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giovedì 31 ottobre 2019

Formazione. Michelin dà il via al concorso universitario Live the Motion #MadeToLast 2019 - Al vincitore un premio di 8.000 euro. Iscrizioni entro il 15 di novembre.


 

Michelin dà il via al concorso universitario

Live the Motion #MadeToLast 2019

 

Michelin invita gli studenti dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell'Università degli Studi di Napoli Federico II a sfidarsi proponendo idee innovative e originali su come comunicare e promuovere, tra i consumatori, i vantaggi di quei prodotti che garantiscono una lunga durata nel tempo, a favore di una mobilità sicura e sostenibile. Per iscriversi c'è tempo fino al 15 di novembre. Al vincitore andrà un premio di 8.000 euro.

 

Viviamo in un mondo in cui le merci e le persone si muovono sempre di più e sempre più velocemente, un mondo in cui il numero dei veicoli aumenta, fino a farne prevedere più di un miliardo e mezzo già nel prossimo 2020. Ma all'alta domanda di mobilità non può più corrispondere – come è stato finora - un elevato consumo di materie prime e, conseguentemente, di sprechi. La mobilità efficiente e rispettosa dell'ambiente ha quindi bisogno di diffondere una cultura basata sull'impiego di prodotti in grado di mantenere, per un lungo periodo di vita, prestazioni elevate "Made to last – Fatte per durare", garantendo sicurezza per gli utenti e alta sostenibilità nel rispetto dell'ambiente. Da queste premesse nasce Live The Motion #MadeToLast - il movimento per la mobilità sicura e sostenibile lanciato da Michelin che punta sulla lunga durata che i prodotti devono assicurare nel tempo - che a novembre coinvolgerà gli studenti di due Università italiane. Gli allievi dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell'Università degli Studi di Napoli Federico II saranno chiamati a presentare nuovi e originali progetti di comunicazione sul tema "La strategia Michelin Long Lasting Performance: benefici economici, ambientali e sociali", in una sfida in cui si daranno battaglia le menti più brillanti e creative. Il progetto migliore verrà premiato da Michelin con un finanziamento di 8.000 euro.

In cosa consiste la sfida Long Lasting Performance. Gli studenti che decidono di partecipare al concorso dovranno prima di tutto individuare e dimostrare quali siano i benefici economici, ambientali e sociali delle tecnologie alla base della strategia Michelin Long Lasting Performance. In secondo luogo dovranno spiegare i motivi etici e pratici che spingono un'azienda come Michelin a garantire una lunga durata nel tempo dei prodotti, in questo caso i pneumatici, rinunciando così a venderne un po' meno. Infine, nel ruolo di responsabili della comunicazione e/o nel settore innovazione dell'azienda, dovranno proporre ai consumatori in modo originale e innovativo tale strategia come best practice di economia circolare, dando visibilità alle sue implicazioni tecnologiche, economiche e sociali. In pratica dovranno rispondere alla domanda: "Come presentare ai consumatori i benefici della strategia Long Lasting Performance, in modo da orientare le loro scelte di acquisto verso prodotti che mantengano le loro proprietà nel tempo?".

Come si svolge il concorso universitario. La gara prevede una prima selezione che si svolgerà all'interno di ciascun ateneo (semifinale), in cui verranno scelti i team (ciascuna squadra può essere composta da una fino a tre persone) che andranno in finale. Le idee della campagna di comunicazione potranno avere un taglio più tecnico o più pubblicitario, l'importante è che siano efficaci per informare il pubblico e promuovere la cultura dell'ecosostenibilità. I due primi classificati di ciascun ateneo presenteranno il loro progetto in un evento finale aperto al pubblico in un tempo massimo di 5 minuti (nella modalità del pitch event). I team potranno presentare l'idea alla Giuria attraverso il supporto di un poster, una presentazione power point, un video.

 

Quando
Per iscriversi ciascun team deve registrarsi sul sito

www.livethemotion.it/madetolast/universita/homepage

entro e non oltre il 15 novembre 2019. Semifinali e finale si disputeranno il 20 novembre a Napoli e il 22 novembre a Bologna.

 

Chi può concorrere

Gli studenti universitari regolarmente iscritti a qualunque facoltà dei due Atenei coinvolti. Tematiche articolate come quella oggetto della call richiedono un approccio multidisciplinare: per questo motivo la sfida è aperta a tutte le facoltà, sia umanistiche sia scientifiche.

 

Il premio Michelin

Il team vincitore otterrà un finanziamento di 8.000 euro per il progetto presentato.

 

Con questa iniziativa Michelin, non solo conferma il suo impegno nella ricerca e nella tutela dell'ambiente, ma si propone come una tra le aziende top employer più interessate a offrire ai più giovani la possibilità di comunicare le proprie idee, con l'obiettivo di dar loro nuove opportunità di lavoro (dall'economia, al management, alla comunicazione).



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venerdì 25 ottobre 2019

Formazione: IED e Nicoletti Home lanciano #Storiedadivano, progetto per dare voce ai giovani. Luca Bianchini ambassador del progetto.


Nicoletti Home e IED lanciano il contest che dà voce alle storie della Generazione Z.

Il miglior progetto sarà presentato in anteprima al Salone del Mobile 2020.
 
Dalla collaborazione tra Nicoletti Home, azienda riconosciuta a livello internazionale nel settore del mobile imbottito di qualità, e l'Istituto Europeo di Design nasce #Storiedadivano, un progetto per conoscere da vicino i giovani, dando loro la possibilità di lasciare un messaggio positivo alla generazione che verrà, quella che qualcuno già chiama Generazione Alpha.
 
È la prima generazione mobile-first della storia. I suoi membri sono nativi digitali. Parole come sostenibilità, inclusione, responsabilità sociale, economia circolare, fanno parte del loro vocabolario quotidiano. Sono attenti al miglioramento della società civile, sensibili al tema della salvaguardia ambientale e dei cambiamenti climatici. Non possono fare a meno di Instagram, Snapchat, Youtube, Netflix e Spotify. Hanno ambizioni, ma anche molte insicurezze. Hanno voglia di guardare al futuro, e cambiarlo. Parliamo della Generazione Z.

Per dare voce a questa generazione e ascoltarne le storie, Nicoletti Home, azienda riconosciuta a livello internazionale nel settore del mobile imbottito di qualità, e lo IED hanno creato #Storiedadivano, un contest che coinvolgerà gli studenti dell'Istituto Europeo di Design. Un progetto che ha un ambassador d'eccezione, Luca Bianchini, scrittore di best seller, sceneggiatore di film di successo, speaker radiofonico, che seguirà i ragazzi dalla presentazione del contest fino alla fase di valutazione.

Gli studenti dei Corsi di Grafica, Illustrazione, Comunicazione Pubblicitaria e Design della Comunicazione sono stati selezionati fra le sedi IED di Torino, Milano, Roma e Firenze e uniti in un team multidisciplinare con un tema ben definito da sviluppare, quello dei Simboli. Ogni generazione, infatti, ha i propri e ogni studente dovrà identificare un segno, una parola, un numero, un'idea, un oggetto, un'icona, una canzone o qualunque cosa dei nostri giorni che possa diventare un simbolo per la prossima generazione, quella che attualmente tocca un tablet prima di una penna e condivide foto prima ancora di parlare. Un messaggio positivo da lasciare raccontandolo in una storia e concretizzandolo, poi, nel rivestimento di un divano, che diventerà così l'icona della narrazione.

"Stando in continuo contatto e ascolto con tutto ciò che ci circonda, troviamo le idee e le energie per innovare la nostra azienda: vogliamo conoscere da vicino le nuove generazioni, sapere il loro pensiero, il loro punto di vista, cosa si aspettano dal presente e cosa vogliono lasciare a chi verrà dopo di loro – dichiara Giancarlo Nicoletti, Presidente Nicoletti Home. Grazie alla collaborazione con lo IED daremo voce ai giovani e per farlo metteremo a disposizione, come un foglio bianco, uno dei nostri divani modello di punta, che sarà portatore di messaggi positivi per la prossima generazione".

"IED nel tempo è rimasto fedele alla sua missione, continua a formare i giovani al domani, attraverso la cultura del progetto e la capacità di creare innovazione, mantenendo un rapporto in presa diretta con il mondo delle aziende aggiunge Emanuele Soldini, Direttore IED Italia. Uno degli obiettivi del nostro Istituto è proprio questo: garantire una preparazione aderente al mercato delle professioni. Chi progetta deve essere aperto a mondi sconosciuti e per questo abbiamo bisogno di insegnare ad essere degli innovatori, ad essere prima di tutto curiosi e preparati per affrontare nuove sfide. In questo senso la collaborazione con Nicoletti Home offre ai nostri studenti una grande opportunità per mettersi in gioco".

Il miglior progetto, selezionato da una giuria presieduta da Luca Bianchini, sarà premiato e presentato in anteprima al Salone del Mobile 2020: Nicoletti Home produrrà un divano con il rivestimento vincitore e lo esporrà nel proprio stand durante la manifestazione internazionale punto di riferimento per il settore. Verranno, inoltre, prodotte alcune unità dello stesso divano, che saranno devolute a una selezione di onlus italiane.

Perché raccontare la propria storia, raccontare se stessi attraverso il rivestimento di un divano? Il divano è un simbolo che non conosce passaggio generazionale. Nel tempo, continua a essere il luogo dove "stare". Dove sognare, ripararsi e abbandonarsi. È il posto dove si rigenerano il corpo e la mente, soli o con le persone a cui teniamo. Il luogo in cui ci raccontiamo e in cui ascoltiamo.
 
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ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN – IED
L'Istituto Europeo di Design nasce nel 1966 da una straordinaria visione di Francesco Morelli. Oggi IED è l'unica Scuola di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto nel tempo una matrice interamente italiana. Ogni anno IED avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro. Riconosciuto a livello internazionale, IED è un network che si sviluppa in 11 sedi, di cui 7 in Italia - Milano, Cagliari, Como, Firenze, Roma, Torino e Venezia - 2 in Spagna - Barcellona e Madrid - e 2 in Brasile - Rio de Janeiro e San Paolo. L'offerta formativa del Gruppo IED comprende corsi Undergraduate (Diplomi Accademici di I° Livello, Título Superior en Diseño, Diploma de Bacharelado, Diplomi BAH e Diplomi IED), Postgraduate (Master di Primo Livello e Master IED) e Corsi di Formazione Continua. IED può contare su una rete di oltre 1.900 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, con cui collabora attivamente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.
 
NICOLETTI HOME
Nicoletti Home nasce nel 2008 a Matera, nel Distretto della Murgia, il più importante polo del salotto a livello nazionale. È un marchio riconosciuto a livello internazionale, con una maturata esperienza nel settore del mobile imbottito di qualità, che, nel corso degli anni, ha saputo coniugare la lunga tradizione artigianale del territorio con il design che da sempre contraddistingue il Made in Italy. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Israele, Cina e Sud Corea sono alcuni degli oltre 70 Paesi in cui è presente il brand. Manifattura di alta qualitàattenzione alla cura dei dettagli, continua ricerca del giusto equilibrio tra innovazione tecnologica, estetica e funzionalità sono i valori che guidano ogni collezione Nicoletti Home.


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mercoledì 23 ottobre 2019

Formazione. Grande successo per la seconda edizione di BIG: sono 163 le squadre che si sfideranno durante il Business Intergenerational Game


Wind Tre estende la connettività ultraveloce FTTH nell'hinterland bolognese


Grande successo per la seconda edizione di BIG: sono 163 le squadre che si sfideranno durante il Business Intergenerational Game organizzato da CFMT, il Centro di Formazione Management del Terziario

 

1.268 partecipanti - quasi il doppio rispetto alla prima edizione - provenienti da tutta Italia e  anche dall'estero, tra manager, studenti e neolaureati, sono pronti a collaborare per risanare un'azienda del settore turistico in difficoltà. Scopo del progetto: fare in modo che le diverse competenze di professionisti affermati e giovani appassionati di business si fondano, creando nuove sinergie e mettendo in relazione i manager di oggi con quelli di domani

 

Milano, 22 ottobre 2019

 

 

Prende il via il primo round di BIG, il Business Intergenerational Game ideato e organizzato da CFMT, il Centro di Formazione Management del Terziario nato nel 1994 da un'intuizione di Manageritalia e Confcommercio. Basato su un metodo di apprendimento che prevede la stretta collaborazione di manager e giovani studenti universitari e neolaureati, il progetto è finalizzato a fondere l'esperienza dei dirigenti con le competenze digitali dei giovani appassionati del mondo del business, in una simulazione a squadre dove manager affermati, laureati e studenti universitari si sfideranno per risanare un'azienda in difficoltà.

 

Le iscrizioni, aperte lo scorso 18 luglio, si sono concluse il 6 ottobre, registrando un numero di adesioni che ha superato le aspettative: saranno infatti ben 163 le squadre che si sfideranno in questo business game, quasi il doppio rispetto alla prima edizione, che ne contava 88, a testimonianza del grande successo riscosso dal progetto. All'interno di ciascuna squadra, un gruppo misto di manager, giovani studenti e neolaureati, per un totale di 1.268 iscritti. Tra di loro 362 senior e 906 junior provenienti da tutta l'Italia e persino dall'estero, con partecipanti da Austria, Portogallo, Francia, Scozia, Spagna, Svizzera, Liechtenstein, Belgio.

 

Da nord a sud, sono numerosi e prestigiosi i nomi dei 102 Atenei rappresentati dai giovani in gara: dall'Università degli Studi di Brescia, che si presenta con ben 82 junior, record di parte- cipazione, all'Università degli Studi di Catanzaro "Magna Graecia" con 58 concorrenti, fino al- l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, "La Sapienza" di Roma, la "Cattolica" di Milano. Non mancano giovani dell'Università Ca' Foscari di Venezia, della LUISS Guido Carli e anche Istituti stranieri come l'Università del Liechten- stein, la Ghent University o l'International School Basel. Da segnalare anche il dato riguardante l'età media dei partecipanti: 24 anni per i junior e 46 anni per i senior.

 

BIG è una simulazione della realtà aziendale, un vero e proprio "business game" che si sviluppa su una piattaforma tecnologica web-based creata ad hoc. Lo scenario di partenza è identico per tutte le squadre. Ogni squadra rappresenta una struttura alberghiera che versa in una situazione di difficoltà evidenziata da risultati di mercato insoddisfacenti. Il mercato di riferimento è sia nazionale sia globale. L'obiettivo finale è risanare l'azienda. Per raggiungere questo obiettivo le squadre avranno un mese di tempo che corrisponderà ad un anno di gestione dell'azienda, suddivi- so in quattro round (equivalenti ai trimestri).

 

Ogni squadra, composta da almeno 4 giovani, oltre ai manager, si confronterà direttamente con il mercato e non avrà rapporti diretti con le altre squadre. Nella simulazione saranno rappresentate tre funzioni aziendali: direzione di gestione alberghiera; amministrazione e controllo; marketing - vendite. I membri di ogni squadra apparterranno a una di queste funzioni aziendali, o come responsabili (un solo membro per funzione) o come specialist. L'assegnazione dei ruoli è lasciata ai membri della squadra.

 

All'inizio del primo round, che prende il via oggi, saranno forniti ad ogni squadra i dati storici relativi al mercato e alla gestione dell'albergo nei due anni precedenti, e un pannello di controllo che riporta i principali indicatori di valutazione e gestione. Durante lo svolgimento del business game ogni squadra dovrà analizzare la situazione, pervenire ad una serie di decisioni e metterle in atto utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall'ambiente simulato. Al termine di ogni round è previsto un checkpoint nel quale saranno fornite ad ogni squadra (profitto, EBIT, etc), alcuni feedback e una serie di informazioni chiave per il round successivo (andamento del mercato, eventi istituzionali, legislativi e politici, etc), come da regolamento. Una giuria formata da mana- ger, giovani imprenditori, giornalisti, docenti e consulenti, premierà i gruppi che, meglio di altri, otterranno risultati aziendali di successo facendo leva sulla collaborazione intergenerazionale.

 

Il 12 dicembre prossimo a Milano presso il MUDEC si terrà, infatti, l'evento conclusivo durante il quale verranno presentati gli output formativi prodotti da BIG e l'assegnazione dei riconoscimenti. Per i giovani vincitori primi classificati è previsto un Learning Tour in una struttura internazionale e 3.000 Euro da spendere in corsi di formazione nelle più prestigiose Università italiane, mentre per le squadre arrivate al secondo e terzo posto un riconoscimento rispettivamente di 2.000 e 1.000 Euro.

 

"Abbiamo voluto dare ai giovani l'occasione di toccare con mano le dinamiche che si sviluppano in azienda e di confrontarsi con chi il mondo delle Aziende lo vive in prima persona - commenta il Presidente di CFMT Pietro Luigi Giacomon - abbiamo, allo stesso tempo, voluto dare ai manager l'occasione di confrontarsi con tutti quei giovani che sono affascinati dal mondo del business, che vogliono mettersi in gioco e che nei prossimi anni potrebbero entrare a far parte del loro team di lavoro".

 

"La formazione continua che un centro come CFMT progetta - aggiunge il Direttore Nicola Spagnuolo - non è solo quella delle attività in aula ma passa anche attraverso occasioni come questa che fa del confronto intergenerazionale la principale fonte di crescita".

 

I risultati finali del progetto saranno rielaborati da CFMT in chiave formativa così da evidenziare le migliori modalità di collaborazione intergenerazionale in modo concreto ed esperienziale attraverso la creazione di modelli e prassi di gestione efficace dei gruppi di lavoro articolati per competenze e per valori generazionali di riferimento.

 


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CFMT - Centro di Formazione Management del Terziario - si occupa dei dirigenti e delle aziende del Terziario, e lo fa da oltre venti anni. È nato da un'intuizione di Confcommercio e  Manageritalia e per affermarsi come il centro di formazione di alto livello pensato per guardare al futuro. La rete di CFMT si compone di 8.200 aziende e 22.000 dirigenti che partecipano ogni anno a più di 900 iniziative interaziendali e a oltre 40 progetti aziendali attivati. A tutti loro CFMT si affianca con specialisti e professionisti uniti dalla passione per l'innovazione e lo sviluppo di conoscenze per fornire le migliori risposte e gli strumenti più efficaci per soddisfare le esigenze specifiche di ognuno.

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Formazione. Un nuovo corso digital per utilizzare al meglio smartphone e tablet

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IL CORSO

AIM propone un corso di 6 lezioni per acquisire una maggior consapevolezza e dimestichezza nell'uso delle nuove tecnologie. Diversi i temi trattati: dalla nascita e l'evoluzione dei primi pc e di Internet, al navigare in rete in sicurezza; dalle modalità di archiviazione dei file sul Cloud, alla comprensione degli acquisti online fino all'utilizzo consapevole delle applicazioni per vivere meglio Milano; dai rischi della rete, alle nuove frontiere dell'intelligenza artificiale.

Completano la formazione un test online per valutare le nozioni apprese e una sessione di un'ora di "Palestra Internet"

 

COSA È LA PALESTRA INTERNET

La "Palestra Internet" è uno sportello digital che si tiene in AIM dove è  possibile sottoporre a un tutor, in vere e proprie lezioni private, i propri dubbi, lacune, curiosità sui temi legati al mondo informatico e della rete. I partecipanti al corso avranno quindi la possibilità di prenotare un'ora di esercitazione one to one con il docente

 

A CHI È RIVOLTO

Il corso è rivolto a chi è in possesso di dispositivi connessi (smartphone, tablet, pc) e desideri utilizzarli in tutte le loro potenzialità

 

INFO E COSTI

Il costo è di 80 euro e comprende le 6 lezioni frontali con il docente e una tessera da un'ora di "Palestra Internet".

Le lezioni si terranno nella sede di AIM in via S.Vincenzo, 13 Milano




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Formazione. Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" dell'Università di Pisa

Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" dell'Università di Pisa 

Per festeggiare l'anniversario venerdì 25 ottobre si svolge la giornata di studio "Il cibo per la mente" 

Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" (CiRAA) dell'Università di Pisa, una realtà unica che dalla sua fondazione ad oggi ha sempre operato per promuovere una corretta cultura del cibo e per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento sostenibili e rispettosi dell'ambiente. 

Per festeggiare questo anniversario venerdì 25 ottobre dalle 9 nella sede del Centro (via vecchia di Marina, 6, S. Piero a Grado, Pisa) si svolgerà la giornata di studi "Il cibo per la mente". Attraverso il coinvolgimento degli ex direttori, saranno ricordate le principali attività di ricerca del CiRAA sino agli attuali sviluppi nel campo della nutraceutica grazie alla collaborazione con il Centro Nutrafood, un'altra importante realtà di ricerca dell'Ateneo pisano.

"Il Centro Avanzi – spiega il professore Marcello Mele suo attuale direttore - nacque nel 1989 su intuizione di un gruppo di docenti delle allora facoltà di Agraria e di Veterinaria che vollero fin da subito impostare le attività di ricerca per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento rispettosi dell'ambiente e, al contempo, sostenibili anche dal punto di vista dell'economia di un'azienda agraria, in termini sia di efficienza produttiva sia di qualità dei prodotti".

"Questi temi – continua Mele - che 30 anni fa erano nella visione di pochi addetti ai lavori, sono oggi diventati una priorità per tutti, che nasce dalla necessità di continuare a produrre cibo di elevata qualità nutrizionale, per un numero crescente di persone e nella consapevolezza di non poter aumentare il consumo di risorse primarie, cioè aria, acqua, suolo, energia".

Negli ultimi 30 anni, il CiRAA è stato partner attivo di numerosi progetti di trasferimento tecnologico nell'ambito della maggior parte delle filiere agricole Toscane e attualmente rappresenta una struttura di ricerca unica nel suo genere nel panorama accademico italiano, sia per dimensioni sia per modello organizzativo.

"Grazie alla collaborazione con il centro Nutrafood che attualmente dirigo – conclude la professoressa Lucia Guidi dell'Ateneo pisano – in futuro vogliamo sempre di più  essere un punto di riferimento per una corretta e accurata informazione sul cibo, nella consapevolezza che in un mondo dove è sempre più difficile districarsi tra le vere e le false notizie, debbano essere i centri dove si svolge la ricerca a divulgare le corrette conoscenze scientifiche".



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venerdì 11 ottobre 2019

Università, 9 atenei su 10 faticano a coinvolgere gli studenti: secondo gli esperti serve investire in percorsi tecnologici personalizzati

UNIVERSITÀ, 9 ATENEI SU 10 FATICANO A COINVOLGERE GLI STUDENTI: SECONDO GLI ESPERTI SERVE INVESTIRE IN PERCORSI TECNOLOGICI PERSONALIZZATI

 

Digitalizzare il percorso universitario attraverso nuove esperienze di apprendimento, offrire una personalizzazione data-driven e cercare di andare incontro ai bisogni dei ragazzi con attività sociali innovative. Ecco i consigli degli esperti alle università per migliorare l'esperienza dei nativi digitali con la tecnologia: da studi internazionali è emerso che l'87% degli atenei fatica a coinvolgere gli studenti.   

 

L'aumento a livello globale dei nativi digitali nella popolazione studentesca sta costringendo le università a ricorrere alla tecnologia per arricchire le esperienze degli studenti durante l'intero ciclo di studi. Basti pensare che secondo un'indagine americana della State of Technology e pubblicata su Forbes, il 94% dei docenti ritiene che un percorso d'insegnamento digitalizzato possa aumentare l'engagement degli studenti. Ma il digital divide e a volte può addirittura rappresentare un problema: secondo una ricerca pubblicata su Times Higher Education, infatti, il 77% degli atenei ha dichiarato di aver bisogno di aggiornare le soluzioni tecnologiche offerte, mentre l'87% riferisce di lottare per coinvolgere gli alunni. Per migliorare l'esperienza studentesca dei ragazzi, gli esperti consigliano alle università di puntare su apprendimento ed esperienze misti attraverso il blended learning, ovvero una combinazione tra l'uso di media digitali e le tradizionali lezioni frontali in aula. Questo consente di raccogliere e gestire correttamente i dati, in modo da offrire percorsi personalizzati che possono agevolare l'esperienza all'interno del campus e cercare di andare incontro ai loro bisogni con attività sociali e innovative. È quanto emerge da uno studio condotto da Sodexo con l'Institute for Quality of Live, consultabile gratuitamente a questo link e finalizzato a individuare i trend che stanno ridefinendo la qualità della vita degli studenti universitari. "La tecnologia è fondamentale per migliorare l'esperienza universitaria degli studenti – afferma Franco Bruschi, Head of Schools & Universities Segment di Sodexo Italia, azienda leader mondiale nei servizi di Qualità della Vita – Per andare incontro alle loro esigenze abbiamo sviluppato a livello globale numerosi servizi click & collect che aumentano la comodità e la semplicità dell'offerta. L'app MySodexo, ad esempio, consente di visualizzare i menu e le informazioni relative alle ricette proposte presso il ristorante universitario. Un servizio totalmente personalizzabile che permette agli studenti di impostare il proprio diario alimentare e ricevere aggiornamenti e informazioni utili direttamente in homepage".

 

Ma non è tutto, perché grazie all'utilizzo di tecnologie innovative le università possono coinvolgere gli studenti ancor prima che accedano ai campus. Ad esempio la realtà virtuale è in grado di formare un'esperienza a 360 gradi della vita universitaria, accompagnando gli studenti lungo un percorso simulato di un tour dell'ateneo o crearne uno personalizzato. Vantaggi che interessano anche l'aspetto economico: basti pensare che secondo una ricerca americana condotta da VForis VR le sedi attrezzate con realtà virtuale hanno registrato un aumento annuo del 20% delle unità affittate mensilmente negli edifici del campus. Anche le app digitali, da quelle per l'assegnazione di un compagno di stanza alla ricerca di un sussidio finanziario, o dalla valutazione dei docenti alla la ricerca di tutor, contribuiscono all'esperienza di pre-immatricolazione e possono influenzare le decisioni di un'utenza digitalmente evoluta. L'utilizzo della tecnologia per migliorare il percorso universitario dei ragazzi è un pensiero condiviso da Carla Aerts, Direttrice Futures presso l'University College London Institute of Education: "Sulla base di profili data-driven delle proprie attività, dei risultati accademici e degli interessi personali, i ragazzi possono strutturare dei piani di studio personalizzati. In questo modo gli studenti hanno la possibilità di cercare i corsi più adatti a loro a un livello molto più capillare. Piuttosto che vagliare un elenco generico dei corsi di studio universitari, con questi piani gli studenti possono costruire il proprio percorso educativo, modulare e personalizzabile". Dello stesso avviso è Tony Sheean, ex presidente del dipartimento di digital learning presso la London Business School: "Gli smartphone offrono soluzioni incredibilmente ricche, sistemi integrati, mobilità e personalizzazione attraverso dati e analisi dettagliati. La richiesta di esperienze sempre più tecnologiche è in continuo aumento ed è per questo che le università devono estendere l'approccio digitale a tutti gli ambiti dell'esperienza dello studente". 

 

Tra le varie azioni che possono essere intraprese dagli atenei per agevolare l'esperienza degli studenti e coinvolgerla al meglio gli esperti hanno individuato 3 trend tecnologici da seguire nel corso degli anni:

 

1)    ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO MISTE

Combinare i media digitali e le lezioni tradizionali in aula garantisce agli studenti la libertà e la flessibilità di imparare in un ambiente che si adatta meglio alle loro esigenze.

2)    PERSONALIZZAZIONE DATA-DRIVEN

Raccogliere e mantenere i giusti dati fa in modo che le università possano personalizzare fattori chiave come il piano di studi,  permettendo agli studenti di compiere decisioni sulla base di maggiori informazioni su misura dei loro profili individuali.

3)    STARE ALLE REGOLE DEGLI STUDENTI

Le università possono raggiungere gli studenti e aiutarli a connettersi adottando piattaforme social che rendono semplice aderire a club, trovare compagni di stanza e gestire i carichi di lavoro.



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sabato 5 ottobre 2019

Università Europea di Roma - Fondazione Terzo Pilastro | Presentazione Master su Intelligenza Artificiale

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, PRIMO MASTER IN ITALIA

L'Università Europea di Roma presenta il corso di laurea su diritto ed etica delle tecnologie emergenti


Roma, 3 ottobre 2019. È stato presentato ieri dall'Università Europea di Roma il primo Master che in Italia affronta il tema AI – Artificial Intelligence – attraverso una formazione multidisciplinare unica, per analizzare le problematiche e le opportunità connesse allo sviluppo e alla diffusione dei sistemi di AI nella nostra società (Blockchain, IoT, Smart Contract, etc.). Fondamentale il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, per la nascita di questo primo corso di studi in Italia sull'intelligenza artificiale che si propone di riprodurre il pensiero e l'azione dell'uomo. È quindi necessario, come lo è per l'uomo, che ne siano disciplinate le condotte sia da un punto di vista giuridico sia da un punto di vista etico.

 

Va sottolineato che il Master si distingue per il suo programma altamente innovativo, focalizzato sugli aspetti giuridici, etici e antropologici che pone l'AI.

"Nei prossimi 5 anni cambieranno 6 lavori su 10. 


Le innovazioni tecnologiche come l'Intelligenza Artificiale rappresentano opportunità straordinarie per l'evoluzione delle risorse umane e del mondo del lavoro in generale – chiarisce il Prof. Alberto M. Gambino, Pro-Rettore dell'Università Europea di Roma e Direttore del Master -. Consapevoli di ciò e delle nostre specifiche competenze accademiche su questi temi, abbiamo voluto aggiungere alla nostra offerta formativa un Master di I livello unico nel suo genere in Italia, che permetta ai giovani di governare i complessi processi e le implicazioni dell'Intelligenza Artificiale".

 

"Come Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, siamo lieti di aver proposto e sostenuto un progetto ambizioso e all'avanguardia come quello dell'Università Europea di Roma dedicato allo studio dell'Intelligenza Artificiale – aggiunge il Presidente Emmanuele F. M. Emanuele –. Al centro di ogni attività da noi sostenuta abbiamo sempre posto l'uomo, la sua crescita, il suo benessere, la sua prosperità. Formare le nuove generazioni su questioni così strategiche e al tempo stesso delicate come l'innovazione digitale e l'Intelligenza Artificiale rappresentano un nostro ulteriore contributo allo sviluppo di una società migliore. Questa iniziativa peraltro conferma la proficua collaborazione in essere tra l'Università Europea di Roma e la Fondazione Terzo PiIastro - Internazionale, iniziata nell'anno accademico 2017/2018 con l'attivazione del corso di dottorato in Persona e benessere, fra diritto, etica e psicologia".

 

 

Il master di primo livello, a differenza dell'attuale offerta di master che privilegia le facoltà tecniche, è pensato anche per chi proviene da percorsi di studio in diritto, economia, filosofia. Esso si pone come obiettivo quello di formare professionisti in grado di: 

-          operare nei settori legal/public affairs di aziende ICT, di società di consulenza e di studi legali orientati all'innovazione digitale, di istituzioni pubbliche e private, di Authority. Le aziende hanno infatti bisogno di competenze trasversali in grado di affrontare le sfide di mercati in continua e rapida evoluzione ma sempre dominati dall'innovazione tecnologica e digitale.

-          Orientare e guidare le policy (privacy, GDPR, proprietà intellettuale e sicurezza) all'interno di aziende e di pubbliche amministrazioni. Gli impianti normativi che disciplinano le attività digitali, compreso il mondo dell'Intelligenza Artificiale, sono in continua trasformazione. Pertanto il mercato avrà bisogno e premierà quelle professionalità in grado di comprendere e governare le policy di questo settore.

-          Contribuire alla progettualità per l'accesso ai finanziamenti comunitari e nazionali in tema di Intelligenza Artificiale. L'Intelligenza Artificiale è oggi materia di grande attualità politica, giuridica ed economica: la Commissione Europea ha infatti lanciato un piano d'azione coordinato prevedendo tra il 2021 e il 2027 lo stanziamento di 2,5 miliardi di Euro mirato alla diffusione dell'intelligenza artificiale nell'economia e nella società europee. Il Governo Italiano si è già mosso in tal senso costituendo un pool di esperti per la stesura di una strategia nazionale in materia di AI. Lo scopo è quello di stimolare gli investimenti per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale, tenendo conto dei cambiamenti socioeconomici che essa porta con sé, e garantire al contempo un adeguato quadro etico e giuridico in materia. In questo contesto saranno indispensabili figure che, dotate di un solido bagaglio di conoscenze etiche, giuridiche e informatiche, sappiano supportare le imprese e gli studi professionali nell'acquisizione di tale tipologia di finanziamenti.


Il Master fa parte dell'offerta didattica della facoltà di Giurisprudenza di UER che può contare su un innovativo Laboratorio di Diritto dell'Innovazione - INNOLAWLAB - diretto dai Proff. Alberto Gambino, Emanuele Bilotti, Andrea Stazi e Valeria Falce.

 

L'Università Europea di Roma fa parte del sistema universitario pubblico e rilascia titoli di laurea aventi valore legale in Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Turismo e Scienze della Formazione Primaria. Fondata nel 2005, è oggi al 1° posto a Roma nella Classifica Censis delle Università 2019 tra le piccole università non statali. Il suo progetto formativo si basa sullo stretto rapporto con lo studente, presenta una forte vocazione internazionale e un costante collegamento con il mondo del lavoro.

 

 

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall'osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l'area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia. Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo.

 

Non è la prima volta che la Fondazione presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele sostiene iniziative volte allo sviluppo dell'innovazione tecnologica e alla costruzione di un ecosistema digitale. Questo progetto trae la sua importanza anche dalla coincidenza con un disegno politico ben preciso, orientato a velocizzare lo sviluppo tecnologico dell'Italia. Un obiettivo per il raggiungimento del quale è stato anche nominato per la prima volta un ministro dell'Innovazione, individuato nella persona di Paola Pisano.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Rettore dell'Università Europea di Roma Prof. Padre Pedro Barajón, LC e il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.



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martedì 1 ottobre 2019

Roma, Primo Master in Intelligenza artificiale | Presentazione 2 ottobre, ore 11:30 | Università Europea di Roma


Master Universitario di I Livello in INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Primo Master Universitario in Italia in

DIRITTO ED ETICA DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI

L'intelligenza artificiale – AI – si propone di riprodurre il pensiero e l'azione dell'uomo. È quindi necessario, come lo è per l'uomo, che ne siano disciplinate le condotte sia da un punto di vista giuridico sia da un punto di vista etico.

 

Nasce in Università Europea di Roma, con il fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, il quale ne è stato promotore, il primo Master in Italia che affronta il tema AI – Artificial Intelligence - attraverso una formazione multidisciplinare unica, per affrontare le problematiche e le opportunità connesse allo sviluppo e alla diffusione dei sistemi di AI nella nostra società (Blockchain, IoT, Smart Contract, etc.)

Il Master si distingue per il suo programma altamente innovativo, focalizzato sugli aspetti giuridici, etici e antropologici che pone l'AI.

"Nei prossimi 5 anni cambieranno 6 lavori su 10 («Forum sul lavoro del futuro e le nuove competenze», organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con EY 2019). Le innovazioni tecnologiche come l'Intelligenza Artificiale rappresentano opportunità straordinarie per l'evoluzione delle risorse umane e del mondo del lavoro in generale – ha detto il Prof. Alberto M. Gambino, Pro-Rettore dell'Università Europea di Roma e Direttore del Master – Consapevoli di questo e delle nostre specifiche competenze accademiche su questi temi, abbiamo voluto aggiungere alla nostra offerta formativa un Master di I livello unico nel suo genere in Italia, che permetta ai giovani di governare i complessi processi e implicazioni di AI".

"Come Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, siamo lieti di aver proposto e sostenuto un progetto ambizioso e all'avanguardia come quello dell'Università Europea di Roma dedicato allo studio dell'Intelligenza Artificiale – ha affermato il Presidente Emmanuele F. M. Emanuele – Al centro di ogni attività da noi sostenuta abbiamo sempre posto l'uomo, la sua crescita, il suo benessere, la sua prosperità. Formare le nuove generazioni su questioni così strategiche e al tempo stesso delicate come l'innovazione digitale e l'Intelligenza Artificiale rappresenta un nostro ulteriore contributo allo sviluppo di una società migliore. Questa iniziativa peraltro conferma la proficua collaborazione in essere tra l'Università Europea di Roma e la Fondazione Terzo PiIastro - Internazionale, avviatasi nell'anno accademico 2017/2018 con l'attivazione del corso di Dottorato in "Persona e benessere, fra diritto, etica e psicologia.".

Obiettivi formativi e sbocchi occupazionali

Il Master di 1° livello, a differenza dell'attuale offerta di master che privilegia le facoltà tecniche, è pensato anche per chi proviene da percorsi di studio in diritto, economia, filosofia. Esso si pone come obiettivo quello di formare professionisti in grado di: 

Operare nei settori legal/public affairs di aziende ICT, di società di consulenza e di studi legali orientati all'innovazione digitale, di istituzioni pubbliche e private, di Authority. Sempre di più le aziende hanno infatti bisogno di competenze trasversali in grado di affrontare le sfide di mercati in continua a rapita evoluzione ma sempre dominati dall'innovazione tecnologica e digitale.

Orientare e guidare le policy (privacy, GDPR, proprietà intellettuale e sicurezza) all'interno di aziende e di pubbliche amministrazioni. Gli impianti normativi che disciplinano le attività digitali, compreso il mondo dell'Intelligenza Artificiale, sono in continua trasformazione. Pertanto il mercato avrà bisogno e premierà quelle professionalità in grado di comprendere e governare le policy di questo settore

Contribuire alla progettualità per l'accesso ai finanziamenti comunitari e nazionali in tema di Intelligenza Artificiale. L'Intelligenza Artificiale è oggi materia di grande attualità politica, giuridica ed economica: la Commissione Europea ha infatti lanciato un piano d'azione coordinato prevedendo tra il 2021 e il 2027 lo stanziamento di 2,5 miliardi di Euro mirato alla diffusione dell'intelligenza artificiale nell'economia e nella società europee. Il Governo Italiano si è già mosso in tal senso costituendo un pool di esperti per la stesura di una strategia nazionale in materia di AI. Lo scopo è quello di stimolare gli investimenti per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale, tenendo conto dei cambiamenti socioeconomici che essa porta con sé, e garantire al contempo un adeguato quadro etico e giuridico in materia. In questo contesto saranno indispensabili figure che, dotate di un solido bagaglio di conoscenze etiche, giuridiche e informatiche, sappiano supportare le imprese e gli studi professionali nell'acquisizione di tale tipologia di finanziamenti.

Le competenze in Università Europea di Roma

Il Master fa parte dell'offerta didattica della facoltà di Giurisprudenza di UER che può contare su un innovativo Laboratorio di Diritto dell'innovazione - INNOLAWLAB - diretto dai Proff. Alberto Gambino, Emanuele Bilotti, Andrea Stazi e Valeria Falce. Il laboratorio coordina le attività didattiche del Profilo Diritto e gestione delle nuove tecnologie del Corso di laurea in Giurisprudenza e le iniziative post-lauream promosse dall'Università nei temi del diritto e della gestione dell'innovazione, oggi centrali nello scenario socio-economico e professionale.

L'Università Europea di Roma è una università del sistema universitario pubblico e rilascia titoli di laurea aventi valore legale per i suoi corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Turismo e Scienze della Formazione Primaria. Fondata nel 2005, è oggi al 1° posto a Roma nella Classifica Censis delle Università 2019 tra le piccole università Non Statali. Il suo progetto formativo si basa sullo stretto rapporto con lo studente e ha l'obiettivo di preparare dei professionisti seri e capaci, dotati di un sano impianto valoriale e consapevoli del ruolo che saranno chiamati a svolgere nella società. Una forte vocazione internazionale e un costante collegamento con il mondo del lavoro ne completano le caratteristiche.

 

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è la naturale evoluzione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, in quanto si fa portatrice e sintesi, su più ampia scala e senza alcun vincolo territoriale, delle due strategiche direzioni di intervento originarie: il Terzo Settore (o Terzo Pilastro, il non profit) e le tematiche urgenti ispirate dall'osservazione di ciò che accade al di fuori del mondo Occidentale, con uno sguardo che va oltre l'area mediterranea per approdare nei Paesi emergenti in Medio ed Estremo Oriente, futuri protagonisti della nostra Storia.

Essa, infatti, opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del Welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico e svolge la funzione di ponte tra le diverse culture fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud del mondo.



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Erickson: La scuola di oggi e domani a Roma il 5 ottobre


 

 

ROMA, SABATO 5 OTTOBRE - ORE 17.30

LA SCUOLA DI OGGI E DOMANI TRA INNOVAZIONE E INCLUSIONE

In occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti


Franco Lorenzoni, Dario Ianes e Roberta Passoni

si confronteranno sulle sfide della scuola di oggi e domani.

Con un reading di Carlo Scataglini.

 

 

Come costruire  una società inclusiva e accogliente? In che modo affrontare le sfide della scuola di oggi? E' possibile rispettare e valorizzare le differenze di ognuno?

Dal 1984 Erickson è impegnata per diffondere in tutta Italia una cultura dell'inclusione.

 

"L'inclusione come meta di un viaggio, come filo che unisce soggetti e oggetti diversi, come occasione di incontro, confronto, arricchimento. Sono questi i concetti che affiorano dall'esposizione.

Emerge che ognuno, nella propria diversità, deve essere messo nelle condizioni di stare bene assieme agli altri. A modo suo." (Dario Ianes e Fabio Folgheraiter, co-fondatori di Erickson)

 

Una scuola innovativa deve essere equa. Capace di dare a ognuno strumenti per realizzare un proprio progetto di vita, facendo le giuste differenze nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze individuali di tutti gli alunni. In poche parole: non c'è innovazione senza inclusione. Partendo da questo assunto il maestro Franco Lorenzoni, noto per i suoi libri e per il centro di sperimentazione educativa fondato ad Amelia (TR), l'insegnante Roberta Passoni e Dario Ianes, docente di pedagogia speciale all'Università di Bolzano, si confronteranno sulle sfide della scuola di oggi e domani.

L'incontro si concluderà con il reading "La scuola si fa da me" di Carlo Scataglini.

 

Con l'occasione verrà inaugurata la mostra (Di)Segni di inclusione – Perché l'inclusione lascia il segno con illustrazioni di Ale Giorgini, Anton Gionata Ferrari, Daniela Tieni, Silvia Bonanni, Giovanni Colaneri, Elenia Beretta, Lucio Schiavon, Giulia Orecchia, Enrico Bortolato, Elisa Marzano che sarà visitabile con ingresso gratuito fino al 30 ottobre.

 

 

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
È gradita la prenotazione al numero 06
9021695

 

LIBRERIA ERICKSON
VIALE ETIOPIA 20 - ROMA



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