VisLab è stato acquisito per 30 milioni di dollari da Ambarella, impresa leader nello sviluppo di sistemi di compressione video e di elaborazione immagini. L'acquisizione prevede la permanenza in Italia della società e del team di ricerca, ma anche e soprattutto lo sviluppo della parte R&D con l'assunzione di ulteriori risorse umane. L'operazione ha già ora generato una trentina di assunzioni di giovani ricercatori a tempo indeterminato.
La driverless car, l'auto che si guida da sola, è senza dubbio una delle frontiere calde dell'innovazione tecnologica; molti la vedono come il futuro prossimo dell'industria automobilistica. Ora sta per compiere il passo definitivo, dai prototipi alla produzione di massa, dai laboratori alla strada.
VisLab, spinoff dell'Università di Parma nato nel 2009 e guidato da Alberto Broggi, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, ha sviluppato alcuni software per la visione artificiale dell'ambiente stradale, ha meritato numerosi attestati di riconoscimento per l'assoluta avanguardia delle ricerche ed è stato pioniere nel settore con sfide uniche a livello mondiale, come ad esempio il test di guida autonoma con veicoli automatici da Parma a Shangai per circa 15.000 km nel 2010.
Nel 2014 il gruppo ha sviluppato DEEVA, ultimo prototipo dotato di sensori e videocamere in grado di percepire e interpretare ciò che accade nell'ambiente circostante in tempo reale e decidere autonomamente in che direzione muoversi e con quale velocità. La messa in commercio di tale tecnologia è in grado di rivoluzionare il concetto stesso di trasporto su ruote e soprattutto mira ad aumentare la sicurezza sulle strade, riducendo il numero di incidenti che, nella maggior parte dei casi, sono causati dal "fattore umano", ovvero distrazioni e comportamenti poco responsabili da parte degli automobilisti.
«Attraverso numerosi test su strada, come ad esempio il giro di Parma (dal Campus a Piazzale della Pilotta) senza nessun intervento umano, nel 2013 abbiamo migliorato la nostra tecnologia – commenta il prof. Broggi – che ora è pronta per l'industrializzazione».
Recentemente Vislab cattura l'attenzione di grandi gruppi industriali internazionali per i risultati raggiunti. In particolare si concretizza un elevato interesse da parte di Ambarella, Inc., multinazionale della Silicon Valley, quotata al NASDAQ, che presenta una capitalizzazione di mercato pari a 3,2 miliardi di USD. Ambarella è leader nello sviluppo di sistemi di compressione video e di elaborazione delle immagini e si presenta come il partner ideale di Vislab in quanto – conferma il prof. Broggi – «unisce le capacità di realizzazione di prodotti hardware di punta con la tecnologia di visione artificiale del VisLab».
«La Visione Artificiale è un tema fondamentale per Ambarella e per i nostri prodotti – sottolinea il CEO di Ambarella, Fermi Wang – e per noi è importante mantenere salda la sinergia con l'Università di Parma, all'interno della quale si è sviluppato il gruppo VisLab».
La trattativa tra Vislab e Ambarella è stata seguita da un team di consulenti "parmigiani", docenti ed ex studenti del Dipartimento di Economia dell'Università di Parma, coordinati dal prof. Gino Gandolfi, docente di Finanza nello stesso dipartimento e delegato del Rettore al Sostegno alla nascita di imprese e Tutela della proprietà intellettuale, a sua volta coadiuvato dal dott. Marco Di Teodoro, commercialista in Parma e laureato presso il Dipartimento di Economia di Parma.
«Se è vero che, come ricordato dal prof. Broggi, Ambarella è stata scelta soprattutto per ragioni industriali– commenta il prof. Gandolfi - è altrettanto vero che l'operazione può ritenersi di assoluto rilievo anche per ragioni finanziarie. Vislab è stata acquistata per 30 milioni di dollari, una cifra elevatissima, un vero record, se rapportata al suo Margine Operativo Lordo (MOL). Un successo straordinario anche e soprattutto per il nostro Ateneo che nel 2009 ha 'investito' 500 euro e che, a distanza di soli 6 anni, ha incassato più di 2 milioni di dollari, a conferma del fatto che gli investimenti realizzati nella ricerca universitaria possono generare concrete esternalità positive».
«L'accordo avrà importanti ricadute – afferma il Rettore, prof. Loris Borghi. L'acquisizione da parte della multinazionale americana, con il conseguente trasferimento di risorse e know how produrrà infatti molteplici effetti. In primo luogo la cifra prima menzionata dal prof. Gandolfi a favore dell'Università di Parma sarà totalmente reinvestita in altri importanti progetti di formazione e ricerca, a vantaggio di tutto l'Ateneo. In secondo luogo la volontà di mantenere la società e il team di ricerca a Parma avrà ricadute dirette sul territorio anche in termini occupazionali. Infatti l'operazione ha già generato una trentina di nuove assunzioni a tempo indeterminato, a favore di giovani ricercatori, impedendo una "fuga dei cervelli". Nell'ambito della stessa operazione saranno peraltro costruiti nuovi laboratori al Campus Area delle Scienze, capaci di ospitare ulteriori attrezzature e ricercatori provenienti da oltreoceano. L'inizio del cantiere è previsto per il mese di ottobre 2015».
«Al contempo- continua il Rettore - si rafforza la collaborazione con l'Università di Parma anche nell'ambito dei dottorati: VisLab ha infatti deciso di finanziare da subito 5 borse di dottorato di ricerca in Tecnologie dell'Informazione presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione. Altro obiettivo significativo riguarda gli studenti. Infatti potranno essere realizzati corsi specifici di ingegneria informatica applicati alla visione e ai veicoli, proponendoci così come centro accademico di eccellenza mondiale nel settore dei veicoli intelligenti e dei veicoli self-driving: la Silicon Valley approda a Parma».
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