La verità sul lavoro: da aprile potrebbe scoppiare la "bolla" dei contratti a tutele crescenti, e a crescere sarebbe invece il numero dei licenziati.
L'inchiesta sul nuovo numero
di Altreconomia - aprile 2017
Milano, 3 aprile 2017 - Da aprile potrebbe scoppiare la "bolla" dei contratti a tutele crescenti, il cuore del "Jobs Act": chi è stato assunto dopo il 7 marzo 2015, come è noto, può essere licenziato senza possibilità di reintegro, ricevendo in cambio un'indennità che è stata "bloccata" per i primi due anni.
A partire dalla primavera del 2017, però,
l'indennizzo non è più congelato e inizierà a crescere. È il motivo per cui i datori di lavoro potrebbero far ricorso ai "licenziamenti agevolati". Facendo così scoppiare la "bolla". Si tratta di uno dei temi dell'inchiesta sul lavoro in Italia che apre
il numero di aprile 2017 di Altreconomia.
Che dà conto delle trasformazioni occorse dopo l'approvazione della legge di riforma del mercato, la 183/2014, leggendole utilizzandolo dati innovativi: ha ancora senso parlare di tasso di occupazione quando il 10,9% dei rapporti di lavoro "conclusi" nel corso di un periodo hanno avuto la durata di un giorno? Perché, come dimostrano i numeri del ministero della Giustizia, il lavoro è uscito dalle aule di tribunale?
• Il 6 aprile 2014 iniziava la guerra in Ucraina. Dopo tre anni, e nonostante il silenzio dei media, si combatte ancora: siamo stati nel Donbass, lungo la linea del fronte, nei pressi della centrale termoelettrica di Vuhlehirska, per raccontare il ruolo del carbone nell'alimentare il conflitto. Nel 2016, infatti, si sono registrate almeno 300mila violazioni del "cessate il fuoco".
• L'Alta velocità non conviene: secondo una nuova ricerca del Politecnico di Milano, per ogni euro investito nello sviluppo della linea, il ritorno in termini di benefici economici e sociali per i passeggeri e la collettività è pari a 0,76 euro.
Solo considerando l'"effetto rete", cioè l'incremento del traffico anche su linea non Av -come la Roma-Firenze- lo stesso indice è leggermente positivo, pari a 1,01, anche se questo "non è granché a fronte di un investimento di 32 miliardi di euro" come spiega ad Altreconomia il professor Paolo Beria, coordinatore della ricerca. Nei prossimi anni il governo vorrebbe investire altri 41 miliardi di euro per "completare" la rete Alta velocità.
• Un reportage dalla montagna reatina ed aquilana racconta la vita di allevatori e agricoltori biologici, che dopo i tre terremoti di agosto 2016, ottobre 2016 e gennaio 2017 hanno perso tutto, compresi i propri mercati locali di riferimenti.
Grazie all'alleanza con associazioni del territorio e gruppi d'acquisto solidali di tutta Italia, però, oggi possono guardare al futuro, strutturando una rete di distribuzioni alternativa ed efficace.
Il caso del Consorzio per la tutela de l'Amatriciano: dall'estate del 2016 ha distribuito ai Gas 70 quintali di formaggi e salumi, l'80% della produzione di una rete tra 10 allevatori e 2 caseifici.
• Fino al 4 aprile è in corso a Milano la
Borsa italiana del turismo (BIT). Nell'anno internazionale dedicato al
turismo responsabile,
il nostro focus sulla sostenibilità di un mercato che coinvolge 1,23 miliardi di turisti, e genera il 10% del prodotto interno lordo globale.
Le innovazioni più interessanti, dal Nord Europa (Islanda, Belgio, Olanda) ai Paesi africani (Marocco e Tunisia) che affacciano sul Mediterraneo, riguardano le agenzie governative per la promozione turistica, che hanno sposato i 17 principi dell'Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile.
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