I temi di ricerca: un innovativo approccio "di genere" all'ecologia e pianificazione del mare; l'influenza dell'ambiente sonoro nelle politiche urbane e nell'inclusione sociale
Ottime notizie per l'Università Iuav di Venezia con i recentissimi risultati della Call 2019 Marie Skłodowska-Curie, che finanzia lo sviluppo della carriera di ricercatrici e ricercatori sostenendone la mobilità internazionale, intersettoriale e interdisciplinare, nell'ambito del programma europeo Horizon 2020.
L'Ateneo si è aggiudicato due borse Global Fellowship (GF), per un valore complessivo di oltre 500.000 euro sui 50 milioni messi a disposizione quest'anno. Un risultato eccezionale, se si pensa che alla Call sono state presentate ben 856 proposte progettuali e che entrambe le proposte di ricercatori Iuav sono state finanziate.
Le   borse GF prevedono per i ricercatori una "fase in uscita" presso un   ente di ricerca in un paese terzo e una "fase di rientro" di 12 mesi   presso la propria università di origine, per riportare a casa le   importanti esperienze e competenze acquisite con la mobilità.
Elena Gissi,   con la supervisione dei docenti Francesco Musco e Fiorenza Micheli   (co-direttrice del Stanford Center for Ocean Solutions), trascorrerà 24   mesi presso la Stanford University, in California, considerata una delle migliori università al mondo. Lavorerà al progetto MEDIX - Marine Environmental DynamIcs and seX-based analysis for climate change adaptation in marine spatial planning.
MEDIX   contribuirà a creare un nuovo approccio alla Pianificazione Spaziale   Marittima (MSP, un processo pubblico che mira a ottimizzare l'utilizzo   del mare a vantaggio sia dello sviluppo economico che dell'ambiente),   esplorando come la valutazione dinamica dei Servizi Ecosistemici   rispetto agli scenari di cambiamento climatico possa portare a una   gestione e pianificazione innovative dello spazio marittimo.
Inoltre,   la ricerca Iuav esplorerà per la prima volta le frontiere   dell'innovazione di genere nella conservazione e nella pianificazione   del mare, integrando la cosiddetta "analisi di sesso" nello studio   delle risposte ai cambiamenti climatici di organismi marini ed   ecosistemi.
Nicola Di Croce, supervisionato dalle docenti Francesca Gelli e Catherine Guastavino, sarà invece ospitato per 24 mesi dalla McGill University di Montréal, dove svilupperà il progetto SOUNDCITY - Sonic inquiry in urban research: advancing policy analysis and design through sound planning tools.   L'ambiente sonoro ci circonda costantemente e contribuisce alla   costruzione di una particolare atmosfera che influenza direttamente la   qualità dell'urbano, perché ha la capacità di attrarci o respingerci, di   farci sentire o meno a nostro agio, di farci percepire un senso di   protezione o di insicurezza. Con la sua ricerca, Di Croce si propone di   dimostrare come l'investigazione dell'ambiente sonoro possa   essere utile all'analisi di politiche urbane e influenzarne il disegno, e   quanto l'impiego di installazioni e interventi sonori nello spazio   pubblico possa promuovere l'inclusione sociale e lo sviluppo locale sostenibile.
Le due borse si aggiungono a quella già vinta nel 2015 da Elena Ostanel con il progetto NEIGHBOURCHANGE - Social innovation and urban revitalization in hyperdiverse local societies,   sotto la supervisione della docente Laura Fregolent. Elena Ostanel è   rientrata dal suo periodo di mobilità, svolto presso l'Università di   Toronto, e continuerà a lavorare al suo progetto fino a ottobre 2020.
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