Nell'ambito delle sue molteplici attività l'Associazione Culturale SATURA, piazza Stella 5/1 Genova, organizza un corso di scrittura creativa che si terrà a Palazzo Stella, sede dell'associazione. Il corso scaglionato in tre sessioni (base, avanzata e master), cui si può aderire separatamente, si terrà a partire dal 30 settembre. Le lezioni saranno tenute con la tecnica del workshop, quindi con commento diretto di testi, sia pubblicati, sia scritti dai partecipanti. Per informazioni ed iscrizioni telefonare ai numeri dell'associazione o scrivere via mail a: info@satura.it Scopo: Non aspettare l'ispirazione: siediti e scrivi 2000 parole al giorno. E' una frase di Stephen King, ma non è applicabile solo alla letteratura commerciale. Anche nel mestiere di scrittore, come in qualunque altro mestiere, nessuno nasce "imparato". Hemingway ha riscritto 39 volte il finale di Addio alle Armi. Molti scrittori lamentano il rifiuto costante, da parte degli editori, dei loro manoscritti. Spesso, se non sempre, tale rifiuto però non è dettato da preconcetti, ma solo dal fatto che il manoscritto non è di già ad uno standard di pubblicabilità, e quindi richiederebbe un lungo (e costoso) lavoro da parte dell'editor. Il manoscritto di carattere solo amatoriale si distingue già nelle prime cinque pagine. Lo scopo del corso è proprio questo: farvi diventare dei professionisti pubblicabili. Argomenti: Ecco gli argomenti trattati: Elementi base (5 lezioni) | Corso Avanzato (8 lezioni) | Livello Master (11 lezioni) | Less is more Suspense Conflitto Show don't tell Plot | Plot (II parte) Lo Scopo Tensione Rischio Personaggi Il Cast Dialogo Luogo e Tempo | Premise Tema Riscrittura Punto di vista Similitudini e Metafore Flashbacks Dettagli Sesso Cliché Titolo Il Finale | Costo. La partecipazione al corso base è gratuita; sarà dovuta solo una quota di associazione sostenitrice a Satura. Il Docente. Renato Di Lorenzo (rdlea@libero.it), consulente di direzione, ma anche giornalista e scrittore, ha pubblicato i romanzi L'Assalto (Mondadori Omnibus, 2003), Evidenze (Foschi, 2004), Tara (Foschi, 2005), Katarina e il Pericolo della Neve (Foschi 2006) I Trafficanti (Hobby & Work, 2006), Penombre (Hobby & Work, 2007), Supermarket (Foschi 2007), 10 Morti (Foschi 2008), 100 Croci (Foschi 2008), Ombre Gemelle (Falzea 2008), Rosengade 39 (Mursia 2009) oltre una lunga serie di saggi di grande successo per Il Sole 24 ORE. Ha venduto oltre 170.000 copie. Ha prodotto anche un manuale di scrittura creativa: Smettetela di Piangervi Addosso: Scrivete un Bestseller (Gribaudo 2006). E' tradotto all'estero. Dal 2005 è curatore per l'associazione culturale Satura della rassegna letteraria La Letteratura del Crimine e della Scuola Satura di Scrittura Creativa. E' un esponente della corrente literary mistery, racconti di destini e di passioni e di temi "assordanti" per la vita, ma con una trama gialla, quella che – a detta di molti - più riesce a suscitare emozioni nel lettore. Posti limitati. Chiunque può scrivere libri? di Renato Di Lorenzo Chiunque può scrivere libri? Non è necessaria la cosiddetta ispirazione, per lo meno per la narrativa? Stephen King, che con i libri ci ha fatto i miliardi in dollari, non crede che esista questa cosa chiamata ispirazione; scrivere un romanzo è un lavoro artigianale come un altro, con le sue regole, come fare il falegname. Ha scritto infatti: non cercare l'ispirazione; siediti e scrivi tutti i giorni 2.000 parole. Per la cronaca, scrivere 2.000 parole al giorno, significa che in tre mesi si scrivono 120.000 parole, la lunghezza di un romanzo standard. Si badi: non stiamo parlando di uno che vuole diventare Hemingway (magari stiamo parlando anche di lui, ma non solo di lui). Stiamo parlando di uno che vuole vendere degli onesti libri che la gente legge volentieri piuttosto che guardare la televisione spazzatura, o sotto l'ombrellone, o prima di addormentarsi vivendo emozioni nuove. Tutto qui. Una obiezione che si sente spesso è che è difficile farsi pubblicare. E' vero. Io però devo riferirvi la mia esperienza personale. Il mio primo libro sulla finanza, Come Guadagnare in Borsa, 60.000 copie vendute al momento di scrivere, è stato rifiutato da Sperling & Kupfer, ma al secondo tentativo è stato accettato da Il Sole 24 ORE, e vi garantisco che non mi sono fatto raccomandare da nessun politico - ammesso e non concesso che le scelte del Sole 24 ORE possano essere influenzate in qualche modo - per il semplice motivo che non ne conosco, non li frequento. Seconda esperienza: il romanzo. E' stato accettato da Mondadori senza che io conoscessi assolutamente nessuno là dentro. Ho chiesto la cortesia di leggerlo ad un giornalista conosciuto per caso, e che nulla mi doveva. Gli è piaciuto. L'ha passato ad un editor. E' piaciuto anche a lui, e l'ha comperato. Se non gli fosse piaciuto non lo avrebbe comperato, come ha fatto Elvira Sellerio, la Signora degli editori italiani, a cui l'avevo mandato in precedenza. Non voglio ingannarvi con false speranze. Ma, se il libro è onestamente buono, prima o poi lo si vende. Veniamo alla parte che più vi può lasciare in dubbio: ci sono delle regole per scrivere un onesto romanzo commerciale? Stephen King ce lo assicura, che ci sono. Ma come si imparano allora quelle regole? I libri che io conosco, pubblicati in Italia sull'argomento, valgono molto poco, questo è il mio parere. La nostra è una cultura intrisa di accademia. Io ho studiato invece tutti o quasi i libri americani in argomento, e la musica lì cambia. Vedete, negli Stati Uniti c'è qualche migliaio di scuole di scrittura creativa; negli Stati Uniti c'è sempre un qualche migliaio di scuole per ogni attività umana che lo meriti. La forza degli Stati Uniti è l'educazione; ormai dovrebbero averlo capito (quasi) tutti. In particolare, per quanto riguarda la scrittura, qual è il risultato? Che la narrativa mondiale è dominata da loro. La vecchia Europa, patria dell'umanesimo, ha dovuto, volente o nolente, cedere le armi senza neppure troppo onore. Allora bisogna fare come in tutte le cose: dotarsi dell'umiltà necessaria e andare a imparare. Con i proclami non si vincono le battaglie, tanto meno le guerre. E' così che è nato il mio primo romanzo, L'Assalto: mi sono messo a studiare. Quello che mi propongo di fare è trasferirvi in concreto tutto quello che ho imparato io (e ci ho messo qualche anno) guidandovi passo passo nella costruzione del vostro romanzo, quello che spero vi renderà ricchi e famosi. E quest'anno c'è una sorpresa: per chi avrà frequentato tutto il corso ed avrà mostrato di aver compreso come si scriva professionalmente, un suo lavoro uscirà gratuitamente sulla rivista Satura, distribuita in miglia di copie nei circoli culturali, e il suo nominativo verrà segnalato agli editori coi quali intratteniamo rapporti di buon vicinato. Dunque seguitemi ancora una volta: si parte! |