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sabato 10 febbraio 2018

Cnr e Miur: firmata l’intesa sull’alternanza scuola-lavoro

Il protocollo firmato oggi dalla Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Massimo Inguscio, conferma l'impegno di collaborazione che nel triennio 2014-2017 ha interessato già quasi 10 mila studenti, oltre 100 sedi territoriali di istituti di ricerca CNR e 550 istituzioni scolastiche, con attività di laboratori e ricerca, informatiche, web e social, di divulgazione.

La Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur), Valeria Fedeli, e il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Massimo Inguscio, hanno firmato oggi un protocollo d'intesa sull'alternanza scuola-lavoro. La firma dell'accordo si è tenuta presso la sede centrale del Cnr a Roma.

"L'Alternanza Scuola-Lavoro – afferma la Ministra Valeria Fedeli - è un'occasione formativa e di crescita non convenzionale, un'innovazione didattica che consente alle nostre studentesse e ai nostri studenti di acquisire strumenti, competenze e conoscenze utili per il loro futuro. E nel futuro delle nuove generazioni la ricerca, ambito d'eccellenza del nostro Paese, può e deve essere una concreta opportunità professionale. Per questo ritengo che la firma del Protocollo di oggi sia importante: rinnoviamo una collaborazione di qualità, che consente alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di entrare a contatto con l'attività di importanti istituzioni ed enti di ricerca, di scoprire il valore dello studio e dell'impegno delle ricercatrici e dei ricercatori che vi operano e riscontrarne l'impatto nella società in cui viviamo. Questa intesa ha un fondamentale merito: quello di mettere in comunicazione settori differenti della filiera italiana del sapere. Settori vitali e strategici sui quali dobbiamo investire se vogliamo costruire un domani di sviluppo sostenibile e di prosperità per il nostro Paese".

"La ricerca è un bene pubblico e la nostra Costituzione ribadisce nell'articolo 9 che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica – afferma il presidente del Cnr Inguscio - Il nostro Ente - che quest'anno compirà 95 anni di storia e il cui presidente emerito Gustavo Colonnetti, tra i padri della Consulta e dell'Assemblea Costituente, ha contribuito all'ispirazione dell'Art. 9 -  si impegna a portarla all'interno della società a partire dalla scuola, affinché i giovani partecipino e condividano saperi, mestieri, esperienze, metodologie, tecnologie, sfide di frontiera assieme alle nostre ricercatrici e ricercatori, diventando parte integrante del percorso di crescita e progresso per il Paese e i cittadini di oggi e di domani" dichiara Inguscio. "Grazie all'impegno come sistema Paese di tutto il Parlamento, del Governo, del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca su questi fondamentali progetti scuola-lavoro, su cui il Cnr è coinvolto da anni, gli studenti hanno un'occasione straordinaria per vivere esperienze in classe e nei laboratori, per essere parte attiva nei processi di ricerca scientifica, toccare con mano tutti i passaggi di un progetto di ricerca, dall'ideazione alla sua realizzazione e comunicazione, per conoscere nuovi mestieri e avvicinarsi al mondo del lavoro". 

Nel triennio 2014-2017 i progetti scuola-lavoro con il coinvolgimento dell'Ente hanno interessato su tutto il territorio nazionale quasi 10 mila studenti, le sedi di oltre 100 sedi territoriali di istituti di ricerca CNR e oltre 550 istituzioni scolastiche, 41 città e 18 regioni (tutte quelle dove il Cnr è presente). Il 59% dell'alternanza ha riguardato attività in laboratori e di ricerca, il 31% attività informatica, web e social, il 21% attività di divulgazione.

"Il Consiglio nazionale delle ricerche promuove diverse attività e progetti con le scuole e a partire da questo anno scolastico collabora con il Miur, il ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo e la Fondazione Napoli Novantanove per il progetto 'L'Archivio nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane' che nelle passate edizioni ha coinvolto oltre mille istituti di ogni ordine e grado. Le aree tematiche delle adozioni dei monumenti sono molteplici e riguardano la storia artistica, culturale, storica, civile del territorio e di ognuno di noi. Da quest'anno, anche la sfera scientifica e tecnologica, affinché gli studenti possano salvaguardare e appropriarsi di questa ricchezza. La cultura e la scienza sono universali e sempre inclusive, comprensive di molteplici discipline e saperi: l'identificazione e lo studio di strumentazioni, sedi e pubblicazioni che hanno segnato la crescita scientifica e tecnologica del Paese, e che possiamo a ragione chiamare 'monumenti', rappresenta una formidabile opportunità per tutelare e valorizzare un patrimonio unico presente su tutto il territorio nazionale", conclude Inguscio. 


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mercoledì 31 gennaio 2018

JOINTLY. L'orientamento è la chiave per la buona alternanza scuola-lavoro, a dirlo i ragazzi e le aziende

L'orientamento è la chiave per una buona alternanza scuola-lavoro, a dirlo sono i giovani e le aziende.

Circa 200 giovani provenienti da tutta Italia e 8 aziende si sono ritrovati ieri a Milano per la tappa del tour conclusivo della 4a edizione di Push To Open. 

Il progetto di orientamento all'università e al lavoro per i giovani delle scuole superiori, ideato dalla startup JOINTLY.

Il welfare condiviso, ha orientato fino ad oggi 4500 ragazzi in tutta Italia coinvolgendo oltre 2500 scuole.

Milano, 31 gennaio 2018 – Come prepararsi per eccellere nel mondo del lavoro del futuro? Quali saranno i cambiamenti e gli impatti della tecnologia sulle professioni? 

Quali le abilità digitali che le aziende richiedono e i giovani devono sviluppare? 

Sono soltanto alcune delle domande che si sono posti i circa 200 giovani che, supportati da referenti di 8 aziende e esperti di formazione, hanno partecipato ieri presso il TAG Milano Calabiana alla tappa milanese del tour conclusivo della 4a edizione di Push To Open, il programma di orientamento interaziendale all'università e al lavoro ideato dalla startup JOINTLY – Il welfare condiviso

A questo link una photogallery dell'evento: https://we.tl/OpvxJR5xVJ.

Durante il workshop, grazie alla collaborazione dei referenti delle aziende presenti (Enel, Gruppo AXA Italia, Gruppo Unipol, Intesa San Paolo, Ricoh, Sace, Sea, UniCredit) e dei facilitatori di TAG Innovation School e Impactscool,i ragazzi attraverso giochi di ruolo, lavoro di gruppo e tecniche di foresight e future thinking si sono interrogati su quali abilità dovranno sviluppare per scegliere come costruire il proprio futuro. 

Per comprendere gli impatti e le applicazioni delle tecnologie dei prossimi anni nei diversi settori, divisi in due gruppi, i ragazzi hanno imparato a interpretare i segnali dei cambiamenti e immaginare con spirito critico tutti i possibili scenari futuri delle professioni per compiere scelte consapevoli al momento di lasciare la scuola superiore e affacciarsi al mondo del lavoro.

"Offrire ai ragazzi un percorso di orientamento basato sul confronto con professionisti ed esperti che raccontano cos'è il lavoro e come scegliere il percorso universitario in base alle prospettive occupazionali è secondo JOINTLY la chiave per un progetto di alternanza scuola-lavoro utile ed efficace – dichiara Francesca Rizzi, CEO di JOINTLY -.I giovani hanno bisogno di imparare a immaginare come le nuove tecnologie impatteranno sul futuro delle professioni e cosa devono necessariamente saper fare per guidare il cambiamento e non esserne travolti, ha concluso Rizzi.

Push To Open è il programma di orientamento interaziendale all'università e al lavoro della durata di 4 mesi ideato dalla startup JOINTLY – Il welfare condiviso che ha orientato solo nell'ultima edizione 2017-2018 2.000 studenti con la collaborazione di 13 aziende. 

Nato per far scoprire ed entrare in contatto con il mondo del lavoro ragazzi che stanno per scegliere il percorso da intraprendere al termine delle scuole superiori, nelle 4 edizioni ha orientato complessivamente 4.500 giovani di quarta e quinta superiore grazie al contributo di 31 grandi aziende partner di JOINTLYtra cui ENI, ENEL, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo Unipol, Intesa San Paolo, SEA, UniCredit, SACE (Gruppo CDP).

Cosa ne pensano le aziende

Gruppo AXA Italia
"L'innovazione per AXA parte dalle persone, dai collaboratori che ogni giorno si impegnano per offrire un servizio migliore e coinvolge i nuovi player dell'innovazione, ovvero studenti, millennials, startup, incubatori di idee, fino ai nostri clienti. Questo ecosistema di innovazione ci consentirà di identificare, sviluppare e scalare le idee e i servizi che cambieranno la vita dei nostri clienti a partire da ora".

Gruppo Unipol
"Unipol ha introdotto, da ormai 3 anni per 100 figli di colleghi, "Push to Open" che andava ad integrare l' offerta di Welfare. Il futuro dei figli è un bisogno profondo delle persone e questo programma colma un bisogno che non trovava risposta, o almeno non in maniera così strutturata e completa, fornendo sia ai genitori che ai ragazzi la possibilità di allargare i propri orizzonti. Le scelte che si fanno dopo il diploma, infatti, sono spesso cruciali e le famiglie non sempre sono attrezzate. Unipol, oltre che dei figli dei propri colleghi, in generale si prende cura dei giovani perché questo significa investire nel futuro. Il Programma Push to Open intanto è stato esteso al territorio aderendo all'iniziativa #Adottaunaclasse, dando quindi la possibilità di partecipare ad una quarta Liceo di San Giuliano Milanese.

Il Gruppo sostiene anche programmi di educazione economico finanziaria nelle scuole superiori e aderisce a Pact4Youth promuovendo il partenariato con il sistema formativo. Unipol, inoltre, offre tramite il bando annuale Culturability un supporto concreto a start up per gli under 35 con la finalità di sostenere progetti culturali ad alto impatto sociale".

SACE (Gruppo CDP)
"I giovani che si affacceranno al mercato del lavoro nei prossimi anni dovranno confrontarsi con una realtà sempre più dinamica, globale ed interconnessa, in cui farsi trovare pronti al cambiamento sarà indispensabile per rimanere competitivi. E come SACE intendiamo dare il nostro contributo in questo senso – ha affermato Fabio Rescalli, Responsabile Business Innovation di SACE, società che insieme a SIMEST costituisce il Polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo CDP –. Siamo parte attiva di Push to Open dal 2015, un progetto importante perché lega la nostra realtà ai territori in cui operiamo e ci consente di incontrare e conoscere le persone che fra qualche anno si presenteranno alle nostre selezioni: una modalità nuova e positiva per rendere concreto il nostro principio di Condividere Valore con i nostri principali stakeholder, le persone".

UniCredit
"UniCredit, all'interno della sua offerta di welfare per i dipendenti, ha realizzato uno specifico percorso di iniziative dedicate ai genitori e alla cura dei figli durante le diverse fasi della crescita, sviluppando strumenti di flessibilità e progetti mirati. Tra questi, figura Push To Open, al quale UniCredit partecipa per il secondo anno consecutivo, riscuotendo un altissimo livello di gradimento sia da parte dei colleghi che dei ragazzi. Il programma permette di supportare, in primo luogo, i giovani in una fase delicata della vita, dando loro la possibilità di raccogliere informazioni e stimoli per fare scelte più consapevoli, e anche i genitori fornendo loro maggiori strumenti per sostenere i figli nell'inserimento al mondo del lavoro".

Cosa ne pensano i ragazzi
I ragazzi che hanno partecipato a Push to Open hanno promosso il progetto di orientamento al futuro di JOINTLY perché utile e fondamentale per entrare in contatto con una visione allargata del mondo del lavoro e degli scenari futuri delle professioni.

A questo link le loro testimonianze dirette: https://we.tl/vKH7cnELyL

La validità di Push To Open è stata sancita lo scorso anno dalla nascita dell'iniziativa #adottaunaclasse, un programma grazie al quale le aziende possono adottare classi di istituti superiori in tutta Italia alle quali regalare la partecipazione al percorso di Push To Open. Nel corso del 2017 sono state 15 le scuole "adottate" dalle aziende in dieci regioni d'Italia.
 
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JOINTLY – Il welfare condiviso
JOINTLY – Il welfare condiviso è una rete di condivisione e di progettazione di servizi di welfare aziendale nata nel 2014 dall'esperienza umana e professionale di Francesca Rizzi e di Anna Zattoni. Jointly esiste proprio per capire e orientare i bisogni di welfare che nascono in un'epoca di profondi cambiamenti morali e sociali. Il risultato è una solida offerta di servizi innovativi e sostenibili, progettati sui bisogni delle persone e sulle reali possibilità delle aziende e realizzati con i migliori partner in tutta Italia. 

Con un network di oltre 40 aziende clienti, per un totale di 350.000 dipendenti su tutto il territorio nazionale, e oltre 300 partner, selezionati sulla base di rigorose procedure di accreditamento e volontà di fare rete, Jointly offre ai suoi clienti l'accesso a una piattaforma digitale unica nel suo genere e un circuito esclusivo di più di 5.000 servizi di welfare aziendale a sostegno dei bisogni della persona nelle diverse fasi della vita.


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martedì 24 ottobre 2017

Formazione e Welfare condiviso. Alternanza scuola-lavoro, quali i principi di una corretta applicazione?

Il dibattito sull'alternanza scuola-lavoro la scorsa settimana ha raggiunto il suo apice, con scioperi e manifestazioni davanti le scuole di tutta Italia. 

Sebbene si tratti di uno strumento didattico utile e importante, pochi sanno davvero a cosa serve e come andrebbe messo in pratica, e questo non fa che suscitare dubbi e incertezze negli studenti, nei docenti e nelle aziende.

JOINTLY - Il welfare condiviso, startup di welfare a vocazione sociale, in 3 anni ha orientato all'università e al lavoro più di 2500 ragazzi con il programma "Push To Open", e ha stilato i 5 principi imprescindibili per una buona e vera alternanza scuola-lavoro, redatti per provare a fare un po' di chiarezza in questo panorama. 

Lo scorso venerdì, inoltre, è partita ufficialmente la 4a edizione del programma con la partecipazione di aziende come Ali Intesa San Paolo, AXA, Astrazeneca, BPER Banca, Enel Energia, Eni, Ferrovie dello Stato Italiane e SEA Aeroporti, che metteranno a disposizione dei giovani partecipanti le competenze dei propri manager per aiutarli a dirimere i propri dubbi e trovare la propria strada.

1. ORIENTARE E RENDERE CONSAPEVOLI
Prima ancora di approcciare un'azienda, ai giovani devono essere forniti gli strumenti per essere consapevoli delle prospettive future: sia che decidano di entrare nel mondo del lavoro, sia che decidano di proseguire con l'Università.

2. PREPARARE LE SCUOLE ALLA SVOLTA CULTURALE
Una buona alternanza esiste e può essere incentivata solo educando chi ne deve essere promotore (docenti e presidi) rendendogli note le potenzialità e le opportunità che questo modello formativo offre ai ragazzi, alla scuola e alle aziende.

3. METTERE A SISTEMA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE
La sfida più rilevante per l'alternanza scuola-lavoro è educare le aziende affinché ne favoriscano la diffusione e il successo. Questo è possibile spiegando loro che l'alternanza permette di promuovere il proprio ruolo sociale e trasformare la visione dell'impresa: questa non è più uno spazio fisico dove andare a lavorare, ma parte del territorio dove sviluppare conoscenze e competenze.

4. CREARE UN'ALLEANZA TRA SCUOLA E IMPRESA
L'alternanza scuola lavoro deve creare una continuità tra i due mondi sostituendo i pregiudizi che li separano con un rapporto fecondo tra scuola e impresa. Un rapporto che aiuti ad allineare la domanda di competenze che il mondo del lavoro richiede e ciò che la nostra scuola effettivamente offre.

5. ESSERE VALUTABILE
La buona alternanza deve essere misurata secondo parametri pre-definiti e diventare uno strumento curriculare valido e riconosciuto nelle mani dei giovani che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro o dell'università.

venerdì 28 aprile 2017

Istruzione: ENEA presenta i nuovi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro

Nel numero odierno di ENEAinform@

In primo pianoOltre 300 ragazzi coinvolti, 15 tra licei, istituti tecnici e professionali di 5 regioni e 6 centri ENEA quali sedi ospitanti: sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano i nuovi percorsi ENEA di Alternanza Scuola-Lavoro incentrati su tecnologie hi-tech, beni culturali, efficienza energetica, sostenibilità e clima. 

All’evento di presentazione hanno partecipato docenti, studenti e ricercatori. 

La ministra dell’Istruzione Fedeli ha commentato: “Lavoriamo per formare cittadine e cittadini protagonisti del domani”. 

www.enea.it/it/Stampa/news/istruzione-al-via-i-primi-percorsi-enea-di-alternanza-scuola-lavoro
Tra le altre notizieUn nuovo sistema di previsione oraria dell’inquinamento atmosferico a 3-5 giorni su aree grandi come un piccolo comune italiano, un livello di dettaglio mai raggiunto prima su scala nazionale. 


Lo ha messo a punto l’ENEA per supportare politiche e azioni dei ministeri dell’Ambiente e della Salute e delle amministrazioni locali in materia di qualità dell’aria. 

Inoltre, l’Agenzia ha realizzato la prima mappa italiana degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute con informazioni su mortalità per età, sesso e patologia a livello di singolo comune

www.enea.it/it/Stampa/news/ambiente-e-salute-enea-sistemi-innovativi-per-affrontare-emergenze-smog

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