Puntare su innovazione e formazione, soprattutto in questi giorni di lockdown è stata allora la risposta del gruppo Aurora Biofarma, azienda farmaceutica milanese nata nel 2010 e appena entrata tra le prime 150 imprese per fatturato del settore pharma attive in Italia.
«Di fronte al tutto si ferma Aurora Biofarma, in coerenza con la sua filosofia aziendale, ha scelto la strada del muoversi tutti insieme» - sono le parole di Nicola Valentini, Responsabile Formazione e Sviluppo di Aurora Biofarma - «In questo momento decisamente straordinario di limitazioni, chiusure, riorganizzazioni abbiamo colto l'opportunità di migliorare le persone e migliorarci come azienda».
Così nonostante il blocco territoriale della rete degli oltre 250 Informatori Scientifici del Farmaco del gruppo Aurora l'azienda ha attivato un piano training dedicato al miglioramento delle conoscenze e delle competenze comunicazionali per portare più qualità nel mercato alla ripresa.
Un primo percorso delle durata di quattro settimane si è svolto attraverso questionari a distanza per linea, per prodotto e per target per dare modo alle persone di migliorare e allineare le proprie conoscenze scientifiche con un'adesione del 100% degli ISF dimostrando senso di responsabilità e appartenenza aziendale.
Dal 30 marzo il percorso di training si è orientato su una seconda fase dedicata alle competenze di comunicazione interattiva. L'intera rete Aurora è stata coinvolta in dieci sessioni settimanali, portate avanti quotidianamente e contemporaneamente per una durata di sei settimane che ha visto la partecipazione di tutta la squadra Marketing, Sales e Training inclusa la presenza dei Dirigenti nei ruoli di Relatori e Facilitatori.
Parola d'ordine di queste sessioni è stata l'innovazione con la strutturazione di aule virtuali e una metodologia di apprendimento svolta mediante Role Play situazionali in cui team di 10-15 Informatori Scientifici hanno lavorato a distanza, ma insieme.
«Aurora dunque non si è fermata ma ha puntato decisamente al miglioramento attraverso il coinvolgimento attivo e l'apprendimento delle proprie persone – conclude Valentini – Un messaggio che vogliamo divulgare all'esterno: la chiave per il successo, anche nei momenti di difficoltà, rimane lo scommettere sulle competenze e sentirsi parte di un progetto».
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