LIBRIAMOCI Giornate
di lettura nelle scuole 26-31
ottobre 2015
Per
raccogliere e rilanciare l’entusiasmo dell’anno scorso, dal
26 al 31 ottobre 2015 si
svolgerà la seconda edizione di Libriamoci.
Giornate di lettura nelle scuole,
l’iniziativa promossa dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)
attraverso la Direzione
Generale per lo Studente e dal Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) -
attraverso il Centro per il libro e la lettura, presentata oggi a
Palazzo Reale a Milano. L’intento
è diffondere
e promuovere
la lettura fra gli studenti
di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori:
Libriamoci invita
quindi docenti, presidi e tutti coloro che desiderano contribuire con
la propria creatività, a inserire nelle attività scolastiche delle
sei giornate occasioni e progetti di lettura
ad alta voce.
Libriamoci
può contare sulla collaborazione di numerose istituzioni e realtà
del panorama culturale nazionale e locale: hanno infatti già
confermato la loro collaborazione la Presidenza
del Consiglio dei Ministri;
il Ministero degli Affari
Esteri, l’ANCI-Associazione
Nazionale Comuni Italiani;
la SIAE:
la Fondazione per il Libro,
la Musica e la Cultura; la
Fondazione Maria e Goffredo
Bellonci; la Fiera
del Libro per Ragazzi di Bologna;
il Coordinamento delle
Associazioni di promozione della lettura;
la Coop Adriatica;
RAI Fiction;
il Corriere della Sera.
E molte altre sono in corso di definizione.
Nel
citare i dati allarmanti del rapporto di Save the Children
Illuminiamo il futuro
– sulla povertà cognitiva di bambini e adolescenti privati delle
necessarie occasioni di crescita, formazione e sviluppo del pensiero
– e accostandoli alle statistiche desolanti sulla carenza di
lettura in Italia, il Presidente del Centro per il libro e la lettura
Romano Montroni
ha ribadito nel suo appassionato intervento che
“non
aiutare i ragazzi a leggere di più significa di fatto privarli di un
futuro. Il punto è che queste lacune non si ripercuotono solo sulla
vita del singolo individuo, ma inficiano lo sviluppo
dell’intero Paese:
domani questi ragazzi, privi delle competenze necessarie per
affrontare la vita, non saranno in grado di partecipare allo sviluppo
collettivo”.
E continua: “Credo
che il rapporto tra scuola e libro sia basato su un processo di
costante compenetrazione. È vero, oggi la scuola ha perso uno dei
suoi aspetti più importanti, cioè la funzione di elevatore sociale.
Ma questa funzione può rinascere proprio grazie alla forza della
lettura. Se
noi saremo bravi a trasmettere la passione per la lettura ai ragazzi,
saranno loro, poi, a fare tutto il resto, a condividere questa
passione in famiglia e con gli amici”.
Lo spirito alla base di Libriamoci
è quello di una sfida: smentire i luoghi comuni e i pregiudizi sulla
lettura. Spiega Montroni: “Troppo
spesso la lettura viene percepita come un’attività funzionale
unicamente allo studio e allo svolgimento del programma. Libriamoci è
un progetto che tenta di superare questa visione: non vuole valutare
gli studenti, si propone invece di farli partecipare in prima persona
al grande spettacolo della lettura ad alta voce. I ragazzi saranno
coinvolti nella lettura, nella comprensione dei testi e nella
discussione dei contenuti e forse così ne scopriranno
l’irresistibile fascino”.
Un
bisogno di futuro e di cittadini consapevoli è ciò su cui ha
insistito anche Filippo Del
Corno, Assessore alla
Cultura del Comune di Milano: “La
lettura è la fonte del futuro cognitivo, prima ancora che culturale
in senso ampio, dei nostri cittadini:
senza l'abitudine a leggere, la capacità di comprendere, non si è
in grado di apprezzare il patrimonio storico che ci circonda, la
qualità delle leggi che si rispettano, la direzione della politica
alla quale si partecipa. Nessuno dovrebbe sentirsi abbandonato dalla
società o privo dei mezzi per prendervi parte pienamente. Sono
convinto che le politiche di promozione della lettura debbano essere
la punta di diamante del rilancio economico e sociale del nostro
Paese, perché grazie alla lettura si rimettono in moto molte altre
dinamiche, individuali e collettive.
A conclusione di questo anno in cui Milano è Città del Libro, la
seconda edizione di Libriamoci
è
un modo straordinario di procedere a grandi passi nella missione
culturale più importante che ci sia”.
Ilaria
Borletti Buitoni,
Sottosegretario presente in rappresentanza del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo,
ha
espresso il senso dell'iniziativa di Libriamoci
e dell'importanza della lettura partendo da un ricordo personale:
“L'altro
giorno mio nipote mi ha vista immersa nella lettura di un libro ed è
rimasto colpito dalle quanto fosse voluminoso. Ne è scaturita una
lunga e appassionante conversazione alla fine della quale, su sua
richiesta, gli ho consigliato di regalare alla fidanzata il libro che
a lui fosse piaciuto di più. Un
tempo, infatti, regalavamo a chi ci piaceva libri o dischi che
raccontassero qualcosa di noi, dei nostri gusti, del nostro
carattere.
Credo che Libriamoci
sia un'iniziativa straordinariamente bella nei contenuti e
fondamentale nella missione e sono certa che tutte le Istituzioni
collaboreranno al meglio delle proprie competenze. Dobbiamo
trasmettere la consapevolezza che leggere
libro fa sentire meglio, migliora il proprio stato di coscienza, di
conoscenza, di giudizio: un libro in più è un gradino in più verso
l'arricchimento spirituale, culturale e sociale di ciascuno di noi”.
Arnaldo
Colasanti, in
rappresentanza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, ha riferito che la parola chiave del Ministro Stefania
Giannini nel commentare
Libriamoci è stata:
fiducia.
“Tutte le componenti del mondo della scuola devono farsi portatori
di questo concetto-chiave che è fondamentale per riattivare il
circolo virtuoso della trasmissione di conoscenza ed esperienze. Le
letture a voce alta, in particolare, che Libriamoci
porta nelle classi, ha un potere cognitivo unico: fissano nella
memoria e nello spirito non solo le parole ma anche i suoni, le
atmosfere, le emozioni, proprie e delle persone con le quali si
condivide l'ascolto di un libro recitato, narrato.
La nostra patria comune, l'Europa, ci chiede proprio questo: un
insegnamento che sia fatto di esperienze e non soltanto di nozioni,
la scuola nuova che dobbiamo costruire deve essere capace di
stimolare creatività, curiosità e intelligenza che, partendo dalla
fiducia, innescano la passione per la lettura, per la comprensione di
un testo che sarà, domani, comprensione del mondo in cui
si vive”.
Durante
la giornata di presentazione, l’invito alla lettura di Libriamoci
si è tradotto subito in atto con l’offerta in dono di
300 copie
del libro di Ezio Raimondi
Un’etica del lettore
(Il Mulino). Romano Montroni ha spiegato la scelta di questo autore
ricordandone una frase particolarmente significativa: “I
libri sono arrivati nella mia vita con l’ingresso nella scuola e
forse per questo, fin da ragazzo, li ho considerati una specie di
aiuto necessario per crescere. Ne veniva un’educazione istintiva al
rispetto del libro e della sua funzione liberatrice, democratica.
Sentivo per istinto che il rapporto con il libro annullava le
differenze di classe”.
Nel
pomeriggio, la lectio
magistralis su La
scuola e il libro del
filosofo Roberto Casati,
Direttore di ricerca presso il CNRS Centre National de la Recherche
Scientifique: aperta alla
partecipazione degli insegnanti,
è
stata una preziosa occasione per riflettere sul legame – già
esistente, certo, ma mai stretto abbastanza, fra libri e insegnamento
– e sulle strategie per risvegliare e catturare la passione per la
lettura nei giovanissimi. “La
scuola deve intervenire sulla lettura perché le differenze fra
lettori forti e lettori deboli o non lettori sono legate a condizioni
socio-economiche e culturali che, una volta dati, sono un iato
colmabile solo dalla scuola”,
ha esordito Roberto Casati. “La
scuola deve diventare una designer di lettura,
cioè inventare,
creare occasioni di lettura, ambienti e percorsi di lettura, e
lanciare messaggi istituzionali forti.
Anzitutto, non deve suggerire che la lettura sia un'attività
soltanto da svolgere nelle vacanze o nel tempo libero, perché quel
tempo è in competizione molto forte con altri tipi di svaghi.
Inoltre, se si trasmette l'idea che leggere sia un'attività solo
extra scolastica ed extra curricolare si sta implicitamente dicendo
che non è un'attività poi così importante”.
E ha aggiunto: “Ben
vengano tutte le iniziative che cercano di portare la lettura
all'interno della scuola affinché in questo luogo fondamentale di
sviluppo intellettuale e sociale vengano proposte tappe di lettura
che accompagnino la crescita anagrafica e interiore dei ragazzi.
Bisogna
catturare i giovani potenziali lettori nella trappola-libro dalla
quale non dovrebbero più uscire”.
Utilizzando
a conclusione della sua lezione un'efficace metafora alimentare su
come offrire, proporre la lettura in modo appetibile, Roberto Casati
ha spiegato:
“così
come non dobbiamo proporre ai bambini nelle mense scolastiche
l'alternativa fra insalata e torta e poi colpevolizzarli se scelgono
la torta, allo stesso modo non bisogna proporre l'alternativa, fare
il paragone, fra un video e un testo. Quando non c'è partita, la
partita non può essere giocata e si perde a priori”.
Nel
conservare il format dell’anno scorso, che ha coinvolto con
successo nelle letture in classe sia studenti che insegnanti insieme
ad autori, giornalisti,
istituzioni, case editrici, agenzie letterarie e
associazioni culturali, il
programma - coordinato dal Centro per il libro – di questa
edizione offre ancora nuove occasioni di incontro fra la parola
scritta e la magia dell’interpretazione a voce alta: Libriamoci
ha esteso a tutti i
Teatri d’Italia l’invito
a partecipare, chiedendo
agli attori di andare a
leggere
nelle scuole
delle città in cui sono impegnati. Ma non solo: martedì
22 ottobre anteprima di
Libriamoci
con i reading
di Bookcity per le Scuole,
giovedì 29 ottobre tutta
l’Italia sincronizzata per il flash-mob Dante
a mezzogiorno, e poi le
letture dal
26 al 31 ottobre a Cesena,
Ravenna,
Ancona,
Bologna,
Venezia
e Mestre
con il ciclo di incontri Libriamoci/Ad
Alta Voce di Coop
Adriatica, il progetto in
partnership con la SIAE Da
Libriamoci a Scriviamoci,
l’esperimento formativo avviato dal neonato Coordinamento delle
Associazioni di promozione della lettura, e molto altro ancora.
Libriamoci
prenderà ufficialmente il
via lunedì 26 ottobre,
giorno in cui saranno anche rese
note le due cinquine
finaliste
della I edizione del Premio
Strega Ragazze e Ragazzi,
promosso da Fondazione Maria
e Goffredo Bellonci, Strega
Alberti Benevento Spa,
Fiera del Libro per Ragazzi
di Bologna e Centro
per il Libro e la Lettura con
il sostegno di BPER
Banca. Due
le categorie di concorso:
una per libri destinati a lettrici e lettori dai
6 ai 10 anni e una per
lettrici e lettori dagli 11
ai 15 anni. In allegato la
cartella stampa completa e scaricabile.
www.libriamociascuola.it
www.cepell.it
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