Milano, 29/09/2016 - 4 studenti su 10 lavorano, per sostenere l'aumento dei costi degli studi e condizioni economiche difficili: il 73% degli universitari vive ancora a casa con i genitori, mentre il 24% vive e studia in una città diversa da quella d'origine.
La percentuale di studenti lavoratoriarriva fino al 57,9% tra quelli meno abbienti e fino al 47,6% nel Nord-Est del Paese.
Si tratta di rapporti di lavoro per lo più precari: gli studenti trovano lavori part time e lo fanno per bisogno, per rendersi autonomi dalle famiglie, ma anche per avere un rapporto più precoce con il mercato, prendendo contatti con le aziende prima della laurea(dati Eurostudent).
Taskhunters è l'app che risponde a queste esigenze mettendo in contatto 650 mila potenziali studenti universitari italiani che studiano, ma hanno tempo libero da impiegare, con i 2 milioni e mezzo di privati a cui manca il tempo di svolgere piccole faccende quotidiane.
Taskhunters è disponibile gratuitamente sia per piattaforme iOS che Android con un primo progetto pilota su Milano, ma che punta a coprire tutta Italia entro il 2017.
"Ormai ognuno di noipossiede uno smartphone; per un universitario, le ore dedicate alle lezioni sono in media 20.4 a settimana, mentre sono 9 le ore dedicate al lavoro, ad oggi. Con circa 160 minuti quotidiani spesi sullo smartphone, è facile fare il conto del potenziale che può avere una soluzione in grado di offrire piccoli lavori flessibiliattraverso un'app, poiché permette di rivedere e ridistribuire la gestione del proprio tempo" - sottolinea Lorenzo Teodori, co-founder di Taskhunter.
"Il nostro scopo non è alimentare la precarietà nel mondo del lavoro, ma anzi permettere ai giovani di entrarci prima e responsabilizzarsi nel gestire i propri rapporti professionali e i propri guadagni".
Taskhunters: una storia positiva di "rientro di cervelli"
Taskhunters è inoltre il frutto di una startup fondata da cinque giovani italiani under 30 che, dopo un'esperienza professionale all'estero, in alcuni casi in grandi multinazionali, hanno deciso di rilanciare il proprio futuro in Italia, investendo risorse e competenze nel nostro paese.
"Proveniamo quasi tutti dalla stessa città, Treviso. Anche se il lavoro ci ha portato nei luoghi più diversi, continua a esserci un legame indissolubile tra di noi e con il nostro Paese, non abbiamo mai smesso di crederci. Per questo, dopo quattro anni di valide esperienze in grandi aziende, abbiamo deciso di scommettere su un progetto nostro, un'idea che nasce dall'esperienza personale come studenti e dalla necessità di sostentarsi. Ognuno di noi ha avuto modo di specializzarsi in diversi ambiti lavorativi e ciò ci ha permesso di costruire un team completo e competente. L'Italia è per noi un punto di partenza e nell'arco di qualche anno puntiamo ad espanderci in altre città universitarie europee (Londra, Madrid, Lisbona, Berlino, Parigi) per raggiungere i 20 milioni di potenziali utenti e 2,5 milioni di studenti. Ovviamente un passaggio significativo sarà il coinvolgimento di business angels e di fondi di investimento, grazie ai quali ci aspettiamo di avere fino a 30.000 utenti entro fine 2017 con circa 40.000 transazioni effettive. Siamo stati da poco selezionati da Speed MI Up, l'incubatore di startup di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano, e grazie al loro supporto riusciremo ad avere il giusto impulso per accelerare lo sviluppo di Taskhunters. Un ottimo segnale, a conferma del fatto che siamo sulla strada giusta" - afferma Lorenzo Teodori.
Il team di Taskhunters è composto da:
• Lorenzo Teodori, classe '87, dopo una laurea in informatica e cinque anni di esperienza in Accenture come Business & IT Strategy Consultant e come Project Manager nel settore finanziario in Svizzera, oggi è Ceo e Co-founder di Taskhunters;
• Francesco Piovesan, classe '87 e laureato in Finanza, è stato EMEA Performance Specialist in Google, per poi approdare a Dubai come Digital Marketing Executive. È oggi il CFO di Taskhunters;
• Marco Premier, classe '87, sviluppatore e designer di software con esperienze nel mondo delle startup (in particolare Realex Payment), è Mobile Team leader per Modeva a Dublino, oggi CTO e Co-founder di Taskhunters;
• Alberto Mora, classe '86, laureato in comunicazione d'impresa, è Senior Copywriter in Havas Worldwide Milano ed esperto in campagne di comunicazione integrata e digitale. È il Communication Manager di Taskhunters;
• Jessy Conroy, specialista delle piattaforme iOS e Android, è consulente esterno come Mobile Developer Consultant per Taskhunters.
Come funziona Taskhunters?
I privati postano i propri task sull'app al prezzo e alle condizioni che ritengono più adeguati, scegliendoli tra più categorie.
Gli studenti possono offrirsi per svolgere queste attività, accettare la ricompensa prefissata o, se lo ritengono adeguato, contrattare un importo più elevato.
Chi posta il task potrà scegliere a chi affidarlo, selezionando l'utente che ritiene più adatto tra le persone che si sono offerte.
Tra i servizi proposti ritroviamo: Spesa al supermercato, Personal shopper, Pet care, Trasloco, Ritiro di certificati e commissioni in posta, Ritiro e consegna di abiti in lavanderia, Faccende domestiche, Montaggio e smontaggio di mobili, Lezioni private (musica, lingue, ripetizioni), Graphic design e Assistenza informatica.
Gli studenti presenti nella piattaforma, tutti verificati preventivamente dalla startup, possono candidarsi per portare a termine i task nelle categorie in cui sono più preparati.
Inoltre è attivo un sistema di valutazione reciproca: una volta che il compito viene svolto, i feedback permettono di costruire una buona reputazione all'interno del marketplace, sia allo studente che svolge il task, sia a chi lo richiede.
Le transazioni avvengono online attraverso Stripe, una piattaforma di pagamento sicuro, già utilizzata da importanti aziende come Facebook, Twitter e Kickstarter.
Ogni pagamento viene effettuato a task concluso, quando entrambe le parti possono ritenersi soddisfatte; la piattaforma trattiene il 15%+iva.
Scopri cos'è TaskHunters in questo video.
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