Ore 10:00
"Verità e testimonianza. Sull'utilità della testimonianza per la vita"
Lectio Magistralis tenuta da NICLA VASSALLO
Carpi – Piazzale Re Astolfo
http://www.festivalfilosofia.it/2015/?mod=protagonisti&id=30242&eventi=1&key=Nicla+Vassallo
Nicla Vassallo: «Dai propri primordi, la nostra società e la nostra umanità si ergono su una specifica fonte conoscitiva, chiamata tecnicamente testimonianza, e non si pensi che la sua portata si limiti a quella dei tribunali o a quella che gli organi giudiziari le conferiscono. Il dibattito filosofico internazionale ne ha preso sa tempo consapevolezza, e noi dobbiamo fare lo stesso. Non fosse altro in quanto le nostre vite sono impregnate da molteplici e variegate testimonianze, che si devono a scambi conversazionali, diretti e quotidiani, oggi potenziati da mezzi irrealistici fino a non troppi secoli orsono (telefoni, cellulari, sms, e-mail, blog, social network, piattaforme varie, e così via), nonché ad ascolti, letture, trasmissioni su cui confidiamo, grazie a volumi, enciclopedie, giornali, riviste, radio, televisione, internet. Che altro? Da non escludere la cartellonistica, i documentari, le foto, la mimica, le mappe, le segnaletiche. Inconsapevoli dell'importanza della testimonianza, non immaginiamo che senza non sapremmo neanche il nostro nome, mentre il nostro status conoscitivo, nonché pratico ne risulterebbe impoverito: probabilmente, ci troveremmo ancora sull'orlo dell'età della pietra, e saremmo, a ogni buon conto, a rischio di carenza cognitivo-affettiva, incoerenza, ignoranza, paranoia.
Anche le stesse scienze ne risentirebbero in modo pesante: gli scienziati sono difatti incapaci di scoperte e progressi, se non si basano sulle testimonianze di altri. E' quindi necessario capire che la testimonianza è una delle forme più importanti in cui l'ereditare gioca un ruolo privilegiato: ereditiamo conoscenza dagli altri, e tale eredità si attesta imprescindibile per le nostre esistenze, per il come e il cosa ci consente di sapere e fare. E' necessario capire quanto sia errato svalutare la testimonianza, rifugiandosi nell'individualismo o nell'egoismo, o perché in troppi l'hanno voluta e la vogliono controllare nonché manipolare. Senza dimenticare alcuni grandi pensatori che sulla testimonianza hanno riflettuto, vorrei tentare, insieme al pubblico di comprendere come può la testimonianza donarci conoscenze, garantirci democrazie, evitare che la nostra società si trasformi in quella angosciante e orwelliana del "Grande Fratello", o in un banale talk-show, e via dicendo, in cui l'ereditare conoscenza viene del tutto screditato, se non massacrato».
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