Soft Skills, Digital Transformation e Recruiting 2.0:  come cambia il mondo del lavoro
     
    Andrea Pedrini,
    Country Manager Italia - Visiotalent
     
    Oggi le soft skills, le cosiddette  "competenze trasversali", sono al centro dell'attenzione del mercato del lavoro  e rappresentano una componente chiave all'interno del processo di selezione. 
     
    Ma cosa sono  esattamente queste competenze trasversali? Per soft skill intendiamo  una particolare abilità di natura cognitivo-relazionale propedeutica  all'interazione efficace e produttiva con gli altri, sia sul posto di lavoro  che al di fuori di esso.
     
    Non si  tratta, quindi, di competenze tecnico-specialistiche: tutte quelle conoscenze  che dipendono dal bagaglio formativo e dalle esperienze professionali pregresse  sono denominate hard skills. Le hard skills sono misurabili, quantificabili e  facilmente dimostrabili, e possono  essere acquisite con lo studio e la pratica. 
     
    In un momento in cui la collaborazione, il benessere sul  posto di lavoro e l'integrazione culturale tra un dipendente e la propria  azienda sono tematiche di grande attualità, non è più sufficiente avere un buon  bagaglio di hard skills, ma è necessario dimostrare anche piena padronanza  delle proprie soft skills.  Queste "competenze trasversali" non  costituiscono un semplice valore aggiunto, ma possono rivelarsi abilità  vincenti e capaci di fare la differenza.
     
    Nel 2017 Google ha diffuso i risultati di uno studio condotto  internamente in cui sono stati esaminati vari team per determinare i gruppi più  innovativi e produttivi in azienda. La ricerca ha stabilito che i team con le  migliori performance non erano quelli composti da "luminari", bensì  quelli interdisciplinari in cui i dipendenti avevano messo in campo le proprie "competenze  trasversali" durante il processo collaborativo. 
     
    Ma non sono solo le multinazionali hi-tech a  trovare valore in questo tipo di competenze. La crescente importanza data al "saper  essere", in contrapposizione a quella del "saper fare", è un fenomeno sempre  più condiviso dalle imprese che cercano personale.
    L'avvento della digitalizzazione  sta portando non solo ad un miglioramento della  tecnologia e dell'automazione, ma ad un vero e proprio ripensamento a 360 gradi  del modo di lavorare.
    Il World Economic Forum ha pubblicato un rapporto, "The Future of Jobs", in cui ha messo in luce che entro i prossimi due  anni più di un terzo delle competenze  considerate importanti nelle risorse umane di oggi cambieranno.
     
    Secondo il WEF, le 10 skills che nel  2020 verranno ritenute indispensabili per avere successo sono: risoluzione di problemi complessi, pensiero critico, creatività,  gestione delle persone, capacità di coordinarsi con gli altri, intelligenza  emotiva, capacità di giudizio e di prendere decisioni, orientamento al servizio,  negoziazione e flessibilità cognitiva.
     
    Le abilità trasversali sono, però, spesso assenti nei curricula  e di più difficile valutazione rispetto alle competenze tecniche oggettive. 
    Come  riportato dal Global Recruiting Trends  2018, frutto di una ricerca condotta da LinkedIn su  9.000 professionisti delle risorse umane, si sta  assistendo ad una vera e propria rivoluzione nel campo del recruiting.
    Nuove modalità  di colloquio e tool tecnologici stanno prendendo sempre più piede. Il tutto nell'ottica di abbandonare il  classico CV e di scendere in campo per valutare in modo più efficace la preparazione  di una risorsa.
     
    Grazie a queste nuove  pratiche i candidati hanno la possibilità di mettersi maggiormento in gioco,  permettendo, così, ai recruiters d'identificarne più rapidamente e con  accuratezza sia le hard che le soft skills.
     
    Il colloquio  tradizionale potrebbe essere presto un ricordo lontano grazie all'avvento di  queste nuove modalità di selezione: 
     
    Video colloquio. Il video  colloquio è una delle ultime frontiere del recruiting ed una pratica sempre più  diffusa all'interno del processo di selezione dei candidati. 
    L'azienda francese Visiotalent è attualmente una  delle realtà di maggior successo del settore. 
    Rapido, intuitivo e basato sulle tecnologie più avanzate,  il tool ideato da Visiotalent consente  ai professionisti delle risorse umane d'invitare i candidati a registrare un  video che simuli un colloquio reale. Grazie al video, le competenze emergono  immediatamente, con benefici per le aziende in termini di tempo, costi ed  efficacia. Il video colloquio rappresenta anche un'occasione unica per i  candidati in quanto dà loro la possibilità di esprimersi al di là del CV,  mostrare la propria personalità e far emergere le soft skills. 
     
    Test della personalità. Un'altra strategia  che le aziende possono utilizzare per valutare le soft skills è sottoporre un  test della personalità ai propri candidati. 
    Attraverso alcune domande, questi test  consentono di far emergere i tratti principali del carattere ed evidenziare i  comportamenti che il candidato adottarebbe in determinate situazioni. A volte  sono talmente accurati da svelare persino il potenziale tasso di affinità tra  un manager ed il suo futuro collaboratore.
     
    Realtà virtuale. Negli ultimi anni, la realtà virtuale e la  realtà aumentata sono state impiegate per l'innovazione di diversi settori,  quindi non sorprende che abbiano un impatto anche nel mondo del recruiting. Ad  esempio, alcune importanti realtà, come Lloyds Banking e la Commonwealth Bank  of Australia, utilizzano questa tecnologia per valutare le capacità decisionali  e di problem solving dei candidati.
     
    Assessment di gruppo. Il colloquio collettivo è una soluzione  di analisi e valutazione del candidato: il fine è quello di valutare le  capacità necessarie per svolgere un'attività professionale attraverso la  simulazione di una tipica situazione aziendale. Dalla discussione e dal  confronto tra i membri del gruppo, il selezionatore può valutare la capacità  del singolo candidato di lavorare in team e il possesso o meno dei requisiti  interpersonali che il lavoro di squadra inevitabilmente richiede. 
     
    Audizioni di lavoro. Queste non sono altro che attività nelle  quali al candidato viene chiesto di cimentarsi al fine di mettere in mostra  quello di cui è effettivamente capace. Durante l'audizione di lavoro, il  candidato che ha dato un'impressione tutt'altro che stellare, potrebbe invece  rivelarsi più valido rispetto ad uno che, durante il colloquio, ha fatto  faville.
     
    Come abbiamo visto, sono  numerose le nuove modalità di colloquio che permettono un'analisi dei diversi  aspetti del candidato e della sua personalità. Il proliferare di nuovi  strumenti nel campo dell'HR ha sicuramente semplificato la vita ai professionisti  del settore rendendo maggiormente efficace la scelta finale del candidato, ma  potrebbe, invece, creare delle difficoltà a  chi verrà giudicato sulla base di competenze che non ha allenato nel corso  della propria formazione.
     
    Un consiglio per chi è  alla ricerca di lavoro arriva da Visiotalent, il cui tool di video interviste è  già stato utilizzato da oltre 10.000 candidati solo nel nostro Paese: "Il  migliore approccio per far emergere le proprie capacità comunicative, di  leadership o di problem solving è quello di rimanere se stessi, evidenziando al  massimo i propri punti di forza", commenta Andrea Pedrini, Country Manager  Italia dell'azienda.   
     
    Le cosiddette competenze  trasversali, al pari delle hard skills, si possono potenziare con un'attività  di vero e proprio allenamento.  "Sul sito  e sull'app di Visiotalent – continua Pedrini - è possibile effettuare la  simulazione di una video intervista attraverso cui il candidato può prendere  consapevolezza della propria capacità di comunicare, sia a parole che con il  linguaggio del corpo, ed imparare a far emergere le proprie soft skills in fase  di colloquio."
     
    Il coaching e le  simulazioni sono uno strumento prezioso ed estremamente efficace per coltivare  e sviluppare queste "competenze trasversali" che hanno natura sostanzialmente  relazionale e comunicativa, e che trovano la loro massima espressione nei  rapporti interpersonali.
     
    
     
    A proposito di  Visiotalent:
    Fondata nel 2014 dagli imprenditori francesi Gonzague  Lefebvre e Louis Coulon, Visiotalent è azienda leader in Europa nell'ambito del  Video Recruitment.
    Rapido, intuitivo e basato sulle tecnologie più avanzate,  il sistema di video colloqui ideato da Visiotalent contribuisce a rendere il  processo di assunzione più semplice ed efficace, con notevoli benefici sia per  i professionisti delle risorse umane, che per i candidati.
    Ad oggi, oltre 300 realtà - tra cui Generali, Prysmian,  ING Direct, Burger King, Blablacar, Leroy Merlin, Sephora, Deloitte, Cartier,  Gazprom - hanno scelto di utilizzare Visiotalent.
    Con sede centrale a Lille ed uffici a Parigi, Lione e  Nantes, Visiotalent ha recentemente ampliato la propria attività a livello internazionale  con l'apertura delle nuove sedi di Milano, Madrid e Bruxelles.