Si parla di forme e strumenti della musica di tradizione orale in Sicilia
Nuova lezione del Corso sui Beni Etno antropologici organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con la Facoltà di lettere dell’Università di Palermo e il Museo Antonio Pasqualino. Giovedì 6 febbraio 2014, alle ore 16,30 presso il Museo delle Marionette, Piazzetta Antonio Pasqualino, 5 (Trav. Piazza Marina) a Palermo, nuova lezione del Corso sui Beni Etno antropologici. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, si terrà la conferenza dal titolo: “Forme e strumenti della musica di tradizione orale in Sicilia”. Relatore sarà Giuseppe Giordano, Etnomusicologo dell’Università di Palermo.
Numerose sono le occasioni in cui in Sicilia la musica di tradizione orale continua a occupare gli spazi del quotidiano, sia nelle città sia, soprattutto, nei paesi. Molte di queste pratiche musicali rimandano a un passato non proprio remoto in cui l’organizzazione socio-economica sull’Isola conservava ancora una struttura del tutto arcaica in cui, tra l’altro, le diverse espressioni sonore erano strettamente collegate al cosiddetto ciclo della vita o al ciclo dell’anno. Dai canti dei contadini a quelli dei carrettieri, dalle serenate alle musiche strumentali, dalle novene di Natale con zampogna ai canti polivocali della Settimana Santa, questo seminario vorrà offrire un quadro generale quanto più completo sul panorama etnomusicale siciliano sia del passato sia attuale.
Giuseppe Giordano, etnomusicologo, si laurea con lode e menzione in Musicologia con una tesi di argomento etnomusicologico presso l’Università di Palermo. Ha conseguito un Master di II livello in Antropologia culturale ed è vincitore di concorso di Dottorato di ricerca in “Storia e analisi delle culture musicali” presso l’Università di Roma “La Sapienza” nell’ambito del quale sta svolgendo una ricerca sulle pratiche musicali paraliturgiche e devozionali in Sicilia. Da diversi anni si occupa di ricerca etnomusicologica, indagando aspetti e funzioni sociali della musica tradizionale siciliana, specialmente in rapporto alle forme della devozione popolare. In questa prospettiva ha condotto numerosi rilevamenti sonori e audiovisivi producendo una consistente documentazione d’archivio. Ha pubblicato saggi, articoli ed altri contributi discografici su argomenti oggetto delle proprie ricerche. Ha partecipato a diversi convegni di etnomusicologia anche di rilievo internazionale ed ha collaborato con prestigiosi enti e archivi sonori. A questo affianca l’attività di musicista in un gruppo di studio e riproposta della musica tradizionale siciliana, e inoltre è organista e direttore di un coro polifonico.
Il giorno successivo, Venerdì 7 febbraio 2014, sempre alle ore 16,30 è prevista una ulteriore lezione su “La cultura del mare” tenuta Valeria Li Vigni, Direttore del Museo di Arte Moderna Palazzo Riso a Palermo. Domenica 9 febbraio è invece in programma la visita guidata al Museo Pitrè di Palermo.
Il Corso sui Beni Etno antropologici prevede 12 lezioni e diverse visite guidate a Palazzolo Acreide, Buscemi, Scicli, Chiaramonte Gulfi, Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Terrasini, Trapani, Palermo.
Alla fine del Corso sarà rilasciato agli iscritti un attestato di partecipazione.
Per informazioni: Tel. 346.8241076. E-mail: palermo@siciliantica.it.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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