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giovedì 27 agosto 2020

SCUOLA: COLDIRETTI, TREMILA AULE NELLE FATTORIE ITALIANE

SCUOLA: COLDIRETTI, TREMILA AULE NELLE FATTORIE ITALIANE

 

Con l'apertura delle scuole alle porte sono oltre tremila le fattorie didattiche italiane che potrebbero mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da coronavirus con l'aggiunta anche di grandi spazi all'aria aperta per i momenti di intervallo dell'attività didattica. E' quanto afferma la Coldiretti in relazione alle difficoltà e ai problemi di Governo e Regioni per la ripartenza delle scuole il prossimo 14 settembre in uno dei momenti più difficili per il Paese.

 

Le fattorie didattiche sono aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando – precisa la Coldiretti – sull'educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l'alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Una percorso di formazione che vede spesso coinvolti anche i 24mila agriturismi che da nord a sud della Penisola custodiscono tesori ambientali, culturali ed enogastronomici delle proprie aree di riferimento.

 

Le fattorie italiane grazie alla loro distribuzione capillare nelle diverse regioni d'Italia con una presenza anche nelle zone rurali più marginali possono risolvere molti problemi organizzativi ed essere – sostiene la Coldiretti – un utile affiancamento all'attività degli istituti scolastici del territorio.  Inoltre proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all'aperto – continua la Coldiretti – le fattorie sono forse i luoghi più sicuri per l'attività didattica perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio. Non è un caso infatti – sottolinea la Coldiretti – che appena lo 0,1% delle 51363 denunce di contagio da Covid-19 al lavoro registrate dall'Inail in Italia dal 1 gennaio al 31 luglio riguardino l'agricoltura.

 

Negli ultimi venti anni – spiega la Coldiretti - circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d'età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori hanno già frequentato le fattorie didattiche italiane grazie alle iniziative Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti. Le fattorie didattiche possono anche svolgere un ruolo fondamentale – conclude la Coldiretti – nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, che rientreranno al lavoro in concomitanza con l'inizio delle lezioni scolastiche.

 





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mercoledì 26 agosto 2020

Fase 3, autunno caldo in vista per bar e ristoranti. Ad agosto 300mila dipendenti in meno


AUTUNNO CALDO IN VISTA PER I PUBBLICI ESERCIZI:
AD AGOSTO 300.000 DIPENDENTI IN MENO 

Caduta libera per il numero di occupati rispetto a un anno fa. Le perdite maggiori si registrano nei settori chiave, ristoranti e bar, con un calo di 124.419 e 62.454 posti di lavoro.

 

Roma, 25 agosto 2020 – Cresce la preoccupazione tra i titolari di pubblici esercizi in vista del prossimo autunno. Se i flussi turistici interni hanno consentito alle attività delle località costiere di contenere i costi, altrettanto non si può dire per i locali dei centri storici delle città d'arte, svuotate dal mancato arrivo dei turisti stranieri. I numeri complessivi sugli occupati del mese di agosto, lasciano pochi dubbi: ben 303.529 posti di lavoro in meno, rispetto al 2019. Un dato che non è destinato a migliorare nel breve, vista la previsione dell'Organizzazione Mondiale del Turismo secondo cui il 2020 si chiuderà con una flessione del 75% dei i flussi globali.

A fotografare la situazione nostrana è il Centro Studi di Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che ha analizzato tutti i comparti di riferimento. Le perdite maggiori in termini di volumi si registrano per ristoranti e bar con rispettivamente 124.419 e 62.454 posti di lavoro in meno. Numeri impietosi anche per gli stabilimenti balneari e le aziende che si occupano di fornitura di pasti preparati con 13.425 e 52.251 occupati in meno. Tra i settori più colpiti certamente quello delle discoteche e dei locali da ballo che, proprio negli ultimi giorni, hanno subito una nuova chiusura forzata. Stesse difficoltà per le aziende del catering e banqueting che, anche se non costrette a chiudere, risentono della pressoché totale assenza di eventi e congressi. Per loro gli occupati in meno sono 46.828.

"I pubblici esercizi sono uno degli attori principali della filiera turistica e dovrebbero assistere a una crescita della mole di lavoro nei mesi estivi, in particolare ad agosto. Purtroppo quest'anno le cose vanno molto diversamente. L'emergenza sanitaria, le restrizioni e il calo dei flussi turistici hanno inciso, come era prevedibile, in maniera decisa sullo scenario occupazionale. – evidenzia il Centro Studi Fipe-Confcommercio - Il patrimonio di competenze faticosamente accumulato nel corso di anni di lavoro è, mai come ora, a rischio. Dobbiamo necessariamente tutelare un modello di lavoro e, prima ancora, un modello di socialità fondamentale per l'attrattività turistica del nostro Paese." 

 




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DOMUS ACADEMY AMPLIA LA PROPRIA OFFERTA FORMATIVA CON 4 NUOVI CORSI BREVI ONLINE

DOMUS ACADEMY AMPLIA LA PROPRIA OFFERTA FORMATIVA CON 4 NUOVI CORSI BREVI ONLINE

60 ore di alta formazione per accrescere le proprie competenze e assicurarsi successo professionale in un mercato contemporaneo costantemente in evoluzione

 

 

A partire da settembre prenderanno il via i 4 nuovi corsi brevi online proposti da Domus Academy volti ad indagare alcuni tra i temi contemporanei più rilevanti negli attuali scenari del design, con l'ambizioso obiettivo di offrire a neolaureati e giovani professionisti l'opportunità di accrescere la propria esperienza, ampliare la propria preparazione e acquisire nuove prospettive critiche e metodologiche che troveranno applicazione nelle rispettive attività professionali.

 

I corsi, della durata di 4 settimane per un totale di 60 ore, si rivolgono a tutti coloro che sono in possesso di una laurea triennale o di un'esperienza equivalente e si svolgeranno online in lingua inglese. Per venire incontro alle esigenze del pubblico globale proveniente da diverse parti del mondo, la scuola offre orari flessibili dal lunedì al sabato, con lezioni suddivise in sessioni mattutine dalle 10.00 alle 12.30 CET e sessioni pomeridiane dalle 16.00 alle 18.30 CET.
I corsi si terranno: dal 28 settembre al 23 ottobre 2020, dal 9 novembre al 4 dicembre 2020 e dall'11 gennaio al 5 febbraio 2021.




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mercoledì 19 agosto 2020

SCUOLA: UECOOP, IN 1 AZIENDA SU 2 LAVORO FLESSIBILE AI GENITORI

SCUOLA: UECOOP, IN 1 AZIENDA SU 2 LAVORO FLESSIBILE AI GENITORI

 

In oltre la metà delle aziende (57%) si sta prevedendo di applicare smart working e riduzioni dell'orario di lavoro nel caso che le scuole italiane non riaprano completamente o lo facciano con orari e tempistiche diverse da zona a zona. E' quanto emerge dall'indagine dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese da nord a sud dell'Italia in riferimento alle ultime decisioni del Governo per il prossimo inizio dell'anno scolastico il 14 settembre con la riapertura che potrebbe essere diversificata territorialmente, a seconda dell'andamento dell'indice Rt sui contagi. Si tratta di decisioni che – sottolinea Uecoop – incidono in maniera sostanziale sulla vita delle famiglie con i genitori che, soprattutto per i figli più piccoli, devono riorganizzare orari e spostamenti. Per questo nonostante il momento non facile dal punto di vista economico – spiega Uecoop – le aziende cooperative stanno studiando soluzioni diversificate per soci e dipendenti rispetto alle modalità e agli orari di lavoro. La riapertura delle scuole con una nuova organizzazione degli orari è una preoccupazione in più per le famiglie e per le aziende che si aggiunge a quella per la protezione della salute sul lavoro e a casa con – evidenzia Uecoop – oltre 1/4 (26%) delle imprese che rispetto alla pandemia e alle precauzioni anti contagio, dalle mascherine al distanziamento, non vede soluzioni prima dell'estate dell'anno prossimo nel 2021. Abbiamo davanti uno scenario di grande incertezza sul futuro – conclude Uecoop – per questo è necessario attivare al più presto il piano di rilancio investendo tutte le risorse disponibili e riorganizzando nella maniera più efficiente possibile anche i servizi di welfare, dalla sanità alla scuola.




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martedì 18 agosto 2020

Il lavoro del futuro è Smart e gender-less - la ricerca di Variazioni sul lavoro agile


Il lavoro del futuro è smart, si fonda sulla fiducia e non ha colori, questo quanto emerge dalla ricerca condotta da Variazioni, società di consulenza specializzata in innovazione organizzativa e smart working.

L'indagine, che ha coinvolto un campione di 15.000 rispondenti del settore privato, di cui il 47% donne e il 53% uomini, ha fatto luce sullo stato dell'arte di aspettative e desiderata di manager e lavoratori mettendo in luce le (mancate) differenze tra donne e uomini nel relazionarsi col lavoro agile.

"Lontani dalla logica emergenziale a cui ci ha costretto il lockdown, una riflessione sul lavoro del futuro è adesso necessaria. Confuso troppo spesso con politiche di welfare pensate per donne e madri, lo smart working, adottato nella forma più autentica, richiede un percorso che agisca sul fronte culturale e organizzativo che deve essere adeguatamente governato e assimilato a tutti i livelli dell'organizzazione. – Commenta Arianna Visentini, co-fondatrice di Variazioni -

Nonostante ciò è importante notare come l'emergenza sanitaria, il lockdown e la conseguente adozione del lavoro da remoto, hanno permesso una ricomposizione e redistribuzione più eterogenea dei carichi di cura. Abbiamo infatti rilevato una stessa propensione e attenzione al work-life balance da parte di uomini e donne. Addirittura, le donne hanno percepito maggiormente i vantaggi del lavoro agile rispetto ai colleghi uomini, hanno avuto l'occasione di migliorare le proprie competenze lavorative e di stare in un contesto che ha facilitato la gestione dei propri tempi di vita.

Il motivo per cui lo smart working è fin troppo spesso confuso con uno strumento di welfare per donne e madri è da ricercare più a fondo nella cultura di genere dell'intero Paese, nelle disuguaglianze nel mercato del lavoro e sul fronte della carenza dei servizi per l'infanzia. Quanto preme precisare, è la natura neutra di quella che è una mentalità che investe l'intera azienda e che non andrebbe mai dipinta di rosa né relegata alle sole situazioni emergenziali".

 

IL LAVORO DEL FUTURO È SMART, SI FONDA SULLA FIDUCIA E NON HA COLORI

L'EMERGENZA DA CORONAVIRUS HA FATTO DA FACT CHECKER PER LO SMART WORKING RIVELANDONE BENEFICI PER MANAGER E LAVORATORI DI ENTRAMBI I SESSI

Milano, 18 agosto 2020 - Il lavoro del futuro è smart, si fonda sulla fiducia e non ha colori, questo quanto emerge dalla ricerca condotta da Variazioni, società di consulenza specializzata in innovazione organizzativa e smart working.

L'indagine, che ha coinvolto un campione di 15.000 rispondenti del settore privato, di cui il 47% donne e il 53% uomini, ha fatto luce sullo stato dell'arte di aspettative e desiderata di manager e lavoratori mettendo in luce la (mancate) differenze tra donne e uomini nel relazionarsi col lavoro agile.

 

"A emergenza sanitaria quasi conclusa, lavoratori e manager si ritrovano a fare un bilancio su come e quanto questa situazione abbia cambiato il proprio modo di lavorare e di relazionarsi con colleghi e team. L'emergenza sanitaria e il lockdown sono stati dei banchi di prova che hanno messo in evidenza come il lavoro agile sia un abilitatore di innovazione, una piattaforma win-win capace di generare valore per aziende e lavoratori in maniera indipendente rispetto al genere di appartenenza. – commenta Arianna Visentini, fondatrice di VariazioniUno strumento troppo spesso associato alle donne, lo Smart Working rivela la propria natura neutra. Lavoro agile significa conciliare meglio vita lavorativa ed extra-lavorativa, instaurare relazioni fondate sulla fiducia e svincolarsi dalle logiche del tesserino, del rosa e dell'azzurro".

Se lo Smart Working non è sinonimo di lavorare peggio, non significa nemmeno lavorare meno: il 60% degli intervistati ha dichiarato che la qualità della propria prestazione non ha subito variazioni mentre il 26% (di cui 25% uomini e 26% donne) ha constatato un miglioramento. A dichiarare che la propria vita privata non ha subito cambiamenti se non in positivo sono il 74% degli intervistati, evidenziando come le persone siano riuscite ad organizzarsi raggiungendo nuovi equilibri e modificando la concezione dei ruoli e degli spazi, anche urbani: la diversa collocazione spaziale non ha fatto venir meno il lavoro di squadra.

Tra gli elementi positivi segnalati dagli smart worker, le donne hanno messo particolarmente in rilievo i miglioramenti in campo tecnologico. Minime o nulle le differenze di genere per tutti gli altri aspetti indagati: l'aver creato nuove forme di collaborazione, l'aver messo in campo energie positive e l'essersi sentiti parte di una community virtuale sono aspetti che hanno accomunato entrambi i sessi.

Una rimodulazione del lavoro e della comunicazione con lavoratori e team ha coinvolto i vertici aziendali che hanno imparato a gestire le relazioni con più fiducia e consapevolezza oltre che a delegare. Il 58% di loro afferma che la propria prestazione lavorativa non ha subito variazioni, mentre per il 25% del campione questa è stata superiore agli standard abituali. Le relazioni improntate sulla fiducia sono state matrice di responsabilità tra gli smart worker che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati nel 70% dei casi.

 

Se l'esperienza smart è stata positiva per i manager e lavoratori, maggiori difficoltà sono state riscontrate da chi non aveva avuto modo di attuare il lavoro agile in precedenza: solo il 42% di questi ha infatti dichiarato di essersi fatto trovare pronto a gestire l'emergenza contro il 64% dei navigati.

 

A Fase 3 inoltrata ci si interroga, dunque, su quali siano le modalità del lavoro del futuro. Dove solo il 2% degli intervistati non vede possibilità di adozione del lavoro agile, la maggioranza ne pronostica l'adozione integrale (76%) o parziale (22%). Quasi 9 lavoratori su 10 vorrebbero continuare a lavorare in smart working (87% donne e 84% uomini), mentre circa 8 manager su 10 ne consigliano l'adozione. Risultati che attribuiscono in maniera risolutiva l'aggettivo smart e il genere neutro al lavoro del futuro.



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venerdì 14 agosto 2020

Lecce. Banchi e sedie per distanziamento antiCovid nelle scuole superiori


AVVIO ANNO SCOLASTICO IN SICUREZZA: 

LA PROVINCIA OTTIENE 1 MILIONE E 300MILA EURO 

PER LE SCUOLE SUPERIORI.

MINERVA: "IN ARRIVO BANCHI E SEDIE NUOVE 

PER GARANTIRE IL DISTANZIAMENTO"

 

La Provincia di Lecce in campo per garantire l'avvio del nuovo anno scolastico in sicurezza, rispetto all'emergenza sanitaria da Covid 19, nei 42 Istituti d'istruzione superiore di sua competenza.

 

L'Ente di Palazzo dei Celestini si è candidato ed ha ottenuto il finanziamento  di 1 milione e 300 mila euro dal Ministero dell'Istruzione, partecipando all'Avviso pubblico del 24 giugno scorso, " Interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell'emergenza sanitaria da Covid 19", emanato nell'ambito delle azioni del Programma operativo nazionale "Per la Scuola – Competenza e ambienti per l'apprendimento" 2014 – 2020 - Asse II – Infrastrutture per l'istruzione – Fondo europeo di sviluppo regionale e dell'Obiettivo specifico 10.7.
 
Una parte di questo finanziamento, per un importo pari a 183.831 euro, sarà subito destinato all'acquisto di nuovi banchi e sedie, da distribuire nei 42 Istituti superiori del territorio salentino, così da garantire il distanziamento tra i 38.847 alunni frequentanti, suddivisi in 1873 classi, su un totale di 100 immobili, tra sedi centrali e succursali.
 

Il presidente Stefano Minerva ha firmato, in queste ore, il provvedimento con cui approva la "Scheda progettuale sintetica per le forniture"redatta dal Servizio Edilizia, Programmazione rete scolastica e patrimonio dell'Ente, guidato dal dirigente Dario Corsini

 

La Scheda, unica per tutti gli edifici scolastici di competenza dell'Ente, riguarda l'approvvigionamento di banchi e sedie per alunno idonei a favorire il distanziamento tra gli studenti, in coerenza con le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico e con il successivo Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative, adottato dal Ministero dell'Istruzione.

 
"Per ottimizzare i tempi, avevamo già chiesto ai dirigenti scolastici degli Istituti d'istruzione secondaria superiore di nostra competenza, di indicare il fabbisogno di arredi ed attrezzature scolastiche idonei a favorire il necessario distanziamento all'interno dei plessi scolastici. Da questa istruttoria preliminare è scaturita la scheda sintetica, in base alla quale, nei prossimi giorni porteremo a completamento le procedure di approvvigionamento di banchi e sedie", spiega il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

 

"Fin dall'inizio del mandato, il diritto allo studio e la sicurezza delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi all'interno delle aule scolastiche sono stati una priorità della nostra azione di governo. Il finanziamento ottenuto e il lavoro fin qui svolto,  grazie all'efficienza del nostro Servizio di edilizia scolastica e al costante rapporto di collaborazione con i dirigenti scolastici, sono una dimostrazione concreta del nostro impegno in questa direzione ", conclude Minerva.

 

Lecce, 14 agosto 2020



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martedì 11 agosto 2020

Scuola: Agia-Cia, agriturismi e fattorie didattiche offrono spazi alternativi alle aule

  
Scuola: Agia-Cia, agriturismi e fattorie didattiche offrono spazi alternativi alle aule

 

Per il rientro a settembre i giovani agricoltori raccolgono l'appello dell'Anci e candidano le loro strutture  

 

Roma, 11 ago – A poco più di un mese dal ritorno degli studenti in classe, Cia-Agricoltori Italiani e i suoi giovani imprenditori riuniti nell'Agia, raccolgono l'appello dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), che lamenta la mancanza di 20mila aule su tutto il territorio nazionale. Agia-Cia è, dunque, disponibile a candidare gli agriturismi e le fattorie didattiche dei propri associati a spazi alternativi alle aule scolastiche, garantendo il distanziamento sociale necessario all'attività didattica e rispettando tutti i requisiti di capienza, sicurezza e igiene.

In Italia ci sono circa 24mila aziende agrituristiche, strutture già pronte a rispondere, per loro stessa natura, alle esigenze dei tanti Comuni italiani alla ricerca di luoghi ad hoc per le lezioni del nuovo anno. I locali degli agriturismi sarebbero immediatamente pronti al supporto del mondo dei giovani e della scuola, con il quale hanno già instaurato una partnership feconda, organizzando in sicurezza attività ricreative e educative per bambini nelle fattorie didattiche durante i periodi estivi.

Le aziende agrituristiche potrebbero, così, svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere i Comuni italiani in difficoltà e, allo stesso tempo, ricavarne una fonte di reddito, andando a  compensare le perdite di una stagione irrimediabilmente compromessa dal Covid-19, che ha colpito in modo drammatico tutto il settore del turismo rurale e enogastronomico.

 



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Scuola, allarme "Summer Slide": le vacanze compromettono le competenze didattiche riducendo del 39% le capacità di lettura e scrittura dei bambini. Dagli esperti i consigli per rimediare


SCUOLA, ALLARME "SUMMER SLIDE": LE VACANZE COMPROMETTONO LE COMPETENZE DIDATTICHE RIDUCENDO DEL 39% LE CAPACITÀ DI LETTURA E SCRITTURA DEI BAMBINI. DAGLI ESPERTI I CONSIGLI PER RIMEDIARE

 Se per i più piccoli le attività all'aria aperta aiutano a stimolare creatività e pensiero critico, per i bambini delle elementari individuare argomenti appassionanti attorno ai quali realizzare ricerche e progetti può rappresentare un modo per mantenere le abilità di lettura, scrittura e pensiero logico. Sono questi alcuni dei consigli per arginare il "summer slide", ossia la diminuzione delle competenze acquisite a scuola che secondo un nuovo studio pubblicato dall'American Educational Research Journal colpisce milioni di bambini in estate.

 

I mesi estivi rappresentano il periodo ideale per consentire ai più piccoli di divertirsi e liberarsi dallo stress scolastico, ma una lunga pausa lontano dai libri può diventare al tempo stesso sinonimo di deficit accademico. A segnalare questo problema è una recente ricerca della University of Southern California pubblicata dall'American Educational Research Journal e rilanciata pochi giorni fa dalla CNN secondo cui più della metà degli studenti possono arrivare a perdere nel corso dei mesi estivi fino al 39% delle capacità di lettura e scrittura acquisite sui banchi di scuola. Un fenomeno negativo che prende il nome di "summer slide", accentuato quest'anno dall'emergenza sanitaria che ha costretto milioni di bambini a fare i conti con la didattica a distanza. Basti pensare che un'indagine americana della CBS ha segnalato come il 62% degli studenti, soprattutto delle elementari, abbia accusato problemi di stress, stanchezza e deficit di attenzione. Ma quali sono i consigli degli esperti per contrastare il "summer slide"? Ai più piccoli possono essere di aiuto le attività all'aria aperta, tipiche del modello didattico della "outdoor education", che permettono di stimolare fantasia e creatività grazie al tempo trascorso immersi nella natura. Per i più grandi, invece, è consigliabile individuare dei temi appassionanti attorno ai quali sviluppare ricerche, progetti e letture.

 

"Durante l'estate bisognerebbe valorizzare al massimo le attività all'aria aperta, facendo in modo che il bambino possa ritrovare quel senso di autonomia, scelta e responsabilità purtroppo venuto a mancare in questi mesi – spiega Mariarosa Porro, pedagogista presso il Baby College di Monza – Soprattutto per i bambini più piccoli un valido aiuto arriva dalla outdoor education: i genitori, per esempio, possono accompagnarli in un viaggio nella natura preparando per loro uno zainetto con un kit dell'esploratore, contenente un piccolo taccuino, un binocolo, una lente di ingrandimento e dei sacchetti di carta per fargli osservare la realtà che li circonda. E ancora, al parco o durante i viaggi estivi, i bambini possono utilizzare la tecnica del frottage per creare un libro con le texture delle diverse superfici o dedicarsi alla caccia al colore, ai suoni e ai rumori. I più piccoli hanno, infatti, bisogno di vivere le proprie esperienze in un ambiente imperfetto, in spazi all'aperto movimentati e stimolanti".  

L'importanza della "outdooor education"  come opportunità di apprendimento e occasione di sviluppo di quelle competenze che durante questo periodo di chiusura delle scuole non è stato possibile sostenere è  confermata anche da una ricerca dell'American Academy of Pediatrics (AAP), pubblicata su Psychology Today, secondo cui trascorrere del tempo all'aria aperta, immersi nella natura, incrementa il benessere socio-emotivo e lo sviluppo delle competenze relazionali nei bambini. E ancora, questo metodo didattico aumenta la capacità cooperativa tra i bambini, diminuisce la competitività, riducendo stress, rabbia e aggressività, e presenta delle significative ricadute positive sui risultati scolastici: attraverso l'esperienza diretta in natura, infatti, si aumenta la possibilità di sviluppare il pensiero critico e creativo, la capacità di problem solving, l'attenzione del bambino e l'amore verso l'apprendimento.

Ma quali sono, invece, le raccomandazioni destinate ai bambini delle elementari? "Ancor prima del curriculum didattico, è necessario che i genitori si assicurino del benessere emotivo dei bambini – spiega Luca Hubbard, Bilingual Coordinator del Junior College di Monza e Seregno - Per mantenere le abilità di lettura, di scrittura e del pensiero logico vale il consiglio più semplice al mondo: "practice makes perfect". È fondamentale, in questo periodo, incentivare l'utilizzo delle competenze letterarie e scientifiche individuando un argomento appassionante per il bambino e sviluppando, attorno ad esso ricerche, progetti e crafts. Accordare le tempistiche attraverso un timetable potrebbe essere utile per scandire il "tempo libero" e quello da dedicare all'attività. È poi fondamentale leggere ogni giorno 5 pagine, 20 pagine o un capitolo a patto che ciò che si legga sia appassionante. Infine, tenere un diario di bordo delle vacanze estive è una soluzione pratica per motivare alla scrittura e aumentare la consapevolezza del proprio vissuto. È fondamentale non sommergere di libri i bambini seduti alla scrivania, bensì immergeteli completamente nelle loro esperienze quotidiane."

L'importanza di coltivare le abilità di lettura anche durante la stagione estiva è confermata da una ricerca dell'American Academy of Arts and Sciences (AAAS) pubblicata sul New York Times, da cui si evince come i bambini che riescono a leggere dai quattro libri in su in questo periodo possono avere una maggiore comprensione del testo e ottenere un migliore rendimento scolastico al ritorno sui banchi di scuola. E ancora, secondo un'indagine dell'American Library Association (ALA) la lettura estiva aiuta i bambini a migliorare le proprie capacità di memoria e si tramuta in una vera e propria abitudine positiva che si ripercuote sull'andamento didattico. Ma la voglia di lettura deve essere favorita soprattutto dai genitori: una ricerca della National Summer Learning Association (NSLA) ha infatti sottolineato come i bambini siano maggiormente propensi a leggere un libro se incoraggiati dal comportamento positivo degli adulti.

Ecco infine i consigli degli esperti per aiutare i genitori ad affrontare l'allarme "summer slide".

PER I PIÙ PICCOLI (0-6 ANNI): 

1. Seguire il modello didattico della "Outdoor Education": l'educazione all'aria aperta migliora la salute fisica e mentale dei più piccoli, alimentando le competenze relazionali.

2. Utilizzare nuove tecniche per sperimentare attività ludiche: creare libri con la tecnica del frottage sfruttando le differenti texture delle superfici aiuta a rilassarli e a essere maggiormente creativi.

3. Dedicarsi all'esplorazione di ambienti all'aria aperta: i più piccoli possono creare un vero e proprio kit dell'esploratore e osservare la realtà che li circonda, migliorando il proprio benessere socio-emotivo dello stare in natura.

4. Concepire la natura come maestra: i bambini hanno bisogno di vivere le proprie esperienze stimolanti in mezzo alla natura, dedicandosi alla caccia ai colori, suoni e rumori, facendo in modo che il tempo all'aperto assuma un valore educativo.

5. Allestire uno spazio domestico in cui conservare una collezione dei lavoretti svolti: il ricordo del tempo trascorso outdoor evoca un vissuto esperienziale di ricerca personale, aiutando il bambino a sentirsi maggiormente a suo agio.

 

PER I BAMBINI DAI 6 ANNI IN POI:

1. Seguire il consiglio del "practice makes perfect": le attività ludiche, anche le più semplici, aiutano i bambini a migliorare le capacità di apprendimento.  

2. Migliorare la concentrazione attraverso attività stimolanti: individuare argomenti appassionanti attorno ai quali realizzare ricerche, mini progetti e crafts aiutano i bambini a rimanere attenti e concentrati.

3. Stilare una "timetable" per dividere il tempo libero da quello dedicato alle attività: tenere un vero e proprio diario giornaliero delle vacanze estive permette ai bambini di immergersi attivamente nelle esperienze quotidiane.

4. Leggere ogni giorno: la lettura quotidiana, soprattutto durante la pausa estiva, migliora la capacità di memoria e si tramuta in una vera e propria abitudine positiva che si ripercuote sull'andamento didattico.

5. Assicurarsi del benessere emotivo dei bambini: ancor prima del curriculum didattico, è necessario che i genitori si assicurino del benessere emotivo dei bambini. Non è importante sommergerli di libri, bensì immergerli completamente nelle loro esperienze quotidiane.   




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