Oggi al Centro
Congressi dell’Unione Industriale di Torino si è tenuto un incontro rivolto
alle aziende per raccontare l’esperienza sviluppata dalla Onlus CasaOz, che offre sostegno ai bambini
affetti da una malattia e alle loro famiglie, e che lo scorso anno ha portato
alla creazione della , Cooperativa Sociale MagazziniOz.
Sistema di contaminazione virtuosa con il mondo del
profit attraverso
un efficiente sistema di autosostenibilità che si basa sul finanziamento continuativo, MagazziniOz
rappresenta il risvolto strategico che l’ambito sociale può offrire alle
imprese, innanzitutto come opportunità di business da cogliere, oltre ai
benefici che può portare al territorio. L’appuntamento era mirato a presentare un perfetto esempio di
quanto il marketing aziendale possa trasferire e ricevere benefici dal
confronto e dalla collaborazione con il terzo settore.
Il progetto é potuto crescere grazie
all’adesione di organizzazioni e imprese che hanno messo a disposizione
risorse, competenze e idee. Si sta imponendo un nuovo modello di welfare che garantisca un impatto sociale di
rilievo e che, allo stesso tempo, assicuri risultati aziendali misurabili: nei
MagazziniOz questo sistema trova una sua efficace applicazione.
L'incontro è
stato aperto dalla Presidente dell'Unione Industriale Licia Mattioli, che ha esordito dicendo che “chi mette insieme impresa e sociale in modo
diverso ha storie interessanti da raccontare: in particolare, come imprenditore,
mi ha colpito questa nuova impostazione di fare sociale; esiste una realtà che
crea dei ritorni e si confronta con il mercato, si chiama MagazziniOz”.
Enrica Baricco, Presidente di CasaOz, ha raccontato
com’è nata la mission della Onlus e l’inizio del rapporto con il mondo del
profit rispetto alla nuova frontiera del sociale che si è aperta con la riforma
del terzo settore: “Abbiamo voluto
pensare ad un luogo di produttività per mettere a frutto l’esperienza di CasaOz
e restituire concretezza ai rapporti con
organizzazioni, istituzioni e imprese. Con il sociale si può progettare e attraverso
i MagazziniOz, strumento di coinvolgimento in ciò che facciamo, è possibile
offrire il proprio contributo sotto svariate forme”.
Guido Gobino, noto tra i migliori maestri del cioccolato
italiani, e anche lui tra i fondatori della Cooperativa Sociale, ha aggiunto
che “i MagazziniOz rappresentano un progetto
di grande portata, un laboratorio di idee, esempio nuovo e unico di utilità per
il tessuto sociale raccolto in uno spazio in continuo fermento; da imprenditore
è importante sapere che tutto questo funzioni, e che sia uno sforzo ripagato”.
Tra i relatori che si
sono alternati per dare testimonianza del proprio contributo all’interno di
questo progetto, anche Luciana Littizzetto, socia sostenitrice
dei MagazziniOz, che ha affermato: “CasaOz fa la
differenza perché è organizzata, grazie a un lavoro compatto, nato da una
scommessa che si è rivelata un’esperienza pioniera da sostenere perché funziona
ed è vincente. Il termine “Resilienza” si applica bene a questa realtà, per la capacità
di resistere agli urti e trovare strade alternative per proseguire nel proprio
percorso, forte delle energie che la sostengono. I progetti hanno bisogno di
tempo per esprimersi lungo un cammino graduale: i MagazziniOz rappresentano un
luogo vivo e denso di fermentazione ma che va continuamente alimentato e
sostenuto”.
“Venendo dalla ristorazione, incrociare
questa attività con il no-profit è stato più che una soddisfazione, i
MagazziniOz danno vita a un nuovo modo per fare impresa, di concreta qualità. Dobbiamo
però misurarci col mercato per essere
utili a CasaOz”, questo quanto dichiarato da Luca Marin, Presidente dei MagazziniOz, che ha illustrato quali
siano le aree di presidio della Cooperativa Sociale e quale sia stata la natura
del sostegno portata avanti sino ad ora dalle aziende che hanno deciso di
partecipare a questo progetto.
Quindi Fernando Pagliaro, AD di Proposte, che
gestisce Ufficio Stampa e Media Relation di CasaOz e MagazziniOz , ha descritto
come le imprese possano annoverare tra le proprie equity l’attenzione alla
persona avvicinandosi all’esperienza di CasaOz, e come, attraverso il “ROI”, anzi
lo SROI, il Social Return of Investiment, si possa assicurare la restituzione
dell’investimento effettuato. L’area
sociale ormai è una delle voci del marketing, che deve prevedere una percentuale
di investimenti dalle reali ricadute positive sul territorio.
E’ intervenuto
infine anche Ercole Botto Poala di
Reda, che ha avviato progetti di sostegno legati a questa realtà, a testimonianza
del proprio impegno sociale espresso grazie ad un’iniziativa sviluppata insieme
a Proposte.
“La cosa più importante per un’azienda è l’utile,
che è determinante non solo per chi lavora all’interno di un’azienda ma anche
per la comunità del territorio in cui opera e MagazziniOz sono stati un’ottima
occasione per restituire alla collettività un contributo concreto ”.
Da queste premesse nasce un nuovo
concept per fare rete sul territorio: il “cross-sociale”, che si avvale di una
reciproca e proficua collaborazione tra le aziende che hanno valori comuni,
attente alle dinamiche della collettività. Contaminazione e convergenza sono i due
ingredienti di una formula che andrà arricchendosi nel tempo di ulteriori
cantieri su cui lavorare in condivisione.
Le motivazioni di questo incontro nascono dalla coscienza e dalla
sensibilità che le imprese stanno acquisendo sull’importanza strategica che
l’ambito sociale rappresenta per loro, non solo perché è diventato una
disciplina del marketing ma anche in termini di opportunità di business da
cogliere.
La Mattioli ha poi concluso: “Tutte le caratteristiche di cui si è parlato riguardano l’operato
delle aziende: diventare ambasciatori di questo progetto sarà come coltivare un
sogno da mantenere vivo, un qualcosa di nuovo e diverso”.
Nessun commento:
Posta un commento