La Fondazione nasce nel 2012
per iniziativa di padre Eugenio Brambilla,
raccogliendo l’eredità dell’Opera Pia Scuole Notturne della Carità, attiva già
nella prima metà dell’Ottocento per favorire l’accesso all’istruzione delle
fasce deboli della popolazione. La dispersione scolastica è un tema cruciale:
sono il 17% i ragazzi italiani che
non riescono a conseguire la licenza media nel periodo formativo che va dai 13
ai 18 anni.
Oltre che con l’abbandono della scuola, questo fenomeno si
manifesta anche con irregolarità nella frequenza, ripetute bocciature, bassa
qualità degli esiti, scarso interesse e attenzione.
La missione della Fondazione Sicomoro è dare una seconda opportunità a questi
adolescenti in difficoltà.
Il mezzo individuato dall’organizzazione per fornire una
possibilità di riscatto è la costituzione di Scuole della Seconda Opportunità –
per ora ci sono aule a Milano Barona, Milano Gratosoglio, Lodi e Monza – che
offrono ai ragazzi attività didattiche in orario scolastico con docenti
provenienti dagli istituti che li hanno segnalati (caratteristica peculiare delle esperienze di Milano e
Lodi),
affiancati da educatori professionali, psicologi e pedagogisti. Il primo
obiettivo è far loro conseguire la licenza della terza media – raggiunto in più del 90% dei casi – per poi accompagnarli
in un processo che consenta di riscolarizzarli.
“Puntiamo su una scuola capace di dare dignità e
rendere i ragazzi protagonisti della loro vita”, sostiene padre Brambilla, che finora
ha reinserito oltre 300 giovani che si erano allontanati dai banchi di scuola, ma conta di aumentare
esponenzialmente il numero replicando questi modelli educativi anche oltre i
confini della Lombardia.
La Fondazione Sicomoro porta avanti con
passione e determinazione il proprio progetto.
Per farlo conoscere, ha organizzato una mostra fotografica che inaugura a
novembre all’Istituto Zaccaria di Milano. Michela Benaglia esporrà una
selezione di ritratti scattati agli studenti delle Scuole della Seconda
Opportunità gestite dall’organizzazione, un gruppo di volti che raccontano la
gioia di una rivincita.
Lo Studio si affianca al gruppo di lavoro già costituito da Moi
et Toi e Michela Benaglia.
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