Presenti all'incontro il vicepresidente vicario Ars Antonio Venturino e la presidente Commissione UE Ars Concetta Raia
CATANIA – "Le principali criticità nella gestione dei fondi europei risiedono in larga parte sulla mancanza di una sinergia tra gli attori coinvolti nel processo di progettazione degli interventi, come i professionisti, le amministrazioni, i ricercatori e gli imprenditori.
Il ciclo di seminari che inauguriamo oggi, "Gli Architetti in Europa", organizzato da Ordine e Fondazione degli Architetti di Catania, nasce con l'obiettivo di colmare questo gap – ha sottolineato la presidente della Fondazione Paola Pennisi – La nostra iniziativa, nei diversi incontri che si svolgeranno, cercherà di fare piena luce sugli aspetti tecnici e burocratici che sottintendono la gestione dei bandi».
Dello stesso tenore le dichiarazioni del vicepresidente dell'Ordine etneo Salvo Fiorito che, dopo aver portato i saluti del presidente Giuseppe Scannella, ha aperto ieri (11 giugno) i lavori a Palazzo della Cultura: «La programmazione 2014-2020 punta soprattutto all'innovazione e all'inclusione sociale; ci sono molti aspetti su cui i professionisti, e gli architetti in particolare, possono dire la loro. Occorre intercettare e interpretare le effettive esigenze del territorio e cercare di trasmetterle alla politica, con l'obiettivo di rendere più efficace l'attuazione dei bandi. In questo scenario – ha concluso - è fondamentale il dialogo con l'Assemblea Regionale Siciliana che svolge un ruolo di collegamento tra la società civile e le istituzioni di governo».
All'incontro di apertura erano presenti il vicepresidente vicario dell'Ars Antonio Venturino e il presidente della Commissione Ars Attività Ue Concetta Raia, che hanno delineato il quadro istituzionale entro cui si muove la programmazione europea: «In primo luogo bisogna intervenire sui tempi di attuazione – ha commentato Venturino – ancora oggi soffriamo una condizione di ritardo rispetto alle altre regioni, poi bisogna puntare sulla comunicazione e sulla trasparenza dei rapporti tra chi effettua la programmazione e chi sarà chiamato a gestire i finanziamenti. Allo stato attuale manca un rapporto diretto tra le parti in causa, implicando una sottoutilizzazione delle risorse. Auspico che si possa arrivare a un documento di sintesi che sia espressione delle istanze della categoria, affinché gli uffici della programmazione europea possano utilizzare la competenza professionale per tutta la linea degli interventi strategici e non solamente su un singolo progetto».
«La programmazione dei finanziamenti ancora non è partita – ha sottolineato Concetta Raia – bisogna intervenire per abbreviare i tempi di esecuzione: ad oggi si impiegano in media tre anni per chiudere il ciclo di finanziamento di un progetto. La Commissione che presiedo svolge attività di stimolo alla decisione politica, anche attraverso le audizioni dei portatori d'interesse. Esistono già i partenariati sociali, ma credo che su determinati aspetti gli architetti possano essere un referente specializzato».
Ha portato i saluti dell'Ordine Ingegneri di Catania il segretario Alfio Grassi - il quale ha sottolineato "l'importanza della qualità del progetto, sempre più al centro delle normative" - in seguito sono intervenuti con le relazioni tecniche: il coordinatore del Dipartimento Politiche comunitarie della Consulta siciliana degli Architetti Sebastiano Muglia e il consigliere dell'Ordine etneo dei Commercialisti Sebastiano Impallomeni, che ha tracciato le linee guida per una buona proposta progettuale. Gli altri incontri in calendario sono fissati il 17 e 25 giugno, e l'1 e il 4 luglio 2016.
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