L'ELEMENTO CENTRALE DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE A SCUOLA SONO I PROFESSORI, SECONDO UN'ANALISI CONDOTTA DA TRE STUDIOSI DELLA BOCCONI SULLA SPERIMENTAZIONE DEL TABLET NELLE SCUOLE SUPERIORI, PROMOSSA DA IMPARADIGITALE
“Le tecnologie, da sole, non sono in grado di rivoluzionare l’insegnamento e l’apprendimento, ma possono ottenere risultati sorprendenti quando il supporto dei professori è forte. L’elemento centrale della rivoluzione digitale rimane, insomma, il fattore umano”, afferma Pennarola.
L’analisi prende in considerazione un campione di 370 studenti appartenenti a classi sperimentali e ne monitora ogni singolo voto (tutti i test e le interrogazioni) per un intero anno scolastico, nonché le risposte a due questionari sull’esperienza di apprendimento. Quando possibile, la performance è comparata con quella di altre classi della stessa scuola, non esposte alla sperimentazione.
Quando si considerino solo le scuole con classi sperimentali e non sperimentali, il voto medio di chi usa il tablet è solo marginalmente migliore (6,9 contro 6,7), ma il questionario consente analisi più sofisticate, dalle quali si deduce che non tutti i ragazzi ottengono lo stesso vantaggio.
“L’introduzione del tablet deve comportare anche un cambiamento di metodo didattico”, spiega Pennarola, “che deve diventare molto più collaborativo, privilegiare i lavori di gruppo e il coordinamento. Diventa, allora, fondamentale, investire nella formazione dei docenti, che sono l’elemento centrale del successo o insuccesso dell’innovazione”.
La sperimentazione si è dimostrata molto positiva per le materie umanistiche e più difficile per la matematica, proprio perché l’utilizzo delle nuove tecnologie nell’insegnamento di questa materia comporta maggiori cambiamenti nel modello didattico e di apprendimento.
Nell’anno scolastico che inizia in questi giorni la sperimentazione dell’utilizzo del tablet in classe in sostituzione dei libri, promosso dall’associazione ImparaDigitale, coinvolgerà circa 10.000 studenti.
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