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SCUOLA – Concorso a cattedre, il sistema on line del Miur non regge la mole di domande dell'ultimo giorno e va in tilt: Anief chiede una proroga immediata
Da ieri sera migliaia di docenti cercano di iscriversi, ma rimangono bloccati. È probabile che i candidati abbiano dovuto ricompilare la domanda già inoltrata più volte, anche per alcuni chiarimenti definitivi giunti dal Miur solo a ridosso di Pasqua.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la proroga si rende necessaria perché quanto è accaduto è indipendente dalla volontà di coloro che si volevano iscrivere al concorso. Anche il fatto che si siano ridotti all'ultimo momento non è dipeso dalla loro volontà, viste le incertezze del Miur nel fornire chiarimenti. In certi casi, si è sfiorata la caricatura, con il Ministero dell'Istruzione che prima ha comunicato delle informazioni, salvo tornare sui suoi passi appena ventiquattr'ore dopo. Speriamo che almeno stavolta prevalga il buon senso.
Da tempo si parlava di innalzamento dell'ultimo giorno degli accessi per iscriversi al concorso a cattedre: lo stesso Miur aveva previsto un incremento considerevole. Fatto sta che dalla giornata di ieri, 29 marzo, il sistema telematico per recepire le domande on line per svolgere il concorso per docenti ha fatto ravvisare dei problemi di ricezione, man mano crescenti, sino ad andare in tilt nelle ultime ore che hanno portato alla scadenza delle ore 14.00. A segnalarlo, oltre ai candidati al concorso che non hanno potuto inoltrare la domanda, è la stampa specialistica: "già da ieri pomeriggio ci vengono segnalati malfunzionamenti del sistema Istanze on line utilizzato per inoltrare la domanda. Tutta colpa di un numero eccessivo di accessi contemporanei, che il server non riesce a smistare e gestire", scrive oggi Orizzonte Scuola.
Tutto questo ha comportato un conseguente "panico" da parte degli interessati, che hanno atteso le ultime ore per inoltrare la domanda. E' possibile infatti che numerose domande siano già compilate, ma non ancora inoltrate, per vari motivi. Uno di questi può essere la necessità di aver dovuto attendere l'ultimo giorno per raggiungere i 180 giorni di servizio continuativo nell'a.s.2015/16 per poter ricavare da essi punteggio spendibile nella graduatoria di merito, oppure aver dovuto attendere i chiarimenti. Questi ultimi, infatti, sono pervenuti da parte del Ministero solo nella giornata del 23 marzo, con una importante errata corrige sul servizio a tempo indeterminato nelle scuole paritarie del 24 marzo. E dunque si è potuto verificare che i candidati abbiano dovuto ricompilare la domanda già inoltrata più volte", ha scritto ancora la rivista specializzata.
Che poi conclude facendosi portavoce dei tanti candidati al concorso rimasti esclusi: "Da una parte il Ministero invia di default a tutti coloro che hanno fatto almeno un accesso alla domanda la data di scadenza (l'email è solo un promemoria), dall'altra ci giungono pertanto delle richieste di proroga del termine per la presentazione della domanda, in relazione ai numerosi errori tecnici del sistema".
Anche Anief, nel confermare i problemi informatici in cui sono incorsi migliaia di aspiranti docenti, chiede una proroga immediata della scadenza per l'inoltro delle domande: è evidente che la proroga dovrà essere adottata a tutela dei tanti precari che non hanno avuto modo di accedere al sistema "Istanze OnLine", così come previsto dal comma 4 dell'articolo 4 dei tre decreti pubblicati dal Miur il 26 febbraio scorso con l'indicazione di "presentare l'istanza tramite POLISI" con una precisa scadenza temporale: "fino alle ore 14.00 del 30 marzo 2016".
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, "la proroga si rende necessaria perché quanto è accaduto è indipendente dalla volontà di coloro che si volevano iscrivere al concorso. Anche il fatto che si siano ridotti all'ultimo momento non è dipeso dalla loro volontà, viste le tante incertezze del Miur nel fornire chiarimenti. In certi casi, si è sfiorata la caricatura, con il Ministero dell'Istruzione che prima ha comunicato delle informazioni, salvo tornare sui suoi passi appena ventiquattr'ore dopo. Speriamo che almeno stavolta prevalga il buon senso, dando l'opportunità a tutti di inviare con certezza la propria domanda di partecipazione al concorso".
Anief, infine, ricorda che è stato emesso un primo decreto monocratico – il n. 1463/16 – da parte del tribunale amministrativo con procedura d'urgenza, di via libera per lo svolgimento delle prove concorsuali scritte, che lascia ben sperare all'inclusione con riserva anche di tutti coloro che stanno chiedendo il rispetto del principio di affidamento e del merito nell'accesso all'insegnamento, spesso, dopo anni di servizio prestato nelle scuole pubbliche. Ora, in migliaia attendono lo stesso provvedimento nei ricorsi che il giovane sindacato ha predisposto per più di 20mila candidati appartenenti a 15 categorie di insegnanti illegittimamente estromessi.
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