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domenica 30 aprile 2017
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venerdì 28 aprile 2017
Revisori Legali, insediamento Comitato Esecutivo e Commissione Formazione Permanente
Nel corso della riunione di insediamento del Comitato Esecutivo e della Commissione Formazione Permanente, tenutasi oggi a Roma, sono stati presentati i due nuovi componenti del Comitato Scientifico: L.M. ex Secit ed il dott. Prof. Federico Porcedda docente alla LUMSA.
Importante riunione all'UNRL , il Comitato Esecutivo oggi a Roma già all'opera: nel corso della riunione si è analizzata la proposta della Commissione Permanente per gestire la Formazione presieduta dal Prof. Luca Utili, socio aggregato, composta dal dott. Maurizio Capitanelli e dal Dott. Prof. Emilio Landi Delegato di Terni il quale ha illustrato il primo progetto di Alta Formazione nella Revisione Legale di circa 800 hh (da ott.17 – lug.18) rivolto agli studenti e laureati residenti o domiciliati nella Regione Lazio completamente gratuito per gli studenti e per le aziende, enti o studi professionali che vorranno accogliere i tirocinanti per un periodo massimo di sei mesi.
Anche il rimborso spese per i tirocinanti di circa 600 €/mese sarà a carico del progetto cofinanziato dai fondi Strutturali (per chi fosse interessato può già inoltrare la richiesta all'e-mail info@revisori-legali.com ).
Ha proseguito, il dott. Emilio Landi, che già dal mese di maggio è in calendario l'"Education Show" per la presentazione, in diverse sedi istituzionali del Lazio, nonché la raccolta delle adesioni degli interessati.
Il corso con taglio, esclusivamente, "formativo sul fare" si svolgerà interamente presso la sede formativa di Terni. Successivamente ha evidenziato, il Prof. Luca Utili, ribadendo l'importanza per l'UNRL oltre che alla formazione continua obbligatoria, anche alla formazione volontaria con taglio orientato a colmare i gap formativi di tipo esperenziale !
A tal fine il Prof. Luca Utili ci ha anticipato la progettazione e presentazione di un ulteriore corso breve a pagamento di una o due giornate sulla Etica, Deontologia e segreto professionale del Revisore Legale e la gestione delle relazioni umane con particolare riferimento alla gestione dei disagi derivanti dalla manipolazione e dallo stress correlato all'attività professionale del Revisore Legale!
Sempre in materia di formazione il Segretario Generale dott. Giovanni Virgilio collegato in conference call ci ha anticipato la progettazione e presentazione di un ulteriore workshop gratuito di accoglienza dei neo iscritti che si svolgerà due volte l'anno per introdurre gli iscritti alla nuova Revisione Legale e per la presentazione dell'UNRL, delle sue strutture organizzative e dei relativi servizi reali, agli iscritti, non autoreferenziali !
Una comunicazione introduttiva del Presidente dell'Unione, Stefano Mandolesi, ha illustrato nel dettaglio l'ipotesi delle società di servizi già accreditate presso diverse Regioni che dovranno permettere all'Unione di accreditarsi presso il MEF quale ente formatore, grazie anche alla sua lunga esperienza di rappresentanza di oltre 155 mila Revisori Legali ed al suo prezioso contributo intellettuale all'interno delle commissioni MEF che hanno condotto un lungo e articolato confronto per la stesura dei decreti attuativi della legge sulla nuova revisione legale entrata in vigore il 1° gennaio scorso.
Altro tema all'ordine del giorno del comitato esecutivo è l'analisi e l'assegnazione delle nuove delegazioni, (tra le quali ultime le nuove di Nuoro rappresentata dall'Avv. Michelino Loche Revisore Legale, di Lecce dal dott. Vincenzo Olivares e di Verona dal dott. Giuseppe Galiotto): «In un momento così delicato e decisivo per l'attività dell'Unione », sottolinea il presidente dell'UNRL Mandolesi, «solleciterò tutti a compiere un nuovo, intenso sforzo di attivismo sul territorio di competenza per informare un crescente numero di Revisori Legali sulla forza dell'Unione Nazionale Revisori Legali e per raccogliere tutte le istanze provenienti dai professionisti contabili delle varie aree del paese per far sì che l'Unione sia la forza che possa tempestivamente intervenire a tutela e salvaguardia della loro attività professionale».
E proprio per sostenere il proselitismo il Comitato Esecutivo dell'UNRL di oggi ha affrontato lo stato dell'arte di importanti accordi che, su base nazionale, possano garantire agli iscritti molteplici opportunità di crescita professionale tra le quali la R.C. Professionale dei Revisori Legali , del noleggio a lungo termine dell'autoveicolo per lo studio professionale, Polizze Sanitarie e di Previdenza Complementare …
L'Unione è dunque in piena forma operativa verso lo sviluppo di nuove attività di tutela per la categoria, impegnandosi con i referenti istituzionali per il pieno accoglimento delle istanze relative:
- all'allargamento dei soggetti abilitati alla rappresentanza tributaria;
- alla istituzione della cassa di previdenza per i Revisori Legali,
- ad accelerare il prossimo esame di stato per i Revisori Legali che ormai è da oltre sei anni che non viene svolto;
- alla rivisitazione delle Tariffe Professionali dei Revisori Legali degli EE.LL. e degli EE. Privati ferme ormai da oltre un lustro,
- all'allargamento dei soggetti abilitati all'attestazione del visto di conformità,
impegnandosi anche con forza nell'imminenza delle elezioni politiche, a rilanciare le principali istanze dei Revisori Legali.
Dopo l'attribuzione delle deleghe ai componenti del Comitato esecutivo il Presidente, Stefano Mandolesi, ribadisce che l'UNRL continua nella costruzione di una professione:
- autorevole, indipendente, terza, autonoma e trasversale che coinvolga tutti le altre professioni competenti per materia: Notai, Avvocati, Attuari, Consulenti del Lavoro e Commercialisti;
- a tutela della pubblica fede, degli equilibri economico finanziari del nostro ordinamento giuridico e della collettività che si affida alla credibilità delle attestazioni dei Revisori Legali.
Per tali ragioni, scopi e finalità , il Presidente Stefano Mandolesi , conferma :
- per la terzietà, l'importanza che il registro dei Revisori Legali resti sotto il controllo di un Ente Pubblico;
- per l'indipendenza ed autorevolezza, l'importanza che i Revisori Legali non condividano statuti di terze entità;
- per l'autonomia ed indipendenza dalla revisione, l'importanza che i Revisori Legali possano svolgere pienamente anche tutti i "not audit services", quando non svolgono l'attività di "audit services", indicati nell'art. 5.1 Reg. UE n.537/14 direttamente applicabile nell'ordinamento di ogni Stato membro dell'U.E.;
- per la formazione di eccellenza ed i contenuti di trasversalità, l'importanza che i Revisori Legali possano condividere competenze con altri professionisti quali quelli presenti nel Consiglio Nazionale dell'UNRL: Notai, Avvocati, Attuari, Consulenti del Lavoro e Commercialisti.
Il tutto verrà proposto all'approvazione del prossimo Consiglio Nazionale del 12/05/2017 e del 26/05/2017.
Unione Nazionale Revisori Legali
C.F.: 94052410589
Sedi di Rappresentanza
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Milano: 20123 Via Torino, 2 T+390200614093 F+390221112597
Napoli: 80143 Corso Novara, 10
Torino: 10121 Via San Francesco D'Assisi, 22
Brussels: Square de Meeus / De Meeûssquare 37, 1000
Sede Legale ed Operativa
Palombara Sabina (RM): – Via Piave, 2 -00018
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SCUOLA – Cyberbullismo, il disegno di legge a tutela dei minori va approvato entro l’estate
Lo ha chiesto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, nel corso di un incontro sul tema tenuto nel liceo Galileo Galilei di Palermo: sono passati due anni dalla prima approvazione del disegno di legge sul cyberbullismo ma nel frattempo il fenomeno, con tutte le sue devianze, ha assunto aspetti inquietanti.
È ormai assodato che le diverse modifiche apportate al testo, offrono garanzie ad un impianto normativo maturo.
L'emergenza dei fatti di cronaca, cui assistiamo purtroppo con sempre maggiore frequenza, ci induce a guardare alla sostanza del problema da arginare: bisogna approvare la legge senza indugi, perché i cittadini più giovani devono contare su un meccanismo regolativo e sanzionatorio che finalmente li tuteli dai pericoli del web. È bene che le nuove norme siano operative dal 1° settembre.
Il Ddl - dal titolo "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo" - verrà esaminato dall'Assemblea della Camera dei deputati a maggio, come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo: dopo l'estensione al mondo degli adulti, attuata in seconda lettura, e il ripristino della mission iniziale, a tutela dei più giovani, il testo ha avuto nei giorni scorsi il via libera dalle Commissioni Giustizia e Cultura di Montecitorio.
Nel testo del disegno di legge sono previste una serie di "azioni a carattere preventivo", assieme ad "una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche".
È previsto, infine, il coinvolgimento attivo della scuola, a partire dai docenti, che dovranno essere formati adeguatamente.
Approvare entro l'estate il disegno di legge sul Cyberbullismo A.C. n. 3139-B, sulla promozione di un uso consapevole della rete da parte dei più giovani, giunto alla quarta lettura, dopo che a Palazzo Madama sono state apporta una serie di modifiche estensive che erano state introdotte dai deputati: a chiederlo è stato oggi Marcello Pacifico, nel suo intervento tenuto a Palermo, presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei, nel corso della manifestazione "Scelgo io! Digito positivo", organizzata dall'associazione Cuore e Parole Onlus, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico per la Sicilia, con il supporto dell'Ente di formazione Eurosofia convenzionato con Anief, coordinata dal Ministero dell'Istruzione e finalizzata alla promozione dell'uso consapevole della Rete da parte dei giovani.
Il Ddl - dal titolo "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo" - verrà esaminato dall'Assemblea della Camera dei deputati a maggio, come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo: dopo l'estensione al mondo degli adulti, attuata in seconda lettura, e il ripristino della mission iniziale, a tutela dei più giovani, il testo ha avuto nei giorni scorsi il via libera dalle Commissioni Giustizia e Cultura di Montecitorio. Pertanto, per essere approvato in via definitiva dovrà necessariamente avere un nuovo disco verde dal Senato.
"Sono passati due anni dalla prima approvazione del disegno di legge sul cyberbullismo – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ma nel frattempo il fenomeno, con tutte le sue devianze, ha assunto aspetti inquietanti. È ormai assodato che le diverse modifiche apportate al testo, offrono garanzie ad un impianto normativo maturo. L'emergenza dei fatti di cronaca, cui assistiamo purtroppo con sempre maggiore frequenza, ci induce a guardare alla sostanza del problema da arginare: bisogna approvare la legge senza indugi, perché i cittadini più giovani devono contare su un meccanismo regolativo e sanzionatorio che finalmente li tuteli dai pericoli del web. È bene che le nuove norme siano quindi applicabili e operative con l'avvio del prossimo anno scolastico", ha concluso il sindacalista autonomo.
Dal dibattito tenuto oggi al liceo Galilei di Palermo, a cui hanno partecipato oltre 300 studenti e docenti, è emerso che la Rete va considerata una risorsa da fruire non da spettatori passivi, ma da cittadini attivi e solidali, i quali devono essere messi nelle condizioni di difendersi dai periodici attacchi digitali. Il tutto, partendo da azioni ed esempi positivi. Per questo motivo, l'approvazione del Ddl sul Cyberbullismo A.C. n. 3139-B diventa decisiva.
Nel testo del disegno di legge, infatti, sono previste una serie di "azioni a carattere preventivo", assieme ad "una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche". Tra questi provvedimenti, a tutela della sicurezza "del minore ultraquattordicenne, nonché ciascun genitore o soggetto esercente la responsabilità del minore che abbia subìto taluno degli atti" vessatori", è previsto anche quello di "inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un'istanza per l'oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore, diffuso nella rete internet".
Tra i passaggi più rilevanti del Ddl, figura quello riguardante le "iniziative di informazione e di prevenzione del fenomeno del cyberbullismo rivolte ai cittadini, coinvolgendo primariamente i servizi socio-educativi presenti sul territorio in sinergia con le scuole", che in questo modo diventano protagoniste attive e consapevoli del fenomeno. Come centrale diventa la "raccolta di dati" finalizzata "al monitoraggio dell'evoluzione dei fenomeni, anche avvalendosi della collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni e con altre Forze di polizia".
È anche prevista "per il triennio 2017-2019", la "formazione del personale scolastico, prevedendo la partecipazione di un proprio referente per ogni autonomia scolastica; la promozione di un ruolo attivo degli studenti, nonché di ex studenti che abbiano già operato all'interno dell'istituto scolastico in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto del cyberbullismo nelle scuole; la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti; un efficace sistema di governance diretto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Dall'adozione delle linee di orientamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ogni istituto scolastico, nell'ambito della propria autonomia, individua fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Ogni istituto scolastico, nell'ambito della propria autonomia, individua fra i docenti un referente".
Come è fondamentale che gli uffici scolastici regionali promuovano "la pubblicazione di bandi per il finanziamento di progetti di particolare interesse elaborati da reti di scuole, in collaborazione con i servizi minorili dell'Amministrazione della giustizia, le prefetture – uffici territoriali del Governo, gli enti locali, i servizi territoriali, le Forze di polizia nonché associazioni ed enti, per promuovere sul territorio azioni integrate di contrasto del cyberbullismo e l'educazione alla legalità al fine di favorire nei ragazzi comportamenti di salvaguardia e di contrasto, agevolando e valorizzando il coinvolgimento di ogni altra istituzione competente, ente o associazione, operante a livello nazionale o territoriale, nell'ambito delle attività di formazione e sensibilizzazione". Il coinvolgimento degli "attori" scolastici riguarda, naturalmente anche i presidi e le famiglie degli alunni: "salvo che il fatto costituisca reato, il dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo ne informa tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e attiva adeguate azioni di carattere educativo", si legge sempre nel Ddl".
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www.CorrieredelWeb.it
Primo Maggio: il CNCA Lombardia chiede di affrontare seriamente la "questione giovanile"
L'Italia è tra i Paesi europei con minor tasso di occupazione nella fascia 25-34 anni
Le 4 richieste di CNCA Lombardia
Milano, 28 aprile 2017 - “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Il pensiero va sempre più spesso a chi il lavoro non ce l’ha, a chi dopo anni di studio stringe tra le mani un titolo “impotente” nel mercato di lavoro, a chi saluta il suo Bel Paese per cercare fortuna all’estero…
È questo il 1 maggio di tanti giovani, troppi per esprimere solo rassegnazione.
Per questo il CNCA chiede di tornare ad investire sul futuro: chiede di affrontare seriamente la “questione giovanile”.
Il 18 aprile 2017, durante le audizioni parlamentari in preparazione del DEF, Roberto Monducci - Direttore del Dipartimento per la produzione statistica (Istat) – evidenzia la gravità della situazione.
L’Italia rimane tra i Paesi europei quello con il tasso di occupazione degli under 35 più basso: tra i 25 e i 34 anni solo il 60,3% lavora e questa situazione, denuncia Monducci, "costituisce una criticità per il presente e il futuro di queste generazioni, che rischiano di non avere una storia contributiva adeguata". "Il loro scarso impiego - prosegue il direttore - inoltre, indica una grave situazione di sottoutilizzo di un segmento di popolazione ad elevato impatto potenziale sullo sviluppo economico del Paese".
Non è “solo” un problema economico, è una questione molto più complessa ed impatta sullo sviluppo sano della persona e sulla “salute” di un’intera comunità.
La marginalizzazione economica e sociale dei giovani ha generato infatti una profonda crisi della fiducia, spesso una rottura del patto di cittadinanza.
Sempre più spesso incontriamo giovani ripiegati su se stessi (anche con derive patologiche), e giovani che “fuggono” dalla comunità ed emigrano all’estero per costruirsi là un futuro: questo spreco di risorse non è sostenibile per nessuna società.
Carles Feixa Pàmpols, professore di Antropologia Sociale presso l´Università di Lleida, specializzato nello studio delle culture giovanili, parla apertamente di un “vero e proprio giovanicidio economico, sociale e simbolico”.
I giovani (in particolare la fascia 25-34 anni) sono essenziali per lo sviluppo economico, per produrre innovazione, per l’incremento demografico, per generare coesione sociale e senso civico. Senza i giovani siamo condannati a non avere futuro.
Il CNCA dal 2004 si occupa di politiche giovanili, promuovendo a livello nazionale e di singole federazioni regionali, reti tra organizzazioni che promuovono progetti e azioni a favore del protagonismo dei giovani e della loro cittadinanza attiva.
Dal 2006 ha creato un network di politiche giovanili con le principali reti nazionali: rete Iter, CGM Gruppo cooperativo consorzio Mestieri, Politichegiovanili.it; CESV, CEMEA.
Ci si è posizionati rispetto al Ministero (Dipartimento Gioventù e Welfare), promuovendo la partecipazione dei giovani e il loro contributo per lo sviluppo organico e competitivo dei sistemi locali, la universalizzazione dei diritti sociali e civili, la crescita della cultura della legalità e della giustizia.
Ha collaborato con Italia Lavoro per una riflessione congiunta su Garanzia Giovani e sulle altre misure europee e nazionali di occupabilità dei giovani; in Lombardia ha partecipato all’avvio e consolidamento del tavolo inter-direzionale per la programmazione dei Piani Territoriali Giovani.
Nell’ultimo anno, è stato avviato un dialogo strutturato (nazionale e regionale) sul raccordo giovani talenti e beni comuni, per la rigenerazione del tessuto economico, sociale, urbano.
- Chiediamo alle istituzioni di investire con coraggio in formazione, occupabilità, senso civico e coesione sociale.
- Chiediamo un Piano nazionale per i giovani e lo sviluppo del Paese che integri le diverse competenze ministeriali agendo come “effetto leva” rispetto ad altre risorse pubbliche e private.
- Chiediamo che gli interventi territoriali promuovano la partecipazione dei giovani alla programmazione e alla gestione degli interventi stessi.
- Chiediamo di dare fiducia ai giovani, perché dando fiducia ai giovani rendiamo migliori le comunità che abitiamo.
Lavori del passato? Il futuro grazie alle opportunità della rete
“Mamma, da grande voglio
fare il carpentiere!”: una richiesta che forse risuona
un po’ strana ma che lancia lo spunto per una riflessione più allargata su
tutti quei lavori manuali che viaggiano, per tradizione, in una dimensione
offline dove le relazioni e le abilità artigianali rappresentano un valore
concreto.
Imbianchino, idraulico, falegname, piastrellista,
elettricista, pensiamo a quante energie muovono queste professioni.
A livello fisico necessitano di impegno, dedizione, ‘sudore’, per portare a
compimento il lavoro per cui i diversi profili vengono ingaggiati.
A tutto ciò
si aggiunge poi un coinvolgimento anche di carattere emotivo che richiede,
accanto a competenze tecniche specifiche, soft skill di vario
genere come savoir-faire, problem solving, leadership, necessariamente da
affinare e da utilizzare con il cliente o con il proprio team.
Lavori
‘nobili’, una volta si utilizzava quest’espressione, che oggi più che mai
rimangono tali (sono oltre il 79%, ad esempio, gli italiani che decidono di
affidare i lavori di casa a figure specializzate, secondo i dati del Barometro
dei servizi per la casa di Instapro) ma che vengono riscoperti all’interno di
un gioco di ‘offline-online’ che tiene conto delle dinamiche digitali
attuali.
Per cui per essere imbianchino, o per aspirare ad altre professioni artigianali,
ad esempio, è importante considerare anche la dimensione della rete,
quale canale di personal branding e quale luogo virtuale dove poter incontrare
l’utente.
Uno
scenario ‘della tradizione’, spesso legato ad un modello di lavoro che si
tramanda di generazione in generazione, che oggi si avvale anche del passaparola
online: perché il mondo delle professioni ha subito un’importante
evoluzione verso nuove opportunità, da ricercare sempre più anche nell’universo
online.
Commenta Gianmarco
Sessa, Country Manager Italia di Instapro - "Lavori
come quelli dell’idraulico, dell’installatore o dell’imbianchino sono sempre
stati mestieri ‘offline per antonomasia’. Di fronte alla necessità di
rintracciare un professionista qualificato è sempre stata consuetudine diffusa chiedere
un consiglio ‘a voce’ ad amici o parenti. Ma oggi la rete offre innumerevoli
possibilità, il consumatore è online ed utilizza internet per le sue ricerche,
una tendenza che il mondo dei professionisti della casa deve cogliere e saper
sfruttare al meglio. Sulla piattaforma Instapro, per esempio, in un solo anno è
quasi triplicato il numero dei professionisti iscritti, da 2.950 di marzo 2016
a 8.778 di marzo 2017: tutti professionisti della casa offline ‘evoluti’, per
cui la dimensione online è già realtà. Abbiamo anche una presenza di
professioniste donne, segno che questo trend abbraccia anche un pubblico
femminile. Forse un’ispirazione per le nuove generazioni?”.
Istruzione: ENEA presenta i nuovi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro
Nel numero odierno di ENEAinform@
In primo piano: Oltre 300 ragazzi coinvolti, 15 tra licei, istituti tecnici e professionali di 5 regioni e 6 centri ENEA quali sedi ospitanti: sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano i nuovi percorsi ENEA di Alternanza Scuola-Lavoro incentrati su tecnologie hi-tech, beni culturali, efficienza energetica, sostenibilità e clima.
All’evento di presentazione hanno partecipato docenti, studenti e ricercatori.
La ministra dell’Istruzione Fedeli ha commentato: “Lavoriamo per formare cittadine e cittadini protagonisti del domani”.
Tra le altre notizie: Un nuovo sistema di previsione oraria dell’inquinamento atmosferico a 3-5 giorni su aree grandi come un piccolo comune italiano, un livello di dettaglio mai raggiunto prima su scala nazionale.
Lo ha messo a punto l’ENEA per supportare politiche e azioni dei ministeri dell’Ambiente e della Salute e delle amministrazioni locali in materia di qualità dell’aria.
Inoltre, l’Agenzia ha realizzato la prima mappa italiana degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute con informazioni su mortalità per età, sesso e patologia a livello di singolo comune.
www.enea.it/it/Stampa/news/ambiente-e-salute-enea-sistemi-innovativi-per-affrontare-emergenze-smog
IL 40% DEGLI ITALIANI HA PERSO OPPORTUNITÀ LAVORATIVE A CAUSA DEL PROPRIO LIVELLO D’INGLESE
1 maggio – Festa del lavoro
I giovani, i più danneggiati dai requisiti linguistici sul lavoro
Un recente studio realizzato da ABA English tra oltre 5.700 persone di diversi paesi, tra cui 1.900 italiani, rivela che:
- Il 40% degli italiani dichiara di avere perso almeno un'occasione lavorativa a causa del proprio livello d'inglese; il problema è più marcato tra i giovani, dove il tasso raggiunge il 54%
- L'inglese è la lingua più richiesta sul posto di lavoro per il 76% degli italiani
- Le persone più giovani studiano l'inglese per lavoro mentre le persone over45 per ragioni personali
Milano, 28 aprile 2017 – Raggiungere un elevato livello di inglese è una caratteristica sempre più richiesta dalle imprese di tutto il mondo.
Un'ottima conoscenza della lingua è fondamentale per farsi spazio in un mercato del lavoro sempre più competitivo.
Questo è quanto riflette il sondaggio condotto da ABA English, scuola di inglese online, con oltre 15 milioni di studenti in tutto il mondo.
Secondo il sondaggio, il 40% degli italiani dichiara di aver perso un'opportunità di lavoro (nuovo o promozione) a causa di una scarsa conoscenza della lingua inglese.
I Millennial e la Generazione X, ovvero le fasce d'età tra i 20 e i 45 anni sono i più colpiti professionalmente per la scarsa conoscenza dell'inglese, visto che ben il 54% di loro dichiara di aver sofferto a livello lavorativo per la mancata padronanza della lingua.
Diversa la situazione tra i Baby Boomer, ovvero gli over 45, tra cui la percentuale di persone colpite a livello lavorativo per la conoscenza della lingua scende al 34%.
Credi di aver perso opportunità professionali a causa del tuo livello d'inglese? | NO | SI |
Dai 20 ai 45 anni | 46% | 54% |
Oltre i 45 anni | 66% | 34% |
Questa differenza generazionale potrebbe essere spiegata con la crescente importanza della lingua inglese in tutti i settori, tra cui quello professionale, dove l'internazionalizzazione delle aziende gioca un ruolo fondamentale.
Di fatto, il 77% degli intervistati ritiene che la conoscenza della lingua inglese sul posto di lavoro sia in constante aumento e sia superiore oggi che nei giorni pre-crisi economica.
Le ragioni per studiare l'inglese, variano in base all'età
Dal sondaggio emerge anche che i motivi per studiare l'inglese variano in base all'età. Così, per i Millennials e la Generazione X predominano le ragioni lavorative (54%), mentre le ragioni legate alla crescita personale sono scelte solo dal 24%.
I risultati cambiano completamente se la domanda viene fatta ai Baby Boomer che scelgono la crescita personale nel 39% dei casi, seguita da ragioni di lavoro (28%) e di viaggio (26%)
Ragioni per imparare l'inglese | Per lavoro | Personali | Per viaggiare | Per comunicare con famiglia e amici | Studio |
(gruppi generazionali rilevanti) | |||||
Dai 20 ai 45 anni | 54% | 24% | 16% | 2% | 4% |
Oltre i 45 anni | 28% | 39% | 26% | 5% | 2% |
L'inglese, la lingua di lavoro per eccellenza
Oggigiorno l'inglese non solo è considerato la lingua franca per eccellenza, ma anche la più importante in ambito lavorativo.
Di fatto, l'inglese è la lingua più richiesta nel proprio lavoro per ben il 76% degli italiani intervistati da ABA English.
Secondo lo studio, la domanda per l'inglese nel mondo del lavoro supera di molto quella per le altre lingue quali francese, tedesco o spagnolo che si ferma al 3% totale.
Questo non accade solo in Italia, ma anche in Spagna e in Francia, dove l'inglese è la lingua più richiesta in ambito professionale rispettivamente per l'83% e il 61% degli intervistati.
Di fatto, la maggior parte degli italiani (74%) usa l'inglese nella propria attività professionale: il 48% sporadicamente, il 19% con frequenza e il 7% giornalmente.
Aumentano i colloqui in inglese
Secondo il recente sondaggio di ABA English, il 39% degli italiani riconosce che il proprio livello di inglese è stato valutato in sede di colloquio di lavoro, un tasso di quattordici punti superiore rispetto ai dati dello scorso anno (25%), un altro indicatore della crescita della domanda di questa lingua nel nostro paese.
Una percentuale superiore tra i paesi presi in esame si riscontra solo in Messico, dove la vicinanza geografica fa sì che nel 54% dei casi gli intervistati abbiano dovuto sostenere un test di lingua durante un colloquio.
ABA English
Oltre 15 milioni di allievi ABA English imparano l'inglese attraverso una metodologia unica basata sull'apprendimento contestuale, che trasporta all'ambiente digitale web e mobile i principi dell'apprendimento naturale e intuitivo della lingua madre.
Il corso di ABA English si serve di cortometraggi sviluppati appositamente per l'insegnamento dell'inglese che migliorano l'esperienza dell'utente da qualsiasi piattaforma.
Dal suo lancio nel 2013, ABA English si è distinta come una startup atipica e il suo metodo di apprendimento è stato riconosciuto a livello internazionale.
Ha ricevuto il premio come "Miglior App Educativa" ai Reimagine Education (premi conosciuti come gli 'Oscar dell'insegnamento"), è stata scelta da Apple tra le app consigliate e inclusa da Google tra le "Best of 2016".
Tra i vari accordi con istituzioni accademiche di primaria importanza, ABA English ha recentemente stretto un accordo con Cambridge English Language Assessment ed è diventata la prima accademia completamente digitale autorizzata a rilasciare i certificati ufficiali di Cambridge English.
L'accademia, con sede a Barcellona, si contraddistingue per il suo carattere multinazionale e multidisciplinare.
Quasi il 90% degli studenti risiede fuori dal territorio spagnolo.
ABA English è composta da un team di oltre 70 professionisti di 20 diverse nazionalità con esperienza in varie aree.
Per maggiori informazioni visita il sito internet www.abaenglish.com o su mobile: AppStore o GooglePlay.
“Scelgo io! Digito positivo” Giovani a confronto per costruire una Rete
Facciamo rete per difendere la Rete
"Scelgo io! Digito positivo"
Giovani a confronto per costruire una Rete migliore
Palermo – Domani- Venerdì 28 aprile 2017, dalle ore 9.30 alle ore 14.00, presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo, si svolgerà la manifestazione "Scelgo io! Digito positivo" - nell'ambito delle iniziative promosse da "Generazioni Connesse", progetto coordinato dal Ministero dell'Istruzione e finalizzato alla promozione dell'uso consapevole della Rete presso i giovani.
La manifestazione organizzata dall'associazione Cuore e Parole Onlus, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico per la Sicilia e con il supporto dell'Ente di formazione Eurosofia convenzionato con Anief, si propone di sensibilizzare gli studenti e i docenti rispetto al tema del bullismo e del cyberbullismo.
giovedì 27 aprile 2017
Parte il Corso Intensivo di Europrogettazione a Firenze
www.eurosportello.eu
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www.CorrieredelWeb.it
SOFT STRATEGY: I GIOVANI TROVANO LAVORO CON LE LEZIONI IN AZIENDA
8 ragazzi entrano nel team Soft Strategy grazie al progetto "ICT Security Academy"
Soft Strategy, società italiana leader di settore nel management consulting, ha appena concluso un percorso formativo, finanziato dalla Regione Lazio, che ha visto l'inserimento diretto in azienda di 8 giovani talenti.
"ICT Security Academy" è un percorso di formazione fortemente voluto da Soft Strategy, della durata di circa un mese e mezzo e intrapreso a seguito di un piano presentato a valere su un bando della regione Lazio rivolto allo sviluppo dell'occupabilità.
Il bando, rivolto a laureati di ambo i sessi sotto i 35 anni, prevedeva la selezione di 13 persone disoccupate o inoccupate da inserire in un percorso didattico (a titolo totalmente gratuito) che fornisse conoscenze su temi di interesse aziendale, al termine del quale, come richiesto dalla Regione, almeno il 50% dei partecipanti fosse inserito in azienda.
"Siamo estremamente orgogliosi del progetto realizzato e della reale opportunità che ha portato per gli otto ragazzi che ora sono parte della squadra di Soft Strategy"- spiega Francesco Vollono, direttore marketing di Soft Strategy - "In un mondo del lavoro incerto come quello di oggi, in modo particolare per i giovani, avere possibilità concrete di imparare sul campo, conoscere il clima aziendale e di essere inseriti nella stessa azienda che ha fornito la formazione è un bel segnale. È la nostra più grande soddisfazione essere riusciti ad inserire più del 60% dei ragazzi che hanno partecipato e speriamo di poter presto inaugurare un secondo ciclo".
L'accademia di Soft Strategy, che ha visto la presenza di docenti di altissimo livello e lezioni in azienda, ha voluto fornire ai ragazzi basi concrete e solide sui temi quali l'ICT security, Data Privacy, Cybersecurity, Project Management, affinchè ci fosse una reale preparazione al mondo del lavoro in campo dell'ICT Security.
Deduplicare, comprimere e ottimizzare i dati in tempo reale con le infrastrutture iperconvergenti - 16 maggio
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