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Il " mordersi il laterale inferiore del labbro" , come tutti i gesti , può avere molte interpretazioni.
Per decodificarlo non dobbiamo, essere affrettati e verificare che il gesto, non sia prodotto da una abitudine o da un disturbo (Fastidio fisico), analizzare il luogo dove si sta svolgendo l'evento, verificare il tipo di rapporto che esiste tra gli interlocutori e inserire il gesto nel complesso della postura.
Sarà la somma , di tutti questi elementi a permetterci di effettuare una corretta decodifica.
Vediamo quindi cosa può significare" mordersi il labbro "
E' segno di gradimento, di interesse , di eccitazione sessuale , ma può essere anche , fastidio imbarazzo nervosismo. Tutte le possibilità sono valide:
Come una frase, non può essere , tagliata dal testo a cui appartiene, se si ne vuole conoscere il vero significato, così un gesto non può essere letto singolarmente, ma deve essere decodificato nell'ambito di una sequenza di gesti ed azioni , ed in un determinato contesto di tempo e di spazio.
Quindi bisogna stare molto attenti nel non attenersi ad un singolo gesto, ma integrarlo in un sistema, come precedentemente esposto.
Chiunque abbia un gatto avrà visto come si comporta e come il suo comportamento sia una lingua a tutti gli effetti che può essere interpretata e decodificata.
Infatti, la materia di studio primario, su cui si è sviluppato lo studio del paraverbale è l' etologia.......il corpo non può mentire in quando, determinati stimoli non controllabili L'animale che è in noi , prede il sopravvento , anche se racchiuso
nella corazza prodotta dalle strutture e sovra strutture culturali Il cervello rettile è quello che governa i segnali, che sono i più interessanti,
per chi studia questa disciplina ,di cui potremmo definire padre fondatore l'etologo Desmond Morris...
...questo studio non è da confondersi con quello che viene proposto dalla PNL con al sua distinzione dei " famosi" canali " visivo, uditivo,
cinestetico" che sono esclusivamente, canali di scelte preferenziali percettivi, ma si basa su ricerche comparative ed analitiche degli schemi di comportamento e reazione su base statistica.
La sublimazione dei comportamenti, la necessità di gestire il territorio, i meccanismi automatici che guidano la vita , la sopravvivenza ed il miglioramento della specie sono, volenti o nolenti gli elementi base di questa disciplina.
Un tempo, neanche molto lontano, eravamo poco più che scimmie antropomorfe ed i gesti non erano molto diversi da quelli che facciamo oggi ed i segnali che inviavamo sono assolutamente simili a quelli che inviamo oggi
Dal gesto poi si è passati ai segnali e quindi ai segni, ma moltissime cose sono rimaste invariate
Il seminario aiuterà a comprendere in profondità le emozioni dei nostri interlocutori, per creare una comunicazione empatica, superare i conflitti, parlare ad una platea, avere la capacità di convincere e motivare.
Programma:
Che cosa è la comunicazione
La Cammella (una simpatica metafora che vi introdurrà nel mondo della comunicazione empatica)
Le posizioni preconcette Trasmittente e ricevitore Sintonizzare il canale Individuare la lingua
Conoscere le posizioni concettuali dell'ascoltatore
La comunicazione verbale
Individuazione dei simboli
Lo strumento primario: La voce
Modulazione – tono – pause – respirazione
La voce come elemento ipnotico
La voce come elemento creativo di immagini e stimoli sensoriali.
Comunicazione a doppia chiave Andata e ritorno dell'informazioni
Verifica della centratura comunicazionale
Errori di comunicazione
Interpretazione individuale – difficoltà d'interpretazione –incomprensioni
Superamento dei conflitti
Il segreto linguaggio del corpo
La maschera, uno nessuno centomila
Il nostro corpo e la sua corazza
Lo spazio sociale ed interpersonale
L'abito fa il monaco
Dal gesto al segnale al segno
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Centro studi sul linguaggio del corpo <infolinguaggiodelcorpo@email.it>
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