Il Management Pastorale: un servizio utile alla Chiesa, un'esperienza di profondo valore ecclesiale che si apre al mondo, dopo tre anni di lavori, nel suo primo momento pubblico: il Festival Internazionale della Creatività nel Management Pastorale.
Presso la Pontificia Università Lateranense in Roma dal 23 al 25 marzo si snoderà un programma di eventi corale ed ambizioso: i «Dialoghi» con monsignor Dario Edoardo Viganò, don Antonio Spadaro, il prof. Andrea Riccardi e l'on. Gianni Letta; le conferenze pluriprospettiche che affronteranno da punti di vista plurali alcuni fra i più discussi problemi al centro del dibattito ecclesiale; trenta workshop e lezioni interattive aperte tenute da ricercatori d'avanguardia provenienti da Cile, Australia, Olanda, Germania, Italia, Usa, Kenya, Spagna da cui scaturiranno stimoli, casi di studio, approfondimenti che permetteranno ai partecipanti di immaginare e generare percorsi nuovi nella Chiesa e per la Chiesa; ed altre proposte ancora, per una tre giorni da vivere in spirito profetico.
Una sfida che nasce dal seme di un'esperienza ormai pluriennale che vanta collaborazioni transoceaniche, grazie alla condivisione programmatica fra Pul e Villanova University, l'ateneo della Pennsylvania con la più prestigiosa fra le Business School degli Stati Uniti: la Scuola Internazionale di Management Pastorale offre un corso di Alti Studi per presbiteri, laici e religiosi consacrati che punta a dare strumenti concreti per "fare bene il bene", mettendo in dialogo la Tradizione della Chiesa con le migliori pratiche della cultura manageriale, costruendo strumenti progettuali per concretizzare nella contemporaneità il messaggio del Vangelo; si sono già concluse con successo tre edizioni sul suolo italiano in altrettante diocesi – Italia Centrale a Roma, Nord Italia e Francia a Torino, Sud Italia e Mediterraneo a Crotone.
Quello del Management Pastorale è un percorso di studi in grado di fornire strumenti efficaci ai cristiani di ogni realtà della Chiesa che abbiano voglia di impegnarsi per concretizzare e realizzare un'opera di carità, un'iniziativa di pastorale innovativa e creativa o, ancora per avvistare un nuovo orizzonte profetico per le attività della pastorale nel seno della Chiesa e, soprattutto, delle Diocesi.
Sono in tanti gli allievi ed ex-allievi delle Scuole Internazionali che, terminato il corso di studi, hanno voglia di invitare i propri confratelli a frequentare le edizioni dei corsi: "Non perdetevelo, è un'opportunità grandissima", ha detto don Giovanni Finocchio, presbitero della diocesi di Trecate, in una video intervista rilasciata sui canali social della scuola: "E' stata un'occasione per studiare in profondità diverse aree in cui noi presbiteri spesso non siamo competenti, ad esempio i temi della gestione economica e della raccolta fondi".
Il corso, ha aggiunto don Gabriel Alexander, direttore della Pastorale dell'Arcidiocesi di Bangalore , "ha dato un grande contributo al cambiamento delle nostre idee; i pensieri che abbiamo si sono ampliati e questa è la cosa più importante perché ne usciamo con una visione più ampia, migliore, in grado di pensare globalmente e agire localmente".
E potrà riversarsi proprio nel servizio più efficace alla Chiesa locale, secondo i partecipanti alle edizioni dei corsi di Management Pastorale, anche ciò che ascolteremo e apprenderemo nella tre giorni del Festival della Creatività: discuteremo di quale equilibrio ci possa essere fra il finanziamento offerto da strumenti quali l'otto per Mille e una raccolta fondi che apprenda la lezione americana del fundraising; ancora, di come si possa fornire alle diocesi personale preparato, formato e in grado di ideare, progettare e realizzare un'idea di sviluppo che valorizzi il patrimonio apostolico della Chiesa: il tutto per creare iniziative di solidarietà, di carità concreta o persino vere e proprie imprese, con occhio attento alla Dottrina Sociale, per consentire ai giovani di trovare lavoro.
Le Scuole di Management Pastorale sono così un'esperienza che vuole rinforzarsi, diventare seme che porti frutto in ogni Diocesi in cui ci sia bisogno di laici preparati e formati alla corresponsabilità ecclesiale, sacerdoti che sappiano immaginare percorsi creativi di pastorale e di azione ecclesiale, e la conoscenza di studi, ricerche di respiro internazionale che diano alla comunità ecclesiale occasioni di riflessione e di fermento.
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