Il Ministro dell’Istruzione ha oggi
confermato che dal 1° settembre 2015 il grande piano assunzionale e i principi innovativi
della 'buona scuola' saranno una realtà. I finanziamenti sono già stati
assegnati nella Legge di Stabilità e prevedono un miliardo di euro subito e due
a regime.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): sarebbe un grave errore continuando a trattare
questi 100mila docenti come degli ‘invisibili’. Basterebbe, invece, aumentare
l'organico ripristinando il tempo scuola ridotto negli ultimi sei anni e
rendere così anche un migliore servizio agli studenti. Altrimenti il ricorso
alla UE sarà ineludibile. Inoltre, va disapplicato il CCNL 4/8/11 firmato da
Cisl, Uil, Snals e Gilda che toglie il primo gradone stipendiale ai neo-assunti
E le nuove assunzioni, essendo state finanziate nella Legge di Stabilità, non
possono avvenire a invarianza finanziaria.
La
conferma giunta oggi dal Ministro Giannini sul maxi piano di assunzioni da
attuare dal 1° settembre 2015 è una vittoria a metà: se è vero che da una parte
si procederà all’assunzione di quasi 150mila precari, molti dei quali in attesa
dell’immissione in ruolo anche da decenni, è anche vero che dall’altra il
Governo continua ad ignorare almeno 100mila docenti regolarmente abilitati ma
rimasti ingiustamente esclusi dalle GaE benché in possesso dei medesimi titoli
ritenuti validi sino al 2011.
"Dal
primo di settembre 2015 - ha
affermato il Ministro Giannini - il grande piano assunzionale e i principi
innovativi della 'buona scuola' saranno una realtà. I finanziamenti sono già
stati assegnati nella legge di stabilità e prevedono un miliardo subito e due a
regime". Nessun riferimento viene fatto dal Ministro,
però, per i tanti docenti abilitati tramite TFA, PAS, SFP, diploma magistrale, all’Estero, nonché
precari AFAM, la formazione artistica e musicale, con 360 giorni.
Secondo
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, ci
sarebbe posto anche per loro: “basterebbe ripristinare il tempo scuola ridotto
in questi ultimi sei anni per aumentare l'organico e rendere un migliore
servizio agli studenti. In caso contrario, continuando a trattare questi
100mila docenti come degli ‘invisibili’, il ricorso alla UE apparirà ineludibile”.
“Inoltre
– continua Pacifico - dovrà essere disapplicato il CCNL 4/8/11 firmato da Cisl,
Uil, Snals e Gilda che toglie il primo gradone stipendiale ai neo-assunti vista
la copertura finanziaria. A partire dal 2006 sono stati cancellati, infatti,
più di 200mila posti nell'organico di fatto delle scuole che era utilizzato per
l'ordinario funzionamento per via delle riforme che hanno innalzato il rapporto
alunni/docenti, attraverso il dimensionamento, che ha portato alla chiusura
progressiva di quasi 4mila scuole autonome, e la non meno grave riduzione del
numero delle ore degli studenti di ogni ordine e grado”.
Il documento del
Governo ha presentato la necessità di assumere tutti i precari delle GaE,
considerato che l’80% di essi detiene oltre 36 mesi di servizio, il tetto
minimo per accedere al ruolo in possesso di titoli, e potrebbe chiedere la
stabilizzazione alla luce della sentenza della corte europea. Sono 150mila e,
in effetti, si pensa dopo il censimento richiesto agli ambiti territoriali di
assumerne 50mila
sui posti vacanti, 18.800 docenti di artistica (storia dell'arte), educazione
fisica, musica e 60mila in organico funzionale su reti di scuole per
ampliamento offerta formativa e supplenze. Il tutto con l'obbligo
di accettare l'immissione in ruolo ovunque verrà proposta (quindi anche a
centinaia di chilometri dal domicilio).
Si
tratta di due scelte palesemente forzate, che sempre secondo il presidente
Anief “potrebbero portare comunque a contenzioso, considerati i diritti
quesiti. Contenzioso certo in cui incorrerà il Miur per gli altri 100mila
docenti abilitati rimasti fuori dalle GaE chiuse nel 2006, anche se in realtà
riaperte proprio su richiesta dell'Anief nel 2009. E poi ancora dotate di una
fascia aggiuntiva nel 2012”.
“Molti
di questi docenti, d'altronde, hanno prestato servizio come i primi, per più di
tre anni, e sono quindi in grado di poter dimostrare al giudice che non vi era
alcuna ragione sostitutiva nei contratti avuti: pertanto, – dice ancora il
sindacalista - difficilmente si accontenterebbero di una riserva di posti da
mettere per il prossimo concorso a cattedra annunciato per 40mila posti”.
Per
l'Anief, comunque, le nuove assunzioni essendo state finanziate nella Legge di
Stabilità, non possono avvenire a invarianza finanziaria, come prevede l'ultimo
contratto firmato dai sindacati, attraverso cui è stato incredibilmente
cancellato uno stipendio annuale ai precari neoassunti dal 2011 con meno di 12
anni di preruolo. A tal fine, il sindacato sta avviando una campagna di ricorsi
proprio per chiedere ai giudici del lavoro la disapplicazione del contratto
collettivo perché in contrasto con una precisa sentenza della Corte Europea
(Huet) e con il principio della parità retributiva, alla base della stessa
contrattazione.
Il decreto
Mille-proroghe 2015 potrebbe essere per l'Anief già l'occasione per inserire
nella fascia aggiuntiva alle Gae i precari esclusi: il giovane sindacato ha già
presentato, a tale scopo, un
appello ai parlamentari perché modifichino il decreto legge n. 192 del 31
dicembre 2014 (mille-proroghe 2014), e si rispetti così la Costituzione e il
diritto comunitario nonché la professione di migliaia di italiani che ancora
credono nell’alto valore dalla formazione delle nuove generazioni.
Per
approfondimenti:
Bozze degli emendamenti al decreto
Mille-proroghe 2015 suggeriti da ANIEF riguardanti specificatamente i docenti
abilitati ma a tutt’oggi esclusi delle GaE e delle immissioni in ruolo.
1. FASCIA AGGIUNTIVA GAE
All’articolo 6, aggiungere il seguente comma:
“Nella fascia aggiuntiva prevista dall’articolo 14, comma
2-ter della legge 24 febbraio 2014 di conversione del decreto legge n. 216 del
29 dicembre 2011, sono inseriti i docenti in possesso di abilitazione,
conseguita, anche, presso i corsi universitari attivati ai sensi del decreto
ministeriale del 10 settembre 2010 n. 249 e successive modificazioni, nonché le
Facoltà di Scienze della Formazione primaria negli anni accademici 2012-2015.
Con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca da
emanarsi entro il 30 giugno 2015 è disposto tale inserimento prima del piano di
immissioni in ruolo previsto dall’articolo 1, commi 3 e 4 della legge n. 190
del 23 dicembre 2014, nonché l’inserimento con riserva del personale docente
che ha diritto alla frequenza di uno dei corsi universitari abilitanti attivati
ai sensi della normativa citata.”
Motivazione:
La norma, considerata la natura permanente della fascia
aggiuntiva delle graduatoria ad esaurimento intende prorogare i termini di
inserimento nella stessa alla luce delle abilitazioni conseguite dai candidati
negli anni successivi al 2011 su corsi riconosciuti o autorizzati dallo Stato,
evitando un nuovo contenzioso presso la Corte di giustizia europea e i
tribunale del lavoro. Si rileva, infatti, che in diverse province
l’amministrazione è costretta a ricorrere a personale non abilitato per il
conferimento degli incarichi, mentre sono stati attivati diversi corsi
abilitanti a numero programmato.
3. INSERIMENTO PRECARI IN GAE AFAM
All’articolo 6, comma 3, lettera b), aggiungere il
seguente periodo:
“Ha diritto a inserirsi in una fascia aggiuntiva alle
suddette graduatorie, il personale docente inserito nelle graduatorie
d’istituto che ha maturato a decorrere dall’anno accademico 2004/2005, servizio
di insegnamento con contratto a tempo determinato, per almeno 360 giorni, nelle
Accademie statali, nei Conservatori di musica, e negli Istituti musicali
pareggiati, secondo modalità fissate dal decreto del Ministro dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca da emanarsi entro 60 giorni dalla conversione
del presente decreto-legge, ed in ottemperanza delle procedure valutative
adottate con Decreto Ministeriale del 16 giugno 2005 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 28 giugno 2005 n. 51.”
Relazione tecnica
Considerato che sia le graduatorie di cui al decreto
direttoriale del 16 ottobre 2001, sia quelle di cui al decreto ministeriale del
16 giugno 2005 per i docenti con 360 giorni di servizio a tempo determinato dal
1994-1995, nonché quelle trasformate ad esaurimento dalla legge 128/2013 non
hanno soddisfatto il fabbisogno di insegnamenti a cui si è ricorso attraverso
la stipula di contratti da graduatorie d’istituto, la norma intende introdurre
una fascia aggiuntiva alle suddette graduatorie aggiuntive previste dal
legislatore nel 2004 e rinnovate nel 2013, ai docenti che hanno maturato gli
stessi requisiti, dal 2004-2005 senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.
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