi) che potrebbero essere interessati ad intraprendere una attività lavorativa o commerciale nel settore turistico e che per questo motivo sono alla ricerca di informazioni precise e quanto più realistiche e dettagliate su procedure di accesso, metodologie di lavoro, prospettive e rischi.
C’è tanta carne al fuoco, dunque, e la curiosità cresce. Le locandine che troviamo in giro per Reggio Calabria e dintorni, facilmente riconoscibili per via del logo romboidale colorato, per ora, oltre a proporre interrogativi, non ci dicono nulla di più. Forse servono proprio a costringerci a pensare fuori dai vecchi inefficaci schemi ed a farci riflettere sulle reali potenzialità turistiche che questa regione possiede e che sono ancora in larga parte inespresse. Forse ci serve parlarne, forse dovremmo confrontarci pubblicamente, chiedere suggerimenti e indicazioni, proporre progetti coraggiosi e innovativi e, in definitiva, andare oltre.
Insomma, se sei uno studente, un giovane, un disoccupato interessato ad un lavoro nel campo del turismo, se rappresenti una impresa, una cooperativa o una associazione che opera o vuole operare nel settore turistico, se vuoi dialogare gratuitamente con esperti e professionisti del turismo in grado di fornirti indicazioni utili e consigli pratici conviene scrivere a leprofessionidelturismo@gmail.com e – come viene ripetuto – “restare sintonizzati”.
“Si può vivere di turismo?”. È questa la domanda principe che, assieme ad altre più specifiche quali “Come posso aprire un bed & breakfast?”, “Come si diventa guida turistica?”, “Conviene realizzare una app per turisti?”, ecc. appare in questi giorni sui muri di Reggio Calabria, nei locali pubblici e in rete.
Sebbene non sia ancora dato sapere quale sia il fine ultimo di questa campagna, chi siano i promotori, che forma assumerà questa iniziativa ed a quale evento sia probabilmente associata, le domande poste sono quelle che meritano una riflessione attenta e risposte non banali.
Sui social, poi, rilanciato dal team di Calabria Formazione, sta prendendo forma un questionario online e chiunque lo voglia può inviare le proprie domande da porre ad esperti e professionisti del turismo semplicemente scrivendo alla mail leprofessionidelturismo@gmail.com e, prossimamente, pare anche con un modulo sul web. Ci si rivolge, evidentemente, a soggetti (individui o gruppi) che potrebbero essere interessati ad intraprendere una attività lavorativa o commerciale nel settore turistico e che per questo motivo sono alla ricerca di informazioni precise e quanto più realistiche e dettagliate su procedure di accesso, metodologie di lavoro, prospettive e rischi.
C’è tanta carne al fuoco, dunque, e la curiosità cresce. Le locandine che troviamo in giro per Reggio Calabria e dintorni, facilmente riconoscibili per via del logo romboidale colorato, per ora, oltre a proporre interrogativi, non ci dicono nulla di più. Forse servono proprio a costringerci a pensare fuori dai vecchi inefficaci schemi ed a farci riflettere sulle reali potenzialità turistiche che questa regione possiede e che sono ancora in larga parte inespresse. Forse ci serve parlarne, forse dovremmo confrontarci pubblicamente, chiedere suggerimenti e indicazioni, proporre progetti coraggiosi e innovativi e, in definitiva, andare oltre.
Insomma, se sei uno studente, un giovane, un disoccupato interessato ad un lavoro nel campo del turismo, se rappresenti una impresa, una cooperativa o una associazione che opera o vuole operare nel settore turistico, se vuoi dialogare gratuitamente con esperti e professionisti del turismo in grado di fornirti indicazioni utili e consigli pratici conviene scrivere a leprofessionidelturismo@gmail.com e – come viene ripetuto – “restare sintonizzati”.
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