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sabato 30 dicembre 2017

Lecce: Diploma in 4 anni in tre scuole

Scuole scelte per la qualità formativa e l'impegno nell'innovazione.

Tre scuole salentine si aggiudicano la sperimentazione quadriennale del MIUR.

"Galilei-Costa" e "Siciliani" di Lecce e "Vallone" di Galatina sono tra le 100 scuole scelte in Italia per l'avvio del diploma in quattro anni a partire da settembre 2018

Galilei-Costa: "Informatica e Auto-Imprenditorialità"
Siciliani: "Lo studente al centro"
Vallone: "Innovazione e Sostenibilità"

Sono stati pubblicati sul sito ufficiale del Ministero dell'Istruzione (MIUR) gli esiti della procedura di selezione delle 100 scuole in Italia di istruzione secondaria di secondo grado autorizzate alla sperimentazione di un percorso di studi quadriennale dal prossimo anno scolastico 2018/2019. Tra queste, dieci sono in Puglia, due nel barese, una nel foggiano, una nel tarantino, tre nel brindisino e tre nella provincia di Lecce.

Di queste ultime, ad essere state scelte dal Miur e ad aggiudicarsi il percorso di diploma in quattro anni, sono stati gli istituti "Galilei-Costa" di Lecce (SIA e Auto-Imprenditorialità), il "P. Siciliani" di Lecce (Liceo delle Scienze Umane) e l' "A. Vallone" di Galatina (Liceo Scientifico).

A premiare il "Galilei-Costa" di Lecce è stata la pluriennale esperienza nella didattica orientata all'Educazione all'Auto-Imprenditorialità. La proposta di sperimentazione quadriennale in Sistemi Informativi Aziendali presentata al Ministero ricalca, infatti, l'innovativo progetto "i-Startup" con cui la scuola ha avviato il presente anno scolastico. "i-Startup" è frutto di oltre dieci anni di incentivazione, incubazione e accelerazione di startup giovanili.

Il progetto di Liceo Quadriennale delle Scienze Umane dell'Istituto "P. Siciliani" di Lecce fonda la sua specificità sull'innovazione metodologico-didattica che vede lo studente al centro del processo di apprendimento e il docente con il ruolo di guida e mentore. Personalizzazione e valorizzazione degli apprendimenti in base ai differenti stili di apprendimento, anche in continuità con la scuola secondaria di primo grado, attraverso strategie e approcci didattici che potenzino i saperi già acquisiti e favoriscano lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza

Inoltre, il potenziamento delle ore di lingua straniera, con metodologia CLIL già dal primo anno, e del percorso di ASL già dal secondo anno, imprimono al percorso liceale una forte spinta di internazionalizzazione, educazione all'imprenditorialità ed orientamento in uscita.

Il Liceo "A. Vallone" di Galatina ha puntato sulla dialettica "Innovazione - Sostenibilità" che trova un felice punto di convergenza nella mission dell'Istituto, traducendosi nell'impegno di "Garantire a ogni studente la spendibilità, in ambito sia locale che internazionale, delle competenze maturate durante il percorso liceale". In tale prospettiva, leve strategiche fondamentali saranno il potenziamento della lingua inglese già dal primo anno, il Coding e la Robotica, intesa come contesto di applicazione delle discipline dell'area STEM (Science, Technology, Engineering and Marhematics).

Delle 100 scuole ammesse, 44 sono al Nord, 23 al Centro e 33 al Sud. Si tratta di 75 indirizzi liceali e 25 indirizzi tecnici. Ogni scuola attiverà una sola classe sperimentale e i percorsi partiranno a settembre, con l'anno scolastico 2018/2019. Le iscrizioni saranno possibili a partire dal prossimo 16 gennaio, la stessa data prevista per le iscrizioni ai percorsi ordinari.


2018 il desiderio degli studenti italiani è trovare lavoro

IL PRIMO DESIDERIO DEL 2018 PER GLI STUDENTI ITALIANI? 
UNA CHIAMATA DI LAVORO!

Un tempo erano i viaggi e comprarsi la prima macchina. Oggi tra gli studenti italiani vincono i sogni “normali” e funzionali ai loro bisogni concreti.

I sogni degli studenti italiani per il nuovo anno? Out desideri irrealizzabili e grandi aspirazioni: la maggior parte di loro si accontenterebbe di veder realizzati sogni concreti e risolte le esigenze della vita quotidiana. 

Ecco allora che allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre oltre la metà di loro (54%) sognerà di ricevere una chiamata di lavoro entro la prima settimana di gennaio, di potersi laureare a pieni voti (39%) o di superare gli esami di maturità senza patemi d’animo particolari (34%). 

Di fatto per sempre più studenti la massima aspirazione, se dovessero dire da cosa nascono i desideri che esprimeranno per il nuovo anno, è la soddisfazione di un bisogno concreto (46%), la realizzazione di un sogno si traduce infatti nella voglia di ottenere una maggiore indipendenza dalla propria famiglia (44%) una volta terminati gli studi.

E’ quanto emerge da uno studio del Sanpellegrino Campus* (www.sanpellegrino-corporate.it/it/sanpellegrino-campus) condotto su circa 2.500 studenti tra i 18 e i 25 anni con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community per capire quali sono desideri e aspettative per il 2018.

Desideri realizzabili e che rispondono a esigenze che nascono dalla loro condizione di studenti e laureati

Quali esigenze dovrebbe soddisfare la realizzazione di un sogno per gli studenti italiani? Ben il  39% ha risposto “migliorare il proprio tenore di vita senza rivoluzionarla”. Ma il bisogno maggiore che viene espresso attraverso i sogni è “la voglia di ottenere una maggiore indipendenza dalla propria famiglia” (44%). 

Sono in molti, poi, a ritenere che la realizzazione di un sogno coincida con la possibilità di “dedicare un po’ di tempo a se stessi” (21%), anche se c’è chi ammette che il bisogno primario nella realizzazione di un sogno è ottenere qualcosa che faccia “sentire diversi dagli altri”, magari come una star (4%).

Quali desideri per il nuovo anno esprimeranno gli studenti allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre? 
I desideri degni dei racconti in stile Mille e una notte non sembrano più in pole position: per il 43% degli italiani, infatti, la realizzazione del sogno più grande si traduce con la soddisfazione di un bisogno concreto

Naturalmente non manca chi sogna esperienze nuove e grandi avventure di cui essere protagonista (18%), ma a tornare con i piedi sulla terra sono in molti (33%).

Un capodanno all’insegna della concretezza, insomma. Al termine del fatidico count down che segnerà l’ingresso nel 2018, infatti, ben il54% degli studenti spera in una chiamata di lavoro entro la prima settimana di gennaio. 

Tra i ragazzi che ancora studiano, invece, il primo desiderio sarà quello di potersi laureare a pieni voti (39%) o di superare gli esami di maturità senza patemi d’animo particolari (34%).

Le nuove professioni digitali battono il mito del posto fisso. Bebe Vio e Gigi Buffon i personaggi che più incarnano i valori in cui si riconoscono gli studenti oggi

E quale lavoro vorrebbero fare? 
Grande ribalta tra i giovani hanno i nuovi mestieri digitali, vero pallino di uno studente su 3 (32%). 

C’è infatti chi sogna di lavorare creativamente nei social media (42%) e chi invece di poter inventare un’App (27%) o gestire un business attraverso e-commerce (23%) per ottenere subito gratificazione e successo. 

Molto più staccati i cosiddetti “lavori manuali” (12%), il mondo delle professioni tradizionali (10%) e il sogno del “posto fisso” (8%).

Ma quali sono i modelli aspirazionali dei giovani oggi? 
Tra i ragazzi molti vorrebbero vestire i panni di Gigi Buffon (32%), le cui lacrime dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio in Russia lo hanno ancora di più elevato come esempio di sportività e dedizione al lavoro. 

Al secondo posto troviamo Jeff Bezos (28%), il fondatore di Amazon reputato un uomo in grado di coniugare intelligentemente l’innovazione con la praticità della vita quotidiana. 

Sul gradino più basso del podio delle preferenze maschili si colloca invece Larry Page(21%), il fondatore di Google di cui i giovani apprezzano le doti visionarie e anticipatrici del futuro.

le donne
Bocciato lo star system, le ragazze guardano all’atleta paralimpica italiana Bebe Vio (34%) come il modello in grado di incarnare la determinazione tutta femminile di non fermarsi mai davanti a nessuno ostacolo della vita. 

Al secondo posto troviamo la signora della moda Miuccia Prada (26%), ritenuta un esempio vincente dello stile italiano nel mondo che ha saputo trasformare una passione in lavoro. 

Chiude il podio Luciana Littizzetto (18%), di cui le ragazze apprezzano l’attitudine a non prendersi troppo sul serio e avere uno sguardo scanzonato sulla vita.


*Sanpellegrino Campus è un progetto pluriennale lanciato nel 2011 dal Gruppo Sanpellegrino per creare un ponte con il Mondo dell’Università e dei giovani premiandone il merito, potenziandone le conoscenze accademiche e fornendo loro gli strumenti adatti per competere nel mercato del lavoro. 

In sei anni sono state create relazioni con 25 Atenei, raccolte 300 tesi di laurea, assegnate 9 borse di studio, erogati circa 100 stage formativi in diverse aree del business quali sales, manufacturing e supply chain e coinvolti direttamente circa 100mila ragazzi in visite in stabilimento, lezioni in aula e digital engagement.

venerdì 22 dicembre 2017

VENEZIA 23-26 gennaio 2018 | SCUOLA PER LIBRAI UMBERTO E ELISABETTA MAURI | XXXV Seminario di Perfezionamento


Scuola per Librai

SCUOLA PER LIBRAI UMBERTO E ELISABETTA MAURI

XXXV Seminario di Perfezionamento
Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 23 - 26 gennaio 2018
Tradizione e innovazione in libreria

Dal 23 al 26 gennaio 2018 si terrà a Venezia, presso la Fondazione Giorgio 
Cini sull'Isola di San Giorgio Maggiore, il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, consueto e atteso appuntamento organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri in collaborazione con Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, l'Associazione Librai Italiani, l'Associazione Italiana Editori e il Centro per il Libro e la Lettura.

Nella giornata conclusiva, il 26 gennaio, interverranno sui rapporti tra gestione della cosa pubblica e mondo della cultura il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.

Il Seminario è un importante appuntamento in cui l'editoria italiana e internazionale si confrontano sul presente e sul futuro del libro. I lavori del Seminario prevedono l'intervento, a fianco dei manager delle principali catene librarie europee e dei vertici dell'editoria italiana, di figure professionali e di personalità di altri settori per ampliare con i loro contributi l'orizzonte del dibattito. 

L'intento è quello di ridefinire e formare attraverso strumenti di analisi e conoscitivi sempre aggiornati la figura professionale del libraio che, senza perdere la sua identità di fondo, venga messo in condizione di riconoscere e anticipare i nuovi ritmi della produzione e della circolazione del libro.

Essere librai significa anche e soprattutto avere la capacità di trasmettere la curiosità e la sensibilità per un mondo fatto di storie che rimandano ad altre storie senza soluzione di continuità. Per essere librai non basta dunque essere delle persone colte o degli abili commercianti o dei manager accorti. Bisogna essere un concentrato di tutte queste qualità e la Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri ha l'ambizione di fornire a chi ha scelto questo mestiere gli strumenti tecnici, organizzativi e conoscitivi per muoversi con consapevolezza in un settore che oggi forse più di altri è in continua trasformazione.



La Scuola, primo esempio in Italia, dal 1984 promuove un confronto fecondo all'interno dell'universo librario che non rimane circoscritto all'organizzazione e alla gestione del punto vendita, ma analizza tutti gli aspetti che riguardano l'attività della libreria: distribuzione, commercializzazione e promozione. Un laboratorio di sperimentazione e discussione che ha come centro il libro, il suo percorso, la sua trasformazione. 



Nella giornata inaugurale di martedì 23 gennaio, dopo i saluti di benvenuto e la presentazione del programma del Seminario, sono previsti gli interventi di Luca Bianchini su Il ruolo delle librerie nel nostro tempo, di Pier Luigi Celli su Il cervello come risorsa organizzativa e di Alessandro Piperno su Il valore dei classici.



Il giorno seguente, mercoledì 24 gennaio, il Seminario entra nel vivo con diversi interventi dedicati al tema "La gestione, l'assortimento e il servizio in libreria". Sono previsti i contributi di Gian Luca Marzocchi (Università di Bologna) su Di racchette e talenti: breve storia di un lungo equivoco, di Angelo Paletta (Università Bologna) su Valore economico aggiunto della libreria e di Riccardo Silvi (Università Bologna) su Governare le leve del valore economico aggiunto.


Nel pomeriggio Antonella Salvatore (John Cabot University) parlerà di Assortimento: un valore da trasferire al cliente cui seguiranno gli interventi di due protagonisti dell'editoria internazionale: James Daunt riporterà l'esperienza di Waterstones, la principale catena di librerie del Regno Unito, e il mercato che cambia, mentre Matthieu de Montchalin della libreria L'armitère di Rouen parlerà di Tradizione e innovazione. È previsto inoltre l'intervento dello psicoanalista Stefano Bolognini su Aree di contatto sensibili nel servizio al cliente.


Giovedì 25 gennaio il Seminario proseguirà sul tema "Creatività e innovazione in libreria" con gli interventi di Vincenzo Russi (e-Novia) su Sguardo sul mondo che cambia e Roberto Liscia (netcomm) su                         E-commerce: un difficile equilibrio tra disruption e continuitàLuca Conti affronterà il tema dei Social Media Marketing per librai, mentre Alessandro Magno (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) parlerà degli Impatti complessivi del digitale sul mondo del libro; Luca Domeniconi (IBS.it) e Romano Montroni (Centro per il Libro e la Lettura) interverranno su Il libraio: un mestiere o uno stile di vita?

Nel pomeriggio Alberto Rivolta (Feltrinelli) parlerà di Nuovi scenari nel retail librario e Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) su Come cambia il mercato. Martina Tittel della Nicolaische Buchhandlung, la più antica libreria di Berlino, parlerà di Come si compete oggi – dall'esperienza di una libreria grande a una libreria di quartiere. Infine, Stefano Micelli (Università Ca' Foscari) interverrà su Fare e innovare e Francesco Caio su La trasformazione di Poste Italiane.

Venerdì 26 gennaio il tradizionale appuntamento della giornata conclusiva avrà come titolo "Dove nascono le storie?".



Apriranno i lavori Angelo Tantazzi (Prometeia) con un intervento su Proiezioni sull'economia e Ricardo Franco Levi (AIE) con alcune riflessioni su Il mercato del libro in Italia. A seguire lo scrittore Giacomo Mazzariol parlerà di Dove nascono le storie. Seguirà la tavola rotonda Dove nascono le storie? Tra artigianato e imprenditoria moderata da Stefano Mauri e Giovanna Zucconi, alla quale parteciperanno Luca De Michelis (Marsilio Editore), Eugenia Dubini (NN Editore), Antonio Sellerio (Sellerio Editore), Enrico Selva Coddè (Mondadori Libri), Luigi Spagnol (Gruppo editoriale Mauri Spagnol).

È previsto un intervento del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Nel pomeriggio avrà luogo la consegna del Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri, giunto alla sua dodicesima edizione, cui seguirà l'intervento del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, su Investire in conoscenza.


Chiude il Seminario il Presidente della Scuola Achille Mauri. 

Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri - Scuola per Librai 

Corso Sempione 4, 20154 Milano - Tel: +39 02.794.867

facebook: Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri

twitter: @ScuolaLibraiUEM - #UEM35






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martedì 19 dicembre 2017

Il futuro dell’Oftalmologia: incontro formativo a Milano

E' stata Milano la sede del prestigioso incontro "Tecnologie in evoluzione in Oftalmologia: il futuro è oggi", un evento formativo per medici oftalmologi, che ha visto la partecipazione di più di 130 specialisti italiani.

L'incontro, realizzato grazie al contributo non condizionato di Bausch + Lomb e sotto il coordinamento scientifico del Dottor Ettore Destro, Responsabile del reparto di Oculistica dell'Istituto Clinico Città Studi di Milano, ha riscosso un grande successo, anche grazie alla sua formula innovativa che ha unito relazioni frontali e live surgery.

Durante l'evento chirurghi, tra i più illustri esponenti dell'oftalmologia italiana, sono stati infatti impegnati in interventi chirurgici di retina e cataratta presso la Sala Operatoria dell'Istituto Clinico di Città Studi e le loro chirurgie sono state trasmesse in diretta streaming nella splendida e funzionale sede congressuale del Palazzo Copernico di Milano.

Ma non si è parlato solo di chirurgia, durante l'incontro sono state infatti prese in esame due importanti tematiche che da sempre coinvolgono la pratica clinica oftalmologica: infiammazione e secchezza oculare.

Si tratta di patologie che riguardano un'ampia fascia di popolazione: la secchezza oculare, o più comunemente dry eye, è una condizione piuttosto diffusa, così come gli interventi di chirurgia della cataratta e l'infiammazione che, nonostante l'evoluzione delle tecniche chirurgiche, rimane uno degli aspetti principali con cui si confronta quotidianamente il chirurgo oftalmologo.

L'evento milanese si è posto come un punto d'incontro tra chirurgia e farmacologia, infatti per garantire un migliore approccio terapeutico ai pazienti, la chirurgia oculare si sta evolvendo verso una nuova gestione medico-chirurgica della malattia. L'obiettivo era quello di offrire uno spazio di ragionamento per i medici specialisti, col fine di agevolare il confronto sulle metodiche chirurgiche, diagnostiche e terapeutiche attraverso l'analisi dei casi chirurgici mostrati con le live surgery e le relazioni scientifiche.

Live Surgery che ha dato ai partecipanti l'opportunità di apprezzare alcune novità tecnologiche, come quelle date dal laser a femtosecondi, una tecnologia recentemente perfezionata da Bausch + Lomb che incarna il futuro della chirurgia della cataratta e della cornea garantendo ai pazienti interventi sicuri, precisi e ripetibili, oltre all'ultima frontiera della chirurgia vitreo-retinica con ultrasuoni.

"L'evento ha avuto un grande successo, molto oltre le aspettative con oltre 130 partecipanti, pur essendo in concomitanza con altri eventi di rilevanza nazionale." afferma il Dottor Ettore Destro, che aggiunge: "Lo scopo era quello di mostrare e spiegare, affrontandolo con esempi pratici, tutto ciò che di più moderno e all'avanguardia offre la tecnologia in oftalmologia: "Il futuro è oggi". Quello che sia relatori che i partecipanti hanno maggiormente apprezzato è la formula che unisce relazioni frontali di aggiornamento scientifico alla possibilità di vedere le chirurgie in diretta a cui ho voluto dare tempi più lunghi per consentire un maggior sviluppo della componente didattica. E' grazie a incontri come questi che possiamo fermarci e unire le nostre esperienze per stabilire come possiamo offrire un servizio sempre migliore ai nostri pazienti. Un grazie va a Bausch + Lomb per aver fatto in modo che tutto questo fosse possibile e realizzabile. Voglio inoltre ringraziare la mia equipe che ha lavorato sodo dietro le quinte perché tutto si svolgesse con fluidità nel rispetto del programma."



Redazione del CorrieredelWeb.it

domenica 17 dicembre 2017

Formazione, Arte e Cultura. ISIA Faenza tra gli istituti coinvolti nel Premio Nazionale della Arti 2016/17


Lo scorso 11 dicembre 2017, si è tenuta a Roma al Teatro Argentina la serata di premiazione del Premio Nazionale della Arti 2016/17 alla presenza della Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli.

Il Premio Nazionale delle Arti, organizzato dalla Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR per sostenere la formazione artistica e promuovere l'eccellenza delle studentesse e degli studenti del sistema AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) nel campo delle arti, ha visto la partecipazione e la collaborazione dell'ISIA di Faenza Design & Comunicazione.

Presso l'Istituto Faentino dal 28 settembre al 15 ottobre 2017 si è svolta la Sezione Design del PNA dal titolo Future is design, curata a quattro mani da Giovanna Cassese, presidente dell'Istituto Superiore Industrie Artistiche Design e Comunicazione di Faenza, e Marinella Paderni, direttore dello stesso. 

Il concorso ha voluto mettere a confronto le ricerche più interessanti e innovative prodotte dalle principali Università e Scuole di Design europee, al fine di valorizzare la progettazione di studenti e Istituti e favorire le collaborazioni tra di essi e arricchire la rete europea della formazione e della ricerca nel settore del Design di Prodotto e della Comunicazione. 

Obiettivo principale, focalizzare l'attenzione sulla tendenza sempre più attuale di un dialogo rinnovato fra arte, design, architettura e dare particolare attenzione a questioni relative a innovazione, sostenibilità e rilevanza sociale

La mostra dei progetti finalisti in concorso, è stata accompagnata da due giornate di convegni, 29 e 30 settembre, dedicati alle quattro tematiche oggetto del premio dal titolo Oltre il confine. Dialoghi e contaminazioni per un'estetica e una didattica del design del terzo millennio, che ha dato la parola a esperti, docenti, storici, critici, direttori d'istituzioni riservando uno spazio importante alle testimonianze dei protagonisti, di coloro che con i loro oggetti e le loro opere sono portatori di innovazione e creatività. Nel 2018 verranno pubblicati gli atti del convegno.

Molti gli eventi collaterali che sono stati organizzati tra cui la mostra Builders of Tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte presso il MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, curata da Giovanna Cassese e Marinella Paderni, incentrata sulle relazioni concettuali, progettuali e estetiche tra design e arte. 

Entrambe le mostre - Future is design con tutti i progetti finalisti e Builders of Tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte - sono documentate da un catalogo edito da Gangemi Editore.

ISIA Faenza – l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche Design e Comunicazione - con il PNA si è confermata un'istituzione di primo piano nel mondo della creatività e del saper fare contemporanei, che vanta due punti di forza esclusivi tra le università italiane e non solo: l'accesso ad un numero programmato – l'iscrizione infatti è consentita a un massimo di 30 studenti per anno – e la presenza nel piano di studi di materie progettuali svolte in laboratori, fiore all'occhiello dell'istituto faentino che unisce lo studio della progettazione alla realizzazione manuale e oggi anche digitale del prodotto.
Redazione del CorrieredelWeb.it

domenica 10 dicembre 2017

Il nuovo welfare aziendale passa anche attraverso la pausa caffè: l'azienda paga la consumazione giornaliera ai dipendenti


Illiria propone una soluzione semplice e flessibile di piano welfare per le medie e piccole imprese

Il 95% dei lavoratori delle aziende usano i distributori di bevande calde, spesso anche più volte al giorno con una spesa media giornaliera di 1 euro. E se la pausa caffè fosse un omaggio del datore di lavoro?

Da oggi è possibile attraverso le nuove leggi che regolano il welfare aziendale: se ne è parlato sia dal punto di vista normativo, sia da quello operativo, nel convegno organizzato da Gruppo Illiria, azienda italiana di riferimento per la distribuzione automatica con sede a Udine e filiali a Tolmezzo, Trieste, Gorizia, Pordenone, Milano, Torino, Bologna e Roma.

Il welfare è l'insieme coordinato di iniziative con cui l'azienda si fa carico dei bisogni dei propri dipendenti e dei loro familiari concedendo benefit, beni o servizi, come buoni benzina, buoni pasto, copertura spese sanitarie, flessibilità post maternità, corsi di lingue, ecc., che in molti casi possono beneficiare dell'enorme vantaggio della totale esenzione dai contributi previdenziali e fiscali a carico di azienda e dipendente. 

Con la Legge di Stabilità 2017 e con i rinnovi dei contratti collettivi, l'erogazione del welfare (che varia a seconda di settore e tipologie di azienda) diventerà man mano un obbligo per le imprese.

In tale contesto, la pausa caffè rappresenta un momento di benessere, di ristoro, di socializzazione all'interno dell'azienda, fa parte delle abitudini quotidiane di chi lavora.

Organizzare il piano di welfare aziendale può essere oneroso e complicato, soprattutto per le medie, piccole e micro imprese: grazie a Gruppo Illiria, il datore di lavoro può decidere di erogare il contributo previsto in welfare pagando ai dipendenti il caffè quotidiano.

Si tratta di un servizio semplice da gestire sia per l'azienda che sceglie come partner un fornitore con cui già lavora, sia per il lavoratore perché è una spesa che dovrebbe sostenere nella sua quotidianità.

Semplice anche il sistema di erogazione del bonus: attraverso la distribuzione ai dipendenti delle chiavette Illiria nominali, registrate e precaricate con il credito deciso dal datore di lavoro, oppure attraverso sistemi di ricarica evoluti da singolo distributore, da totem aziendale centralizzato o anche attraverso la App dedicata su smartphone.

Facendo un semplice calcolo: su circa 200 giorni lavorativi anno e un costo medio di 60 centesimi per un servizio di erogazione giornaliero (vending), con una ricarica da 10 euro al mese l'azienda può coprire, per fare l'esempio del nuovo contratto collettivo Metalmeccanici, i 100 euro annui obbligatori da erogare ai dipendenti. 
Resta inteso che il lavoratore è comunque libero di ricaricare e consumare come e quanto desidera. Nel 2018 è atteso il rinnovo del contratto Commercio che sicuramente dovrà tener conto delle nuove linee sul welfare contenute anche nella Legge di Stabilità 2017.

La prossima evoluzione della "distribuzione di welfare"? 
Il Welfare and Wellness ovvero offrire ai dipendenti un bonus giornaliero più alto per acquistare dalle macchine prodotti sani e naturali, a km zero o biologici come la scatola di clementine che è da poco apparsa nei distributori Illiria di tutto il Friuli Venezia Giulia.

Formazione manageriale. Neolaureati e professionisti: raddoppia MDA, l'Academy del lavoro sicuro


MDA, LA MICROSOFT DYNAMICS ACADEMY DI SDA BOCCONI E MICROSOFT, GARANTISCE L'ASSUNZIONE DI CHI CONCLUDE IL PERCORSO. 

NEL 2018 SALIRANNO A 70 I POSTI PER I NEOLAUREATI E, CON IL PROGRAMMA MDA PROFESSIONAL, L'ACADEMY RECLUTERA' ANCHE PROFESSIONISTI SENIOR.

I 50 diplomati del 2017 di MDA, Microsoft Dynamics Academy (nella foto), sono già al lavoro presso le aziende partner, che garantiscono l’assunzione dei giovani partecipanti al programma di formazione manageriale e tecnologica sulla piattaforma Microsoft di gestione aziendale. Per il 2018 i Partner saranno Alterna, Avanade, Capgemini Italia, Cegeka, Cluster Reply e MHT del Gruppo Engineering.

Per il 2018 l’Academy cresce ancora, sdoppiandosi in un programma Talents, riservato ai neolaureati in economia, ingegneria, informatica e discipline collegate, e in un programma Professionals, riservato invece ai professionisti della consulenza che, in accordo con il loro datore di lavoro, vogliano specializzarsi sugli stessi temi. 

“Il bisogno di colmare il gap di competenze si presenta anche con figure di maggiore esperienza”, afferma Severino Meregalli, il docente SDA direttore della MDA Academy. 
“Le differenze rispetto alla formula junior saranno la compressione dei contenuti, che tuttavia rimangono gli stessi, e una didattica che farà leva sulle competenze già acquisite”. 

Maggiori informazioni sul nuovo programma all’indirizzo: http://www.sdabocconi.it/it/sito/mda-professionals.

Per il programma Talents, che nel 2018 sarà suddiviso in due edizioni, è partito il processo di raccolta delle candidature per selezionare i 70 partecipanti, all’indirizzo http://www.sdabocconi.it/it/sito/mda-talents.

Questo il profilo dei partecipanti e del programma per neolaureati nelle prime tre edizioni: 26 anni l’età media dei 50 partecipanti, una discreta rappresentanza femminile (un terzo degli iscritti erano donne), una prevalenza di lauree in economia e ingegneria (12 queste ultime) provenienti da 27 atenei italiani. Il percorso formativo, gestito da una faculty di 46 elementi tra docenti della Scuola e manager delle Aziende Partner, prevedeva 15 corsi e 12 esami, 436 ore di lezione, 5 simulazioni.

“Oggi nelle aziende si parla tanto di digital transformation”, dice Massimiliano Ortalli, Direttore Divisione Sales Specialist Microsoft Italia, “a volte anche in maniera vaga e abusata. MDA invece è uno dei migliori esempi di cosa si può fare in concreto per un’effettiva trasformazione digitale dei processi: formare delle persone che sappiano utilizzare al meglio le tecnologie, cioè metterle al servizio delle esigenze del business ed essere proattivi nel trovare nuove soluzioni. Per questo continueremo ad appoggiare questa iniziativa anche in futuro”.


Lavorare da buildo meglio che in Silicon Valley?


Soddisfazione del personale al centro del modello buildo e il fatturato cresce di 10 volte fra il 2015 e il 2017.  
Offrire un workplace alla Google aumenta il fatturato?

buildo srl, società di software engineering milanese, ha visto crescere il proprio fatturato di 10 volte grazie all'introduzione del "modello buildo", un modello di gestione delle risorse umane focalizzato sul benessere dei dipendenti. 

"Abbiamo sempre pensato che la vera risorsa di un'azienda fossero le persone, e quando le persone sono felici, lavorano meglio e rendono felici anche i clienti, i dati ce l'hanno confermato". 

Ha dichiarato Daniele Gallingani, presidente del consiglio di amministrazione di buildo. Ma non solo, infatti, solo negli ultimi mesi, buildo ha ricevuto decide di candidature per una posizione di software engineer, e a sorpresa, buona parte, di Italiani all'estero.

Secondo uno studio del Dossier Statistico Immigrazione 2017, solo nel 2017 oltre 250mila Italiani si sono trasferiti all'estero: il 45% di questi sono giovani laureati tra i 25 e i 34 anni. Le ragioni? Retribuzione, meritocrazia e ambiente lavorativo. Nonostante questo, l'Italia è ancora un paese dominato dalle gerarchie e dai formalismi. Ciò che sorprende, però, è che sia la ricca Lombardia la terza regione italiana per numero di expats (Fonte: Fortune500).

Ma cosa distingue il modello buildo? Innanzitutto il focus, incentrato sullo sviluppo personale dei dipendenti piuttosto che sullo sviluppo del business. Uno dei cardini principali è "l'azienda senza capi" dove collaborazione e libera comunicazione sono regole di base. 


Un esempio? Ogni persona ha la possibilità di proporre cambiamenti e, tramite l'interazione con i colleghi, cambiare il modo in cui l'azienda funziona. Questo poichè buildo crede che le innovazioni che vengono dal basso abbiano un maggior impatto rispetto a quelle che vengono calate dall'alto. Infatti, non capita di rado che uno dei fondatori non possa veder realizzata una delle proprie idee, a vantaggio di quella di un dipendente.

Uno degli obbiettivi dell'azienda è infatti quello del miglioramento continuo
A questo proposito, il 20% del tempo lavorativo è destinato a progetti di ricerca e sviluppo. Durante il tempo dedicato all'R&D i dipendenti sono liberi di partecipare a conferenze, dedicarsi a progetti open-source e imparare nuove tecnologie. A questo proposito, l'azienda dedica un budget di 700 euro all'anno (più rimborsi spese) a ciascun dipendente, per partecipare a conferenze.

Oltre a questo, l'azienda organizza ogni anno un viaggio all'estero di circa 10 giorni. Si ha così la possibilità di lavorare da remoto e, allo stesso tempo, di scoprire nuove culture. Le ultime mete? Israele e Tenerife. E il prossimo Febbraio, Marocco! 

buildo è stata così capace di trattenere più a lungo i propri dipendenti, con un turnover del 6% nel 2017 (piu' che dimezzato rispetto alla media nazionale). 

Maggiori informazioni su buildo:
Con un'età media di circa 29 anni, a buildo lavorano 15 persone. Nel 2017, buildo fatturerà piu' di 1 milione di euro, avendo fatturato 100.000 euro solo nel 2015. La società ha quindi visto crescere il proprio fatturato del 1000% in due anni.


Redazione del CorrieredelWeb.it

Lavoro: Banca IFIS, inaugurato il nuovo hub bancario di Roma, oltre 80 posti di lavoro in zona Eur

Banca IFIS, inaugurato il nuovo hub bancario di Roma,
oltre 80 posti di lavoro in zona Eur

Presenti Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, Mariangela Focacci, Responsabile Ufficio Legislazione Economica Regionale e Crediti Sanitari Farmindustria, l'On. Vittoria D'Incecco e Lorenzo Becattini.

Roma – Banca IFIS segna una nuova importante tappa nel suo percorso di crescita. Lo scorso 6 dicembre 2017 si è tenuta l'inaugurazione della sede di Roma in via Mario Bianchini 15 dove sono riuniti gli uffici di Banca IFIS Pharma, della business unit Farmacie e della filiale commerciale di Banca IFIS Impresa, a testimonianza della nuova dimensione di sviluppo della banca anche nel territorio.

"Oggi inauguriamo un nuovo hub di innovazione e competenza con una particolare attenzione al mondo del Pharma e dei suoi interlocutori' ha detto Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. 'Con questa sede rafforziamo il nostro presidio sul territorio continuando nel nostro percorso di crescita e diamo una risposta concreta al ruolo e alle nuove sfide che si stanno aprendo nel rapporto banche – farmacia".

La nuova sede di Roma è situata al 5° piano di un edificio immerso nel verde, nel cuore del quartiere Eur. Una struttura solida e funzionale che coniuga elementi di design all'innovazione e all'efficienza degli spazi. Gli uffici sono progettati in ottica smart working nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, per offrire ai collaboratori spazi funzionali e confortevoli, supporto tecnologico mobile e allo stesso tempo un ambiente piacevole, grazie anche all'utilizzo di materiali innovativi.

Con 80 postazioni di lavoro, 962 mq in totale, 4 sale riunioni e una sala meeting con una capienza di circa 90 persone, la nuova sede rappresenta anche un luogo perfetto dove ospitare incontri e conferenze.

All'inaugurazione sono intervenuti Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, Mariangela Focacci, Responsabile Ufficio Legislazione Economica Regionale e Crediti Sanitari di Farmindustria, l'On. Vittoria D'Incecco e Lorenzo Becattini.




venerdì 8 dicembre 2017

Lirica e formazione: ROMA OPERA CAMPUS, INAUGURAZIONE 10 DICEMBRE



ROMA OPERA CAMPUS – AUDITORIUM SGM

INAUGURAZIONE del ROMA OPERA CAMPUS

CONCERTO DEGLI ALLIEVI DELLA MASTERCLASS DI 
BARBARA FRITTOLI  
DOMENICA 10 DICEMBRE ORE 18
INGRESSO LIBERO

Nasce nella capitale il Campus dedicato al mondo dell'opera a carattere internazionale, Roma Opera Campus, che offre una formazione di alto livello con nomi eccellenti del panorama lirico mondiale. Viene inaugurato domenica 10 dicembre, presso l'Auditorium SGM, con il concerto degli allievi della masterclass di Barbara Frittoli, celebre soprano italiano.
Il Campus sorge all'interno di una struttura funzionale con un auditorium da 350 posti, sale studio e da concerto, giardini, parcheggi e soluzioni ricettive interne, avvolto in un'aura di tranquillità e raccoglimento. Nasce dall'esigenza di tutelare quanto resta del patrimonio culturale lirico, vanto della civiltà italiana, che corre il rischio di disperdersi. Si vuole così costituire un vivaio di giovani talenti in grado di riportare Roma, e la tradizione italiana, al centro dell'insegnamento della più autentica tradizione operistica
Tra i docenti dell'anno accademico 2017/18: Monica BacelliMarco Berti, Fabio Centanni, Ildebrando D'Arcangelo, Roberto De Candia, Rubén Dubrovsky, Giuseppe Filianoti, Barbara Frittoli, VivicaGenaux, Stefano Giannini, Marcos Madrigal, Fabio Maggio, Bernardette Manca di Nissa, Angela Naccari, Simone Ori, Alessandro Quarta, Carmela Remigio, Mirco Roverelli, Cesare Scarton, Dario Tondelli e Anna VandiFurio Zanasi.
Si affronta nel Campus ogni aspetto della crescita professionale del cantante, da quello più spiccatamente musicale e di tecnica vocale, alla presenza scenica sul palcoscenico, corretta pronuncia e scelta del repertorio. Una realtà, che nel profondo rispetto di tutte le culture, tuteli le giovani voci liriche emergenti.
Il Roma Opera Campus desidera creare sinergie con le realtà già presenti e consolidate del territorio italiano e internazionale che credono nella necessità di fare rete per promuovere l'Opera e il suo studio. Pertanto una delle principali finalità è stabilire apposite convenzioni con i teatri, onde offrire ai migliori allievi un primo sbocco professionale, consentendo agli stessi enti la possibilità di inserire i giovani più meritevoli nelle proprie compagnie di canto. 
La prima opera in produzione per la stagione 2017-18 sarà il Gianni Schicchi di G. Puccini che andrà in scena dalla fine di febbraio 2018. Gli allievi più meritevoli fuoriusciti dalle masterclass del Roma Opera Campus avranno via preferenziale, ma non esclusiva, ai ruoli dell'opera
La preparazione dell'opera è affidata a Cesare Scarton(regista) e Anna Vandi (tecnica vocale), precedentemente docenti presso l'opera studio dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a Mirco Roverelli, maestro collaboratore dell'accademia Nazionale di Santa Cecilia e a Marcos Madrigal, pianista solista di fama internazionale.
Il Gianni Schicchi è proposto in forma integrale e con degli accorgimenti scenico/didattici, primo passo dello sviluppo di un progetto didattico innovativo, frutto di competenza ed esperienza nel settore.

Concerto d'inaugurazione - 10 Dicembre 2017 ore 18.00
Evento inaugurale del progetto Roma Opera Campus

AUDITORIUM SGM
VIA PORTUENSE, 741 ROMA
Ingresso gratuito

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Lavoro. Ufficio di collocamento LinkedIn, dagli esperti il decalogo per trovare lavoro nel 2018 grazie al social network

"UFFICIO DI COLLOCAMENTO" LINKEDIN, DAGLI ESPERTI I 10 CONSIGLI PER TROVARE UN IMPIEGO GRAZIE AL SOCIAL NETWORK NEL 2018 

Una miniera di preziosi contatti, che propone ogni giorno centinaia di nuove proposte di lavoro di aziende su scala internazionale. 

Anche in Italia sono sempre di più le persone che sfruttano le potenzialità di LinkedIn per trovare un posto di lavoro. Per avere successo in questa missione, arriva il decalogo degli esperti del mondo del lavoro.

Qual è l'ufficio di collocamento del terzo millennio? LinkedIn ovviamente

Sono i numeri a dimostrarlo: se nel mondo sono 500 milioni gli utenti del social network dedicato ai professionisti, ben 10 milioni sono residenti in Italia, circa il 10% della popolazione totale. 

Secondo i dati del Milan Economic Graph, analizzando su Linkedin la presenza della sola città di Milano, centro economico del Paese, sono stati segnalati oltre 945mila professionisti, con una crescita del 14% rispetto al 2016, ben 108mila aziende, +12.5% rispetto al 2016, e oltre 9mila offerte di lavoro, il doppio rispetto a quelle rilevate nella passata edizione. 

Si tratta della quinta città al mondo per connessioni su LinkedIn, dietro solo a Londra, Amsterdam, San Francisco e Giacarta. 

Ma come è possibile avere successo nell'ardua ricerca di un posto di lavoro in modalità 3.0? Spesso, purtroppo, si confondono l'utilizzo e lo scopo di Linkedin con quelli di altri social e si finisce per farne un uso scorretto e tutt'altro che efficace

Per facilitare il compito, gli esperti di FourStars, agenzia per il lavoro ed Ente Promotore accreditato dal Ministero del Lavoro, hanno stilato un decalogo di consigli per trovare lavoro con Linkedin ottimizzando il proprio profilo e sfruttando a pieno le potenzialità della piattaforma. 

Secondo gli esperti, il primo aspetto da tenere sott'occhio è quello delle informazioni relative agli head hunter "improvvisati" e il tema della distanza tra candidato e cacciatore di teste, oltre ad attivare un'efficace strategia di personal branding.

"Come recruiter utilizzo Linkedin quotidianamente – spiega Davide Monaca, Responsabile Selezione di FourStars Tramite il social network svolgo la ricerca diretta di profili junior e senior per le nostre aziende clienti, mi aggiorno costantemente sulle ultime novità del settore HR, monitoro i trend di mercato e le attività dei competitor. Ritengo che sia uno strumento fondamentale per il mio settore di competenza e le attività che svolgo in FourStars. Bisogna però fare attenzione, poiché con l'affermarsi dei social network sono nati 2 fenomeni

Innanzitutto i social hanno permesso di accorciare le distanze tra il Responsabile Selezione e i candidati, dando la possibilità anche ai candidati di valutare i recruiter stessi. Inoltre, chiunque può improvvisarsi specialista del settore, Head Hunter o esperto di ricerca diretta. Perciò è fondamentale capire che le informazioni reperite sui social devono sempre essere verificate".

Per avere successo professionale, secondo gli esperti è necessario attivare quindi una strategia di personal branding, che si definisce lavorando non solo sulla presenza online, ma anche sulla web reputation, attraverso il giudizio degli altri utenti: una "reputazione digitale" costituita dalla raccolta di giudizi e opinioni riguardo l'immagine di sé che viene comunicata sul web. 

La web reputation costituisce quindi di un'attività strategica, fondamentale non solo per le aziende, ma anche per chiunque abbia la necessità di posizionarsi positivamente sul mercato del lavoro, quindi per qualsiasi candidato che si appresti ad avviare il proprio percorso professionale. 

L'utilizzo delle strategie di marketing, tipiche dei marchi aziendali, per promuovere la propria Web reputation professionale è definito personal branding. Per renderlo efficace è necessario prendere coscienza della propria reputazione digitale e, per quanto possibile, individuare e rimuovere contenuti deleteri per la propria immagine.
Una strategia che porta a grandi risultati, anche in breve tempo

"Mi sono registrata su LinkedIn per trovare nuove opportunità lavorative – racconta Giulia Saccà, giovane risorsa di FourStars assunta grazie a LinkedIn – Ho iniziato compilando nel dettaglio le sezioni del mio profilo, inserendo le parole chiave in linea con la mia figura professionale e una breve presentazione, provando a mettere in risalto le mie competenze

Ho proseguito pubblicando e condividendo contenuti riguardanti il mio ambito lavorativo e svolgendo attività di networking, ampliando la mia rete di contatti professionali, cercando tra i profili compatibili con il mio settore d'interesse. Linkedin ha dato una svolta alla mia ricerca e alla mia carriera: ho avuto infatti la possibilità di sostenere una decina di colloqui di lavoro nell'arco di un mese e ricevuto due proposte lavorative, che non avrei mai ottenuto tramite i canali di ricerca tradizionali".

Ma non è tutto. Le possibilità di trovare lavoro con Linkedin sono in costante aumento: sono state recentemente introdotte nuove funzionalità, utilissime per promuoversi con il personal branding e definire il proprio profilo. 

Ad esempio Pulse offre la possibilità di pubblicare contenuti sotto forma di articoli o post, come se si trattasse di un blog professionale, un ottimo strumento per promuovere il proprio profilo, aumentandone i collegamenti e la visibilità. Linkedin Learning invece è un portale di formazione professionale che mette a disposizione degli utenti corsi specifici per accrescere le proprie competenze

Presto disponibile in Italia, Open Candidates è una funzionalità che permette di segnalare la propria disponibilità a valutare nuove offerte, senza comunicarlo apertamente al datore di lavoro. 

Linkedin Students, app per Android e iOS in arrivo nel Bel Paese, mette in contatto studenti e neolaureati con professionisti e potenziali datori di lavoro, attraverso un'analisi delle competenze acquisite.

Ecco infine il decalogo con i consigli per trovare lavoro nel 2018 grazie a Linkedin:

1. SCEGLI UNA FOTO SERIA E NON TROPPO IMPOSTATA: Dovrai mostrare un'immagine di te che sia coerente con la tua personalità, senza cadere troppo nell'informale, ma neanche nel formale.

2. CREA UN PROFILO PROFESSIONALE E COMPLETO: Segui le indicazioni suggerite per la creazione del tuo profilo professionale e inserisci, in maniera dettagliata, le informazioni riguardanti il tuo percorso
lavorativo e formativo.

3. CONNETTITI CON LE AZIENDE ADATTE: Connettiti con le aziende e le persone che possiedono un profilo professionale interessante o coerente con la tua ricerca. Cerca un collegamento con tutte le aziende che operano nel tuo settore di riferimento, per essere sempre aggiornato riguardo le loro attività e circoscrivere il tuo campo di interesse.

4. GUARDATI INTORNO: Controlla le opportunità segnalate nella sezione "Lavoro": troverai molte offerte di lavoro in linea con i tuoi interessi, il tuo settore, il tuo luogo di residenza.

5. CONDIVIDI MOLTI CONTENUTI: Fatti notare con nuovi post, purché siano pertinenti. Oltre ad aumentare la tua visibilità e l'efficacia del tuo profilo, ti consentirà di dimostrare la tua competenza e il tuo interesse in un settore.

6. PARTECIPA ATTIVAMENTE AI GRUPPI DI DISCUSSIONE: Scegli con attenzione i gruppi in cui si parla di argomenti che conosci bene o di competenze che possiedi. Grazie alla tua partecipazione ai gruppi, potrai rimanere costantemente aggiornato e incrementare le tue conoscenze.

7. SE NON ESISTE, CREALO: Se sei interessato a un argomento specifico, ma non esiste un gruppo che ne discuta, puoi addirittura crearne uno e diventarne il protagonista.

8. MISSIONE CONFERMA COMPETENZE: Cerca sempre di ottenere la conferma delle tue competenze da parte di altri utenti, è fondamentale per migliorare la web reputation.

9. AGGIORNA SEMPRE IL TUO PROFILO: Per suscitare l'interesse altrui e allargare la tua rete di contatti professionali, devi mostrati sempre aggiornato.

10. CERCA CONTENUTI INTERESSANTI DA CONDIVIDERE: Cerca contenuti interessanti da pubblicare per dimostrare a chi ti sta "osservando" che sei sempre aggiornato e non ti lasci sfuggire le ultime tendenze.



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