NAPOLI, 1 DICEMBRE 2017 - Si è concluso oggi a Napoli con le proposte dei 400 studenti partecipanti il progetto Scholas.cittadinanza curato dalla fondazione Scholas Occurrentes, organizzazione internazionale di diritto pontificio eretta e creata da Papa Francesco il 13 agosto 2013.
Oggi a Napoli, di fronte a una commissione di esperti impegnata in prima linea nell'assistenza giovanile, i ragazzi hanno individuato le cause principali e proposto le adeguate soluzioni legate alle tematiche contemporanee di cui sono fondamentali soggetti: la discriminazione sociale, il bullismo e la disoccupazione giovanile.
Il sondaggio interno effettuato da Scholas Cittadinanza ha evidenziato che tra le cause principali della discriminazione compaiono l'apparenza fisica con il 55,5%, seguita da identità sessuale 39,4% e nazionalità 19%. Profonda la considerazione su bullismo e cyberbullismo, il primo riguardante una serie di comportamenti aggressivi fisici e psicologici nei confronti dei soggetti che non sono in grado di difendersi e basato su tre presupposti: intenzionalità, persistenza nel tempo, asimmetria nella relazione. Il secondo, invece, è riconosciuto nel persistere di atteggiamenti messi in atto attraverso i social network, lì dove l'anonimato purtroppo giustifica la semplicità della violenza verbale.
Durante l'esperienza, i giovani hanno potuto prendere coscienza che l'unica maniera di sradicare la discriminazione è lavorare all'interno dell'istituzione scolastica partendo da ognuno di essi. In proposito sono state formulate proposte riguardanti l'organizzazione di progetti scolastici e extrascolastici, l'introduzione di un'ora di educazione civica da integrare all'offerta formativa e l'istituzione di uno sportello d'ascolto obbligatorio per ogni istituto a partire dalla scuola secondaria di primo grado.
L'evento di Napoli ha rappresentato l'ennesima vincita sociale della Fondazione. In proposito, il Presidente di Scholas Occurrentes José Maria del Corral ha dichiarato: Napoli è per ogni argentino e per il Santo Padre una città di estrema bellezza e alla quale ognuno di noi non può evitare di essere profondamente legato. Nel ringraziare tutti gli organizzatori, i promotori del progetto, i ragazzi aderenti, le istituzioni che ci hanno affiancati e le scuole che hanno sostenuto le attività proposte durante questa settimana, non posso che esortare questi giovani alla creazione di una rete attiva e collaborativa che li veda parte di un progetto unitario. Date libero sfogo alla vostra fantasia e create voi stessi le condizione per un lavoro. Ascoltate voi stessi, perché la soluzione è dentro voi.
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