Si è costituita in Italia una rete
interdisciplinare per l’analisi, la conservazione e il restauro
dei beni culturali.
Il progetto, a cui partecipano ricercatori di Cnr, Infn, Instm e Opd
è il nodo italiano di una futura rete europea per i beni culturali nell’ambito
di Horizon 2020.
Gli esperti di analisi, conservazione e
restauro dei beni culturali hanno fatto “rete” costituendo in Italia IPERION_CH.it, una
task-force mobile e integrata capace di intervenire su opere d’arte, monumenti
e reperti storico-archeologici, in
loco o in laboratorio, in modo non invasivo
e funzionale a pianificarne il restauro.
IPERION-CH.it è finanziata dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e vede la partecipazione del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, che la coordina, dell’Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare, del Consorzio
Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali; partner dell’infrastruttura è l’Opificio
delle Pietre Dure, che mette a disposizione il suo expertise in materia
di restauro e storia dell’arte. La rete italiana, insieme a quelle di altri
paesi europei è parte di un più ampio progetto per la costruzione di una
infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della
conservazione (E-RIHS).
Fra le altre attività, la
rete offre accesso gratuito ai laboratori, agli strumenti portatili di diagnosi
e alle competenze tecnico-scientifiche per mezzo di team interdisciplinari di
ricercatori che supportano progetti proposti da soggetti pubblici e privati
selezionati attraverso uno specifico bando.
Gli interventi scelti per il 2014-2015 riguardano: il Mosaico di Alessandro della casa del fauno di
Pompei, conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, una
collezione di dipinti di Pollock del Museo Guggenheim di Venezia, la pala di
San Bernardino di Piero della Francesca della Pinacoteca di Brera a Milano, il
Trittico del Maestro dei Fogliami Ricamati nella chiesa di Polizzi Generosa
(PA), alcune opere del Divisionismo italiano presso la Galleria Nazionale di
Arte Moderna di Roma, l’Incontro dei pellegrini con Papa Ciriaco di Vittore
Carpaccio custodito alla Galleria dell’Accademia di Venezia, le pitture murali
della chiesa rupestre di Sant’Angelo di Casalrotto (Mottola, TA.)
L’intervento
in corso: Il Mosaico di Alessandro (Napoli)
Portato da Pompei al
Museo Archeologico di Napoli ai primi del ‘900, il Mosaico di Alessandro è
un’opera imponente che risale al 100 AC e che fu rinvenuta nella Casa del Fauno durante gli scavi di Pompei nel 1831. Il Mosaico misura 5,82 metri per 3,13 metri ed è
composto da circa milioni di minuscole e delicatissime tessere ognuna delle
dimensioni dell’ordine dei 3 millimetri.
Attualmente un team di ricercatori di
IPERION_CH.it è impegnato in una campagna di misure volte a valutare sia lo
stato di conservazione del mosaico, con rilievi 3D della struttura, sia a
caratterizzare i materiali che lo compongono, con analisi “elementali” e
molecolari non distruttive che si basano su molteplici tecniche tra cui la Fluorescenza X (XRF), l’Analisi
Raman e la
Spettroscopia di assorbimento infrarosso (FTIR).
I risultati delle analisi, oltre a
fornire un quadro aggiornato dello stato di conservazione dell’imponente opera,
saranno fondamentali per definirne il progetto di restauro definitivo a conclusione del quale la Soprintendenza
curerà l’edizione scientifica complessiva dell’opera (archeologica, di
restauro, di indagini analitiche).
IPERION_CH.it
è:
CNR
Molab-Cnr,
Laboratorio mobile per indagini non invasive sulle opere d’arte costituito da
Istituto di scienze e tecnologie molecolari (Istm-Cnr), Istituto nazionale di
ottica (Ino-Cnr), Visual-Computing Lab (isti-Cnr) e del Centro SMAArt di
Perugia
INFN
Il Labec Laboratorio di tecniche nucleari per
i beni culturali della sezione di Firenze, il Landis, Laboratorio di analisi
non distruttiva dei Laboratori Nazionali del Sud, i Laboratori Nazionali di
Frascati e le sezioni di Bari, Bologna, Catania,
Ferrara, Milano Bicocca, Napoli e Torino.
INSTM
Il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la
Scienza e Tecnologia dei Materiali che riunisce 47 Università italiane che
svolgono attività di ricerca sui
materiali avanzati e relative tecnologie.
OPD
L’Opificio delle Pietre
Dure di Firenze, centro di eccellenza per il restauro e la conservazione dei
beni culturali e scuola di alta formazione
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