LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI PRESENTA  BEST STAGE 2014  
Quante persone ogni anno fanno stage  in Italia? Lo stage è una opportunità o una trappola? Quali sono i diritti  e i doveri degli stagisti, alla  luce delle novità normative introdotte l'anno scorso? E ancora:  quali sono ad oggi le aziende migliori dove fare un tirocinio, quelle che garantiscono le condizioni più buone ai propri stagisti?
Domande a cui risponde  la Repubblica degli Stagisti, testata  giornalistica online di riferimento  per il mondo dello stage in Italia,  che proprio in queste settimane festeggia il suo quinto compleanno. «Cinque  anni di battaglie, di denunce, di lavoro per separare il buono dal marcio e indicare ai  giovani una strada, fornire loro una bussola per orientarsi nell'universo opaco e multiforme  dello stage» dice Eleonora Voltolina, la giornalista che ha fondato e dirige la Repubblica degli Stagisti. «Cinque anni in cui non abbiamo mai  smesso non solo di denunciare le situazioni  di abuso e di illegalità, ma anche di coinvolgere le aziende corrette nelle nostre attività, stimolandole ad attuare buone policy nei confronti dei
giovani e a utilizzare lo strumento dello stage in maniera rispettosa.  Con le nostre iniziative abbiamo innescato un circolo virtuoso: le imprese più  responsabili ormai capiscono che la crisi non può essere una scusa per  abbassare le condizioni di ingresso. Noi  diciamo forte
e chiaro ai giovani che  non tutte le aziende sono uguali, e  forniamo loro le informazioni trasparenti rispetto a quelle che scelgono di fare parte  del nostro RdS network. In un mercato del lavoro, quello  italiano, tendenzialmente  opaco, questa trasparenza è un ottimo inizio: come lo sono le condizioni che le aziende del nostro network  offrono  ai giovani».
In questi cinque anni sono cambiate molte  cose, a partire dal profilo  normativo dello strumento: «Ora  gli stage sono suddivisi in due tipologie. Quelli curriculari, svolti durante  il periodo di studi, sono di competenza statale, e  purtroppo in questo momento  sono in vacatio legis: motivo  per il quale non ci stanchiamo di  lanciare appelli ai ministri dell'Istruzione». Infatti anche quello in carica, Stefania Giannini, ha ricevuto nei mesi scorsi un dettagliato report  della Repubblica degli Stagisti sulla grave situazione di vuoto  normativo che riguarda gli stage attivati da scuole, università e centri di formazione.
 
      
«L'altra tipologia  è quella degli stage extracurriculari, svolti quando si è finito  di studiare: in questo caso è stato  sancito che la competenza sia esclusivamente regionale, e dunque
nel corso del 2013 sono  state  approvate tante leggi una  diversa dall'altra. I giovani  devono conoscerle, per sapere che a  seconda di dove fanno uno stage possono avere diritti diversi». Per esempio l'importo  minimo del rimborso spese mensile è differenziato  da Regione a Regione, da un minimo  di 300 a fino a oltre 600 euro.
E al di là del quadro normativo  poi c'è il mercato del lavoro vero e  proprio, con i giovani che cercano  opportunità e mandano curriculum e le aziende che pubblicano annunci e  selezionano. La crisi ha mangiato le opportunità dal punto di vista  numerico, e le possibilità di essere assunti dopo uno stage  sono ulteriormente diminuite: dunque diventa importantissimo saper scegliere bene, con cognizione di causa, da entrambe  le parti. «A parole tutti dicono di trattar bene i propri  stagisti: ma noi non ci fermiamo alle parole, chiediamo alle  aziende che vogliono entrare nel nostro network  di dimostrare il loro impegno con i fatti, rendicontando  ogni anno i loro numeri. Solo attraverso la trasparenza e la sincerità  ci si guadagna la fiducia dei  giovani».
La novità presentata oggi dalla Repubblica degli Stagisti  è dunque Best Stage 2014, una pubblicazione elettronica, scaricabile gratuitamente sul sito  all'indirizzo LINKALLINIDIRIZZO, che riassume le informazioni più importanti sul tema  dello stage, con un quadro sintetico ed esaustivo della situazione  normativa regione per regione, e che presenta una per una le aziende che fanno  parte dell'RdS network. Un supporto fornito a tutti i giovani per gestire la propria ricerca di lavoro in  maniera informata e responsabile, avere un'idea chiara  del contesto di riferimento, e  saper giudicare le offerte  senza rischiare di cadere in situazioni  poco chiare o senza sbocchi.
Best Stage  2014 è organizzato come una guida: per ogni Regione sono riportati  dati importanti come il numero  di stage attivati, il tasso  di assunzione post stage, «che  ovviamente è riferito  solo agli stage nelle imprese private perché negli enti pubblici si entra  per concorso» specifica Eleonora Voltolina, e la normativa di riferimento. Per  ogni azienda che fa parte dell'RdS network i lettori possono poi trovare una breve sintesi  dell'attività e una scheda del trattamento  offerto agli stagisti con i dettagli sull'ammontare  del rimborso spese, sugli altri benefit previsti  come per esempio la mensa o i buoni pasto, e con la percentuale di assunzione post-stage dell'anno scorso: vicino al nome di ogni azienda è segnalato se essa fa parte del Bollino OK Stage e se ha vinto quest'anno uno  degli RdS Award. «Insomma  un po' come una guida dei migliori ristoranti» sintetizza Voltolina:  «quelli citati sono tutti "buoni", e tra  loro vi sono quelli eccellenti per  la carta dei vini, o per il servizio, per il numero di stelle  o per i riconoscimenti ottenuti».
Mission dichiarata della Repubblica degli Stagisti, fin dall'avvio dell'attività  nel 2009, è quella di stimolare un miglioramento delle condizioni generali offerte ai giovani. «Ciascuno deve fare  la propria parte: la politica  deve fare buone leggi, i servizi all'impiego e le università devono svolgere in maniera attiva l'intermediazione tra  domanda e offerta di lavoro, ma il mondo imprenditoriale non può restare passivo. Le  aziende devono
 
      
impegnarsi  in prima persona per assicurare buone condizioni di stage e di lavoro ai giovani,  perché solo se si fa ripartire il lavoro di qualità l'Italia  riparte» chiude Voltolina:
«Anche per l'informazione vale lo stesso discorso della qualità. I giovani hanno bisogno di punti di riferimento seri,  che forniscano informazione puntuale, approfondita, verificata. Noi  con la Repubblica degli Stagisti da cinque anni facciamo proprio questo, focalizzandoci sul momento di transizione  dalla formazione al lavoro: e le aziende che fanno parte dell'RdS  network, ciascuna con la propria quota  di adesione annuale, permettono anche la sostenibilità economica  di questo nostro progetto di  imprenditoria editoriale indipendente».
La Repubblica degli Stagisti
Nata nel 2007 in forma di blog, la  Repubblicadeglistagisti.it è dal 2009 una testata giornalistica online ed è il punto  di riferimento per i giovani che si trovano  nel momento di passaggio dalla formazione al lavoro. Promuove fra le altre cose la  Carta dei diritti dello stagista, manifesto di come dovrebbe essere il "buono  stage", e federa intorno a sé, con l'RdS network,  le aziende virtuose che rispettano la dignità degli stagisti e dei giovani lavoratori.
A livello europeo la Repubblica degli Stagisti con il suo  direttore Eleonora Voltolina  ha contribuito a stilare la Carta europea per la qualità di stage  e praticantati, presentata a Parigi in occasione della Youth Employment Conference. Nel 2012 ha sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Anci Giovane  per la promozione di tirocini di  qualità nei comuni italiani.  Dall'attività giornalistica della Repubblica degli Stagisti sono scaturite interrogazioni parlamentari, proposte di legge, iniziative politiche e sindacali.
 
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